I paesaggi fuori e dentro di noi.

I pittori li dipingono, i fotografi li cercano per catturarli dall’angolatura migliore, gli ecologisti fanno in modo di salvaguardarne l’ecosistema biologico, gli architetti sono alle prese (o quanto meno dovrebbero esserlo) per integrare armonicamente la parte antropica con quella naturale, i poeti li mettono come sfondo ai loro versi, cantanti e musicisti li descrivono a suon di note, le sovraintendenze ai beni culturali si danno da fare per proteggere quelli che racchiudono siti archeologici. Di fatto i paesaggi sono un patrimonio storico-artistico, ma anche un’identità, una comunione di luoghi e di spiriti dove ricordi e abitudini si legano fino a renderli unici e irrinunciabili. Noi siamo anche il paesaggio in cui viviamo, quello di cui ne abbiamo nostalgia, quello che sogniamo, quello per cui lottiamo. Rurali o urbani che siano i paesaggi diventano parte della nostra identità perchè in essi ci riconosciamo, perchè essi influenzano le nostre abitudini ed il nostro mondo interiore.

Allora, se vi va, scambiamoci best place to buy isotretinoin online pensieri http://schottremovals.co.uk//apps/.env amichevoli e saggi sui paesaggi.

173 thoughts on “I paesaggi fuori e dentro di noi.

  1. Il paesaggio può esser compreso e gustato dalle persone raffinate; e la raffinatezza si può soltanto avere dalla musica, dalla letteratura e dalla pittura. ( John Ruskin )

    paesaggio 1

  2. PAESAGGIOACROSTICO

    Paese che vai, paesaggio che trovi
    Amici sinceri e nuovi sapori.
    Spiagge assolate
    Amene colline
    Grandi distese di
    Grano e colorate fascine….
    In volo bianchi gabbiani
    Osservano dall’alto noi umani.

  3. Il paesaggio, a mio avviso, ha a che fare principalmente col senso della vista, ma altri sensi possono concorrere a caratterizzarlo. Penso ad esempio ai paesaggi che ho visto di recente sui monti dell’alta Valle del Savio (FC), che ho fotografato e riportato su Panoramio. Ne cito uno come esempio: un piccolo viale che, a serpentina, sale dalla strada statale fino a una fonte di acqua sulfurea. Un percorso che facevo regolarmente nel primo mattino, quando il verde dei prati illuminati dal sole era addirittura brillante e il sole filtrava attraverso i tigli del viale, in gran parte ombreggiato. In alcuni tratti un ruscello si apriva alla vista, con cascatelle e limpide correnti che nella fitta vegetazione rilucevano come qualcosa di magico e senza tempo. In fondo al percorso una fonte: un’architettura anteguerra, tetragona, di pietra, severa nelle forme, ma ingentilita dai muschi e dal suono dell’acqua che scendeva limpida dalla bocca di un mascherone di bronzo a forma di testa leonina. Questo per ora. Una prima suggestione sul tema del paesaggio. Buona giornata.

  4. Ottimo acrostico e descrizione di un delizioso paesaggio da parte di Raffaele. E siccome ogni commento altrui diventa un input, una semina di altri commenti, ecco che ricoscopro sensazioni paesaggistiche dentro di me e le riverso su questo spazio virtuale.

    ETNA

    ETNACROSTICO

    Paesaggio in
    Altaquota
    Etnea
    Si estende desertico e lunare
    Alternato da
    Gialle
    Ginestre e circondato da
    Illimitati
    Orizzonti.

  5. Vado qualche giorno in vacanza a catturare nuovi paesaggi. Fatevi ugualmente buona compagnia e spero di trovare molti vostri commenti al mio ritorno. Io intanto vi lascio questo di commento scovato per le vie del web.

    PAESAGGIO ONIRICO

    IL MONDO DEI SOGNI: I PAESAGGI ONIRICI

    http://www.sconfini.eu/Medicina/il-mondo-dei-sogni-i-paesaggi-onirici.html

    Il sogno è costituito da una serie di contenuti che ne formano la trama. È importante prestare attenzione al luogo dove avviene il sogno. Questo luogo può restare lo stesso per tutta la durata del sogno o cambiare improvvisamente. Può assumere un significato predominante o restare sullo sfondo, senza assumere grande importanza. A volte sogniamo ripetutamente sempre lo stesso luogo. Spesso ci ritroviamo nella casa della nostra infanzia o nella nostra casa attuale.

    Importante è anche considerare l’atmosfera del sogno, la luce, la penombra. Un’atmosfera luminosa ci porta sicuramente chiarezza nella situazione descritta; l’ombra e la penombra rappresentano un sogno di ansia, in genere legato agli aspetti sconosciuti della nostra personalità; la nebbia è certamente simbolo di confusione, e a volte può essere il frutto di un sogno lucido, caratterizzato da una particolare densità psichica del sogno, caratteristica dei sogni paranormali.

    Cominciamo allora ad analizzare i vari significati dei paesaggi onirici.

    I luoghi chiusi o interni

    > CASA. In generale rappresenta la nostra personalità, il nostro io ed i suoi aspetti, attuali e passati.

    > CASA DELL’INFANZIA. Il sogno si riferisce chiaramente a dei vissuti di quel periodo della nostra vita.

    > CASA ATTUALE. Ci riporta al nostro quotidiano.

    > CASA SCONOSCIUTA. Ci fa pensare degli aspetti sconosciuti che si rivelano in noi.

    > NUOVE STANZE che si aprono nella nostra casa significa nuovi orizzonti da scoprire nella nostra vita.

    > LASCIARE LA CASA. Simbolo di indipendenza, di assunzione di nuove
    responsabilità.

    > FACCIATA ESTERNA DELLA CASA. Rappresenta la facciata della personalità, quella che mostriamo nella vita sociale. Se è ben curata, vuol dire che teniamo molto agli aspetti esteriori; se invece è cadente o trascurata, vuol dire che ci siamo trascurati un po’ troppo.

    > TERRAZZO. Rappresenta il nostro bisogno di ambizione, la capacità di emergere. Salire fino al terrazzo a volte vuol dire un gran bisogno di emergere. O anche la capacità di farlo.

    > CANTINA. Rappresenta il luogo dell’inconscio. Scendere giù in cantina ci porta ad una situazione regressiva ed intimista.

    > SCALE. Aspetti di collegamento fra le varie parti della personalità. Se sono pericolanti o pericolose vuol dire che in noi c’è una certa scissione della personalità o che non siamo capaci di collegare i suoi aspetti fra loro.

    > CUCINA. Il luogo del cibo, quindi un posto di nutrimento.

    > CAMERA DA LETTO. È collegata a tutte le memorie sia dell’infanzia che della vita di relazione di coppia.

    > BAGNO. È collegato alla produzione, alla liberazione degli elementi di scarto, alla pulizia ed alla bellezza, a seconda della dinamica del sogno.

    > TANTE STANZE. Sensazione di essersi smarriti ed insicurezza.

    > SCUOLA. Un luogo particolare che ci riporta agli anni dell’infanzia, ad una situazione di apprendimento.

    > ALBERGO. Simbolo collettivo ed impersonale. L’io in relazione al mondo esterno, sociale. Può anche collegarsi ad una fase transitoria dell’esistenza. Bisogna ponderare l’aspetto dell’albergo (moderno, antico, piccolo, grande) e prestare attenzione agli incontri che vi si fanno. Può anche riferirsi agli aspetti sessuali, trasgressivi della personalità.

    > CASTELLO. Si riferisce ad aspetti archetipici della personalità. Spesso è legato a simboli importanti quali il mago, la strega, le fate. Spesso è il luogo delle reminiscenze dell’infanzia.

    I luoghi esterni, collegati alla natura

    > FORESTA. Rappresenta l’inconscio, e con gli animali le nostre parti istintive. È un luogo misterioso ma anche magico. Offre anche riparo e protezione. In genere rappresenta un momento di crescita, un passaggio nella nostra vita.

    > MARE. È essenzialmente simbolo di energia e di vita, si riferisce al rapporto materno ed in generale al rapporto con la vita. Un mare agitato ci riporta ad una vita difficile e burrascosa; un mare calmo, al contrario, ad una vita interiore tranquilla; un mare mosso, energia che ricarica il nostro essere, a volte ancora inquietudine; una grande onda che viene dal mare, il contenuto inconscio che si sommerge. Bisogna considerare anche il mezzo di trasporto su cui siamo nel mare e quello che ci accade nel sogno. Un mare lontano, vicino, agitato, in burrasca, hanno significati completamente diversi. Anche gli animali del mare possono essere portatori di buone nuove e di ottimismo, o essere terrificanti e pericolosi.

    > MONTAGNA. Simbolo dell’io e dell’ascesa. Scalare una montagna, motivo ricorrente nelle fiabe e nei sogni, significa elevarsi nel mondo dello spirito. L’ascesa è simbolo di forza maschile ed è associata alla realizzazione personale e professionale, agli eroi, ai guerrieri che combattono. Scendere dalla montagna vuol dire ritornare al femminile, alle emozioni (di natura femminile), agli istinti primordiali.

    > COLLINA. È legata al seno materno, ad una situazione rassicurante.

    > VULCANO. Riguarda le energie primordiali che esplodono. Vulcano spento rappresenta la fine delle passioni, mentre la lava che scorre indica degli effetti disastrosi delle nostre pulsioni.

    > DESERTO. Luogo di solitudine e di desolazione. Se il sogno è positivo rappresenta la ricerca interiore, una ricerca spirituale. Ogni profeta ha avuto un momento di ritiro nel deserto. Sognare spesso il deserto può preannunciarci un periodo di depressione.

    > ISOLA. Rappresenta il centro psichico o spirituale di tipo primordiale, un posto di raccoglimento, l’io isolato rispetto al mondo.

    > CAVERNA. Simboleggia una situazione che si ricollega a volte alla primissima infanzia, agli stati primitivi della personalità, al bisogno di protezione materna. Sognare di uscire da una caverna rappresenta la nascita di un nuovo io. Entrare in una caverna significa affrontare degli aspetti inconsci della personalità.

    dott.ssa Maria Bossa, psicoterapeuta, specialista in terapia analitica, psicodramma, ipnosi clinica

  6. Sui paesaggi onirici non ho ovviamente molto da aggiungere. Mi sembra una descrizione un po’ schematica, ma ben fatta. E’ chiaro che ogni interpretazione dei “paesaggi interiori” e dei loro dettagli, per essere efficace e attendibile, deve calarsi sulla situazione individuale del soggetto e tener conto delle sue associazioni.

