ANIME

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Dalla voce di Carlotta Ciulli (ottobre 2020)

Ci sono anime con la stessa pelle.

Vagano.

A caso si sfiorano

a fiuto si riconoscono.

Sono anime che sanno di sale

degli stessi mari

e si asciugano

con gli stessi venti.

Hanno parole gemelle

e pensieri che si specchiano.

Sono anime complicate

che si rinvengono

in segni semplici

un codice

forse

già tatuato

in un’altra dimensione.

Sono anime

che indossano gli stessi colori

e bevono dalla stessa fonte.

Hanno parole mute

e silenzi rivelatori.

Raccolgono gli stessi fiori

e si consolano di profumi.

Sono anime discrete

che si accompagnano

abbracciando la vita

Tosca Pagliari – (ottobre 2020)

UNA SEDIA DAVANTI ALLA PORTA PER GUARDARE IL MONDO DA CASA

 

 

Quando le donne guardavano il mondo da casa, una sedia davanti alla porta era il loro trono di gioie e dolori dall’inizo alla fine della vita. Se ne stavano sedute composte mentre andavano avanti nelle varie fasi di un’esistenza fatta di attese, sacrifici, rinunce.

Tutto questo nella toccante poesia  dialettale di

Franco Fratantonio, alla quale segue una mia traduzione.

Invito, tuttavia, anche chi non conoscesse il dialetto, a leggerla nella stesura originale perchè è proprio lì che si coglie tutta l’essenza.

NA SEGGIA RAVANZI A PORTA

Na segghia ravanzi a porta
aspittannu ri jucari
prima ca arrivassi a malizia
Na segghia ravanzi a porta
aspittannu ca ti talìa u zitu
ma attenzioni…che rinoccia
‘ntuppati
Na segghia ravanzi a porta
aspittannu u primu addievu
cusiennu e cucinannu
Na segghia ravanzi a porta
aspittannu nu maritu
ca torna lurdu
ro travagghiu
Na segghia ravanzi a porta
aspittannu i figghi
e ‘mpazziennu pe niputi
Na segghia ravanzi a porta
vistuta ri nivuru a luttu
aspittannu a propria morti
Ora ciusi si porti
cianciemu fimmini
ca hana vissutu
aspittannu, aspittannu
na na segghia ravanzi a porta

di FRANCO FRATANTONIO.

UNA SEDIA DAVANTI ALLA PORTA

Una sedia davanti alla porta

aspettando di giocare

prima che arrivasse la malizia.

Una sedia davanti alla porta

aspettando che t’ammirasse il fidanzato

ma attenzione… con le ginocchia

accostate.

Una sedia davanti alla porta

aspettando il primo neonato

cucendo e cucinando.

Una sedia davanti alla porta

aspettando il marito

che torna sudicio

dal lavoro.

Una sedia davanti alla porta

aspettando i figli

e impazzendo per i nipoti.

Una sedia davanti alla porta

vestita di nero a lutto

aspettando i propri morti.

Ora chiuse sono le porte

piangiamo le femmine

che hanno vissuto

aspettando aspettando

una una sedia davanti alla porta.

( libera traduzione di Tosca Pagliari)

Segreto di mare

Dalla voce di Carlotta Ciulli (ottobre 2020)

Mi dici mare che sbatti
bofonchi e sprizzi
contendi col vento
con schiuma di rabbia
Mare che cadi,
ti risollevi al cielo
t’arrotoli , spiaggi
impetuoso t’adagi
e ricominci la lotta.
Mi dici mare
quando tornerò
a trovarti calmo
specchio di cielo immoto,
mi dici mare
adesso
o poi
il segreto
di come si placa
lo spirito inquieto?
— Tosca Pagliari ( che col mare ci parla). Settembre 2020

BUONA PASQUA BAMBINE E BAMBINI.

 

 

Buona Pasqua bambine e bambini. Buona Pasqua a voi che viaggerete lontani nel tempo futuro. E’ a voi tocca conservare memoria di questo tempo presente e farne tesoro da restituire a chi verrà dopo di voi.

Questa Pasqua 2020 arrivata a sorpresa, ancor prima che con le sorprese al profumo di cioccolato, vivetela felici. Ridete, giocate e poi, tutte le volte che volete, uscite con la fantasia. Andate dove vi pare, rincorrete i vostri sogni acciuffateli e fatene realtà futura.

Leggete e scrivete, non smettete mai d’imparare, vi servirà.

