MADRI AL PASSAGGIO DI MONDI

La prima madre fu di carne

e ci donò a questo mondo

non si era da soli

si era in due

c’era chi nasceva

e c’era la madre.

E ci prese

ci accudì

ci guidò

in quel che ci apparve mondo nuovo

fuori dal ventre

finché

da soli

continuammo ad andare.

La seconda madre

ci farà rinascere

a un altro nuovo mondo

sarà madre

di un altro portale

e non ci troveremo

da soli

e il cambiamento

non ci farà paura.

Madre vita

madre d’altra vita

che nessuno

la chiami morte

perché nessuno muore

ma cambia

solo di mondo.

Tosca Pagliari

ASPETTO

Aspetto che piova

pioggia che lavi.

Che pianga anche il cielo

che inondi e pulisca

ogni malumore.

Invece c’è solo il rumore

di un vento cattivo

che piega ogni stelo

e non vuole che esca

un diluvio ancor prima

di una goccia di lacrima.

Tosca Pagliari ( 28 agosto 2023)

LIBERTÀ

I miei pensieri viaggiano liberi

sono figli del mio animo

e dei miei libri

sono discendenti

della mia crescita

e delle mie genti

ma poi nella mia mente

si sono rigenerati

e solo dal mio credere

e sentire sono rinati.

Adesso volano

ma sempre con ali di dubbio

in alto si librano

sorretti d’incertezza

perché va leggero

chi non ha un’unica ragione

e chi d’altri rispetta il pensiero.

Tosca Pagliari ( 25 aprile 2023)

BUON CARNEVALE

Buon Carnevale

a chi si sente strano

a chi si sente normale

a chi si sente male

a chi si sente sano

a chi la maschera ce l’ha

sempre in dotazione

a chi la mette in qualche situazione

a chi invece ci mette sempre la faccia

anche quando par che dispiaccia.

Buon Carnevale a grandi e bambini

con molti salti e pochi inchini

con molta pazienza

e misurata riverenza.

Buon Carnevale che oggi c’è

poi tutto fugge e più non è.

Tosca Pagliari (febbraio 2023)

LA MIA BAMBINA

Da tanto tempo che ti allevo

sei sempre come già ti vedevo.

T’immagino tra i miei alunni

come loro hai dieci anni.

T’immagino in buffe mosse

con gli occhi verdi e le trecce rosse

lentiggini spruzzate

su gote arrossate

il naso in aria e pensieri misteriosi,

silenziosa, amante dei riposi.

Ti vedo vestita con un grembiule

a fiori arancioni

rubato dal fondo del baule

dalle più folli delle mie immaginazioni.

Sei per sempre la mia piccina

con quei sospiri e quella vocina

così ammaliante che ottiene

tutto quel chiede da chi ti vuole bene.

Sei morbida e scontrosa

docile e furiosa

furba e diffidente

per niente ubbidiente.

Sei sostanza del tuo essere, ma io ti trasfiguro

ti dipingo come credo sul muro

del giardino della mia fantasia

ti liscio gattina

e ti coccolo bambina

poi non so più quel che tu sia.

M. M. M. ( Mamma, Maestra, Matta). Alias Tosca Pagliari ( febbraio 2023)

DI TUTTO QUEL CHE SUCCEDE

Di tutto quel che succede

la lingua ne fa prede

e parla e sparla

ma un’opinione deve darla.

Dal tragico al banale

dal collettivo all’individuale

è tutto uno sguazzare

dall’uno all’altro affare.

Tutti colti, precisi, intelligenti,

generosi, trepidanti, competenti

a dare agli altri dei perfetti deficienti.

Troppo rumore, troppa confusione

intanto la natura segue la propria decisione

rivelando che la sola grande verità

è quella dell’umana precarietà.

Tosca Pagliari ( febbraio 2023)

POESIA DISUBBIDIENTE

Ha le regole la poesia dei poeti

gioca invece

fuori dagli schemi

la poesia selvaggia

con rime scarse

senza conta

di sillabe e strofe

È la poesia di chi poco conta

ma racconta

sul filo dell’emozione.

Sarà pure una canzone

anche se stonata

sempre di buona intenzione.

Ma è cantare che mi piace

come fa il vento

che passa tra le frasche

e non misura distanze

né altezza di suoni

eppure solletica dentro

qualche sensazione.

Sì, amo essere disubbidiente

e cucire senza metro

versi diversi

avversi ad ogni statuto

dove riversare il mio contenuto.

Giocatrice di parole

sono io

lo dissi e lo confermo

è questo il mio punto fermo

Tosca Pagliari (gennaio 2023)

LA STRADA

C’era una strada

con tante porte

tutte aperte

da lì sbucavano

tanti bambini.

Le case degli uni

eran degli altri.

Andavano a giochi

e pane acqua e zucchero

seduti sugli scalini.

Calzettoni bianchi

ginocchia spellate

nascondini tra cassapanche

e mobili antichi

risate sdentate

cinquanta lire

per un grosso gelato

magliette imbrattate.

La domenica profumo di talco

scarpe lucide

giochi composti

giornaletti, figurine.

Era una strada

con tanto vocio

senza né tuo né mio

figli di tutti

madri per tutti.

Era una strada

con tante porte

la sera davanti ogni porta

una bottiglia con accanto monete

e al mattino il latte fresco

era lì pronto per esser bollito.

Fantascienza a volerlo rifare

come ci si potrebbe oramai fidare?

C’era una strada ed ancora c’è.

Porte tutte chiuse

nessun bambino in giro

neanche a cercarlo apposta

solo lunghe file di auto in sosta

e silenzio ora che gli anni

hanno ingoiato risate e pianti

bisbigli e canti .

Nel frattempo siamo progrediti

e chissà ancora quanto lo saremo!

Ci sarebbe da prenderci certi spaventi

invece pare si stia anche contenti.

Tosca Pagliari (gennaio 2023)

EPIFANIA DEL TEMPO PERDUTO

Il tempo non torna

tornano le stagioni

il tempo no

le stagioni sono tempo travestito

tempo che va in scena

con feste e ricorrenze

ma il tempo vero

non lo riprendi più

oramai è perduto.

Solo i ricordi

te ne riportano frammenti

quelli che ti scegli

che richiami

e ti rispondono

con film nella testa

ma anche quello

è tempo finto

solo pietosa consolazione.

Il tempo non torna

per nessuno

deboli e potenti

nessuno ha più forza

del tempo

che ingoia e polverizza.

Ci sentiamo solo

più eterni di una mosca

eppure non siamo neanche

una goccia di stella.

Il tempo non torna

e non torna neanche chi il tempo

se l’è già preso con sé.

Voglio indietro

sessanta Epifanie

e una calza piena

soltanto di tempo rigenerato.

C’è una banca del tempo

dove scambiare l’anima

per Bitcoin di tempo?

Che state inventando a fare

realtà virtuali

e dematerializzazioni?

Siamo già un avatar

perduto di noi stessi

in un tempo

che non torna.

Tosca Pagliari (gennaio 2023)