  7. Caro Raffaele, non preoccuparti non sei da solo, anch’io bazzico da queste parti e a proposito di paesaggi, uno fra i tanti che mi piace davvero molto si trova alle pendìci dell’Etna e vede come grande protagonista il famoso “Castagno dei cento cavalli”… davvero splendido nella sua vetusta maestà.
    Famoso per le sue dimensioni è il castagno dei cento cavalli. Si tratta di uno dei più vecchi e famosi alberi monumentali d’Italia e del mondo, così chiamato perché nel XVI secolo sotto la sua vasta chioma avrebbe trovato riparo Giovanna d’Aragona – figlia di Giovanni II d’Aragona e moglie di Ferdinando I che guidò il Regno di Napoli dal 1447 al 1517 – con i cento cavalieri che l’accompagnavano durante una visita all’Etna.
    Questo colossale albero, di 22 metri di altezza e circonferenza del tronco (50 metri se si considerano nell’insieme i tre esemplari), cresce alle falde del vulcano, in località Tre Castagni, nel comune di Sant’Alfio, in provincia di Catania. Esso detiene il duplice primato in campo europeo di albero più grande (largo) e più longevo essendogli attribuita un’età di 2000-3.000 anni. Nel corso della sua vita plurimillenaria questo meraviglioso albero ha resistito alle minacce dei fulmini, delle colate laviche e alle insidie degli uomini. Notevoli dimensioni possiede anche il vicino “Castagno della Nave” che vegeta in ottime condizioni in località “Taverna”, nel territorio del comune di Mascali, tra Sant’Alfio e Linguaglossa. Il suo tronco, dal quale si dipartono possenti ramificazioni, ha una circonferenza di 23 metri ed un’altezza di 19 m. Il nome, “Nave” molto probabilmente allude alla strana forma della ceppaia che ricorda lo scafo di un veliero e alle grosse ramificazioni protese verso l’alto a guisa di alberi di nave.

  8. Bello il paesaggio!!!! Complimenti sei un gran bravo fotografo… e poi il paesaggio emiliano a me piace molto, ho avuto modo di vedere le foto che tu hai scattato e devo dire che quando le guardo mi sembra di essere lì. Amo molto la fotografia,anche se io non sono molto brava, invece mio marito è un grande appassionato e devo dire che è molto bravo… mi spiace non poterti far vedere qualche foto sua.
    Adesso ti saluto e…alla prossima foto.

  9. Potresti proporgli Panoramio. E’ un gran bel contesto, sia di espressione fotografica sia di relazioni umane, mediate dalle immagini, alcune della quali finiscono anche su Google Earth. Oggi qui piove a catinelle e non ho la possibilità di fare un giro in bici per scattare nuove foto. Alla prossima foto o, male che vada, al prossimo acrostico.

  10. Una panoramica di ieri sera, scattata da un ristorante in collina: http://www.panoramio.com/photo/38884924
    Dopo circa un’ora è scoppiato un temporale impressionante con tuoni e fulmini spettacolari. Dall’immagine che avevo prima scattato non si poteva presagire certo uno sviluppo del genere,ma il meteo è così e le conseguenze sul paesaggio possono essere davvero notevoli. Buona giornata.

  11. Raffaele questa foto è davvero molto bella e particolare, esprime un qualcosa di misterioso,e poi bellissimi i colori ne sono rimasta davvero molto affascinata. Una foto che può raccontarti tante cose… basta lasciare andare la fantasia a briglie sciolte ed è fatta.

  12. Eccomi qua, sono appena tornata ed ho molte cose da riorganizzare, tuttavia non potevo fare a meno di leggere i vostri S T U P E N D I commenti ed ammirare video e foto. Sono molto felice di essere di nuovo a casa, anche se la vacanza è stata un sogno il ritrovarvi è pure quello un modo per riapprezzare la quotidiana vita domestica. Grazie e a presto.

  13. Il tempo qui è ancora piovoso e la temperatura è molto calata. Voglio sperare che l’Estate riprenda quota nella sua forma migliore.

    PIOGGIA D’AGOSTO

    Pare autunnale
    Il cielo e il tempo
    Oggi è variabile.
    Vagano nubi inquiete.
    Estate, dove sei?

  14. Tosca, bentornata… sei stata via poco ma ci sei mancata!!! Meno male che c’è stato il mitico guardiano del faro con cui poter scambiare piacevoli chiacchiere. Ma raccontaci dove te ne sei andata io sono davvero molto curiosa 🙂 🙂 🙂

    Bella la tua poesia Raffaele, come sempre non ti smentisci!!! Vedrai che l’estate ritornerà…qua fa caldo ed il tempo è bello. Oggi sono stata al mare che era bellissimo e non veniva voglia di tornare a casa ma godersi la giornata rilassandoci con un buon libro da leggere sotto l’ombrellone.
    Sai cosa pensavo Raffaele? Perchè non scendi un po’ dalle nostre parti così ci possiamo anche conoscere e fare quattro chiacchiere di presenza?

  15. LA VOCE DELLA NOTTE

    Non c’è silenzio più profondo
    O sacro che in questo tempo,
    Tanto di tenebre avvolto, eppure
    Tanto nell’intimo colmo di luce.
    Estatica l’anima ascolta e tace.

  16. Molto bella “Estate” e altrettanto bella la foto del campo di grano. A proposito di “paesaggi”: queste immagini d’inizio estate, pur non essendo più visibili nel mondo esterno, sono comunque presenti e vive nella mente, nel mondo interno. Sono “paesaggi interiori”, capaci di veicolare ricordi, emozioni, significanze.

  17. Certamente, Daniela, che vi racconterò. Vorrei farlo per bene ed in questo momento sono travolta da piacevoli trambusti. Ho la casa piena di amabili persone ed è tutto un tran tran, ma appena posso sono qui a fare quattro chiacchiere veloci con voi e ad accogliere entusiasta i vostri invii.
    Spero al più presto di potermi soffermare di più senza nulla togliere all’animosità domestica di questi giorni. Come farò? Non si dice che volere è potere? Un modo lo troverò state pur certi. Adesso ho un richiamo urgenti di fornelli. A più tardi. Anzi dimenticavo di dire che automaticamente tutte le vostre stupende produzioni letterarie vengono messe nei soliti vostri personali archivi di questo blog e cioè su “Poeticamente approdati” anche se, per non ripetermi continuamente, non sto a precisarlo tutte le volte. Bellissimi i tuoi acrostici, Raffaele, come sempre.
    Aiuto! Mi trabocca una pentola! Ciao ciao.

  18. Tra un da fare e l’altro finalmente ci sono riuscita a realizzare e pubblicare questo video. Spero sia di vostro gradimento e che vi racconti più delle parole che avrei potuto usare al posto delle immagini.

    E’ vero che il ricordo della vacanza allunga la vacanza.
    Buonanotte a tutti quanti.

  19. Grazie Raffaele. Oggi ho rivisitato Taormina insieme alla famiglia e ad amici. Ogni volta è una riscoperta, tanto è ricca e affascinante.
    Adesso sono stanca e piena scoppia di quel che si è mangiato in un giorno intero. Ho tutta una piacevole confusione di cibo e paesaggi che identifico in questo simpatico video trovato sul web.

  20. Interessante davvero,Tosca, questa visione olistica (e olografica), aperta alla complessità del reale.Si avverte lo stile New-Age, sul quale è stato detto molto in termini critici e scettici,ma è giusto recuperarne anche il senso sapienziale. Il viaggio interiore sciamanico sembra una forma di ipnosi e come tale è bene avvicinarla quando davvero ci si sente pronti e maturi, altrimenti c’è il rischio di perdersi in un delirio mistico e d’onnipotenza. In fondo la magia è la prima tentazione della mente primitiva, non priva di una sua saggezza simbolica, ma anche facilmente sradicata dal senso critico.Bisognerebbe verificare quanto il viaggio sciamanico sia un vero percorso di saggezza o una regressione verso stati oniroidi.In ogni caso il video mi sembra ben fatto e interessante.
    L’esplorazione dei paesaggi interiori, per quel po’ che ne so, è come avere a che fare con l’universo. La virtù giusta per accostarvici credo sia un mix di umiltà, di curiosità, di pazienza e di prudenza.

  21. Conosco Marciana. E’ davvero un luogo affascinante, un’isola senza tempo nell’isola d’Elba. Anche i gatti in questo splendido video sembrano riflettere la serenità del luogo. Non ricordo di aver visto tanti gatti,ma forse non ci ho fatto caso quando ho visitato Marciana. Ricordo invece tanti gatti a Portoferraio, gatti particolari, magri, con il muso allungato. Forse gatti indigeni e non d’importazione. Chissà.

  22. SETTIMANA DI FERRAGOSTO

    Le ore passano pigre, senza fretta.
    Anche il sole s’alza sbadigliando
    senza guardar l’orologio.
    L’estate non più giovane ora incede
    con pompa matronale. Inquieta
    evita il pensiero del prossimo declino.
    Affida ai fuochi d’artificio
    ricordi di una vita e disincanti.

  23. daniela

    INVESTIGACROSTICO

    Dove sarà
    Andata?
    Nell’attesa del suo ritorno
    Immagino che si stia concedendo
    Evasioni piacevoli e lieti momenti
    Lontana da noia e trambusto prima che
    Agosto chiuda il sipario sulle vacanze.

  24. INVESTIGACROSTICO…RISPOSTA

    Tanto nervosismo lontana dal PC mi ha portata, ma
    Ora che mi sono calmata
    Sulla mia splendida isola sono ritornata!!!
    Con gli occhi al cielo per San Lorenzo
    Aspetto che cada la mia stella per far avverare ciò che io penso!!!

  25. UN’ESTATE SOTTO LE STELLE!

    Ogni anno, la notte del 10 agosto ognuno di noi volge lo sguardo speranzoso verso il cielo, per cogliere al volo una stella cadente per poter così esprimere un desiderio.

    Scientificamente la caduta delle stelle è da imputarsi al passaggio, all’interno dell’orbita visiva terrestre, degli asteroidi della costellazione Perseo (detti appunto Perseidi), ma spesso il reale motivo non si conosce affatto.

    Questa notte è stata da sempre dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell’omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza.

    In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo.

    Anche se la Notte di San Lorenzo è passata, le notti di agosto restano sempre le notti magiche da vivere in spiaggia tra degustazioni guidate di vino, assaggi di prodotti tipici, spettacoli, musica.

    Tutti eventi che si svolgono sempre sotto il cielo rischiarato dalle stelle cadenti.

    E quindi cosa aspettate? Tutti a vedere le stelle pronunciando, ad ogni stella cadente, la filastrocca “Stella, mia bella stella, desidero che…” aspettando l’evento desiderato durante l’anno…

    Notte di San Lorenzo e scienza

    Lo sciame delle Perseidi, la pioggia meteorica più famosa, presenta un picco il 12 di agosto, quando se ne riescono addirittura a scorgere 75 ogni ora.
    Queste meteore, peraltro molto brillanti, possono anche esplodere dando vita ad un suggestivo spettacolo, soprattutto laddove l’inquinamento luminoso è minimo: campagna, vallate alpine, zone interne sarde.
    Si possono osservare sino alla terza settimana di agosto. Il Triangolo Estivo si nota bene guardando verso sud; è proprio un bel triangolo isoscele composto dalle stelle di ben tre costellazioni: Vega che appartiene alla Lyra, Altair in Aquila e Deneb in Cigno.
    Spendiamo due parole per la costellazione della Lyra: è una costellazione appariscente, trattasi della Lyra suonata da Orfeo, il grande cantore della mitologia greca. Gli arabi ne vedevano invece un’aquila, infatti Vega significa appunto “aquila che si getta sulla preda”. La Via Lattea è sempre ben visibile, tagliando il cielo da sud-ovest a nord-est. A sinistra della Stella Polare c’è il timone del piccolo carro, a destra c’è Cassiopea che si mostra quasi come una E ribaltata.

