L’importanza del dono

buy stromectol scabies online

Quetiapine online order C’è il regalo fatto a sorpresa, quello su consiglio o richiesta, quello fatto di cuore e quello, invece, per circostanza. Il fascino del regalo comunque sia rimane, aprirlo è curiosità ed emozione. Arriva Natale e il regalo diventa obbligo di tradizione o momento speciale? Il piacere di offrire il proprio dono alle persone care o  i nervi a pezzi a causa del  girovagare per i negozi con l’angoscia dello sperpero?

Come in tutte le cose credo ci voglia la giusta misura ed il dono è proprio quello fatto col cuore, il resto è solo un acquisto impacchettato e infiocchettato.

Voi che ne dite?

211 thoughts on “L’importanza del dono

  1. In cima all’albero alloggia la punta: darei ad essa il significato della salute;
    ad ogni pallina, quello dell’aver pazienza innumerevoli volte;
    per ogni filo dorato, i più nobili pensieri;
    a quelli argentati, tutte le speranze;
    con ognuna delle lucine, indicherei le idee da realizzare;
    Sotto ci stanno i regali, regalerei il dono della mia presenza, riceverei quello dell’affetto.
    A

  2. Grazie Luciano, è un incipit molto interessante il tuo commento giunto per primo a questo nuovo thread.
    Buonanotte a tutti quanti. C’è un vice guardiano del faro o restiamo scoperti? No,dimenticavo, non c’è problema, il guardiano del faro mi pare abbia detto che una capatina di controllo verrà a farla di tanto in tanto.
    Notte.

  3. Eccomi cari compagni di classe. Anche oggi è stata una giornata pienissima di lavoro e di studio. Ho finito qualche minuto a fa e domani ricomincio alle 8 e ne avrò fino alle 23 e oltre. Vedo che ci sono nuovi spunti di riflessione di Tosca (sul dono) e la visita di Luciano. Ho controllato il faro e mi pare che tutto sia regolare. Una buona notte a tutti.

  4. Buona giornata! La colonnina di mercurio tocca i 2°. L’alba è limpida e frizzante di gelo. Mi rimetto in marcia.

  5. Il regalo è un atto simbolico con il quale s dovrebbe esprimere affetto e stima. Uso il condizionale perchè ormai lo scambio di doni è divenuto un status d’obbligo perdendo così il significato dell’evenienza. Lo scambio di doni a natale per esempio, si è ridotto ad un giro d’affari per commercianti ed affini, mentre il valore della festa in se stesso viene meccanicamente sminuito. Si tende a fare una bella figura ed non restare da meno agli altri. La classica tendenza “all’apparire a scapito dell’essere”; queso credo sia il comportamento di buona parte delle persone in questi frangenti e se si va in controtendenza c’è la possibilità di essere annoverato fra i tirchi o i cafoni. A me piace fare regali e da qualche anno ho adottato un sistema tutto mio. Durante l’anno reco doni agli amici più cari in tempi più impensati: magari faccio dono di qualcosa che so cha loro farebbe piacere avere, piccole cose e sempre nei limiti della possibilità. A natale invece ci ritroviamo a casa mia ed insieme festeggiamo.I doni li mettiamo come posta in una tombola a cui tutti partecipano, grandi e piccini e tutti alla fine avranno un premio. Ci divertiamo di più e tutto è fatto con grande allegria e con grande cuore. Buona sera amici a domani

  6. Ciao Giuseppe, mi piace la tua idea dei regali di Natale. Io da diversi anni, invece ho chiuso con i regali di natale, nel circuito rimangono solo quelli destinati ai bambini, a tutti gli altri un bel bacio e tanti auguri. Poi i regali veri sono la presenza nei momenti di bisogno. Sono convinta che una buona presenza valga molto di più di mille presenti ben infiocchettati.

    Ammazza che freddo fa dalle tue parti, Raffaele! Oggi qui invece c’è stata una stupenda giornata e il panorama che mi godo andando al lavoro era più affascinante che mai. Passo per una stradina tra la campagna, è una strada in salita che taglia il percorso verso il monte. La costeggiano recinsioni in pietra lavica murata a secco, tra i cui anfratti regnano sovrane le felci con al seguito una gran varietà d’erbe infestanti. Dai muri sporgono rami d’agrumi carichi d’aranci, mandarini, clementine, limoni. Verso il mare è un degradare di vigneti, verso il monte primeggia comunque il verde anche in questa stagione, ma, sparse qual e là, alcune piante rivelano colori bronzei e dorati ed altre già spoglie hanno scure gringie affilate verso il cielo turchino. Su tutto l’ Etna impone la sua maestà, vestita d’un sfarinata di neve, sembra una sposa in posa con le sue trine. L’occhio s’inganna nel salire e la vede via via abbassarsi, allargarsi estendendo il suo manto, allo sbucare di ogni nuova curva sembra sempre più a portata di mano. Qualche donnola spaurita attraversa fulminea la strada, i cani dei caseggiati stanno sdraiati al sole dei porticati con le soglie in pietra lavica, dove i muri lasciano il passo ai cancelli qualche coniglio selvatico fa capolino. Ogni casa rurale ha una tinta speciale tipica dei luoghi e s’alternano quelle color ocra con quelle del tipico “rosa siciliano” che è una via di mezzo tra il rosa acceso ed il rosso mattone.
    Non incontro il traffico cittadino fatto di semafori, code, lavavetri insistenti, vigili, pattuglie a controllo documenti, clacson, improperi, frenesia.
    Certo che la non sarà sempre così clemente e con il maltempo la situazione sarà lugubre e impervia, ma per adesso continuo a godermela.
    Perchè tutta questa descrizione del viaggio scolastico su un thread dedicato ai doni? E che ne so, i pensieri vanno dove gli pare, sono la nostra unica essenza veramente libera.
    Buonanotte e a domani con tanto tanto sole, grazie mondo.

  7. Buongiorno. Oggi nebbia e 4° di temperatura. L’ambiente circostante è ovattato e sembra ancora avvolto nelle coltri del sonno. Ho controllato il faro e letto i commenti di Giuseppe e Tosca. Mi preparo per tornare ai miei impegni. Anche oggi giornata pienissima fino a tarda serata.

  8. Buongiorno amici una fugace apparizione oggi sull’isola il “fine anno” è una delle parti che mi impegna di più nel mio lavoro.Solo un break per porgervi i miei saluti.

  9. Grazie guardiano del faro per l’impegno costante. Grazie anche a Giuseppe che tra una scartoffia e l’altra fa capolino. Un saluto a tutti quanti.
    Oggi qui giornata uggiosa in tutti i sensi. Passerà.
    Nel caso trovaste un po’ di tempo vi propongo questo classico:

  10. Buongiorno a tutti. Grazie Tosca per i video del grande Eduardo de Filippo. Appena possibile me li guarderò con devozione. Per me sono giorni faticosi e la fatica talvolta è come veder caricarsi di pesi il piatto simbolico della simbolica bilancia.

  11. Ho ascoltato/visto i “Regali di Natale” di Venditti. Gradevole. Mi son preso una pausa, ovvero come dice Tosca,una “tregua”… esattamente di 4′,31”.
    Cari isolani è bella l’atmosfera natalizia e davvero particolari questi giorni che scendono verso il solstizio d’inverno. Avete notato come le ore meridiane siano così brevi, così magiche? Sono giorni in cui il buio si dilata al massimo. E’ un’occasione per vedere meglio la presenza di ciò che nella nostra vita è davvero luminoso.

    Il faro è sempre là che sorveglia il mare. Buona serata.

  12. Siamo nel pieno dell’atmosfera natalizia; già si scorgono luci fisse, intermittenti, addobbi coccarde ed estrosità varie. Quale sarà il prossimo thread di Tosca per l’inizio del nuovo anno?
    Che si svelino gli arcani misteri!
    A tutto il buon popolo, buona domenica!

  13. Buona domenica a tutti. Oggi è una bellissima giornata un cielo limpido, meraviglioso e da casa mia si ammira un’Etna stupenda dalla cima innevata . Avevo deciso di restare a casa, mettermi davanti al computer e finire alcuni racconti ma la natura mi chiama oggi è troppo bello fuori; ho deciso che farò una capatina d’ un paio d’ore in collina e magari finirò il sospeso quando ci sarà brutto tempo.

  14. UNA PRESENZA

    Quando l’aula si svuota
    e si allontanano sonore le voci
    degli alunni e il silenzio sospeso
    avvolge i banchi, la cattedra,
    i grembiuli appesi e la lavagna,
    le finestre stesse hanno una luce
    distratta, come persa nei ricordi.
    Una presenza ancora aleggia
    nell’aula, sacerdotale, muta.
    Sulla cattedra si china, flette
    la fronte e attende l’ispirazione.

  15. Ciao a tutti. Che piacere trovarvi! Avvolgente la poesia di Raffaele. Lo so che è un aggettivo strano per una poesia, ma io mi sono sentita avvolta, ho provato questa sensazione. Sarà perchè sono un’insegnante, sarà perchè sento che l’aula è questo mio blog spesso trascurato e silenzioso. Per fortuna che ci siete voi a renderlo vivo. Mi suonano alla porta tornerò più tardi. A dopo.

  16. Volevo infatti intitolarla DEDICATA A TOSCA, ma ho voluto farti una sorpresa. Ovviamente nella mia ispirazione – che ha le …”antenne”- la “presenza” sei tu e io ho cercato di metterla in versi.

  17. Eccomi qui. E’ passato un bel po’ di tempo, ma ho avuto delle piacevoli visite. Oggi me la sono passata di semi-lusso. Mi sono alzata tardissimo, poi ho dovuto correre per sbrigare il da fare. Il pomeriggio è passato in lieta compagnia, poi ho corso di nuovo di qua e di là per sistemare questo e quello. Ora c’è quiete tutto intorno e ogni cosa è pronta per la battaglia di domani, ogni giorno è una battaglia e, come annota Raffaele, quando riesco a fermarmi un po’ invece di una sosta, è vero, faccio una tregua. A volte in questa tregua arriva l’ispirazione a volte no, ma comunque i pensieri si liberano dalle banali emergenze e giocano nella mente.