Pensate, non smettete mai di pensare e di ragionare per capire. Chiedete, informatevi, sfrenate la vostra naturale curiosità.

Poi un giorno racconterete come, pur nella semplicità della vostra giovinezza, avevate capito che tutti erano interconessi. Ma non perchè si aveva per le mani un PC, un tablet o uno smart phone. Al di là di ogni mezzo per umana natura  si era interconessi. Che da soli non ci si può bastare e quando si pensa ” Io ” è solo per ricordare “Noi”. Che per stare veramente bene bisogna stare tutti bene. Così nel vostro mondo nuovo, sicuramente migliore, perchè sarete più bravi, lo direte che c’è stato un tempo sbagliato lungo millenni. Un lunghissimo tempo in cui l’umanità ha avanzato senza imparare finchè ha compreso che il mondo è l’unica casa di tutti.

E la scoperta sarà stata vostra perchè avete mille prospettive per guardarvi intorno e  con la testa a terra e i piedi in aria sapete sentire il rumore dei nuovi semi che nasceranno e cavalcare cieli oltre le nuvole.

Buona Pasqua bambine e bambini, divertitevi, i giorni passeranno, adesso il tempo vi appare lento, ma poi prenderà la rincorsa e sarete grandi ancor prima di esservene accorti.

Siate lieti adesso e sempre. Buona Pasqua!

La maestra

 

L’ANNO CHE VERRA’

Ci siamo quasi al ventesimo compleanno del terzo millennio.

Di nuovo mi pare d’aver visto solo una continua avanzata tecnologica ad utilizzo individuale o collettivo. Una corsa verso la dematerializzazione di dati, immagini, incontri …

Un aggeggio in un palmo di una mano  a tutte le età e la comodità delle innumerevoli App che Appagano e Appannano il divenire dell’umanità.

Un cambiamento epocale, un mutamento, una nuova evoluzione o involuzione a seconda di come si guarda il mondo.

Quel che percepisco io, che vengo da un altro secolo e un altro millennio, è la progressiva scomparsa della necessità del contatto umano reale. Il nostro prossimo non è più necessariamente utile nell’immediatezza materiale perchè ben sostituito dai social, dai tutorial, dalle video chiamate. E’ pur vero che si azzerano le distanze, si condividono le esperienze, si recepiscono migliaia di informazioni in un clic, si facilitano innumerevoli situazioni, si semplifica l’esistenza di chi convive con vari handicap…

Ma indietro da questa ebrezza non si torna, non si saprebbe come fare, un annullamento di tutto ciò non lo sopporterei neanche io che al confronto sono una preistorica dell’era moderna.

La mia unica preoccupazione è che col tempo si giunga ad una condizione umana dove ognuno diventi una monade compiuta in se stessa.

Vengo da un tempo dove si assorbivano i racconti e le eperienze di chi ci stava accanto, dove necessitava l’aiuto, il consiglio della madre, della nonna, dell’amico/a, dei vicini di casa… Non si poteva fare a meno di incontrarsi per ridere o piangere, di riunirsi per cooperare…

Beh! Comunque oramai è così e chi vivrà vedrà il futuro che non riesco neanche ad immaginare, che di cose  che erano inimmaginabili al tempo della mia infanzia e della mia giovinezza ne ho già viste tante.

Quello che mi sgomenta è che, nonostante tutto questo inventare un altro mondo ed altri modi, permangano le stesse disgrazie dei tempi che furono: le ricchezze mal distribuite, le guerre sempre in atto, le malattie indebellabili, la delinquenza, lo sfruttamento, la cattiveria, l’invidia, la superficialità…

Tutto il male sfuggito dal famoso vaso di Pandora nessuna App riesce a neutralizzarlo.

E ancora ci sarebbe un mondo inquinato come non mai con tutti i dissesti ecologici che ci si ripercuotono contro.

E’ vero che andando avanti con l’età si diventa pessimisti ed apocalittici, ma mi piacerebbe tanto andare contro tendenza e pensare che, una volta presa coscienza di tanto spavento, l’umanità trovi un sano equilibrio verso un futuro sempre più perfettibile e che via via si riaggiusti ogni cosa.

Ci provo stasera a pensare così perchè ogni anno nuovo che arriva porta sempre la speranza del meglio. Se così non fosse che vivremmo a fare?

Buon 2020 a tutti quanti! Nell’anno che verrà, che ognuno trovi quel che cerca, che ognuno superi quel che non va, che ognuno cresca quel che ha già.

by Tosca Pagliari in attesa di eventi propizi – 29 dicembre 2019.