http://thewoodlandretreat.com/accommodations
http://debashishbanerji.com/creativewriting/poetry1/space-time-and-objects/ Foglia
d’autunno
pendula
e solitaria
ne ebbe pena il vento
e ti fece
farfalla
nella luce;
ne ebbe pena
la terra
e ti raccolse
e ti rinchiuse
e ti nascose
al chiasso
del mondo.
Tosca Pagliari ( settembre 2013)
Come non ricordare la XXXV – IMITAZIONE di Giacomo Leopardi?
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? – Dal faggio
Là dov’io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d’alloro.
Oppure anche UNGARETTI ?
SOLDATI
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
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Buona giornata.
Ufficialmente, nel senso astronomico, oggi è l’ultimo giorno d’estate. Domani inizia il lungo, variegato e struggente “tramonto” del ciclo delle stagioni.
Giorno dopo giorno la luce sarà sempre più breve e il sole sempre più basso. La notte sarà incoronata regina e con il suo mantello color indaco coprirà tanti spazi che furono del giorno.
Ritornerà il freddo, lentamente, impercettibilmente o forse anche bruscamente, come uno schiaffo inatteso. I ricordi torneranno a volare come stormi migranti. Nell’intimo dell’anima però sarà più visibile la fiamma della vita, come lucerna che illumina il buio della notte, in attesa che il giorno ritorni e sorga ancora una volta benedicente il sole.
E mentre le stagioni girano gli anni si sommano. In attesa di un’altra estate proviamo ad attraversare questa parte di tempo.
E ancora: di Jacques Prévert LE FOGLIE MORTE
Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Bellissimo e struggente. Grazie per averlo inviato.