IO DEVO CREDERE

m

Io devo credere che
una sera
la mia amarezza
travestita d’odio
s’annegherà
in un secchio
d’acqua pulita.
Secchio d’acqua di fonte
da bere insieme a te
secchio d’acqua innocente
attinta dal pianto d’un bimbo.

Io devo credere che
ti condurrò una notte con me
su un letto fresco di lini
a rubare le stelle
e i segreti d’amore
ai folletti del buio.

E poi devo credere ancora
al vento che culla
la grande cesta di giunchi di palude
sui nostri corpi
in attesa di miracolo.

E credere sempre
al tuo viottolo
che un giorno
s’incrocia col mio
nel silenzio
d’un bosco di querce
e con la tua mano
attaccata alla mia
arrivare fin là
dove le farfalle
tessono nidi di seta agli amanti
là dove persino la morte
attraversa in punta di piedi
per non svegliarci.

( Tosca Pagliari – 22 gennaio 1980)

DOMANI

f

Domani
il sole salirà in cielo
ed ogni cosa che illuminerà
parlerà di te,
un parlare fitto fitto
che solo io sentirò in segreto
nel flusso del mio sangue.
Nel silenzio del pensiero
mille volte griderò il tuo nome
e mi risponderai
ad ogni pulsare di tempia.

( Tosca Pagliari – 18 febbraio 1983)

DENTRO DI ME

v

E sentirò dentro di me
la tua vita
come un frullare di passero
come una carezza
fino alle viscere.
E nutrirò dentro di me
la tua vita
a sorsi dolci di miele
che ti coglierò
nella gioia dello sguardo
tenero e fiero.
Saremo noi
un’unica, grande, fertile
terra stesa al sole
le mie radici
intrecciate alle tue
ad assorbire la linfa
dell’esistenza.

( Tosca Pagliari – 4 settembre 1983)

CONTINUA A SORRIDERE

b

Continua a sorridere
ho voglia di baciare
il tuo sorriso
le tue labbra
dove muore la malinconia.

Sorridi
ho voglia di baciare
la tua guancia che s’increspa
il tuo sguardo che s’illumina
mentre sorridi.

E sento crescere sulla mia pelle
primule bianche
figlie del tuo sorriso.

( Tosca Pagliari – 1983)

 

Qui si chiudeva il quaderno blu e si apriva un quaderno fatto di fogli di vita.