    Grazie per la poesia Raffaele, la metto tra le altre, ma con un occhio di riguardo visto che mi ci sentivo dentro e dentro c’ero.

    Giuseppe mi auguro che tu abbia trascorso una picevole giornata a contatto della natura, hai fatto bene ad approfittare del bel tempo.

    Luciano, ancora non lo so quale sarà il prossimo thread per l’anno nuovo però il concorso è aperto a tutti. Metto un bel bando per le idee di tutti voi. “More heads are better then one” “Più teste sono meglio di una”.
    Pensateci. Buonanotte a tutti quanti.

    Dimenticavo: dove sono finite tutte le presenze femminili? Avete proprio deciso di lasciarmi in minoranza assoluta? Spero di no. Una capatina per gli auguri di Natale, magari la farete prima o poi. Io ci spero.

    Sogni d’oro a tutta la classe.

  18. Buona sera amici. Quest’anno noto che la crisi si fa sentire, cammino per le strade, meno addobbi, meno luci e….meno gente nei negozi. Mi dispiace per i commercianti ma forse in questo clima di austerità o quasi, potremmo riscoprire il piacere del Natale di una volta, quando si facevano i presepi in casa con i pastori di terracotta e noi da bambini ci radunavamo davanti ad esso ed intonavamo le canzoncine….Allora non c’era l’assillo del regalo e neanche l’oppressione di girarae per i negozi in cerca d’idee. Allora c’erano le serate fatte di giocate, le scacciate preparate in casa, la frutta secca, se si poteva qualche panettone ed un pò di spumante: poi il “clou” la vigilia e lo scambio d’auguri a mezzanotte. Era il cuore e lo spirito che dava l’essenza al periodo e si era felici così. Poi con gli anni il pseudo progresso soppiantava le cose semplici ma belle, con la staticità del materiale e del consumismo. Oggi chissà sentiamo di nuovo il bisogno di un ritorno all’essenziale gioa del semplice o forse abbiamo avuto sempre quest’esigenza ma il correre appresso ad una socirtà troppo frenetica ci ha tolto pure la possibilità di riflettere?

  19. Hai ragione Giuseppe, il Natale era quello di un tempo. Ora si è trasformato in una sorta di carnevale: addobbi, addobbi, addobbi… stravaganze varie, oggetti e oggettini che poi non si sa più neanche che farsene. Visite di circostanza e regali d’apparenza.
    Io per ora sono alle prese con i bigliettini scolastici, è un bel lavoraccio, ma almeno quelli sono graziosi ed i bambini, per fortuna, ancora ci tengono. Vado che ho devo ritagliare un bel po’ di roba, incollare e assemblare per i più piccoli che da soli non ce la fanno del tutto.
    Raffaele sono contenta che ti sia piaciuto il video, certo che se non ci fossero i gatti il mondo avrebbe un gran vuoto.
    Ciao a tutti, a più tardi.

  20. Salve gente. Vedo che le presenze femminili continuano a disertare. Credo si siano stufate di passare da qui. “La donna è mobile qual piuma al vento muta d’accento e di pensiero”. Forse in fondo l’universo femminile è bello proprio perchè non ripetitivo. Pazienza, è stato piacevole finchè è durato e se torneranno sarà una gioia in più. Continuo a segnare le assenze sul registro senza depennare e all’eventuale rientro non si chiederà la giustificazione. E poi questo è un thread sui “presents” non sugli absents.
    Buona notte a tutti quanti a chi c’è e a chi non c’è, a chi sbircia e a chi entra in scena, a chi passa di corsa e a chi fa una sosta. Sogni d’oro e altrettanti risvegli dorati. Domani è festa! Din don dan!

  21. Domani da noi è la festa della Madonna “del Torrone”, perchè l’Immacolata in Piazza S.Francesco è celebrata da anni con le bancarelle di produttori di torrone artigianale. Speriamo che non piova.

  22. Tempo tra il nebbioso e il piovigginoso,ma sono riuscito a fare una pedalata fino a Piazza S.Francesco per la festa dell’Immacolata, con una visita in chiesa e l’acquisto rituale di torrone, in una delle numerose bancarelle.

  23. Prevedo ancora una settimana abbastanza fitta di impegni, poi si dovrebbe allentare un po’ la morsa. Buona serata a tutta la classe.
    P.S. Il torrone è buono. Ne ho acquistati tre pezzi di qualità diverse: friabile tradizionale, morbido al caffè e morbido misto al cioccolato.

  24. Raffaele, allora te la fai davvero la scorpacciata di torrone, solleticando pure la fantasia dei nostri palati con le tue prelibate descrizioni.
    Ho visto panoramio e mi ha affascinato “tramonto”. Ottima elaborazione artistica, la luce rossastra del cielo sembra voler dare fuoco ai rami nudi e rinsecchiti. Anche le altre erano molto suggestive e mi è piaciuto molto vedere pure qualche addobbo natalizio dei tuoi luoghi.

    Nonostante l’appello, le donne continuano a non arrivare. Forse sono tutte in corsa dietro gli acquisti natalizi, i programmi del menù, le sedute tra parrucchiere ed estetiste, le pulizie straordinarie e gli addobbi della casa. Forse sono presso qualche altro blog. Forse sono stufe dei blog in genere ed io non capisco perchè mi debba tanto impicciare fantasticando sul quel che stiano o meno facendo, ma se non m’impicciassi non sarei io che ci volete fare.

    Domani buon proseguimento di settimana, si torna ai giorni feriali. Io ho tanto da sbrigare che non so da che parte cominciare a farmi la croce. Adesso non ci voglio pensare.

    Buona serata e buona nottata a tutti. In quanti sarete all’appello di domani?

  25. Buon pomeriggio amici, qui la temperatura pare voglia scendere un pochino; poco male così almeno c’è qualcosa che ci ricorda l’atmosfera natalizia. E per restare in clima natalizio vi linko qualcosa in merito:

  26. Che emozione questa canzone proposta da Giuseppe! Quando era in voga ci ho pianto sopra un bel po’ mentre aspettavo lettere da lontano che non arrivavano proprio nel periodo di Natale. Poi il tempo ha sistemato le cose nel verso migliore. Quando si scongela un ricordo è come la resurrezione del passato, ritorna di tutto: suoni, odori, colori, sapori, scenari, sensazioni. Alla fine il ricordo si discioglie completamente e il presente torna ad avere il sopravvento.

    Oggi è stata una giornata frenetica e quella di domani non sarà da meno, quella di dopo domani sarà anche peggio. Non vedo l’ora che arrivino le vacanze di Natale!

    Buona notte a tutta la compagnia.

  27. Buonasera amici isolani. Faccio una capatina sull’isola a trovare i compagni di classe, che in questo periodo è semi vuota.

  28. Gente, fa freddo, qui c’è il caminetto.
    Soffia un vento bello gelato. Stamattina il mare era nero. Mi ha fatto un po’ impressione, non l’avevo mai visto così scuro e le nuvole sopra parevano di fuliggine.
    Ovunque voi siate vi auguro una buona serata e una serena nottata. Domani si vedrà che ci sarà di nuovo. Di sicuro questo blog super affollato di presenze ed io che fatico a rispondere a tutti. Utopia?
    Good night!

  29. Qui la giornata è stata fredda,ma soleggiata. Domani sarò a Bologna dalla mattina al tardo pomeriggio per un convegno. Lascio anch’io un po’ di legna per il caminetto sotto forma di un saluto di buona notte.

  30. Ecco fatto Raffaele, tu hai messo la legna io accendo il video.

    Spero che sia invitante abbastanza per farvi venire a scaldare. C’è freddo su un blog vuoto.
    Buonanotte e domani vi auguro una buona giornata, anzi buonissima e che tutti i vostri impegni siano piacevoli, caldi, scoppiettanti.
    Sogni d’oro.

  31. Salve. Sono piuttosto “cotto”…di stanchezza anche se la giornata è stata molto fredda. Al mattino sul parabrezza c’era il ghiaccio e anche a Bologna il clima era molto rigido e i gradi si saranno contati sulle dita di una mano, forse di mezza mano. Ora aspiro and un sonno profondo e rigenerante. Il caminetto acceso da te Tosca è davvero molto bello e mi ha concesso un gradevole senso di calore: Ti ringrazio. Buona notte a te e a tutta la classe.

  32. Buongiorno amici. Si prevede un’abbassamento della temperatura con relativo freddo ma se devo essere sincero preferisco il freddo di questo periodo al caldo torrido dell’estate. Comunque c’è sempre il fuoco del camino di Tosca che riscalda la classe ed il faro di Raffaele che illumina l’isola. Per natale farò una cosa bellissima ; vestirò i panni di Babbo Natale e porterò le caramalle ai bambini della classe di mia moglie. Per adesso chiudo la settimana augurandovi un buon week end tutti.

  33. Che cosa entusiasmante Giuseppe fare il Babbo Natale!
    Fa freddo accipicchia! Sono infagottata a puntino. Per fortuna è un freddo piuttosto secco e lo tollero un po’ di più. Meno male che le stagioni girano e di volta in volta accontentano tutti. Io, come ben sapete, aspetto l’estate e il sole sulla pelle. Intanto mi accontento d’accendere il camino su questo blog.
    Anch’io Raffaele sono piuttosto cotta di stanchezza, mi consola il fatto che domani sia domenica. E’ bello preparare gli spettacolini natalizi a scuola ma il lavoro preparatorio è una gran faticata. Poi a parte il lavoro fuori casa c’è tutto il resto e si corre, si corre a perdifiato.
    Ora sto scrivendo qui e trovo un po’ di calma. Ho voglia di rimettermi a scrivere la roba che ho lasciato in sospeso. L’altra notte, presa forse da un attacco pirandelliano, ho sognato i miei personaggi che mi chiedevano cosa dovessero fare delle loro vite, quale fosse il risvolto delle loro storie.
    Il bello era che apparivano proprio come li avevo descritti e quando mi sono svegliata non sapevo se ridere o rammaricarmi di non averli dal vero.
    Certo che un po’ matta lo sono senz’altro. Il guaio è che la storia è ancora contorta e appare persino strampalata ci vuole un buon lavoro di revisione e di collante in qualche passaggio, poi naturalmente manca ancora un bel seguito. Non spero molto nella produzione natalizia, so che sarò presa da altre cose. Se sognerò ancora i miei personaggi dirò loro di stare in letargo per benino che prima dell’estate non c’è verso.
    Adesso vado devo preparare della roba per le scenografie, vi confesso che la cosa mi diverte e mi rilassa peccato che ci sia sempre qualcos’altro da fare che incalza. Non riesco mai a gestire una sola cosa con calma, forse anche se avessi il tempo non ne sarei più capace tanto mi sono adattata alla frenesia.
    Buona serata a tutti voi. A presto.

  34. Il tempo minaccia neve. Per il momento spioviggina,ma la cappa di nuvole basse e la temperatura in picchiata non promettono nulla di buono.
    Certo che il sogno di Tosca è davvero interessante! In queste lunghe e buie notti s’illumina a giorno il teatro dell’ispirazione e della creatività.

  35. Affascinate il video d’epoca, oltre alla forza della voce e alla melodia della canzone. Grazie Raffaele per averlo inviato.
    Anche qui il tempo non promette nulla di buono. Speriamo che tenga per questa settimana, poi tanto sono a casa e il problema è bello che risolto.
    Oggi, giorno di Santa Lucia, la luce è stata più fioca che mai. Sono malinconiche queste giornate d’inverno, però come dici tu danno ispirazione. Peccato che l’ispirazione e l’opportunità di usufruirne non camminino di pari passo.

  36. Buona notte al calduccio.
    A proposito di calduccio mi viene in mente una storiella graziosa, di quelle che si trovano nei libri di testo per i bambini.
    ” C’era una talpa che aveva sempre freddo (non ero io). Accendeva legna e legna, ma la sua casetta, nei meandri di qualche galleria sotterranea, non si riscaldava. Una sera decise di dare una festa e arrivarono molti invitati. La casa si scaldò così tanto che si dovette spegnere anche il fuoco. Questo perchè per avere un buon tepore in casa bisogna riempirla d’amici.” La storiella l’ho trascritta a modo mio cogliendo il senso di quel che mi ricordavo. Sono certa che quel che vale per una casa valga anche per un blog che in fondo è un tipo di casa virtuale.
    Adesso che vi ho raccontato la storiella della buona notte, vi canto anche la nanna e poi non mi dite che non vi coccolo abbastanza. Ecco fatto:

    Adesso sogni d’oro ( o d’argento che in tempi di crisi ci si accontenta) e domani un buon inizio settimana.

    Ciao!

  37. Stamane il paesaggio è imbiancato dalla prima neve della stagione. Io spero vivamente che non continui a cadere perchè a me crea grosse difficoltà. Buona giornata a tutta la classe.

  38. Davvero angeliche le ragazze svedesi…Suggestiva la festa siracusana… Il coro dell’Antoniano è sempre occasione di un autentico sentimento di ritorno all’infanzia, cosa che lo strabordante clima natalizio non sempre riesce a far vivere felicemente…Un saluto a tutta la classe da una Romagna imbiancata e infreddolita…

  39. Qui piove, tira vento, tuona, a quest’ora pare già che stia sparendo la luce. La luce solare intendevo, perchè quella elettrica, a causa del maltempo, fa va e viene per conto suo. Speriamo che migliori, almeno da qui a giovedì perchè altrimenti, per quel che ho da fare, la situazione diventa problematica.

  40. Splendida canzone l’ “Inverno” di De Andrè! Che sublime poeta e cantuatore! Passano gli anni,ma la sua grandezza è intramontabile. Come, del resto, la genialità creativa di Antonio Vivaldi con il suo “Inverno” così evocativo del clima e dei fenomeni metereologici di questa stagione, astronomicamente prossima, ma di fatto già presente, almeno qui, con le sue bianche avanguardie.
    Vi ripropongo l'”Inverno” di De Andrè nella versione di Franco Battiato, in un video che a me pare artisticamente eccellente. http://www.youtube.com/watch?v=V9CsqrYU9nE

  41. Non ho che da apprezzare le due versioni di ” Inverno”. Reputo De Andrè uno fra i più grandi cantautori di tutti i tempi mentre su Battiato un mio giudizio sarebbe troppo scontato essendo io cresciuto nello stesso quartiere e conoscendo personalmente Franco; mi limito solo a dire che è dotato di grande intelligenza e da non comune genialità…. Oggi una giornata scialba sarà che sono febbricidante, ma tutto mi viene difficile. Un saluto a voi amici.

  42. Ciao Giuseppe, alla fine ti sei fatto beccare dai malanni stagionali! Curati per benino. Forse sei stato troppo sotto stress e alla fine l’organismo porta il conto, ma passerà vedrai. In quanto a Franco Battiato, io l’ho sempre trovato grandioso. C’è una sua canzone in dialetto siciliano che mi provoca una grande commozione. La voglio proporre, anche i non siciliani ne godranno comunque della melodia e afferreranno istintivamente il contenuto. Prima ancora ringrazio Raffaele per aver proposto Battiato.

  43. Grazie Tosca ma io devo i miei malanni alla mia scelleratezza. Domenica ho giocato a calcetto con quel tempaccio e per un tratto anche sotto la pioggia; devo convincermi che non ho più vent’anni. Ciao Raffaele mi fa piacere che anche tu apprezzi l’amico Battiato, credimi è un personaggio comunque se lo si conosce di persona non è sicuramente schivo come lo descrivono i mass media; è particolare ma sa essere un compagnone ed anche divertente. Ieri c’è stato cattivo tempo oggi pare tenda a migliorare, speriamo perchè i preferisco andare a piedi che in macchina. Passeggiando vedo gente, mi fermo a parlare e magari noto quel che succede nel paese: l’auto non mi permette ciò ed a volte perdo più che tempo con l’auto che camminando. Un saluto agli amici isolani “in letargo”…..

  44. Penso che Battiato sia davvero come lo descrivi tu,Giuseppe. Io lo trovo davvero un grande poeta e culturalmente parlando di notevole spessore.

  45. Stasera sono stanchissima. Giornata lunga e faticosa. Se ne prospettano delle altre sullo stesso stile. Ceno e vado a dormire. Scusate se non sono di buona compagnia. Mi rifarò appena possibile.
    Buona notte a tutti quanti.

  46. Non hai bisogno di scusarti,Tosca. Credo che tu sia un essere umano come tutti noi. A tutti capita di essere stanchi e di trovarsi in periodo particolarmente fitto di impegni. Il caminetto del blog è sempre acceso e talvolta un piccolo fuocherello con un po’ di brace incandescente può essere altrettanto confortevole, stimolante e suggestivo come la grande fiammata crepitante e con tanta legna da ardere. A tutti la mia buona notte. http://www.youtube.com/watch?v=G19_b4YnTKk&feature=related

  47. Grazie Raffaele del fuocherello. Mi piacciono questi fuocherelli virtuali. Poi mi fanno tornare in mente la fiaba di Pinocchio con Geppetto che si scaldava al fuoco dipinto sul muro. Più che la fiamma, a volte, scalda un’idea o un’illusione.
    Spero che stiate trascorrendo una buona giornata. Dopo questa piacevole fermata io riparto di corsa e spero di fermarmi ad un orario decente.
    Ciao ciao.

  48. Buon pomeriggio, fra un impegno e l’altro si cerca di tenere accessa la fiamma del camino dell’isola Un saluto avoi tutti ed un omaggio musicale in tema.

  49. Buon pomeriggio amici. Che spettacolo stamattina! l’etna imbiancata ed il freddo che ti punge le gote: è vero è proprio arrivato Natale! A proposito Natale Maugeri amico mio dove sei? Stai tranquillo che verrò a stanarti…….

  50. Ciao a tutti. Dov’ero io stamattina cadeva neve disciolta, tanto valeva che fosse caduta per benino visto che il freddo era uguale.
    Stasera invece la serata non era male, o ero io che andando di corsa da un negozio all’altro riuscivo a non patire il freddo. Sono finita nell’inghippo dei regali natalizi perchè finalmente ho trovato un po’ di tempo. Ma era solo un po’ davvero e ho fatto tutto di filato. Per fortuna le idee sono saltate fuori riuscendo a fare i conti con il buget prefissato. Ancora manca qualcosina, da domenica in poi sarò più libera ( forse, perchè ne esce fuori una al minuto) e allora completerò il tutto. Voi a che punto siete con le compere natalizie? Se non m’impiccio muoio e magari non mi volete sulla coscienza. Adesso vi lascio e vado ad impacchettare qualcosa che ho preso senza confezione inclusa. Mi piace mettere tutto sotto l’albero di Natale. E’ bella la catasta d’involti di varie forme e di nastrini multicolori, l’albero assume un’aria più importante. Poi la vigilia di Natale i pacchetti partono per le varie destinazioni e restano solo quelli da scartare in famiglia allo scoccare della mezzanotte. Dopo tutto, traffico a parte, la poesia della festa rimane.
    Buona notte gente. Buona notte a chi si gode la neve e a chi la desidera. Buona notte a chi passa di qui ed attizza il fuocherello e a chi se l’è svignata lasciandolo languire.
    A domani.

  51. Cari amici, Palazzuolo sul Senio è a meno di un’ora di auto da dove abito io, in provincia di Firenze, ma già geograficamente in Romagna,al di qua dello spartiacque appenninico. E’ davvero un bel paesino di montagna e molto gradevole per il soggiorno sia estivo che invernale. Non conoscevo il mercatino natalizio di Palazzuolo e il video sicuramente ne fa una buona pubblicità.
    Vorrei fare qualche aggiunta e variante alla buonanotte di Tosca.Buona notte a chi si gode la neve e a chi la desidera, certamente. Ma anche a chi la teme e se ne dispiace per il freddo e per i disagi che talvolta comporta.Buona notte a chi passa di qui ed attizza il fuocherello con misura, libertà, saggezza e amore. Quanto a chi non passa è difficile dimostrare che vi sia l’intenzione di svignarsela e soprattutto di lasciar languire un fuoco che sia simbolo di libertà, di amicizia e di accoglienza.Buona notte quindi, anche da me.

  52. Sì…un’allegra tristezza,la prima, con sapore di musica celtica.La seconda m’è parsa soprattutto divertente. Anche la terza molto allegra, con un quid di fanciullesco. Anche la quarta è molto bella, con immagini particolarmente affascinanti.
    Io, vi aggiungo un ciocco al caminetto, sempre in tema natalizio, e la mia buona notte.http://www.youtube.com/watch?v=ZsDMN9NVGSI
    Fuori nevica, nevica, nevica…

  53. Un saluto innevato al suon delle cornamuse. Buongiorno amici; belli i video proposti da Tosca. Il Natale come simbolo di pace, una specie di carta d’intenti per le buone intenzioni…. ma perchè nel mondo Natale non può essere tutti i giorni e sopratutto perchè il Natale non è uguale per tutti?

  54. Oggi nevica alla brutta. Ho fatto alcune foto che sto inserendo in Panoramio. Ho visto che il link di ieri sera non era venuto bene, per cui lo ripeto: http://www.youtube.com/watch?v=ZsDMN9NVGSI

    Per me il Natale francamente evoca l’infanzia “reale” – e non idealizzata – e la sua caratteristica “desiderante”, meglio ancora : “vogliosa”. In fondo i bambini aspettano il Natale non tanto per raffinate motivazioni umanitarie o teologiche, ma solo per mangiare dolci e leccornie, per ricevere doni fino all’Epifania compresa, per condividere un clima “elettrizzante” che coincide per tanti con le sospirate vacanze scolastiche. E’ chiaro poi che vi sono bambini fortunati e meno fortunati e quelli meno fortunati vivono in anticipo l’aspetto depressivo inevitabilmente implicito nelle festività natalizie: la privazione e la frustrazione del desiderio. Come tanti adulti, del resto, che nel Natale vedono l’abbagliante promessa di felicità che la vita non sempre esaudisce.

    Il Natale è un tempo di contraddizioni, di aspettative, di nostalgie e di riti religiosi e laici. Forse per questo è tanto amato e odiato allo stesso tempo. Perchè è un grande sogno collettivo – e mercificato – ad occhi aperti che ciclicamente il calendario ci ripropone alle soglie di un nuovo anno. Un nuovo anno che sappiamo bene non certo di sogni,ma di realtà da affrontare, da gestire e da vivere.

    In questo sogno ciclico tanti s’immergono come se fossero avvolti da una nube magica o meglio ancora da una dolce marea che sale, sale e sale già a partire da Novembre, accende le luci della città, le vetrine dei negozi e gli altari delle chiese, per poi defluire dopo l’Epifania.

    Eppure questa suggestione ha un fascino indiscutibile che fa sì che “il naufragar” sia “dolce in questo mare”. Con queste premesse, amici, Buon Natale!
    Che sia vissuto al meglio e che lasci una traccia di autenticità nel tempo a venire.

  55. Carissimi amici, scusatemi se non sono stata presente sul nostro splendido blog. Posso giustificare la mia assenza: ultimi giorni frenetici di scuola
    con mille cose da fare, con i colleghi che sembrano collaborare ma che invece… (beh lasciamo stare che è meglio) e ciliegina sulla torta ultimo
    esame della patente europea,adesso sono finalmente patentata ed in vacanza! A parte il fatto di un fastidiosissimo dolore ad un ginocchio che mi
    ha resa nervosa e poco propensa a scrivere. Oggi pomeriggio sarò con i bimbi in piazza per la manifestazione “L’albero in piazza”, un momento di serena allegria che vede accomunati insegnanti, genitori e bambini. L’albero l’ho realizzato con i peluches, emerge sempre più la bambina nascosta in me, e sarei voluta tornare bambina per scrivere la letterina a Babbo Natale…sapete cosa avrei voluto?…siete curiosi eh… ve lo dico subito:un bambolotto che sembra un neonato reale…daiii… non ridete… ho voglia di giocare anche io… non me ne vergogno!!!
    Vorrei dedicare questa canzone a tutti i compagnetti, in modo particolare a Raffaele!!!

  56. … una precisazione:l’albero con i peluches è quello di casa mia, quello in piazza è partcolare…non posso svelarlo.
    Ciao ancora Daniela

  57. Ti ringrazio molto,Daniela, per il video e la canzone di Luca Carboni che non conoscevo e mi ha fatto inevitabilmente meditare sul Natale e sul suo annuale rinnovarsi. In effetti è vero: o lo è tutti i giorni,o non lo è mai.
    Questa occasione natalizia è speciale anche perchè gli auguri spesso non sono solo un rito, ma un piccolo miracolo: persone che pensano a te e non l’avresti mai immaginato; pensare a persone che mai se lo immaginerebbero. Essere nei pensieri di qualcun altro, in modo augurale, è un piccolo miracolo, un miracolo natalizio.
    Forse nel mio precedente commento ho insistito troppo sull’aspetto ripetitivo, ritualistico e consumistico del Natale. Forse ho ecceduto in una sottolineatura critica, anche se per la mente razionale sempre questa attenzione è necessaria.
    Devo però riconoscere che Natale è anche un mistero che tocca l’anima nel profondo e alcuni stimoli artistici e simbolici possono animarne la suggestione.
    Vi propongo ad es. un brano musicale tratto dal film Ben Hur : http://www.rozsamusic.com/film/benhur/track19.wav. dove la scena della nascita di Gesù mi è sempre sembrata di una poesia e di una bellezza spirituale davvero uniche.

  58. Alleluia! Stasera c’è festa su questo blog! Intanto è tornata Daniela.

    Ciao Daniela, una bacio, un abbraccio e auguri di veloce guarigione per il tuo ginocchio. Sono molto solidale con te con il fatto per Natale a scuola c’è sempre chi stra-fa, chi fa, chi finge di fare, chi fa finta di cadere dal pero.Ma sai che ti dico alla fine è molto piacevole cogliere i frutti dei propri affanni. Oggi i miei tremendi alunni sono stati adorabili, peccato che sul finire della recita c’è stata un’altra scossa di terremoto e si è dovuto smettere per l’evacuazione. E’ da ieri sera che il suolo del catanese fa qualche balletto, speriamo si calmi e non debba far disastri. Il fatto che tu desideri una bambolotto per regalo di Natale non lo trovo affatto strano, anzi sai che ti dico a me piacerebbe una bella pupa di pezza tutta morbida con le treccine e un’espressione impertinente. Eternamente vive in noi un’essenza fanciulla. Stupendo il video che hai inviato pieno di significato e con immagini straordianarie. Altrettanto piacevole e molto solenne è quello inviato da Raffaele.

    Ciao Raffaele, grazie per il video. Anche le foto su Panoramio sono sempre suggestive. Sfrutti il candore della neve al punto giusto da creare atmosfere fiabesche o contrasti di colori. La neve è l’unica cosa fredda che riesca ad essermi gradita perchè è soffice, ricca di chiarore, plasmabile, perchè ha quel non so che di magico da rendere tutto un incanto. Condivido quel che dici riguardo al Natale. E’ vero è un grande sogno collettivo. Forse però, come dice la canzone del video inviato da Daniela, dovremmo imparare a farlo durare tutto l’anno curandone gli aspetti che implicano le nobili intenzioni.

    Daniela, ora che ci penso, lo sai che sono curiosa di saperne di più di questa cosa dell’albero in piazza. Mi racconti di preciso in che consiste anche se non vuoi svelarmi il segreto del tuo albero. E poi non me lo sveli adesso, ma forse più in là sì. Ci spero, i segreti mi rendono irrequieta, la mia innata curiosità ne rimane troppo frustrata.

    Raffaele, ( Parlo un po’ con una e un po’ con l’altro e mi pare una conversazione dal vero) oggi qui c’è stato un tempo tutto a modo suo. Di primo mattino tirava un forte vento freddo. Poi è calato uno scirocco che ha reso il clima molto mite e per fortuna visto lo scappare fuori senza cappotti per l’allarme terremoto. Adesso soffia di nuovo il vento non lo so se caldo o freddo perchè sono in casa.

    Ciao Giuseppe, è dolcissimo anche il tuo video e questa canzone ormai è tra le preferite nei cori natalizi dei bambini. Anche tu ti poni la domanda del perchè non sia sempre Natale e perchè non sia uguale per tutti. Forse un giorno questo accadrà, spero solo di riuscire a fare in tempo a vederlo.

    Una buona notte a tutti quanti.

  59. La giornata di oggi mi ha fatto tornare in mente quando trasmettevo in radio, e tra le tante canzoni facevo ascoltare sempre questa bella melodia, una poesia musicale del grande ed ineguagliabile Francesco De Gregori.
    …ed allora Buon ascolto….

  60. … ed anche questa struggente canzone non scherza per il suo modo di raccontare la solitudine lasciata da una storia d’amore finita male…

    ma che romantica tristezza…

  61. … e adesso un po’ di allegria… provate a cantarla.Io l’ho fatto con i miei alunni che si sono divertiti un mondo…

  62. Ciao Daniela, vedo che sei tornata alla grande con tante gradite proposte.
    Raffaele, anche il tuo “ciocco” con le cornamuse crea una tenera atmosfera.
    Oggi qui è calato un bel po’ di freddino, ma sono andata in giro lo stesso con tutta la famiglia. E’ stata una bella giornata ora che siamo di nuovo tutti insieme.

    Guardate un po’ come si può ridurre un Babbo Natale ai giorni nostri.

    Buona notte. Vi aspetto domani.

  63. Un saluto a tutti voi amici e bentornata Daniela. Il Natale in tutti i suoi aspetti ci coinvolge intimamente e forse come ben dice Raffaele è un “piccolo miracolo”. In questo “essere coinvolti” troviamo lo spunto anche per riflettere e per confrontarci con noi stessi e con tutto ciò che anima il nostro vivere. Abbiamo occasione in questo frangente, quindi di analizzare la nostra vita, la società fatta di consumo e materialismo ma abbiamo anche occasione di valutare la nostra spiritualità ed il nostro “interiore”Qui sta il prodigio; perchè è proprio in questo periodo che riusciamo a mettere a nudo ed a tirare le somme su quello che potremmo e non abbiamo potuto fare. E’ come un bilancio di fine anno sarà l’atmosfera o sarà la condizione piscologica a spingerci a tirare le somme ed a pianificare i nostri propositi. Succede sempre così ormai è retorica ” anno nuovo vita nuova ” oppure ” per quest’anno è passato ma dal prossimo anno io…..” e così via. Sarebbe bello che questo “clima natalizio” si manifestasse più spesso durante il corso dell’anno.

  64. Ciao Tosca,
    finalmente sono tornata. Sicuramente mi avrai data per dispersa ma devo dirti che non vedevo l’ora di riaffacciarmi nel blog. Mi sono assentata tutto questo tempo perché il mio vecchio computer ha deciso di scioperare, funziona ancora ma va molto più lentamente di una tartaruga tanto da spingermi a non accenderlo più. Così ho atteso le festività natalizie per comprarne un altro. Ora ti sto scrivendo col mio portatile nuovo di zecca (di appena qualche giorno). Dopo un’occhiata rapida ho visto che mi sono persa un bel pò di cose. Intanto ti dico che ho finito l’acquisto dei regali, vorrei sempre che fossero sempre azzeccati e graditi da chi li riceve. Ieri ho ricevuto il mio primo regalo, è una sciarpa e mi è piaciuta moltissimo.

    Do un caloroso saluto a tutti gli altri amici del blog. A presto.

  65. Oh che bello, stanno arrivando i regali di natale, quelli veri! Tornano le care presenze sul blog! Adesso c’è anche Irene, si accendono molte più luci e il Natale brilla. I video sono sempre più ricercati e sono contenta che questo thread si stia trasformando in una fantastica antologia multimediale sul Natale.
    Ve ne propongo un altro:

  66. Un altro giorno di vacanza è andato. Volano i giorni lieti, tristi, frettolosi, pigri. Volano i giorni pensierosi o sereni. Volano ed è bello andare oltre nel tempo. La vita che scorre è vita vera.
    Con questo pensiero della buona notte saluto tutti ed in particolare Daniela, Irene, Raffaele e Giuseppe che oggi hanno arricchito questo blog.

    Notte notte.

  67. Stasera cari amici dell’isola mi sento un po’ giù di corda… il natale è una bellissima festa ma fanno riaffiorare in me malinconici ricordi della mia infanzia e delle persone care a cui sono ancora strettamente legata, ma che ahimè non sono più qua con me. Ecco allora che improvvisamente intorno a me si crea un vuoto, e le lacrime che escono da sole… Io sono una persona molto sensibile, purtroppo nessuno riesce a comprendere questo mio stato d’animo, mentre invece vorrei essere più capita e coccolata da chi mi sta vicino. Purtroppo questo mezzo di comunicazione straordinario che è il computer ed internet a volte si rivela un ostacolo alla comunicazione fatta di parole, azioni, gesti ed io devo dire che ne soffro un po’ tanto. Comunque, scusatemi, cerco di rallegrare l’atmosfera dedicandovi questo splendido brano:

    N.B. Un saluto al caro Giuseppe … ma qualcuno sa dirmi dov’è finito il mio caro amico Natale???

  68. Cara Daniela, ti dedico questo “Tu scendi dalle stelle” cantato da un insolito Lucio Dalla la cui voce qui ha strane risonanze di antichi ricordi di Natali passati. Ricordi forse simili a quelli che ti vengono in mente e muovono le emozioni che forse riesco ad intuire. Grazie per il tuo brano. Buona notte a te e a tutta la classe attorno al caminetto fiammeggiante.

  69. Buongiorno amici, bentornata Daniela. Mi ha piacevolmente sorpreso la ” Tu scendi dalle stelle ” di Dalla: bella. Ringrazio Raffaele per averla postata. Vi lascio con questa lirica di Hirokazu Ogura:

    Natale,un giorno

    Perché
    dappertutto ci sono cosi tanti recinti?
    In fondo tutto il mondo é un grande recinto.

    Perché
    la gente parla lingue diverse?
    In fondo tutti diciamo le stesse cose.

    Perché
    il colore della pelle non e indifferente?
    In fondo siamo tutti diversi.

    Perché
    gli adulti fanno la guerra?
    Dio certamente non lo vuole.

    Perché
    avvelenano la terra?
    Abbiamo solo quella.

    A Natale – un giorno – gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.
    Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.
    Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.

    Allora tutti si diranno “Buon Natale!” a Natale, un giorno.

  70. Ciao Daniela, devo dirti che spesso il Natale anche a me fa questo strano effetto di malinconia. Ad essere sincera lo faceva maggiormente quando ero più giovane, ora forse sarà perchè ho più affetti e al tempo stesso turbino in continuazione tra una cosa e altra. Quel che voglio dirti è che capisco perfettamente quel che si prova e ti sono vicina. Ti posso anche dire che, per fortuna, nel bene e nel male, le sensazioni sono essenze mutevoli e si trasformano facilmente. Vedrai che magari un attimo dopo aver pianto può spuntarti un sorriso. L’aspetto qui sul blog. Un abbraccio.
    A proposito di Natale, è un bel pezzo che manca, non so perchè ma spero che sia preso da tanto piacevole da fare. Nel frattempo lo aspettiamo, credo, un po’ tutti insieme a te.

    Ciao Giuseppe è intensa la lirica che hai inviato e mi piace soprattutto l’augurio finale.

    Ciao Raffaele, ci sta proprio bene la favola di Dino Borcas su questo thread. Ma anche lui dove sarà finito?

    Auguro a tutti una piacevole giornata. Qui c’è il sole e la temperatura è molto gradevole.

  71. Grazie Raffaele per il bellissimo brano che hai inviato, sapevo che in questa bella famiglia avrei trovato la calda accoglienza che io cercavo. Mi piace molto poter essere vicina a voi tutti anche se non ci conosciamo personalmente.
    Per voi ho scelto questo bel canto, è la prima canzone di natale in inglese che ho imparato alle scuole medie e che non ho più dimenticato.

  72. Manca poco ormai al Natale. Tutto quel che doveva essere predisposto è stato predisposto. L’atmosfera è pronta, che sia davvero un Natale buono. Semplice, sincero, ricco d’affetti e di belle speranze per il futuro. In fondo basta poco per un Natale eccezionale, ma spesso anche quel poco non si trova come tutte le cose che a furia d’avere sotto il naso stentiamo a scoprirle.
    Buona notte

  73. Il Natale che giunge è anche tempo fitto d’incombenze necessarie e numerose: preparativi, contatti,tempo pieno. E’ normale che sia così. Invio a tutti quindi il mio augurio e il mio saluto prima che inizi il trantran di questi giorni. Possa il Natale portarci i doni che principalmente servono a ravvivare e valorizzare la nostra personale sorgente che,profonda e misteriosa,scaturisce e rifluisce nell’infinito. Buon Natale!

  74. Buon giorno amici l’aria di festa è palpabile e l’atmosfera tutt’intorno è in simbiosi con essa. Un particolare curioso, anch’io come Daniele ho imparato alle scuole medie “White Christmas ” preparavamo uno spettacolino natalizio ed il mio insegnate d’inglese insieme a quella di musica si prodigarono tanto. Non è per caso Daniela che hai fatto le medie alla Galileo Galilei di Riposto? Il mio prof. d’inglese si chiamava Giovanni Bonanno ed era eccezionale; serbo un ottimo ricordo di lui, umnamente e professionalmente bravo. Io stacccherò un paio di giorni con internet perchè passerò qualche giorno insieme alla famiglia lontano da computer ed affini. Nell’augurarvi Buon Natale vi porgo i miei sinceri auguri e vi lascio con un’altra lirica, questa volta di Boris Pasternak:

    “Una stella sulla strada di Betlemme*

    Era inverno
    e soffiava il vento della steppa.
    Freddo aveva il neonato nella grotta
    sul pendio del colle.
    L’alito del bue lo riscaldava.

    Animali domestici stavano nella grotta.
    Sulla culla vagava un tiepido vapore.
    Dalle rupi guardavano
    assonnati i pastori
    gli spazi della mezzanotte.

    E li accanto, sconosciuta prima d’allora,
    più modesta di un lucignolo
    alla finestrella di un capanno,
    tremava una stella
    sulla strada di Betlemme.

  75. …ed anche per quest’anno manca pochissimo alla nascita di Gesù Bambino e con il suo arrivo la speranza di tempi migliori…
    A tutti gli amici della nostra isola felice un Buon Natale e che si avveri solo ciò che ognuno di voi desidera….
    Carissimo Giuseppe, io alle medie sono andata alla scuola Macherione a Giarre, e la mi prof. era davvero una in gambissima, sai non ricordo più il suo nome,so solo che era di Zafferana e che è morta quando io ho finito la scuola media. Mi ricordo anche noi facemmo un piccolo spettacolo che non scorderò mai…che bei tempi… quanta nostalgia…

  76. Ciao Tosca
    Da un pò non mi faccio sentire, ma non vi ho dimendicato.Non ho dimendicato neanche la promessa, ma come tu sai coniugare i tempi per incontrarci non è facile , ma ci riusciremo sicuramente.
    Auguro a tutti un Buon Natale, Felice e sereno.
    AUGURI!

  77. A TUTTO IL POPOLO DEL BLOG ED ALLA CONDUTTRICE TOSCA AUGURO BUON NATALE SERENO, GRANDE, E DI TENERE RIFLESSIONI.
    LUCIANO.

  78. Che bello riavervi qui per gli auguri di Natale, anche chi mancava da un po’ di tempo. Ricambio tutti con tanto affetto.
    Per stasera ho preparato per voi una ninna nanna speciale, è in dialetto siciliano e si canta, o almeno si cantava, presso il presepio la vigilia di Natale. S’intitola ” A Ninnaredda”. E ancora via auguro un Natale speciale con tutto il cuore, il migliore di tutti, così come ognuno di voi lo ha sempre desiderato. Un bacione.

  79. Il Natale che arriva comporta tanti impegni per cui permettetemi di aggiungere anche solo un piccolo legnetto al fuoco del camino: il mio augurio a tutti voi di pace, serenità e prosperità. Arrivederci amici.

  80. Ciao a tutti,
    oggi è Natale e faccio a Tosca e a tutti gli altri i miei più sinceri auguri di un Buon Natale. Oggi riflettevo su quanto passa velocemente il tempo. Questa festività è arrivata molto presto e questa giornata è trascorsa altrettanto rapidamente ed è inevitabile per me rivolgere, anche solo per un attimo, il pensiero agli anni passati e alle persone che non ci sono più. Ma basta con questi pensieri, oggi, come tutti penso, c’è stata la grande abbuffata del pranzo. Spero che abbiate tutti mangiato bene come me. Un saluto a tutti.

  81. Grazie a tutti per gli auguri.
    Anch’io, Irene, oggi ho fatto una grande abbuffata. Bisognerebbe rivedere questi menù natalizi, ridimensionarli ad una più umana digestione.
    Spero solo che oggi quante più persone al mondo siano riuscite ad avere cibo a sufficienza. Spero che sia stato un giorno buono per tutti. Un abbraccio e ancora tanti auguri. Vi aspetto domani.

  82. Anch’io, come Irene e Tosca, termino il giorno di Natale con l’appesantimento dovuto alla grande, rituale abbuffata.
    E’ bello però pensare che quando si è innamorati non ci si abbuffa, perchè ci si nutre principalmente di ideali, di emozioni e di sentimenti, eppure si vive una “pienezza” indimenticabile. Ricordo ancora un tavolino in un bar all’aperto, un cappuccino e un thè con due brioche…
    Tutte queste rituali abbuffate invece non hanno nulla a che vedere con quello stato d’elezione, tranne eccezioni che non escludo possibili. Eppure Natale è una festa che dovrebbe manifestare il riaccendersi della luce d’Amore sulla terra. Quel che vedo invece è un’accensione… di Kilowatt di lampadine, valanghe di abbuffate, di riti e spesso il ricorrente rimpianto per un Natale autentico che – chissà perchè – come nella scena dell’asino,del bastone e della carota, è rincorso dal desiderio e mai veramente raggiunto.
    Voglio sedermi ancora idealmente al tavolino del vecchio bar all’aperto,con il cappuccino,il thè e due brioche e, rianimando quello stato d’elezione, nonostante il mio stomaco pieno di tante cose buone,poter comunque dire a me a voi e alla vita: Buon Natale. Perchè no?

  83. Vedo che siamo tutti soggetti a queste abbuffate rituali e concordo con le tue parole Tosca e con quelle di Raffaele. Anche io, soprattutto durante le festività natalizie, penso a quanta gente muore di fame nel mondo mentre noi sediamo davanti a tavolate interminabili e a quanta contraddizione c’è in tutto questo! Ormai credo non esista più il vero spirito natalizio ma sia rimasto solo l’aspetto consumistico, siamo tutti concentrati alla corsa dei regali, agli addobbi e alle luci di natale. E chissà dove sono finiti l’amore reciproco e il rispetto. Ma forse in futuro ci sarà la speranza di riscoprire il giusto significato del Natale.

  84. Ho trovato questo video, forse scomodo, forse per alcuni magari antipatico e presuntuoso, ma tuttavia molto chiaro.
    “Se fossi papa abolirei il Natale” a mio avviso fa pensare solo chi è sufficientemente motivato a pensare. Altrimenti potrebbe risultare addirittura scandaloso e politicamente scorretto o allarmante in un epoca in cui il Bene e il Male stanno diventando vocaboli cardine di un politichese sempre più invasivo e prepotente. http://www.youtube.com/watch?v=w1dnc80K_lg&feature=related

  85. Ciao Raffaele, il video che proponi dà da pensare, o meglio traduce in parole esatte ed in frasi di senso compiuto quel che di specifico, ma confuso, alita dentro di noi sotto forma di sottile, eppure a volte palese, insofferenza del Natale come ultimamente viene inteso. In effetti sarebbe da abolire veramente fino a quando non avesse ripreso il suo originario aspetto. Ormai è una sorta di carnevale, come spesso ho detto, al quale per abitudine non riusciamo a rinunciare. I miei vicini di casa mettono ogni anno delle luminarie che sembra di essere a “Las Vegas”. Infatti ironicamente quando appaiono dico sempre: “Toh, si è accesa Las Vegas !”. In queste luminarie esagerate vedo il simbolo dell’inutile e deformante interpretazione del Natale.
    Ieri poi l’assurdità l’ho percepita nel cibo. Sono stata male tutto il giorno per l’accozzaglia di roba ingurgitata all’invito del pranzo di Natale, una specie di ostentazione alla sontusità di un “ricco Natale”. Tanto per giocare con le parole di una canzone: ” A Natale puoi, mangiare quel che non puoi mangiare mai” . Invece non è vero perchè anche a Natale l’ingordigia si trasforma in mal di stomaco.
    C’è da ripensarlo tutto questo Natale, d’avviare una contro rivoluzione fino a riportarlo agli originari intenti. Eppure non credo sia più possibile, quando s’avviano certi meccanismi diventano un moto perpetuo vanamente inarrestabile. Perciò trovo fortemente concreta la frase “se fossi Papa abolirei il Natale”. Resterebbe soltanto un Carnevale invernale in più, ma almeno non ci sarebbe il paravento ipocrita di una festività religiosa.

  86. Mi ha fatto molto pensare, anche amaramente, Tosca, quel video. Trovo davvero disorientante il fatto che per Natale si parli d’amore, lo si canti, lo si traduca in tante forme che invitano alla generosità,ma in modo caotico, senza la possibilità di discernere se l’amore di cui si parla e che viene invocato sia davvero attendibile, o un ennesimo meccanismo per oliare un sistema sociale e una cultura così poco spirituali e coerenti come gli attuali. Non so se da voi capiti la stessa cosa,ma qui arrivano per posta valanghe di richieste di sovvenzioni, di aiuti, di offerte. Associazioni conosciute o meno, doppioni di enti di beneficienza, buste con immagini di bambini africani piangenti,oppure disabili gravemente menomati, madonne e santi, gettonatissimo Padre Pio, cartoline natalizie, rosari, calendari, lenti d’ingrandimento,foulard…di tutto e di più. Per non parlare delle continue richieste telefoniche: associazioni che si presentano con la solita balla “caro signore, anche quest’anno aspettiamo da lei la solita generosa offerta (segue cifra in decine di euro)” e manco hanno il pudore di dire la verità (“solita” quale?). Non so dire quale di questi fenomeni sia il più scandaloso e indigesto: ingurgitare fino alla nausea cibi, dolci e bevande, accendere Las Vegas di lampadine o sentirsi travolti da decine e decine di buste e di telefonate di richieste di offerte con la probabile conseguenza di mandare a ramengo tutti, ingurgitando tutto il relativo senso di colpa (su cui molto si conta sul piano commerciale) e caricando il dickensiano Spirito del Natale Presente di questa valanga di sentimenti indigesti che fanno desiderare che al più presto ricominci il normale tran tran e – vivaddio! – si spenga questo folle luna park! Non credere, Tosca, che io scriva tutto questo a cuor leggero e cinicamente. Mi fa male il cuore e mi si rivolta lo stomaco mentre ci penso. Vorrei anch’io salvare qualcosa del Natale, forse un presepe, forse un ricordo, forse un momento di silenzio e di grazia. Forse è proprio una grazia ciò di cui si ha bisogno per salvare il Natale. Forse è questa la stella cometa che deve apparire sul cielo inquinato del nostro mondo.

  87. Salvare anche un ricordo, un ricordo genuino del Natale, sarebbe una riconquista del suo vero significato. Ci hanno già pensato, lo sai? Oggi ho visto passare la striscia di un sottotitolo mentre guardavo la TV. Sono alla ricerca di un ricordo particolare del Natale, basta scriverlo così poi loro ci fanno su i bei programmi. Neanche i ricordi, caro Raffaele, passano indenni da questo Natale!
    In quanto alla beneficenza oramai ho spento i miei sensi di colpa e la faccio direttamente quando mi capita, con molta discrezione, ma a chi so e chi voglio io senza assalti esterni di nessun genere. In quanto ai santi e alle madonne che inviano in continuazione mi pare anche quello un mezzo per far sì che il sacro possa oleare il profano, quindi per reazione getto nella spazzatura. La gente a volte si convince di toccare il culmine della religiosità e invece non si rende conto che al di là dell’apparenza sta andando in tutt’altra direzione. Ero dalla parrucchiera all’inizio di queste feste e tra le cose strampalate che ho sentito una mi è sembrata addirittura folle. Una signora con aria molto computa diceva d’essere tornata da un pellegrinaggio e profondeva in ogni parola la sua grande fede se non che, ad un certo punto, ha tirato fuori una stramberia che anche a volerla scrivere in un libro sarebbe sembrata stramba, figuriamoci nella realtà. Ha detto che quando ci si sentiva giù di morale o si aveva bisogno d’aiuto c’era un numero di cellulare ( a lei lo avevano dato) per mandare il messaggio alla Madonna e che la Madonna poi, attraverso un’umana presenza intermediaria rispondeva sempre. Tra me me ridevo, lo so che sono insolente, ma che posso farci. Sono più che insolente perchè mi è venuto in mente anche uno slogan : ” A Natale regalati un cellulare nuovo, gli SMS per la Madonna sono gratis per tutto il periodo delle festività”. Se non siamo matti, siamo davvero blasfemi convinti di praticare al meglio il nostro credo. C’è un paganesimo di ritorno allarmante.

  88. Vedi? Stanno cercando di fagocitare anche i ricordi. Tutto sta diventando oggetto e come tale commerciabile. Penso al mercatino napoletano di Via S. Gregorio Armeno dove tutto diventa “personaggio” del presepe: anche Berlusconi con il viso fasciato è reificato. Tra il Bene e il Male prevale dunque la Cosa.
    Ti dirò che il presepe napoletano, nella sua astuzia popolare e commerciale, nel suo stile levantino e fantasioso, forse ha l’onestà di far trapelare il senso vero che ne anima la creatività ormai secolare: il Sacro è come il caglio che fa coagulare la sostanza base della fantasmagoria natalizia, l’inesauribile fonte lattea del Profano, fin dove il profano stesso diventa profanazione e il formaggio che ne deriva è il commestibile con cui i più nutrono le proprie illusioni e i meno soffrono la propria consapevolezza. Lascio ancora la parola a Don Giorgio: http://www.youtube.com/watch?v=VS0RWq2MFd0

  89. Buongorno amici, ho rivisto i video di don Giorgio De Capitani, dico “ho rivisto” perchè conosco l’operato di don Giorgio; è uno di quei preti come Don Mandelli, Don Farsetti, don Vitaliano ecc, che nella vita di tutti i giorni si occupano del “sociale”, in quel mondo sommerso che narra di povertà, ermarginazione, immigrazione e tanto, tanto altro. Qualcuno accusa queste persone di essere politicizzati ma se per ” essere politicizzati” significa mettere a nudo delle verità che ipotenti volutamente ignorano, allora centuplico la mia ammirazione verso i don Giorgio”. Per ritornare al yema , è da apprezzare Raffaele per aver postato i video, sicuramente sono oggetto di seria riflessione e di attenta analisi. Personalmente condivido tante cose dette da don Giorgio alla base, forse c’è il comune senso del Francescanesimo. Devo ammettere però, che mi trovo umanamente più debole rispetto alla grande forza e la coerenza di don Giorgio ed a volte malgrado io voglia restare fermo su principi e convinzioni, mi trovo ad essere assorbito meccanicamente da quello che io ormai credo sia diventato un sistema, anzi ” il sistema “.Comunque per me il natale è un ennesimo momento di confronto ed almeno in questo ci riesco. A domani.

    NATALE

    Scende il tramonto ad accarezzare i monti
    sfidando la fioca luce dei falò sotto i ponti.
    Uomini stanchi che si trascinano dietro la vita,
    fra la consapevolezza e l’apatia di chi sa ch’è finita…
    son mille lucciole le luci della città
    che s’accendono per notte che verrà.

    Neon sfavillanti che marcano sfarzi
    delle tante vetrine, dei tanti negozi;
    e la gente va, viene, succube d’una frenesia
    che confonde tutti, …quale allegria….
    impietoso il freddo arriva e non ha rispetto
    nemmen di chi, col cartone ha fatto il letto.

    Un uomo malandato lento cammina
    insieme ad un bimbo che tende manina…
    poco là incerto, smarrito, si aggira un cane
    cercando fra gli avanzi un tozzo di pane….
    ed intanto la neve, lenta comincia a fioccare
    un sorriso forse è poco ma può bastare.
    Ma ora tutto bello divien, tutto è speciale
    aleggia in aria un dolce canto di Natale…..

    Natale di pace, natale di bontà
    dai cenoni e della povertà…
    del caldo fuoco di un camino,
    dagli occhi smarriti d’un bambino,
    delle malattie e dalla fame
    Natale triste d’un mondo infame….

  90. Mi piace molto la tua poesia,Giuseppe.Ha molta autenticità. se posso usare una metafora: è come il buon pane di una volta. Poterne sentire il profumo, il gusto e la consistenza è una vera benedizione.

  91. Ciao Giuseppe è piena di sentimento e verità la tua poesia. Sono contenta che tu l’abbia inserita tra le nostri argomenti, così come ho molto apprezzato i video proposti da Raffaele che ci hanno permesso di avvalorare le nostre considerazioni.
    Oggi qui c’è un cielo pumbleo e il mare ha un colore grigio madreperlato. Si va verso Capodanno e il tempo vola, incalzano nuovi preparativi. Si sta mettendo in moto tutta un’altra organizzazione tra amici, parenti, consigli e proposte di cenone. Tu che prepari? Io faccio questo, si abbinierebbe meglio quest’altro. Tu che ti metti? Io…bla bla bla. Ritorna ad imperare la “panza” e l “apparenza”, ma almeno a Capodanno non c’è il rischio di soffocare il sacro per esaltare il profano.
    Ieri sera ad una giocata a carte qualcuno ha tirato fuori il giornale con le previsioni astrali per il 2010. Io non ci credo ma al tempo stessa sono estremamente curiosa. Mi diverto poi a dimostrare come era tutto fasullo quando le cose vanno in maniera diversa da come erano state prospettate. E’ piuttosto difficile dare queste dimostrazioni perchè i messaggi sono così sibillini che ogni interpretazione a posteriori si potrebbe adattare come conferma, quindi smentire diventa un bel gioco. La cosa più divertente è stata che le quattro scimmiette incuriosite, io compresa, non avevamo gli occhiali a portata di mano e … ” Dai leggi tu che io ce l’ho nella borsa al piano di sopra sotto una catasta di cappotti” “Io li ho dimenticati a casa” ” Io non mi ricordo dove li ho messi” ” Io sto frugando, ma non li trovo”… Il che mi è sembrata una sorta di legge del contrappasso. Chi voleva leggere nel futuro non aveva i mezzi neanche per leggere tangibili informazioni nel presente immediato.
    Mentre scrivo è uscito uno spiraglio di sole, la luce ha sbiadito il pallido mare, adesso è un tutt’uno confuso con il cielo, s’è persa la linea dell’orizzonte, il mare è stato rapito.
    Buona giornata a tutti quanti.

  92. Con l’augurio che il prossimo anno sia all’insegna d’una follia riparatrice.

    FOLLI

    Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
    Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè riescono a cambiare le cose.
    E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

    Mahatma Gandhi!

  93. Buongiorno amici mi fa piacere che vi siano piaciuti i versi di “Natale” e grazie per l’ accostamento ” al buon pane di una volta” mi gratifica tanto. Forse la poesia è un pò triste e forse anche “cruda” per certi aspetti, ma credo che la realtà è anche fatta di questo. Mi diverte Tosca quello che hai raccontato degli occhiali che non si trovavano; mi ha ricordato quelle scene paradossali ma divertentissime dei film di Woody Allen. Anch’io non credo negli oroscopi sparano a caso una tematica ed è chiaro che su migliaia di sirtuazioniche un individuo si trascina dietro, qualcuna si avvicina al responso dell’oracolo. Mi fa sorridere l’astrologia ma essendoci gente che crede in ciò, rispetto la loro buona fede. Mi preparo anch’io ad una Kermesse di rimpatriate, penso che i miei transaminasi saranno così alti da essere annoverati nell’aldo dei Guinness.

  94. Autocritica : Giuseppe sei un asino!! Devi stare attento a come usi la tastiera ma sopratutto devi rileggere prima di postare ! Guarda un pò che errori: ” sirtuazioniche ” invece di “situazioni che “e poi che significa “nell’aldo dei Guinness” volevi dire “nell ‘albo dei Guinness”.
    SCUSATE AMICI a volte la premura fa brutti scherzi. A parte gli errori di cui sopra scritti, vi auguro una felice serata. A domani.

  95. Non preoccuparti, Giuseppe. Capita a te, a me e a tutti, specialmente quando i commenti non possono essere più corretti. Il vantaggio che trovo in Panoramio, rispetto ai blog, è che io posso annullare un commento che trovo in qualche parte non corretto e rifarlo giusto, se proprio voglio essere pignolo. Ma il problema non è così importante, anche perché il senso di quel che si scrive in ogni caso rimane intellegibile. Un saluto a tutta la classe in questi ultimi sgoccioli dell’anno 2009!

  96. Grazie Raffaele,auguri anche a te. Saluto e porgo gli auguri al resto della compagnia, domani sarà difficile che io mi metta davanti al pc, poichè devo stare fuori quasi tutto il giorno. Voglio ringraziare in particolar modo Tosca, che con impegno e pazienza, ha permesso a noi tutti di poter interagire su questo blog. Sono contento di aver conosciuto belle e speciali persone come voi tutti ed anche se attualmente è in modo virtuale, chissà se un giorno non ci si possa incontrare di presenza. Comunque è stato bello dialogare con voi. Tutto si svolge in modo corretto, educato, garbato ed intelligente e questo in un blog significa tanto. Ho ricevuto molto del vostro pensiero che fra l’altro mi ha permesso di sviluppare il mio sempre in sereno e cordiale confronto. Grazie amici BUON ANNO!

  97. Ciao e grazie a tutti quanti.
    Per gli errori Giuseppe non devi pensarci neanche, tanto quando si legge si è così presi dal senso della frase che non si notano neppure. Questo poi è un blog dove nessuno ” ha la puzza sotto il naso” come mi è capitato di constatare da altre parti. Di questo ne sono veramente lieta e mi sento molto fortunata.
    Domani forse sarà difficile anche per me trovare il tempo di scrivere, la vigilia di Capodanno la mia cucina diventa qualcosa di mostruasamente caotico. Dopo si noteranno anche i danni dietetici, ma l’ingranaggio è quello e svincolarsi è davvero difficile specialmente quando c’è una famiglia che ha consuete aspettative.
    Spero di poter ripassare stasera a darvi un saluto e a porgervi gli auguri.

  98. Passo adesso, sono passate le ore, siamo già all’ultimo dell’anno. Un abbraccio e un bacio a tutti voi con l’augurio che l’anno nuovo in arrivo vi porti tutto quello che vi sta più a cuore e poi ancora dell’altro: tutte le gioie inattese e insperate.

  99. Spero trascorriate felicemente gli ultimi frammenti del 2009 e che il prossimo anno sia positivo per tutti. Al popolo del blog ed alla sua conduttrice Tosca BUON 2010.

  100. Carissimi amici, sembrava così distante, ed eccoci ad un passo dal 2010. In questi ultimi caldi scampoli di un caldissimo 2009 siamo qui a fare bilanci e consuntivi di quello che è stato ed alimentare speranze per questo nuovo anno. Oggi voglio impormi di essere ottimista e sperare che veramente il 2010 sia foriero di avvenimenti belli e pieni di serenità…un’utopia? Chissà… nessuno può dirlo.
    Sono qui a ringraziare Tosca per aver creato questo punto d’incontro(per adesso solo)virtuale; ho avuto l’occasione di conoscere e dialogare con persone davvero eccellenti, ma nello stesso tempo semplici e dotati di grande spiritualità, verve, spirito… beh una comunità così composta è davvero rara a trovarsi ed io sono davvero contenta di farne parte.
    Auguro a tutti voi un fantastico 2010… divertitevi ed a mezzanotte pensiamoci e facciamoci gli auguri col pensiero…che ne dite?
    Vi dedico questa canzone per me sempre attuale:

    AUGURI A TUTTI QUANTI

    A Natale, il bloggatore
    un buon anno dal
    più profondo del cuore.

    A Raffaele, sommo poeta
    l’augurio del buon anno
    vola sulla coda della cometa.

    A Giuseppe Castorina
    auguri, auguri,
    buon anno e con
    la rima.

    A Luciano voglio
    augurare un 2010 sovrano
    con una calorosa
    stretta di mano.

    Per Irene,
    così dolce e carina
    tanti auguri ed una
    affettuosa carezzina.

    Ed infine a Tosca
    voglio augurare
    un 2010, più ricco
    e gioiso che io
    conosca.

    E a me stessa
    voglio augurare
    un 2010 da
    non dimenticare!!!

    Daniela L.R.

  101. Ciao Daniela sei stupenda come sempre! Troppo simpatica la tua poesia, la metto subito in archivio. Ho un blog eccezionale grazie a tutti quanti voi.
    Buon anno a te cara Daniela, Buon anno a Raffaele, a Giuseppe, a Natale, a Irene, a Luciano e a tutti gli altri che mancano all’appello da poco o da tanto, chissà che l’anno nuovo non ci porti qualche loro novità.

  102. A VOI AMICI…

    …Tanti auguri di buon anno
    senza guai e senza affanno,
    con benessere a palate
    e giornate fortunate.
    Possa il cuore star contento
    e di ogni sentimento
    positivo ed ottimista
    faccia sempre la provvista.
    Possa sempre comparire
    sul sentier dell’avvenire
    il sorriso ed il coraggio
    di percorrer questo viaggio
    delle vita che ogni volta
    si presenta ad una svolta.
    Possa questo caminetto
    darvi il fuoco dell’affetto,
    e la buone ispirazioni
    per novelle produzioni.

  103. Là dove nascono i sogni
    c’è una nicchia tessuta
    di speranze,
    vi risuonano i sorrisi
    trascorsi
    e s’avverte già il brusio
    di quelli in arrivo.
    In questo cantuccio
    si attendono i respiri
    delle persone più care
    che recano fili preziosi
    per il canovaccio
    di gioia
    steso verso il domani.

    Buon Capodanno.

  104. Sono d’accordo con la tua considerazione,Tosca. E’ giusto chiudere in pompa magna..poeticamente parlando, e non solo, quest’anno…Mi raccomando: non esagerare con le portate questa sera. Bella la tua poesia augurale.

  105. Buongiorno a tutti voi, compagni di classe! Buon 2010 appena iniziato! Qui da me piove e il tempo è uggioso,ma cercherò di compensare con qualche buon manicaretto, e – manzonianamente – “…con juicio” anche perché non posso certo smaltire le calorie andando a pedalare…non è giornata.
    Le previsioni promettono abbassamento delle temperature e neve agli inizi della prossima settimana. Spero proprio che non siano attendibili.
    Buon anno ancora a tutti voi!

  106. Buon pomeriggio a tutti. Felice e scoppiettante 2010, che qui, caro Raffaele oggi ci sta regalando una giornata con il sole , ma piuttosto ventosa.
    … e visto che sicuramente abbiamo mangiato un po’ di più che ne dite di ballarci questo splendido mix di samba? Pronti a fare il trenino? Allora Tosca potrà come sempre guidarci anche nel divertimento!!!
    Bacioni Daniela

  107. Un abbraccio a tutti quanti e Buon Capodanno.
    Altro che trenino ci vorrebbe cara Daniela, tra il cenone della notte scorsa e il pranzo di oggi non so quante migliaia di calorie siano state ingerite dalla sottoscritta. Mi è venuto da pensare al capodanno come capo-danno, in pratica il primo danno dell’anno di natura alimentare.
    Oggi andando su per la montagna cadeva un’acquerugiola frutto di neve disciolta trasportata dal vento, c’era anche il sole e questo ha permesso il formarsi di un fantastico arcobaleno che mi è sembrato un segno di buon auspicio.
    Speriamo bene allora, speriamoci sempre e attraversiamo questo 2010 alla grande!

  108. Ciao a tutti, tantissimi auguri di un buon 2010, con la speranza che questo nuovo anno porti tante buone cose. Non sei stata solo tu Tosca ad ingurgitare migliaia di calorie ma anche io. Dai prossimi giorni in poi, appena saranno terminati gli avanzi, sarà necessario disintossicarsi da tutto questo cibo. In questi giorni andrò a leggere gli ultimi messaggi e i video che mi sono persa,ne sono stata impossibilitata. A presto e buona serata.

  109. Buongiorno amici, è il primo saluto che porgo su blog del 2010. Belle le poesie con esse facciamo gli auguri di buon anno a questo blog. Lunga vita…. Un altro anno è andato via e con esso aggiungo un altro anno alla mia vita e aggiungo pure un altro pò di grigio ai miei capelli. Spero che questo nuovo anno faccia da battistrada a tanti altri anni di pace e miglior condizione per l’umanità.

  110. Carissimi amici, archiviato il Capodanno con annessi e connessi, ci stiamo preparando ad accogliere la “cara! Befana. Avete già preparato la calza?
    Ritornando indietro col pensiero, ricordo che da piccola, insieme alle mie sorelle ci recavamo a Catania, al Dopolavoro Ferroviario a ritirare la befana del ferroviere( papà era macchinista), che ogni anno puntualmente ci riservava una bella bambola. Ricordo che una volta, mia sorella, la scambiarono per un maschietto e le avevano dato in regalo un trenino elettrico, lei era felicissima, ma quando videro che la tesserina era rosa, le tolsero il trenino per darle la bambola, tra i pianti di mia sorella che invece preferiva il trenino. Guardatevi questo video, del grande Troisi, che descrive molto bene quello che io vi ho raccontato.

  111. Grandioso Massimo Troisi! A proposito della Befana ricordo i tempi in cui aspettavamo il suo arrivo. Erano anni lontani, si andava a letto presto, anche perchè nella stufa la legna, dopo una certa ora, non veniva più aggiunta e nel letto spesso si entrava con la borsa dell’acqua calda e pigiamoni pesanti. Erano ore silenziose, magiche. Non c’era televisione e anche la radio veniva spenta. Il silenzio della prima notte avvolgeva tutto, le stanze e anche fuori nella strada non si sentivano voci e rumori. Ci si addormentava in un clima di attesa, di magica devozione, con un po’ di timore per questa vecchia così potente da entrare in ogni casa, anche attraverso i tubi della stufe in terracotta! Le calze appese erano le nostre abituali di lana, preparate con i ferri e i gomitoli da nostra madre.
    Erano ruvide e quando faceva freddo non ci salvavano dai geloni. Ma nella notte dell’Epifania diventavano magiche, sacre, come reliquie, come i misteri della fede. Al mattino, l’alba grigia di Gennaio ci rivelava agli occhi ancora appesantiti dal sonno le calze incredibilmente rigonfie. E dentro trovavamo caramelle, noci, noccioline, mandarini, l’immancabile carbone e un piccolo giocattolo, una trombetta, una macchinina, palline di celluloide. Il miracolo dell’Epifania si ripeteva con una fedeltà che stupiva ai nostri occhi gli stessi genitori. Poi vennero i tempi in cui la Befana fu come una stella scomparsa per sempre dal cielo.

  112. Ciao a tutti! Vi ricordate di me? Sono la piccola Clara, che sta aspettando con ansia l’arrivo della Befana: anche quest’anno riceverò la Befana dell’infermiere, e così potrò fare una bella scorpacciata di dolcetti… speriamo non mi porti del carbone, però!!!
    Ho scritto una letterina alla Befana e le ho chiesto una bambola… ho 10 anni, tutti mi dicono che ormai sono grande per le bambole, ma io invece così grande non mi sento, e mi piace molto giocarci… penso anche io di vivere una favola, di essere una principessa, di essere magica… si, è vero, somiglio molto alla zia Dany, amo molto giocare e volare con la fantasia , per questo lei mi accontenta sempre, e sono sicura che riceverò questa bambola che ho tanto desiderato.
    Adesso però devo lasciarvi, mamma mi chiama, oggi andiamo in campagna, ne approfitto allora per fare gli auguri di buone feste a tutti voi, in particolare a Tosca ed anche alla mia cara zietta.
    Tanti bacini a tutti dalla “piccola” Clara

  113. Me lo sentivo che con il nuovo anno sarebbe tornato qualcuno che mancava da tempo ed ecco Clara! Un bacione grosso grosso!
    Clara non sei troppo grande per avere una bambola, non lo sarai mai, le bambole piacciono sempre e finchè ne hai voglia giocaci senza stare a sentire nessuno.
    Di una simpatia unica tutto quello che avete postato in merito alla Befana, dal video di Troisi ai vostri ricordi. Anche nella mia infanzia c’è stata la Befana piuttosto che Babbo Natale. Adesso i bambini ce li hanno tutti e due e si beccano regali a più non posso. A me la Befana dava sui nervi perchè non riuscivo mai a vederla, ogni anno mi riproponevo di beccarla ed invece niente. Pesavo di trovarla per dirle di aprire il sacco e lasciare che mi scegliessi il giocattolo. