SCONOSCIUTA

Chi c’è nello specchio?

Io non sono.

È da parecchio

che me lo chiedo.

Io non sono quel che vedo.

Avevo un’altra pelle

altri occhi e colori

così diversi e dal tono deciso.

No, non mi ravviso.

Avevo un altro sorriso

e quell’espressione

tra lo stupore e la derisione .

Ricordo che avevo quindici anni

e adesso?

Che ne posso sapere

di questo specchio sbagliato

e di quel che mi fa vedere.

È un’immagine che non conosco

sarà frutto dell’immaginazione

sì, amavo immaginare

e anche recitare

mi sarò confusa

con qualche personaggio

inventato alla rinfusa.

Di certo io non sono

avevo altre guance e labbra

e capelli e membra.

Io non sono

quella sconosciuta.

Sarà forse il fantasma

di qualche antenata?

Sì, perché un pizzico mi somiglia,

ma non so in che di preciso.

Io avevo quindici anni

e poi dove sono stata

chi sono diventata?

Non di certo quella lì

sbalordita, persa in uno sguardo

riflesso in uno specchio bugiardo.

Tosca Pagliari (ottobre 2022)

CRONACA NOTTURNA

C’era la luna così stralucente

che le stelle potevano brillare poco più di niente.

Il cielo sfumava nel blu della sera

non come di nero notturno doveva .

Il mare pareva tinto ad olio e ondeggiava

a ritmo lieve, con mormorio di risacca cantava.

E da tanto quadro meraviglioso

un olezzo pungente di fogna si levava

che nel dettaglio spiegarvi non oso.

Ecco l’uomo come rompe l’incanto

siamo una specie di cui non far vanto.

Tosca Pagliari (ottobre 2022)

MORIRA’ LA POESIA

Morirà la poesia

e non lo capirete

morirà mentre siete

ancora in ansia

per gli efficientismi

di una tecnologia

che vi renderà fantasmi

vuoti di ogni malinconia.

Morirà la poesia

e non lo saprete

presi nella frenesia

della rete

controllati da un potere

che non vi accorgerete.

Morirà di morte naturale

lasciata andare

all’ultimo sospiro

nel demenziale ritiro

del sentimento

sostituita

da un ingranaggio lento

e persistente.

Morirà la poesia

morirà ammutolita

e ne bruceranno tutti i testi

finché traccia non resti

di tale umana trascorsa fantasia.

Tosca Pagliari ( settembre 2022)

CHI NASCE FUOCO ACQUA NON MUORE

Bisognerebbe essere falsi e cordiali

sorridenti e sleali

menefreghisti e di fatica apparente

andare ossequiosi dietro alla corrente

passare tra i lupi portandogli altrui ossa

macchinare a dovere ogni mossa .

Bisognerebbe imparare a mettere nella fossa

coscienza, doveri e ideali

fingendo moderni principi morali

e usare toni di voce suadenti

fingersi remissivi e consenzienti

aspettando momenti opportuni

per dire con ingannevoli toni

ciò che serve a sembrare i più buoni.

Bisognerebbe cambiare natura

confondersi con altra cultura

con vello di pecora

mimetizzare la criniera

che belare ispira pietismi

e ruggire fomenta nervosismi.

Ma chi nasce fuoco acqua non muore

chi se la lotta fa troppo rumore

chi si fa vento non si fa terra

e soffia invece di calpestare.

Chi è responsabile della propria fierezza

l’animo da solo si ferisce e si spezza.

Ma la natura non te la smonti

con spiriti d’avi ribelli devi fare i conti

con le esperienze i dovuti confronti

e se ti arrendi non hai più scampo

che la vita vola in un lampo

e non puoi passarla ad abbassare la testa

sperando che da sola diventi una festa.

Tosca Pagliari ( settembre 2022)

IL CERCHIO

Non è una forma

è un’arma

il mio cerchio segreto

dove l’animo mi cheto.

E’ un baluardo

da dove il mondo riguardo

e lo vesto a modo mio.

Lì vado solitaria, da lì mi avvio

e lì mi abbandono

giacché me ne fu fatto dono.

Nacqui e me lo ritrovai

fu una dote casomai

ripararsi dal destino.

E lì vado e semino

versi

pensieri dispersi

mescolanze di parole

lì medico ciò che duole.

Ci vado da che mi ricordo

ci vado e trasbordo

la furia in calmo respiro

la paura in freddo controllo.

Da lì decollo

e ammiro

un panorama diverso

meno perverso

dove ogni male ha la sua ragione

e ogni prigione

la sua evasione.

Tosca Pagliari ( settembre 2022)

CONTRASTI

Vidi entrare due donne

così a fianco da strusciarsi le gonne

una era vestita del buio della notte

l’altra indossava l’arancio del sole.

Così in contrasto che dovevano fare a botte

invece erano abbinate come bottoni e asole.

Vidi entrare due donne che andavo accanto

così ricoperte di luce e oscurità

di sorriso e pianto

una mescolanza di pena e felicità

si facevano da specchio

si aiutavano parecchio .

Vidi entrare due donne a contrasto

colorate come le loro anime

potevano sembrare un disastro

invece erano un dipinto unanime

che la vita è un chiaro oscuro

e nessuno da solo va sicuro .

Tosca Pagliari ( settembre 2022)