    Daniela Visalli

    http://www.siciliaonline.it

  26. Ben tornata Daniela! Buona giornata a voi dell’isola …(semi)deserta! Non c’è problema su dove piantar l’ombrellone: di spazio ne abbiamo a volontà…

  27. Che bellezza però sapere di avere spazio in un momento in cui non sai dove andare a poggiare non un’asciugamano, ma, addirittura, i piedi!
    Spero che abbiate avvistato tante belle stelle ( o meteore immaginate stelle) che i vostri desideri si avverino o si siano già avverrati.
    Io, adesso, molto coraggiosamente vado a cercarmi un posticino al mare, mi affretto perchè più si attarda l’ora più il sovraffollamento imperversa. Da grande egoista quale sono vorrei una spiaggia semideserta come questo blog, ma il mare è di tutti e in questo periodo è di tanti.
    Ora che guardo meglio la parola scritta da Raffaele “(semi) deserta”, con quel “semi” tra parentesi mi fa pensare che s’intendesse che noi siamo i semi, noi qui rimasti siamo i semi in attesa che germogli qualcos’altro. E’ così o sono le mie fantasie mattutine?

    Ben tornata Daniela, mancavi tanto tu e i tuoi preziosi invii.

    Buona giornata a tutti quanti con un sorriso.

  28. Perché no,Tosca? Perché no? Non intendevo proprio questo,ma la tua interpretazione mi piace ed è di buon auspicio.

  29. Ciao a tutti, oggi sono passata da questo blog e voglio raccontarvi una cosa: ieri sera, per la prima volta, mamma e papà insieme ad altri amici mi hanno portata sulla spiaggia per vedere le stelle cadenti. Io ero davvero molto felice, infatti insieme a mio fratello ed ai nostri amichetti ci siamo messi vicino alla riva del mare ,con il naso all’insù, a guardare il cielo. Eravamo in silenzio ad aspettare, quando ad un tratto, un’onda ci ha bagnato tutti lasciandoci senza fiato. A questo punto, visto che sentivamo freddo siamo dovuti ritornare a casa e non ho potuto vedere nemmeno una stella cadente 🙁 :(.
    Oggi è il mio onomastico e voglio ringraziare la mia zietta per il dolcissimo regalo!!!
    Tosca ora aspetto i tuoi di auguri…magari con un tuo simpatico acrostico…ti chiedo troppo??? Io ti ringrazio anticipatamente e ti mando tanti bacetti.
    Ciao dalla mitica Clara 🙂 🙂

  30. E come non accontentarti carissima Clara.

    clara

    ACROSTOMASTICO

    Capita a volte su questo virtuale
    Luogo di
    Amichevoli incontri una
    Ragazzina tanto simpatica e cordiale.
    A lei voglio fare un augurio speciale.

    augurio

  31. Molto bello davvero questo video,Tosca. Un po’ mi ricorda Dalì, un po’ Escher, un po’ anche il vecchio inimitabile Alice nel Paese delle Meraviglie di W.Disney. Ma ho trovato altre suggestioni che mi riportano a Bosch, a Star Wars (i primi tre episodi) e forse anche al recente Avatar. Il surrealismo è fertile di immagini sorprendenti come il mondo onirico. Grazie di averlo proposto.

    AUGURACROSTICO

    Ci sono anch’io!
    Lasciatemi portare
    A Clara
    Rinnovati
    Auguri!

  32. Il primo video è anche una metafora della vita con le sue stagioni. Il secondo un buon lavoro in 3D,ma un po’ freddino, distaccato, pubblicitario. Mi piace decisamente di più il primo, più coinvolgente senz’altro. Entrambi hanno il merito di essere brevi e ben fatti. Buona notte blog!

    SALUTO NOTTURNO

    Buona notte.
    Le palpebre
    Ora si chiudono
    Già viene Morfeo.

  33. SALUTO POMERIDIANO

    Dopo il lauto pranzo consumato
    è d’uopo la pennichella
    per riprendere un po’ di fiato.
    Sorseggiare,appena alzati, un buon caffè
    leggendo gli interventi di don Raffaè
    che insieme ai video postati da Tosca
    rendono il blog uno dei più interessanti
    che sul web si conosca!!!!

  34. Ciao Tosca,grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
    Sono bellissimi gli auguri, ed anche le immagini…sai che mi sono commossa. Una brava scrittrice come te che mi dedica una poesia…è davvero una bella cosa. In questi giorni, ho preso il tuo libro e sto continuando a leggerlo, a volte sai, mi sento un po’ come la piccola Ada, specialmente quando si parla della campagna e del nonno. Mi sto proprio divertendo a leggerlo, mi piace molto il dialetto toscano!!!!
    Devo ringraziare oltre te anche Raffaele(posso darti del tu?) per glli auguri, sapete cosa ho fatto? Li ho trascritti sul mio diario, così non mi scorderò mai di voi. La zia mi ha fatto vedere anche le foto scattate da Raffaele, a me sono piaciute molto quelle dove sono fotografati i gatti. Complimenti Raffaele, sei davvero molto bravo,ma sai che piace fare fotografie anche a me? Le scatto sempre alle mie micette.
    Ora vi devl salutare, mi chiama la mamma,
    Ciao e tanti bacioni dalla
    “mitica” Clara

  35. Cominciamo da “Paesaggi impossibili” proposti da Tosca. Molto belli e suggestivi (un po’ ricordano De Chirico), con molta atmosfera e con un appropriato commento sonoro.
    Venendo a “Saluto pomeridiano” di Daniela trovo un elogio della pennichella che condivido in pieno. Sono dell’avviso che questa abitudine sia piacevole e salutare, specialmente se seguita da un buon caffè…parola di Don Raffaè; http://www.youtube.com/watch#!v=yp_CvmOvLoQ&feature=related
    (ho provato, al solito, ad incollare il link, ma non garantisco che sia venuto intero)
    Grazie a te Clara (certo che mi puoi dare del tu!), e molti complimenti per il tuo hobby fotografico e per le tue micette che speriamo di vedere preso su questo blog.
    Buon pomeriggio.

    POMERIGGIO DI MEZZA ESTATE

    Poco alla volta s’allungano
    Ombre e già declina il mese
    Mentre l’Estate ha sguardi
    E pensieri colmi di nostalgia
    Ricordando la luce di Luglio,
    Indimenticabile, solstiziale
    Giovinezza del sole, anima
    Gioiosa della dolce stagione
    In un attimo volata, smarrita
    O forse già nel desiderio eterna.

  36. PAESAGGI LETTERARI Tratto da http://www.literary.it/dati/literary/mosi_rob/il_paesaggio_fra_poesia_e_memori.html

    Il paesaggio fra poesia e memoria

    Recentemente sono stati creati itinerari e veri parchi «letterari» nei quali coniugare suggestioni letterarie con i paesaggi che le hanno ispirate.

    Il paesaggio narrato

    Fra i piaceri della lettura vi è quello di immaginare i luoghi dei quali lo scrittore o il poeta illustra i tratti del paesaggio nel quale si muovono i personaggi della sua opera [Si veda sull’argomento R. Milani, L’arte del paesaggio, Il Mulino, Bologna 2001. Il libro riporta un’ampia ed attuale bibliografia.]. Può essere poi di grande suggestione andare alla scoperta dei luoghi con il libro sotto il braccio, muoversi nel paesaggio evocato lungo i percorsi descritti, ponendo a confronto le immagini e le emozioni che suscitano le pagine scritte, con l’ambiente reale che ci è di fronte, con quello che ci suggeriscono le nostre sensazioni, secondo l’alzarsi o il declinare della luce, l’accendersi dei profumi, l’alternarsi del giorno e della notte, il succedersi delle stagioni. In questa ricerca ci possiamo scoprire come pellegrini del sogno e della luce, in un rapporto particolare con lo scrittore o con il poeta.

    Un aspetto poi da considerare è il piacere di condividere con altri queste sensazioni e aver modo di considerare come lo sguardo dell’altro percepisce lo stesso paesaggio e ampliare così il raggio della nostra visione. Nell’epoca attuale, d’altra parte, il cinema che riprende i personaggi di un racconto e il paesaggio immaginato dallo scrittore, rappresenta uno sguardo particolare che si imprime nella nostra mente e rimane un costante riferimento nella lettura del reale.

    I parchi letterari

    È un fenomeno di questi anni la costituzione di parchi in alcune località celebrate da pagine della letteratura e l’apertura di percorsi per raggiungere le testimonianze presenti e le parti più interessanti del paesaggio. Il più delle volte sono denominati parchi culturali e sono predisposte forme organizzative che prevedono, in alcuni casi, grossi impegni finanziari, per la salvaguardia dell’ambiente, per rendere chiaramente leggibili per il visitatore le parti del parco di maggiore suggestione. Questo tipo di intervento può concorrere in maniera significativa allo sviluppo sociale ed economico di intere aree territoriali e richiede l’impiego di un’occupazione qualificata, che di solito stenta a trovare occasioni di lavoro. Proprio per questo motivo negli ultimi anni è possibile accedere ai fondi strutturali dell’Unione Europea per investimenti destinati alla creazione, in aree economicamente marginali, di parchi volti a porre in valore beni e testimonianze culturali, fra le quali sono da porre i parchi legati alla fama di poeti e scrittori. Sono esperienze che si vanno moltiplicando nelle regioni italiane e in molti altri paesi, secondo un’ampia varietà di modelli. Fra questi si collocano i Parchi letterari.

    I Parchi letterari indicano uno spazio fisico, ma anche mentale, dove l’autore ha vissuto o ha assorbito l’atmosfera che lo ha portato a scrivere le sue opere. Un visitatore qui trova l’insieme reale di un territorio che è stato fonte di ispirazione di uno o più autori letterari: le immagini o le storie di quei luoghi possono essere vissute autonomamente o attraverso una serie di iniziative ed attività organizzate appositamente per i visitatori. Si tratta di un’isola per staccarsi dal frenetico vivere quotidiano, per rifugiarsi in un «viaggio sentimentale» legato ad una realtà conoscitiva e turistica di qualità.

    Il Parco può comprendere uno o più luoghi, ruderi, case, interi centri storici, sentieri, vecchie strade dentro o fuori gli agglomerati abitativi. In tale spazio sono salvaguardate le esperienze visive ed emozionali dell’autore, anche attraverso attività che stimolino curiosità e fantasia. Ogni intervento tiene conto dell’ambiente, della storia, delle abitudini e delle tradizioni di chi vive sul luogo attraverso visite guidate, iniziative culturali, servizi di informazione, gastronomia, nuove forme di ospitalità.

    La Fondazione Ippolito Nievo ha promosso l’idea dei Parchi letterari [Presidente della Fondazione è lo scrittore Stanislao Nievo, pronipote del l’autore de Le Confessioni di un Italiano.]. Oggi esistono ventotto Parchi avviati anche con il ricorso a risorse europee, con l’accordo dei Comuni sul cui territorio questi si trovano. Fra i più noti e visitati possono essere indicati: il Parco letterario di Ippolito Nievo in Friuli, di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, di Giosue Carducci in Toscana, di Giacomo Leopardi a Recanati, di Giovanni Verga in Sicilia.

    E ai Parchi già realizzati se ne stanno aggiungendo altri trenta legati ad autori come Carlo Cassola, Vasco Pratolini, Aldo Palazzeschi, Primo Levi. In ogni Parco letterario il visitatore potrà trovare un centro di accoglienza chiamato «Locanda della Sapienza», i cartelli che indicano il percorso con tutti i riferimenti necessari alle pagine e alla vita dello scrittore, e una vasta offerta di iniziative e proposte culturali. «I viaggi sentimentali», per esempio, sono itinerari simbolici alla ricerca di emozioni seguendo il percorso delle pagine di grandi libri ispirate all’ambiente, tra scene di teatro lontane nel tempo riproposte a sorpresa, balletti del tutto inattesi che scaturiscono in una sala rinascimentale dimenticata, monologhi notturni illuminati dai bagliori di splendide rovine. Si possono trovare anche soggiorni a tema, corsi in varie discipline e laboratori sperimentali.

    I Parchi letterari sono un luogo di produzione di attività culturale e possono ospitare convegni, spettacoli, mostre, concorsi, premi letterari, pubblicazioni e visite per le scuole, oltre a piccoli mercati di prodotti connessi al tema. In particolare prodotti artigianali, cibi, ceramiche, metalli, tessuti che si riconducono alla memoria dello scrittore.

    Questo tipo di parco rappresenta la forma maggiormente strutturata e alcune delle iniziative previste sono rivolte a meravigliare e divertire il visitatore come in un parco dei divertimenti, più che a stabilire un rapporto diretto con la sfera dell’immaginazione e della sensibilità.

  37. Che aroma!
    Non ricordo se ve l’ho già detto, ma io non bevo caffè. In compenso vado pazza per l’aroma.
    Quindi tazzine fumanti per voi e olfatto per me,
    insieme gustiamoci sto caffè!

    E poi facciamoci anche quattro risate.

  38. Adesso vado perchè mi devo preparare dato che

    stasera mi piazzo
    davanti a una pizza
    non so in quale piazza
    ma medito da un pezzo
    e non credo sia un’idea pazza
    che la mia pancia si faccia pozzo

    va bè a giocare con le parole è divertente, ma la pizza me la voglio andare a mangiare davvero, al fresco, in un bel paesaggio montano in notturna.
    Che gusto? Non lo so che potrò scegliere, ma di solito preferisco quelle vegetariane.

    pizza

    BUONA SERATA A TUTTI VOI

  39. Ho visto ora il video di Lino Banfi e mi son fatto quattro risate. Ho letto “Paesaggi letterari” e l’ho trovato interessante. Per associazione d’idee mi è venuta in mente un’esperienza alla quale ho partecipato e che vi linko: http://www.parolecorolle.it/poesia.htm#alate
    Oggi qui il tempo è piovoso e tutt’altro che ferragostano. Ma le previsioni promettono bel tempo. Vedremo.

    PIOGGIA D’AGOSTO

    Per un nonnulla
    Il cielo s’adombra.
    Offeso forse,
    Versa lacrime
    E tiene il broncio.

  40. A QUESTO PUNTO MAGARI ANCHE UN PO’ QUI PIOVESSE, INVECE …

    Neanche una goccia si preannuncia.
    Orizzonti tersi
    Non promettono
    Pioggia.
    Invano
    Osservo l’andare del vento per
    Vedere che porta con sè, ma solo
    Essiccati frammenti e polvere e polvere reca.

  41. Ciao Raffaele, quella pizza deve essere molto calorica e molto buona. Anche la mia di ieri sera non era male, ma la cosa più bella è stata una cupola di stelle quasi afferrabili in un cielo notturno ad alta quota. Ho letto l’articolo che hai linkato e l’ho trovato molto interessante e l’acrostico come al solito non si smentisce per la sua originalità.

  42. INTERCULTURALACROSTICO

    Invano
    Ti aspettiamo, pioggia!!!

    In alto
    Solleviamo le mani
    Nel volerci propiziare

    Tante gocce di un

    Rilassante
    Acquazzone che ci
    Inonda di
    Nuova, sferzante ed
    Impareggiabile energia!
    Nel caldo
    Giorno del solleone che

    Cada tanta
    Acqua ma ci sia anche
    Tanto
    Sole!!!!

    Al mare o ai monti
    Noi ti invitiamo
    Dacci un segno al nostro richiamo.

    Dolci gocce di
    Odorosa pioggia
    Giungano a noi che
    Stiamo in spiaggia!!!

  43. Eccomi qua anche oggi, sono appena tornata dal mare e sto aspettando che la mamma prepari la pasta. Ho letto che volete la pioggia, ma perchè??? io vorrei invece che il sole stia sempre con noi e che l’estate duri a lungo. Io non amo la brutta stagione, perchè con essa iniziano gli impegni scolastici, e quest’anno per me sarà particolare perchè andrò in I media e so che dovrò impegnarmi tanto… meno male che ho la mia zietta che mi ha promesso che mi aiuterà!!!
    Raffaele sarò ben contenta di farti vedere le mie micette, lo farò al più presto.
    Adesso vi saluto.
    Un bacio da Clara “la Mitica” 🙂 🙂 🙂

  44. Siete superstiziosi?…oggi è VENERDì 13 🙂

    Perchè il giorno venerdì 13 è considerato sfortunato?
    Una spiegazione risale alla mitologia scandinava: c’erano 12 semidei e poi arrivò il tredicesimo, Loki. Ma era crudele con gli uomini: da qui il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio. Altri legano la superstizione al fatto che c’erano 13 persone all’Ultima Cena di Cristo, e il tredicesimo era Giuda. Quanto al venerdì, forse è considerato infausto perché Cristo fu crocefisso in quel giorno. Per i musulmani, invece, è infausto perché è il giorno in cui Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito. Origini a parte, la credenza è diffusa in tutta Europa e America.

  45. Ecco il video che ha proposto Raffaele.

    Perchè desidero la pioggia carissima Clara? Per una ragione piuttosto squallidina, ma pratica: mi s’impolvera troppo la casa! Se piovesse quel tanto che basta per pulire un po’ fuori, avrei meno da fare anche dentro.

  46. «Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.»

    Eduardo De Filippo

    Le superstizioni vanno affrontate con un tocco d’ironia altrimenti diventano ossessione. Meglio sarebbe starne completamente fuori, ma l’animo umano di per sè è scaramantico.
    Tosca Pagliari

  47. LA SUPERSTIZIONE TROVA TERRENO FERTILE…

    Se
    Una
    Persona
    Esprime
    Retrive e
    Strane
    Trovate
    In
    Zelante e
    Irresponsabile
    Ossequio a
    Nessuna
    Evidenza di prova.

    E’ difficile scrivere acrostici quando la parola è lunga!

  48. PAESAGGIO FERRAGOSTANO

    Partiti tutti
    Alla ricerca di
    Efficienti e attrezzate
    Spiagge su cui
    Andare per passare
    Gioiosamente il ferragosto e poter
    Godere il bagno
    In uno splendido e
    Odoroso mare… ma

    File lunghissime di auto
    E tende assiepate su
    Ristretti spazi
    Ricavati tra un ombrellone ed un altro…
    Ammucchiati e chiassosi….
    Giornata davvero molto nervosa, priva di un
    Oblìo tanto agognato!!!
    Stressati da tale situazione meglio
    Tornare
    A casa e stare sdraiati vicino al ventilatore
    Niente è più bello che
    Osservare il cielo e vedere solo da lontano il mare!!!

    Cari amici vi racconto cosa ho fatto stamattina: come al solito,dopo aver rifatto il letto, preparata la colazione, mi sono messa il costume per andare al mare. Da premettere che sono partita da casa alle 7.45, pensando di poter andare a fare il bagno per poter ritornare entro le ore 10.00..ma ahimè amara scoperta, la spiaggetta dove io vado non si vedeva più, al suo posto si vedevano:tende, gazebo, ombrelloni fino ad arrivare sulla strada, non c’era un briciolo di posto. Mi sono veramente innervosita, perchè è davvero uno schifo vedere tutta quella gente ammassata, che ha preso per sè tutto lo spazio che poteva…vi lascio immaginare tutta questa gente che starà oggi e domani quello che combinerà e che lascerà sulla spiaggia..perchè purtroppo qua siamo degli incivili e ineducati, non abbiamo il rispetto di niente e di nessuno. L’egoismo e la maleducazione regnano sovrane!!!
    Scusa Tosca questo mio sfogo, ma certe cose non sono mai riuscita a tollerarle. Odio l’inciviltà ed oggi ne ho avuto ulteriore esempio!!!

  49. Siamo in un mondo di gente assai ingorda, frettolosa e distratta, Daniela. Il consumismo è fatto spesso di questo “mordi e fuggi”, di inevitabile, sostanziale superficialità. La vacanza stessa assume la fisionomia dei vacanzieri contemporanei: ammucchiate rumorose, carnai indecorosi e una marea di rifiuti al termine di un’esperienza dove le “perle”, ambientali, paesaggistiche e culturali, sono state doverosamente calpestate dai…”porci”, nati per ingozzarsi e lasciar traccia degna del loro spessore intellettuale e del loro civismo. Condivido il tuo sdegno.

  50. Sono d’accordo con voi, la mia unica consolazione è il continuo tentativo di educare le nuove generazioni a comportamenti corretti. Non so se sortirò l’effetto, ma il provarci mi è di grande conforto, anche perchè la speranza fu l’ultima a morire.

  51. INDOVINELLO

    Ahimé, lo vedo ancora.
    Come dimenticarlo? –
    Rimane in bella vista,
    O forse in bella… svista,
    Se non lo si cestina.
    Tosca,indovina un po’.
    Il tempo ormai è passato,
    Comunque lui è rimasto
    O meglio, lui è…sfuggito.

    Buon ferragosto! Qui piove alla brutta…

  52. Ottimo lavoro il paesaggio eolico. Certo che Tony de Palma ha messo il dito nella piaga…nazionale, per rappresentare il suo messaggio ecologico valido anche, e spesso ancor di più, oltre confini. Bello anche l’audio.

  53. SOLUZIONE

    Adesso è sistemato
    Come volevi tu.
    Rammento d’aver pensato:
    Ora l’aggiusto. Invece
    Sono stata presa d’altro.
    Ti chiedo scusa per la negligenza
    Intanto che cerco altre parole per
    Completare quest’acrostico che m’è diventato
    Ostico.

    Qui c’è caldo e un cielo impunentemente stellato sopra spiagge diventate metropoli, sopra margini di strade che si snodano per paesi e paesi con file di auto posteggiate, o meglio incastrate come scatolette. La gente è ammattita per una nottata in spiaggia, che è qualcosa di molto gradevole in condizioni di normalità, ma così è da esaltati. C’è stata una calma particolare durante la stagione estiva rispetto agli scorsi anni. Ora pare che tutti si siano decisi che almento due giorni di ferie li debbano fare per forza. Me la mandi una nuvoletta, anche più di una a rinfrescare, ripulire, sfollare? Sono troppo cattiva, lo so, lo sono sempre stata. Ribadisco che è la mia dote migliore.

  54. NOTTE DI FERRAGOSTO 2010

    Stanotte la spiaggia è una metropoli.
    La luna scandalizzata
    s’è ritirata alla svelta in cima alla montagna.
    Le stelle, improvvisandosi nuove costellazioni,
    si sono messe a gruppetti di comari
    e spettegolano sui fuochi d’artificio
    che pretendono d’offuscarle.

  55. Molto suggestiva NOTTE DI FERRAGOSTO 2010.
    La luna e le stelle si sono animate e hanno assunto caratteristiche umane, come nelle favole, come nei disegni dei bambini.
    Sembra quasi d’avvertirne il brusio, il cicaleccio. Difficilmente i fuochi d’artificio riusciranno a prevalere su quel gruppo solidale di comari!
    Stamane, dopo giorni di maltempo, freddo e pioggia opprimente, si è affacciato il sole. Un sole molto primaverile (attualmente la temperatura è di 19°) che sembra un po’ fuori luogo a Ferragosto e rende l’aria tersa come nelle valli alpine.
    Oggi, come vedi, non ho nuvole da spedire. Non posso che augurarti che il meteo venga a far la pulizia che richiedi. Naturalmente senza eccessi, dato che oggi anche il meteo è tentato dalla megalomania e spesso non ha misura nelle sue manifestazioni.

  56. Mi pare quasi impossibile che in altri posti non ci sia il caldo che c’è qui. E’ difficile immaginare il fresco quando si sta al caldo. Ma adesso vado a godermi un po’ di campagna-mare. Per fortuna ci sono posti in queste zone che offrono di tutto a due salti da casa.
    Da domani le giornate cominceranno a perdere il loro aspetto vacanziero, inizierà quel conto alla rovescia che esige i dovuti preparativi per riorganizzare il post-vacanza. I pensieri tenderanno ad andare in direzioni poco amene, ma oggi è ancora ferragosto!
    Buone cose a tutti quanti!

  57. GIORNATA DI FERRAGOSTO

    C’è chi si rinfresca al mare,
    chi invece in montagna si va a rilassare.
    C’è chi a casa se ne sta, per ore ed ore
    con un buon libro in mano ed il ventilatore.
    Ma un pensiero particolare
    va a chi invece è in ospedale e sta
    trascorrendo questa giornata
    con la speranza di una guarigione immediata!!!
    A chi invece non ha niente da festeggiare,
    non ha nulla da mangiare
    vive di stenti e per strada
    senza che nessuno dia loro un’occhiata.
    Un pensiero per chi soffre e non ha un posto…
    e poi a tutti:BUON FERRAGOSTO!!!

  58. SOLLEONE

    Sole, mare,spiaggia
    Oggi il sole spadroneggia
    La gente, mangia, si tuffa, si diverte
    Le follìe sono ininterrotte
    E tutt’intorno è un gran baccano
    Ogni minuto diventa sovrano per
    Nuotare, cantare e ballare
    Ed ogni attimo gustare!!!

  59. Buongiorno post ferragostiano. C’è nell’aria un ritmo nuovo che vuol prendere il nome di normalità. Ciò significa iniziare a riporre quel che sa di vacanziero. Soltanto che ne manca la voglia.
    Ieri sera rincasando ho trovato i vostri post, avrei voluto commentarli subito, ma la connessione era così lenta che faceva venire il nervoso, poi c’era un caldo che si gocciolava.
    Stamattina pare si respiri, ma il da fare tralasciato ieri adesso incombe, tuttavia il tempo di star qui lo voglio trovare di prepotenza.
    Mi è molto piaciuto il tuo pensiero, Daniela, per chi il ferragosto non ha avuto modo di goderselo dato le difficoltà della vita, alle quali in clima festaiolo si finisce per non pensare. Complimenti per la tua sensibilità che, fortunatamente, non va mai in vacanza.
    Così sfavillante di rosso da farti sentire il sapore pungente sulla lingua e lungo il palato, è la foto che hai inviato, Raffaele. E briose sono le quattro rime baciate dedicate al peperoncino.
    Adesso vado, a presto.

  60. PAESAGGIO POST-FERRAGOSTIANO

    Spazzatura, bottiglie rotte e plastica dappertutto
    Per chi, come me, al mare è ritornata ecco
    Il bel paesaggio che ha ritrovato!!!!
    Amareggiata per tale INCIVILTA’
    Giro lo sguardo in cerca di un piccolo e
    Gradevole posto su cui potermi sdraiar…
    Invano tento di rilassarmi ma sono in troppi coloro che gozzovigliano
    Ancora sulla spiaggia, chiassosi.

    Dovunque si sente il piangere dei minori
    E l’urlare sguaiato dei genitori che
    Tutto permettono ai loro figlioli, anche il tirare
    Un sasso nel mare, fregandosene se qualcuno può
    Raggiungere e all’ospedale mandare.
    Persone senza rispetto per nessuno e niente
    Avanzano in branco con le loro tende.
    Tutta la spiaggia sequestrano per loro e agli
    Altri bagnanti non resta che guardare la loro assenza di decoro!!!

  61. QUI E ORA

    Andiamo col pensiero
    Già all’Autunno, eppure
    Ogni giorno di questo
    Strano e dolce periodo
    Traduce ancora dell’Estate
    Occasioni, sogni, incognite.

  62. Il problema è, cara Daniela, che col mare sotto il naso, dopo ferragosto non ci si può più andare. Ci vorrebbe un bel temporale, con una bella mareggiata. Spiaggia pulita e gente incivile sfollata. Poi un bel fine agosto di tutto refrigerio. Il fatto è che il meteo non mi è per nulla alleato.
    Ottimo l’acrostico e simpaticissimo il video.

    Visto che s’avvicina la scuola do i voti per deformazione professionale: ottimo anche il tuo acrostico, Raffaele.

    Mi compiaccio con tutti voi per la fervida creatività. Il periodo sembra molto ispiratorio, spero che continui il più a lungo possibile.

  63. Io sono dell’avviso che la creatività abbia le sue “stagioni”, interiori naturalmente. Alcune sono molto produttive e ispirate, altre meno o addirittura di stasi, come una “bonaccia” che sembra non finire mai. E’ anche vero che la creatività non è un aut-aut (per cui o c’è o non c’è), o peggio ancora un interruttore da accendere e spegnere a comando. Le creatività se viene “forzata” produce cose solitamente non convincenti: meglio lasciala libera e concederle i suoi tempi. La creatività è come una piantagione: alcune piante sono “a riposo”, altre devono germinare ancora,altre stanno per fiorire, alcune fruttificano. E, come nella campagna, vi sono eventi “metereologici” (imprevisti, circostanze varie) capaci di sovvertire uno sviluppo, nella buona, ma anche nella cattiva resa.
    Da molto tempo, per esempio, il libro che sto scrivendo è fermo. Avverto che le potenzialità ci sono e l’ispirazione è “rintanata” da qualche parte. Devo aspettare il “soffio” del vento e veder muoversi le vele della creatività per uscire finalmente dalla bonaccia. Buona giornata.

  64. Sono personalmente d’accordo sulla creatività ispirata dai sogni. Il mio piccolo libro “Chiese” è proprio nato così, prendendo spunto da alcuni sogni.
    Bello il video sul paesaggio sognato. Il resto lo vredrò in un altro momento.

  65. Quello che dici è verissimo. I paesaggi sono un bene importantissimo per tutti… artisti e non.. e noi stessi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità in quanto facenti parte del paesaggio in cui viviamo e in quanto possiamo crearlo, migliorarlo, peggiorarlo, immortalarlo, descriverlo e raccontarlo.

    Jo Maglietta

  66. Cari amici,eccomi qua a combattere contro questa calura infernale, per me insopportabile; oggi pomeriggio sono andata a fare una passeggiata sul nostro bel lungomare, c’era il mare un po’ agitato, con le onde che si infrangevano sugli scogli ed il caratteristico “rumore” che faceva mi ha fatto dimenticare per un po’ il caldo. Il paesaggio che avevo davanti a me è molto bello, anche se io lo vedo sempre, mi provoca una certa emozione anche perchè mi lascio andare col pensiero ai ricordi ed ai momenti piacevoli già trascorsi nella mia vita. L’odore del mare poi, è qualcosa di sublime, e mi fa pensare quando da piccola i fecero assaggiare ” ‘u mauru” che è un’erba di mare molto buona(scusate la mia ignoranza, ma non conosco il nome in italiano 🙁 sigh! ). …Ma quando si abbassa la temperatura??? Ho voglia di sentire freddo!!!!

    REFIGERACROSTICO

    Restare immobili a fissare il mare
    E avere voglia di trovare un po’ di
    Fresco… salutare!!!
    Rimirare lontano ,
    In alto mare
    Galleggiare ,un
    Elegante panfilo che
    Rallenta per farsi guardare!!!!
    Io lo guardo con stupore mentre le
    Onde lo portano via lasciandomi senza parole.

  67. Qui da noi invece la temperatura è decisamente primaverile. La luce del sole ormai ha la durata e l’angolazione di quella della seconda quindicina di Aprile, a volte tenera, a volte timida, a volte un po’ malinconica.
    Sono veramente ancora “estive” le ore del meriggio, quando il sole è più alto e splendente, ma il resto della giornata è già “settembrino” e fa venire in mente gli anni, lontani ormai, in cui sulle spiagge gli ombrelloni si diradavano vistosamente e il mare era popolato da rari bagnanti.
    Convivono voglia di vacanza e consapevolezza che il tran tran quotidiano è là che aspetta con implacabile puntualità. L’Estate sta finendo.

  68. Ciao a tutti,sono la mitica Clara che oggi ha conosciuto la sezione della scuola media che frequenterò fra poco. Sarò in I G … mi sento davvero importante, curiosa ma nello stesso tempo un pochino preoccupata, mi chiedo come sarà il nuovo anno. Lo sai ,cara Tosca,che oltre l’inglese studierò lo spagnolo, ed imparerò a suonare il clarinetto? So che faremo dei concerti, poi ti farò sapere così potrai venire a vedermi ok?
    Adesso ti devo salutare, ciao e tanti bacioni a tutti
    la mitica Clara 🙂

  69. 1^ G – PER CLARA

    Progredirai nello studio,
    Raggiungerai risultati
    Importanti e grandi,
    Magnifiche soddisfazioni.
    Auguri vivissimi, Clara,

    Giungano a te da parte mia!

  70. Che bello! Ma quanti commenti ho trovato! E’ passata di qui anche una presenza nuova: Jo Maglietta. Un nomingnolo insolito, ma ben venuto su questo blog Jo Maglietta. Forse a Raffaele, Clara e Daniela questa presenza sarà sfuggita perchè di solito fanno sempre delle calorose accoglienze.
    Come sempre sono originali e simpatici gli acrostici di Raffaele e Daniela. A Clara faccio i miei aguri per la scuola media e tutte le nuove discipline che senz’altro imparerà con molto interesse e profitto.
    Per quanto riguarda il delizioso “mauru” citato da Daniela, a chi volesse saperne di più consiglio questi siti:
    http://www.mondomarino.net/forum/forum_posts.asp?TID=864
    http://www.ateneonline-aol.it/090213juno6.php
    Ho scoperto che su facebook c’è pure un gruppo che esalta la cultura di tale prelibatezza culinaria.
    Certo che una volta questa squisita alga si trovava con molta facilità ora pare sia diventata piuttosto rara.
    Mentre scrivo mangiucchio more. Oggi sono stata a raccoglierle su per l’Etna e vi dirò che il paesaggio è mozzafiato. Guardare l’orizzonte dà le veritigini, non è una linea orizzontale che si profila allo sguardo là dove cielo e mare s’incontrano, ma qualcosa di curvilineo che abbraccia una visuale molto ampia. Le case ai piedi dell’Etna sembra poterle raccogliere con le mani, la Calabria diventa anch’essa quasi afferrabile, la visione del mare si dilata al punto da stupirti di riuscire a cogliere con gli occhi tanta massa d’acqua.
    Mi dispiace d’aver lasciato a casa l’attrezzatura per realizzare un video. Peccato davvero! Sarà per un’altra volta.
    Il caldo qui continua ad imperversare. Oggi pensavo che quando cesserà l’estate se ne sarà andata e ne avremo molta nostalgia.

  71. D’accordo con le osservazioni di Jo sul paesaggio. Devo ancora vedere i link proposti da Tosca,ma è un po’ tardi. Per il momento lascio la mia buona notte a tutti.

  72. Molto interessanti le informazioni gastronomiche. Certo che in Sicilia avete menù, piatti e creazioni decisamente originali. Chissà che prima o poi io non possa verificarli in loco personalmente!

    ACQUOLINACROSTICO

    Ma guarda un po’ che delizie
    Escono dalle vostre cucine!
    Non posso che augurarmi
    Un giorno di assaggiarle.

  73. INVITACROSTICO

    Invece di pensarci, caro Raffaele,
    Non perderti in inutili inezie
    Vieni a gustare con piacere
    Il nostro menu pieno di delizie!!!
    Tosca ed io prepareremo liete
    Ogni piatto davvero prelibato,

    Alla faccia delle diete

    Per il nostro speciale invitato.
    Raffaele, cosa ne dici?
    Accetterai quest’invito dai tuoi amici?
    Noi nel frattempo ci organizzeremo
    Zelanti come sempre ti accoglieremo ed
    Ogni tuo culinario desiderio esaudiremo!!!

  74. Sono certo che farei un’esperienza straordinaria, Daniela. Per il momento non posso far altro che immaginarla realizzabile alla prima occasione. Grazie per l’invito.

  75. Grazie ancora per l’invito. Non mi resta che pregustare in fantasia tante prelibatezze. Buona serata.

    FANTASIACROSTICO

    Gioisco al solo pensiero,
    Realizzando in fantasia giungere
    A me spaghetti con le sarde
    Zibibbo, caponata, cannoli,
    Incredibili cassate, vini speciali
    E chissà quant’altro ancora!

  76. INDIGESTACROSTICO

    Immagino
    Non
    Debba
    Ingerire
    Già tante
    Esaltanti prelibatizze e
    Succulente pietanze
    Tutte
    In un sol colpo
    Ovvero
    Non rimarrebbe che una
    Esemplare indigestione.

  77. DIGESTIVACROSTICO

    Di cotante leccornie, caro Raffaele,
    Immagino vorrai trarne tanto piacere.
    Gustando
    E assaggiando tutti questi
    Sapori
    Troverai davvero tanti
    Interlocutori, con cui
    Voler parlare senza essere inquieti per
    Ottenerne spiegazioni e …segreti!!!!

  78. PAESAGGIO LUNARE …CON LE RUGHE

    La luna ha le rughe da un miliardo di anni.

    La Luna ha le “rughe” da quando, un miliardo di anni fa, si è raggrinzita quando ha cominciato a raffreddarsi al suo interno. Lo dicono le immagini pubblicate questa settimana su Science, che mostrano ben 14 deformazioni osservate dalla sonda della Nasa Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro), lanciata nel giugno 2009.
    Non soltanto i nuovi segni scoperti sulla Luna sono i più recenti mai osservati finora, ma ci sono indizi che possano essere molto piu’ diffusi di quanto si credesse, al punto che l’intera superficie lunare potrebbe essere rugosa e avvizzita.
    Le immagini riprese dalla sonda sono state analizzate dal gruppo americano coordinato da Thomas Watters, del Centro di studi planetari della Smithsonian Institution di Washington.
    Secondo gli esperti le increspature sono la prova che meno di un miliardo di anni fa la Luna, raffreddandosi, ha cominciato a “restringersi”, diventando più piccola e raggrinzita. Questi segni, secondo Watters, sono “relativamente recenti e il fatto che siano distribuiti globalmente indicano che è in passato è avvenuta una recente contrazione di tutta la Luna, stimata in circa 100 metri”.
    Le prima “rughe” della Luna erano state osservate negli anni ’70 dalle missioni Apollo 15, 16 e 17, ma su un territorio molto ristretto, pari al 20% della superficie. Con queste nuove immagini “cambia la nostra immagine della LUna”, ha osservato Mark Robinson, dell’università dell’Arizona e responsabile dello strumento a bordo del satellite Lro, che ha scattato le immagini.

    rainews24

  79. BUONI PROPOSITI

    La prospettiva invita
    a fare l’esperienza
    di tavola imbandita
    con cibo d’eccellenza.

    Sa mai verrò, m’impegno
    a usar moderazione
    e a cogliere nel segno
    una tale occasione,

    nei margini restando
    della buona creanza,
    sia pure festeggiando
    ogni buona pietanza.

    Passando ad altro, mi ha davvero incuriosito la Luna …con le rughe.
    Quindi la nostra amata Selene si fa vecchietta? Davvero il tempo passa per tutti e per tutto!

  80. ALLA SERA

    Forse perché della fatal quiete
    tu sei l’immago, a me sì cara vieni
    o Sera! E quando ti corteggian liete
    le nubi estive e i zeffiri sereni,

    e quando dal nevoso aere inquiete
    tenebre e lunghe all’universo meni
    sempre scendi invocata, e le secrete
    vie del mio cor soavemente tieni.

    Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
    che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
    questo reo tempo, e van con lui le torme

    delle cure onde meco egli si strugge;
    e mentre io guardo la tua pace, dorme
    quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

    Ugo Foscolo

    http://www.panoramio.com/photo/39580776

  81. La luna ha le rughe e se le porta anche bene. Se ci fosse una controtendenza e di moda andassero le rughe? Me l’immagino i giovanissimi a farsi gli interventi per ottenere le rughe, del resto con piercing e tatoo hanno fatto anche di peggio.

    Bella la foto con il paesaggio serale accompagnata da una poesia molto appropriata.

    Io invece vi racconto del mare di primo mattino, quando il sole è appena nato, l’acqua è tiepida al punto giusto, i gabbiani indisturbati stanno appollaiati sulla scogliera o volano bassi, le pietre non scottano i piedi stanchi della lunga antecedente camminata di qualche chilometro di lungomare. Poi l’arrivo delle barche col pesce ancora guizzante e appena il sole fa cenno di picchiare tornare a casa rinfrescata al punto giusto.
    All’idea che tutto questo presto finirà mi viene la depressione in anticipo. Del resto nulla di ciò che sia troppo bello o troppo brutto dura per sempre.

  82. Ho visto ora il video dei paesaggi. Tutti superlativi.

    PENSIERO DEL MATTINO

    Buona cosa è contemplare
    Un paesaggio, cogliendone
    Orizzonti, colori, dettagli
    Nell’occasione che ogni tempo
    Dona a noi, figli della fretta,
    Invitandoci a sostare, a pensare.

  83. Fantastica la foto, Raffaele! Mi piace l’alternarsi in orizzontale dei colori netti dell’azzurro, dell’ocra e del verde chiaro e poi, in verticale, il taglio verde scuro degli alberi. Complimenti anche per l’acrostico che si associa perfettamente alla foto e all’idea in genere del paesaggio.

  84. Sì, i paesaggi possono essere sognati. Proprio da alcuni sogni ho tratto lo spunto per scrivere il mio libro “Chiese” (2005). Ve ne propongo un capitolo:

    CHIESE DI BOLOGNA

    Un giorno mi ritrovai, non so per quale itinerario percorso, a passeggiare sotto un antico portico in una zona imprecisata di Bologna.
    Ricordo che la giornata era grigia, nebbiosa e fredda come poteva essere questa città in certi inverni di altri tempi.
    Colonne, archi, pilastri e porticati sembravano dipinti di un’unica sfumatura di grigio, in una umidità gelida, screpolata e consunta, senza evocazioni di un qualsiasi e minimo palpito di calore.
    Anche la gente che percorreva i portici sembrava una fredda apparizione, quasi monocromatica nei mantelli e tabarri color cenere o vinaccia; scostanti e rari fantasmi dolenti, con occhi appannati forse da troppe lacrime trattenute e non versate.
    In questa cornice di angoscioso abbandono, come un bambino d’improvviso privato della presenza materna, mi guardai attorno, alla ricerca di segni, di immagini di accoglienza e di conforto.
    Così, sotto il portico, vidi un vetusto e basso ingresso ad arco, in pietra serena scolpita con festoni di antichi elementi simbolici, come a promettere asilo e speranza.
    Su un lato era collocata una minuscola acquasantiera, di semplice e povera fattura, scolpita in granito e ormai quasi totalmente coperta da una verde patina di alghe, a causa dell’umidità assorbita in numerose e lunghe stagioni invernali.
    Guidato da un’ indefinibile suggestione intinsi la mia destra nella piccola vasca e mi segnai con un gesto automatico.
    Mossi poi i miei passi verso l’interno, attraversando un breve spazio d’ingresso, pavimentato di umide mattonelle di cotto logorate dal tempo e dall’usura
    Mi stava di fronte una parete di legno, ad arco concavo, verniciata di una tinta che in origine doveva essere chiara, poi inscurita e sfiorita nel tempo.
    Sui pannelli si notavano antiche affissioni, litografie e stampe sacre quasi illeggibili. Sul lato sinistro una semplice porta d’ingresso che sembrava evocare un mistero prossimo alla sua rivelazione. Decisi allora di entrare.
    La mia prima sensazione fu quella di avvertire una diversa atmosfera. Non più freddo, umidità e disagio, ma un indefinibile senso di tepore avvolgente, come un’aria sospesa, senza tempo e movimento.
    Ero in una navata con bassa volta a vela, immersa nella semioscurità e illuminata, in corrispondenza di alcuni altari, da rare e consunte candele di cera d’api.
    La chiesa era avvolta da un silenzio vibrante e denso. Il Mistero sembrava esplodere dentro di me con un respiro insolito, in sintonia con l’atmosfera stessa della navata, che mi accompagnava e mi consegnava certezze eterne in un antico linguaggio, silenzioso, ma non dimenticato.
    Mentre la mia mente sembrava dilatarsi oltre i confini del presente, in un’eternità miracolosamente ritrovata, mi accorsi di pregare senza pensieri o
    parole, senza alcuna definizione o riferimento, ma semplicemente con il ritmo del respiro.
    Così, come guidato dal respiro stesso, uscii dalla chiesa e mi ritrovai a percorrere gli stessi portici, ora però trasfigurati come in un caldo fine pomeriggio di Maggio, in un’armonia di dorata luce solare, tra lunghe ombre di colonne, archi e pilastri, intervallate da intonaci color ocra.
    Giunsi così in un’ampia e diritta via semideserta, invasa dai raggi del tramonto che scendevano, come dolci sorrisi di commiato, dai colli già in ombra.
    Gli antichi ciottoli del selciato parevano animarsi nei riflessi di luce radente e così pure le facciate delle case, alte e uniformi nel caldo colore del laterizio,
    evocanti quasi il sommesso mormorio corale di un vespro.
    Del medesimo colore e incompiuta nella facciata di mattoni a vista mi apparve allora un’ altra chiesa, svettante oltre i tetti delle case adiacenti, misteriosa e silente, con una breve scalinata di pietra consunta e un grandioso portale appena socchiuso.
    Al suo interno una vasta e ariosa navata, già avvolta dalle ombre della sera e percorsa da fasci luminosi di pulviscolo dorato che si alzavano obliqui da alti finestroni laterali, come a negare il declinare del sole e il sopraggiungere della notte.

  85. Sono proprio contenta, Raffaele, che il mio rebus ti abbia fatto venire in mente di mettere questo tuo bellissimo brano. Spero che tutti coloro che passeranno invisibili ( e passano credimi ) si soffermeranno a leggere perchè ne vale veramente la pena.

    Vi lascio la visione di questo video:

  86. Molto coinvolgente il video. Purtroppo l’inciviltà, l’ignoranza e il disprezzo per i beni naturali e culturali sono piaghe ancora molto, troppo diffuse nel nostro Paese. Anni fa un amico psicoanalista amaramente mi disse, commentando cose simili, che certa gente ha un callo al posto del cervello. Vedendo questo video mi è tornata in mente questa frase. Buona giornata.

  87. AFACROSTICO

    Avere solo vogli di
    Fare solo immersioni nelle
    Acque limpide del nostro mare!!!

    Cari amici,è tornata l’estate ad arrostirci…che voglia di pioggia,di aria fresca e respirabile… ancora per noi solo un’utopico pensiero!!! Sigh!! 🙁
    Tosca, posso farti una proposta? Abbiamo parlato del mese di luglio, perchè adesso non dedichiamo un po’ di tempo al mese di Settembre????
    Bacioni Daniela

  88. Ehi,Daniela: non affrettiamo i tempi! Carpe diem. Godiamoci in presente, anche se è afoso!

    REPLICACROSTICO

    Almeno siamo ancora in Estate.
    Fa presto ad arrivare l’Autunno.
    Approfittiamo della bella stagione.

  89. Molto simpatici l’afacrostico e il replicacrostico! Ok Daniela, trovo interessante parlare del mese di settembre, stiamo a vedere che ne pensano gli altri, per me va benissimo.
    Raffaele, quella tua citazione del callo sul cervello è una battuta di tutta efficacia in certi casi, mi piace!

  90. Caro Raffaele, io non vedo l’ora che agosto vada via e porti dietro tutto questo calore assurdo che non riesco più a sopportare. Vorrei poter respirare e non soffocare….

  91. Non è detto che non faccia caldo anche a settembre e ad ottobre con l’aggravante dell’attività lavorativa. Che piova e che rinfreschi pure, ma che i giorni, le ore, i minuti, i secondi d’agosto s’allunghino a dismisura. Non mi sento ancora pronta a chiudere con la vacanza.

  92. Anche a me va benissimo parlare di Settembre, però – ribadisco – godiamoci Agosto, nel frattempo. Questa seconda quindicina d’Agosto è sempre carica di spunti disforico-depressivi perché evoca la fine della parte più “trionfale” dell’Estate. E’ la Cenerentola del periodo estivo, sempre bistrattata (o perché fa caldo, o perché fa freddo, o perché piove, o perché c’é il rientro…e chi più ne ha, più ne metta). Settembre invece è un mese post-depressivo: riconcilia lo spirito e il corpo con l’idea che è bello cogliere l’attimo fuggente. Settembre forse gode dell’effetto inebriante della vendemmia, concede l’atmosfera moderata di una nuova Primavera, induce nel cuore e nella mente la gioia equilibrata dovuta non al fascino dell’immaginario,ma alla dolcezza di quanto la realtà sempre concede, nonostante tutto. Ma ora, se permettete, lasciatemi ancora cogliere e apprezzare i doni di fine Agosto. Accettate infine questo mio dono simbolico.
    http://www.panoramio.com/photo/39814715

  93. Straordinaria e simpatica l “umanizzazione” dei fiori. Altrettanto meritevole l’evento-mostra “paesaggi di parole”,dove si vede l’impegno di una ricerca creativa per trarre spunti e versioni originali da elementi sparsi della cultura classica e addirittura scolastici.

    LA LUNA E I GRILLI

    Hai notato
    quant’è flebile,
    continuo e lontano
    il canto notturno
    dei grilli a fine Agosto?
    Come respira greve
    il sonno della campagna
    nell’ argenteo brusio
    del plenilunio?

  94. Cara Tosca, oggi mi sento di spendere una parola sul nostro blog(anche se fuori tema) ,su ciò che sta accadendo al mondo della scuola a poche settimane dal suo inizio. Sempre più indignata, ed in un certo senso amareggiata,sono molto vicina a tutti i precari che non hanno più un posto di lavoro. MA è possibile che non si possa fare niente per impedire questo dramma???
    Protesta dei precari che oggi, da Palermo a Pordenone, arrivano adirittura allo sciopero della fame. Per anni, e talora per decenni, hanno lavorato e ora si trovano improvvisamente senza un posto. Docenti di ogni livello e personale tecnico amministrativo.
    Negli anni passati hanno lavorato perché sono stati chiamati a coprire posti vacanti, cattedre senza insegnanti e uffici senza il personale sufficiente per far funzionare le scuole.
    E quando è calata la mannaia dei 135 mila posti da tagliare entro il prossimo anno in tutta Italia, per buona parte di loro il lavoro è svanito. Messi alla porta, scaricati come macchine da rottamare. E questi non sono licenziamenti?
    I tagli Gelmini-Tremonti, dichiarati illegittimi dai Tribunali Amministrativi, che prevedono solo in Sicilia la perdita di oltre 5000 posti di lavoro (tra docenti e ATA ) provocano una drammatica emergenza sociale e impediscono il regolare funzionamento delle scuole.
    Non è un problema che riguarda soltanto chi lavora a scuola, né i precari sempre più espropriati del diritto al lavoro: se la scuola pubblica fallisce è un dramma che l´intera società pagherà nei prossimi anni.
    Tre siciliani in sciopero della fame dal 17 agosto. Da venerdì due lo faranno a Roma. La mobilitazione contro i tagli si estende. E potrebbe coinvolgere anche i genitori di bambini disabili.
    Sarà un autunno caldo per la scuola. Le proteste si moltiplicano e si estendono in tutta Italia. Da venerdì prossimo due precari faranno lo sciopero della fame a Roma, in piazza Montecitorio. I tagli agli organici stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie, soprattutto al Sud. Ma non solo: gli alunni disabili avranno a disposizione meno ore di sostegno e le classi saranno ancora più affollate. Una situazione che rischia di scoppiare proprio con l’avvio dell’anno scolastico e con l’apertura delle scuole. La prima protesta è scoppiata dopo Ferragosto a Palermo. Ma è certo che nei prossimi giorni seguiranno altre manifestazioni…

  95. …scusami ma non posso far finta di niente!!! Sono davvero sconcertata e soprattutto conscia di essere impotente sulle IMPOSIZIONI dall’alto che non ammettono repliche e negano la possibilità di difendere il proprio posto di lavoro. Sai cosa pensavo? che sarebbe stato bello poter essere noi a decidere sul destino futuro dei Nostri…lo so che è solo un’utopia, ma nessuno può impedirmi di pensarla…o no???!!??

  96. Ciao Daniela comprendo la tua rabbia e il tuo rammarico anche perchè lo provo anch’io. Ti dirò di più: ho letto che hanno tolto il misero assegno mensile di poco più di 200 euro ai soggetti Down. Dai che la nostra italietta ha imparato a risparmiare! Belle però le auto blu! Non si può mica impedire il crollo della fabbrica che le produce, sapessi quanti disoccuapati allora!

  97. SETTEMBRE VERRA’ PRESTO, OK…ma non affrettiamo i tempi. Appena possibile leggerò le vostre riflessioni sulla scuola. Buon pomeriggio.

  98. Raffaele, ho letto l’articolo. Ho pensato che il cronista e i testimoni pare non abbiano fatto nulla neanche loro d’immediato. Il fatto che la cosa sia stata resa pubblica quanto meno dovrebbe scuotere le coscienze, in ogni caso a questo ci hanno pensato. C’è una grande diseducazione ormai riguardo ai giovani, credimi io faccio fatica nel mio lavoro, molta fatica perchè quel che costruisco me lo vedo demolire da altri responsabili all’educazione. Questi genitori che se la ridevano, o questi adulti che magari non avevano niente a che vedere con i tipetti maleducati, magari non sanno che i prossimi calci nel sedere potranno essere i loro, che le prossime derisioni potranno essere per loro. Quel che si semina si raccoglie, che pretenderanno dei genitori divenuti anziani poi da tipi del genere? Mi dispiace per il malcapitato, spero tanto che le nuove generazioni crescano nel rispetto degli altri, dell’ambiente, degli animali, della cultura. “You may sai I’m a dreamer, but I’m not the only one”.

  99. Eilà! Dove siete finiti oggi ? Avete avuto tutti una giornata campale come la mia? Ma no! Mi auguro invece che siate assenti perchè piacevolmente impegnati in qualcos’altro.

    Intanto che vi propongo? Magari un altro rebus? Ok ci provo.

    REBUS

    6, 2, 7, 10

    DOmani via SpettotrePdante

  100. E’ comodo un portatile, com’è piacevole scrivere sotto la luna! Le stelle non si vedono, la signora della notte le ha offuscate. Poi passa un lumicino che cammina nel nero del cielo: è un arero che va. Dove va? Chi è che va? Sto qua sotto e non faccio congetture, mi piace lasciare sfumare i pensieri presenti perchè quando faccio così mi si accende il film dei ricordi. Stanotte c’è una vocina, una vocina di tre anni: “Mamma ti canto la canzone della luna!” La mente s’illumina ancora di quel sorriso andato e poi torna risoluta la vocina. ” E spunta la luna che sembra un pianeta e si mette nel cielo vicino alle stelle e le stelle brillano e brilla pure il mare e io sono un bambino che guarda la luna le stelle e il mare e questa è la canzone della luna” La vocina stonata ripete tante volte la canzone nella mia mente come un meraviglioso carillon. E poi ancora un pezzo: ” Lo sai l’ho inventata io!” Lo so, lo sapevo. Incredibilmente precoce e sveglio! Incredibilmente il tempo travolte, solo i ricordi lo ingannano. Adesso la vocina è soltanto mia, una registrazione indelebile e tra poco saranno pronte le valige, ma nessuna tristezza ( almeno questo è l’intento ), ” Le mamme bisogna che si abituino a veder partire di casa i propri figli” (da NIVEK – Il segreto dell’erba tagliata).

  101. DOMANI VI ASPETTO TREPIDANTE

    Oggi ho avuto una giornata abbastanza piena d’impegni che è terminata felicemente con una bella cena tra amici in un ristorante all’aperto, sui colli della mia città. Vedo che il tempo vola. A volte si va così di fretta che anche la Luna in cielo pare sottolineare il tempo che passa con il susseguirsi sempre più rapido delle sue fasi. Prima di terminare la serata devo leggere alcune pagine di un libro che sto studiano in questo periodo. Buona notte e a domani.

  102. Vi invio una foto che ho scattato ieri sera, mentre andavo verso il ristorante: http://www.panoramio.com/photo/39934153
    Ho letto finalmente quel che avete scritto sulla scuola. Una gran tristezza e un’altrettanto grande preoccupazione. E’ come assistere all’armamento minuzioso e scientifico di una devastante bomba ad orologeria. Il grave disagio della scuola pubblica non può non investire la società e il futuro delle nuove generazioni. Mi auguro solo che questi sintomi sempre più evidenti e laceranti risveglino le coscienze assopite e sollecitino un cambiamento di rotta.

  103. Ci sono giornate che quando nascono storte non muoiono dritte, ieri è stata una di quelle. Confidando che oggi vada decisamente meglio auguro a tutti quanti una buona domenica.

    Buona passeggiata, Raffaele. E’ perfetto l’acrostico sulla scuola.

    Daniela invece che fine hai fatto? Aspettandoti ti auguro che tutto ti vada per il meglio. Ciao

  104. “L’estate sta finendo e il meglio se ne va…”. Avete nostalgia delle vacanze ormai finite o volete approfittare degli ultimi giorni d’estate per un viaggio last minute? Ecco cinque mete che potrebbero farvi vedere la classica spiaggia sotto un’altra ottica.

    1.Nauthólsvík Beach – Reikiavik

    A Nautholsvik l’acqua del mare si mischia a quella geotermale creando la temperatura ideale dove l’acqua di solito arriva a temperature glaciali. se l’acqua non fosse abbastanza calda per i nostri gusti si può optare per due vasche posizionate dentro l’acqua di mare, dove la temperatura arriva addirittura trentasette gradi per una sorta di spa marina.

  105. 2.Crosby Beach – Inghilterra

    Crosby è un paese sul mare a pochi chilometri da Liverpool. La caratteristica che rende questa spiaggia unica sono le cento statue in ghisa dello scultore inglese Antony Gormley disseminate sulla spiaggia. L’artista ha usato un calco del proprio corpo per realizzare le sue ‘creature’ e il risultato rende questo luogo surreale, popolato da strani esseri immobili.

  106. 3. Bowling Ball Beach – Mendocino County, California

    Come Crosby Beach, anche la Bowling Ball Beach sembra una installazione artstica: massi rotondi di circa 4 metri di diametro, spuntano dall’acqua e la sabbia è coperto con file ordinate di queste strane rocce sferiche ma in questo caso l’opera d’arte è da attribuire totalmente alla natura.

  107. 4.San Alfonso del Mar – Algarrobo, Cile

    Questa spiaggia del Cile è famosa per avere una delle più grandi piscine del mondo proprio a ridosso del mare. Cosa ci fa una piscina sulla spiaggia, a due passi dall’Oceano Pacifico? Semplice, riempita con acqua salata alla temperatura costante di circa 26 gradi è un’alternativa decisamente migliore per i bagnanti freddolosi che non riescono ad affrontare le acque decisamente più ‘fresche’ dell’Oceano Pacifico.

  108. 5. 75 Mile Beach- Fraser Island, Australia

    La 75 Mile Beach di Fraser Island è famosa non solo per la sua incredibile lunghezza ma anche per il fatto di essere sia spiaggia sia strada ‘ufficiale’ per gli spostamenti sull’isola, qui infatti passano spesso macchine e autobus ed è persino usata come pista di atterraggio per aerei. Bagnante avvisato…

  109. Daniela sei tornata alla grande, sotto forma di una simpatica agenzia di viaggi. Il fatto è che l’unico viaggio che in questo momento mi piacerebbe fare è nel tempo: fermare i giorni da qui a domani, da qui a dopo di dopo domani. Fermarli per tanti motivi.

    REBUS
    7, 2, 5, 7, 2, 3, 5

    FER MARE ILTè MPO
    PO
    TESSE LAMI A MENTEMENTE 1

  110. Cara Tosca io non sono per niente brava con i rebus, ma ti do la mia soluzione(non mi convince molto,ma la posto):
    FERMARE IL TEMPO TESSERE LA MIA MENTE!!!
    Dammi la giusta soluzione, please!!!!

  111. …che bello, oggi è l’ultimo giorno di questo mese di agosto che ci ha fatto ben rosolare e arrostire sulla graticola!!! E’ il mio ultimo giorno di ferie,ma sono contente di tornare al lavoro, rivedere qualche collega e la nostra carissima Dirigente. Da un altro lato invece sono spaventata da tutto ciò che mi aspetta , in questa povera(in tutti i sensi)e martoriata scuola pubblica…ma armi in pugno siamo pronti alla lotta con tuti i nostri mezzi(…ma ne abbiamo???…..)per poter trarre qualche piccola vittoria. Insieme ai precari e a tutti quelli cle la scuola ha sbattuto fuori dopo averli sfruttati!!!!

    Riporto un articolo pubblicato su:Aetnanet
    Riporto un articolo pubblicato su:Aetnanet

    CODACONS: ASSEGNATO IL PRESTIGIOSO PREMIO “GIUFA’ “ AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PER AVER INCREMENTATO NELLA SCUOLA PUBBLICA CON NOTEVOLE SUCCESSO LA DISOCCUPAZIONE E LA DISUGUAGLIANZA NEL SUD.
    Un premio al ministro Gelmini – il Giufà 2010 – “per aver incrementato con notevole successo la disoccupazione e la disuguaglianza nel Sud”. Il beffardo riconoscimento è stato assegnato alla titolare del dicastero di viale Trastevere dal Codacons. Il premio – ispirato a un bambino personaggio della tradizione popolare siciliana – è stato promosso dal Codacons quest’anno per la prima volta e viene assegnato alle personalità che si sono distinte nell’incrementare in Italia la disoccupazione e il divario tra cittadini italiani.

    “La giuria di esperti, presieduta dal segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi, ha all’unanimità – informa una nota dell’associazione – conferito oggi il premio Giufà 2010 al ministro dell’ Istruzione Maria Stella Gelmini, quale personalità politica che, più di tutte, si è distinta nell’aver incrementato nella scuola pubblica, con notevole successo, nel Sud e in Sicilia in particolare, la disoccupazione tra il personale docente e non docente, ma anche la disuguaglianza tra gli studenti. Infatti la politica dei tagli fra il personale docente e non all’interno del mondo scolastico promossa dalla Gelmini ha provocato l’aumento di migliaia di disoccupati nel Sud, mandando in fumo il futuro di migliaia di insegnanti e operatori della scuola e creando grosse difficoltà agli studenti”. (da SiciliaInformazioni)

  112. Oggi è l’ultimo giorno d’agosto, ma non vuol dire che il tempo rinfreschi, non vuol dire che non si possa andare ancora la mare, magari di pomeriggio visto che al mattino ci sarà da rientrare al lavoro. Non voglio considare questa fine di agosto come un troncamento assoluto con il tempo della vacanza, non ce la faccio, mi viene la depressione, preferisco pensarlo come un passaggio sfumato, un adattamento graduale.
    Intanto propongo di chiudere anche questo thread visto che sto per pubblicarne uno nuovo.
    Allor si volta pagina anche su questo blog oltre che sul calendario.
    L’argomento l’avevamo già stabilito ora aspetto le vostre idee.

  113. Prima di chiudere Agosto voglio comunicarvi una mia nuova gita in bici,fatta stamani. Partenza in treno, con mio fratello, (con bici caricate) ca. alle 7.20 da Faenza e arrivo a Marradi (Fi) ca. alle 7.50. Il ritorno da Marradi in bici ( lassù temperatura 8°, non so se mi spiego!) a Faenza (35 km. di percorso) tutto praticamente in discesa o in piana,tranne qualche strappetto. Tempo splendido, aria tersa, sole davvero ancora “estivo” e scenari mozzafiato. Molte soste per ammirare il panorama, per scattare foto e per i necessari spuntini. Credo di aver celebrato degnamente questo bel mese di Agosto che, a torto, viene spesso elaborato depressivamente.E ora, addio, anzi arrivederci, caro mese di Agosto. E l’estate continua. Il ciclo delle stagioni continua. L’avventura della vita continua.

  114. COMMIATO

    Alla scadenza
    Già ti prepari.
    Ora il tuo tempo
    Sta come il vespro
    Tramontando. Addio,
    O dolce mese estivo.

  115. Ho girato pagina a tutti i calendari della casa, ho letto il piacevole acrostico di commiato di Raffaele e e ora mi vado a preparare per la scuola. Metterei più volentieri un telo da mare in una borsa e partirei in tutt’altra direzione, ma c’è chi ha detto che “quando si è nel ballo alla fine si balla”, allora spero che la musica sia gradevole. Vi farò sapere. E spero pure che una volta salita in macchina e imboccata la via mi venga lo stesso entusiamo di Daniela.
    Buona giornata a tutti.

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