LA CULTURA.

La cultura è il fertilizzante della mente e del cuore. La cultura permette di legare il vecchio al nuovo senza stravolgimenti perchè ha il potere di comprenderne i nessi e le necessità. La cultura ha il talento d’intendere gli altri perchè può focalizzarne il punto di vista, la temporalità, il luogo e la tradizione. La cultura porta con sè le nozioni, ma non se ne veste, non le sfoggia, le tiene in riserva per la necissità di coglierne il riferimento. La cultura abbraccia tutto lo scibile e lo condensa affinchè lo si possa assimilare e conservare. La cultura non è una somma, è uno sfondo che rende percepibile il sapere in ogni circostanza. La cultura è il dono più grande che l’umanità ha saputo costruire nei millenni sicchè nessun popolo è passato invano sulla scena del mondo. Ed ora che non la si ammazzi, che non la si confonda, che non la si riconduca ad un prodotto di tipo aziendale, che non la si pasticci in fredde rese economiche, ma che la si elargisca nel modo e nei tempi migliori. E chi sta porgendo sorsi di cultura alle nuove generazioni lo faccia col giusto spirito, lo faccia con convinzione perchè tocca far comprender al fanciullo e al giovane che quella mirabile scatolina trillante tenuta tra le mani può sapere di tutto e di nulla. Che comprendano come in un click si possa trovare immediatamente la nozione, ma mai la cultura. Una nozione da sola non ha identità, porta soltanto ad altre nozioni e non fornisce aghi per la cucitura. E che poi si premi la cultura e tutto ciò che l’accompagna: l’impegno, lo studio, la genialità, il coraggio, il sacrificio. Tutto questo si premi con un degno lavoro che porti ad una vita decorosa o nessun giovane ci crederà più e preferirà sempre l’immediata scatolina trillante.

Così tanto che pensavo e mi veniva da dire.

Tosca Pagliari

LA NOTTE

La notte

ha ingoiato la luce

e ora tace

per non destare

il mattino.

La notte

ha bevuto calici di rugiada

per ubriacarsi di pace

e ora giace.

La notte

si è coperta di luna

per scaldare speranze

per covare fortuna.

( Tosca Pagliari – ottobre 2013 )

 

 

 

BUONGIORNO GIORNO GRIGIO

Buon giorno
giorno grigio
Buon giorno
giorno vestito in tono
coi miei pensieri,
ma domani
cercheremo il vento
domani spazzeremo
il cielo
perchè ci vuole sempre
un domani
per sopportare
l’oggi
e ci vuole sempre
un altro alloggio
dove ricoverare
i sogni malati
e un’altra porta
per liberarli guariti.
Buon giorno
giorno grigio
soffia forte con me
se il vento non arriva ancora.

( Tosca Pagliari – marzo 2013)

IL TEMPO DELLE FOGLIE CADENTI

E ora che un’altra foglia cadde

guardando quelle ancora appese

mi torna in mente

il tempo

di quando le vidi germogli

con lo stupore

di quanto in fretta

sia tutto avvenuto.

Era quello

il tempo degli arrivi

un frullare continuo di nidi

di visite e doni

un esclamare contento

un benvenuto alla vita.

E ora

che tocca guardare

dalla piattaforma

delle partenze

tutto cambia

colore.

E si potrebbe

pure star lì a disperare

se il pane

se l’acqua

se la fame e la sete

se il riposo e la fatica

se il freddo e il caldo

se il sonno e il risveglio

se tutte le cose e l’ardire di vivere

non prendessero così il sopravvento.

Si sta  così a guardare

le foglie che volano via

finchè si resta sul ramo a sventolare

Tosca Pagliari ( ottobre 2013 )

 

 

BUONGIORNO OTTOBRE

 

Buongiorno ottobre

portaci un cesto di cose buone.

Portaci un cesto di cose gentili.

Portaci un cesto pieno di quiete.

Portaci un cesto

intrecciato di risa

di luce

di pace.

Facci scordare

il domani opaco,

regalaci il gusto

di sognare ancora

un mondo migliore

magari ancora imperfetto

ma con la meta

dell’aggiustamento.

Buongiorno ottobre

portaci un cesto

pieno di futuro.

 

(Tosca Pagliari – ottobre 2013)