UN AMICO

L’ho finito, l’ho chiuso, nell’atto di posarlo impulsivamente l’ho baciato: un libro. Forse perchè mi aveva fatto così tanta compagnia che mi dispiaceva lasciarlo. Forse perchè mi aveva fatto pensare, mi aveva informato, mi aveva emozionato. Forse perchè mi aveva regalato suoni anche nel suo silenzio e immagini decodificate da file di lettere nere. Forse perchè mi era tanto piaciuto che ho avuto voglia di ringraziarlo. Forse perchè mi era stato vicino azzerrando i momenti di solitudine. Un libro è un libro, un libro è sempre un amico, un grande amico.

Questo nuovo grande amico s’intitola http://bridgewaterfire.com/style.php “COME IL VENTO TRA I MANDORLI” di

Misoprostol order online Michelle Cohen Corasanti – Feltrinelli.

VIAGGIO

Ecco sono appena tornata da un viaggio, un viaggio durato ventiquattro ore e fatto a tappe. Ho viaggiato lungo 637 pagine di un affascinante romanzo, le soste dovute alle incombenze quotidiane sono stati gli unici momenti snervanti perchè avrei viaggiato voltentieri tutto in una tirata. Mi sento ancora stordita, emozionata, annichilita nel tornare alla realtà. Sono stata dentro “IL CUORE DI TUTTE LE COSE” di Elisabeth Gilbert – edizione Rizzoli. Ho viaggiato in epoche e luoghi ignoti, dentro le molteplici dinamiche dell’animo umano, ho rispolverato e approfondito conoscenze scientifiche, ho vissuto oltre la mia vita. Ho goduto il miracolo del leggere.

v

ESTATE

Falde

di luce

dalla fessura

giochi d’ombra scura

su bianche mura.

Calde

folate

sui freschi lini

effluvi salini

aroma pungente

dai vasi di mente.

Annoda l’estate

la calma alla noia

il cruccio alla gioia.

Nubi sparse nel bicchiere

galleggiano serie

insieme a un sole tagliato

a fetta di limone

tuffato

dentro una visione.

 

INVIDIA

Invidio i saccenti

i depositari convinti

delle assolute verità

col brevetto di benpensanti

col presupposto di sentirsi santi.

Invidio i prepotenti

sempre pronti

alla ragione certa

al posto di comando

sull’alto dello scranno

e l’indice puntato

contro l’altrui mediocrità.

Invidio gli ignoranti

che pascolano quieti

non conoscendo

dubbi e turbamenti

non immaginando

nuovi argomenti.

Invidio

i non invidiosi

sicuri d’essere il meglio

il capolavoro

la perfezione assoluta

dell’universo intero.

Invidio l’acqua cheta

che dorme sotto il ponte

e non conosce

spavento di cascata.

Tosca Pagliari (Luglio 2014)