IL POZZO


Da dentro il pozzo
mi vedo stare a galla
per dispetto
a tutti i dispetti
che mi hanno
spinta
dentro.
Con raggi di luna
filo le corde
mi isso
sul bordo
del pozzo
aspetto
un minuto alla volta
finché faccia giorno.
( Tosca Pagliari – maggio 2013 )

 

L’ho ritrovata oggi mentre cercavo di mettere ordine tra i miei documenti virtuali.

 

Clicca su “older posts” per leggere altre poesie.

 

 

ESTATE

Falde

di luce

dalla fessura

giochi d’ombra scura

su bianche mura.

Calde

folate

sui freschi lini

effluvi salini

aroma pungente

dai vasi di mente.

Annoda l’estate

la calma alla noia

il cruccio alla gioia.

Nubi sparse nel bicchiere

galleggiano serie

insieme a un sole tagliato

a fetta di limone

tuffato

dentro una visione.

 

INVIDIA

Invidio i saccenti

i depositari convinti

delle assolute verità

col brevetto di benpensanti

col presupposto di sentirsi santi.

Invidio i prepotenti

sempre pronti

alla ragione certa

al posto di comando

sull’alto dello scranno

e l’indice puntato

contro l’altrui mediocrità.

Invidio gli ignoranti

che pascolano quieti

non conoscendo

dubbi e turbamenti

non immaginando

nuovi argomenti.

Invidio

i non invidiosi

sicuri d’essere il meglio

il capolavoro

la perfezione assoluta

dell’universo intero.

Invidio l’acqua cheta

che dorme sotto il ponte

e non conosce

spavento di cascata.

Tosca Pagliari (Luglio 2014)

 

GIUGNO SE NE VA

Giugno

squaglia

sotto i nostri occhi

come un cono gelato

incalza

come l’onda di mare

che corrode

un altro lembo

di spiaggia.

Giugno

promesse vacanziere

che volano

insieme  al gabbiano

dallo scoglio

e vanno

e si perdono

oltre l’azzurro

oltre l’llusione

che il tempo

possa restare

impigliato

nella rete

del pescatore.

(Tosca Pagliari, giugno 2014)

 

 

 

 

BARCHETTE D’ORIGAMI


Va la piuma al suo vento
e la goccia al suo rigagnolo.
Dorme la luna
sulla montagna
si sveglierà il sole
dentro il suo mare.
Veglia la casa
Il suo silenzio.
Lunga è la notte
buia la mente
e le parole
sul foglio bianco
nascono e muoiono
senza dir niente.

Sogno barchette
d’origami
in fila mute
aspettando
il varo.

.
(Tosca Pagliari – giugno 2014).

 

 

L’UMANA NATURA

Evolve l’umana natura.

Si automatizza

si annienta

si svincola

dal dogma

dall’etica.

Si libera

si ciba

della sostanza

assoluta

d’incontrollato egoismo

del prendo

del voglio

del faccio

del cambio

e riscambio.

Evolve l’umana natura

ha superato il livello

del gioco dell’onnipotenza

e non si ferma.

Tosca Pagliari (giugno 2014)

 

 

Allerta meteo in cielo finto.

Come gonfia un temporale
e la pioggia
trattenuta
non lo dice
perché poi
non piangerà.
Nessuno
ama
mai
un cielo cupo.
Smorfie di nuvole
in sorriso
intanto che gonfia
Il temporale.
Chi guarda e passa
non lo sa
che aria tira

su e giù.
Tira smorfia
di sorriso
e le gocce trincerate
fanno a pugni
per non essere versate
mentre gonfia il temporale
mentre il cielo si nasconde
dietro soli disegnati
sui cartelli imbellettati

di vana pubblicità.
Tosca Pagliari (giugno 2014).

.

MATRIOSKA

 

Aspettando di crescere

giocava la bambina

a far da donna

e la donna

in attesa d’esser madre

riprendeva il suo essere bambina

affinando il suo essere donna.

La nonna

intanto che aspettava

di lasciare la scena

continuava a portare dentro sè

la bambina

la donna

la madre,

sicchè ogni ruga

aveva una posa diversa

nell’insieme del suo enigmatico viso.

Se provava a chiuder gli occhi

poteva ancora giocare

ad essere bambina

ammirarsi da donna

compiacersi da madre

allietarsi da nonna

e stupirsi

di quanto lungo

fosse stato il proprio cammino

quanto breve

fosse stato il proprio passaggio,

ma lieta d’andarsene col suo segreto

di matrioska.

Tosca Pagliari (maggio 2014).