IL FIUME E IL MARE

Vado come il fiume al mare.

Scorro sempre più veloce.

Ci fu il tempo della sorgente

fresco zampillo

di schizzanti risate

e lo scendere lieve

tra le margherite d’aprile,

ma anche il sasso

e il dirupo

e lo schianto fragoroso

della cascata.

Ora vado

tra acque turbinanti.

Vado come il fiume al mare.

Scorro sempre più veloce.

Ci fu il tempo della diga

del ristagno delle acque chiuse.

Fu il tempo quieto

dove si generò

e si raccolse

in quel tempo fermo.

E fu fermento

che squarciò le paratie

fu acqua fuggita impazzita

e nessuno riuscì

mai più a frenarla.

Così vado

come il fiume al mare

in corsa consapevole

ma non rassegnata.

Il mare sta lì e aspetta

lo sa

che ogni fiume nasce

per diventare mare

nell’infinito mare.

( Tosca Pagliari in pensieri e immagini prima del sonno-novembre 2020).

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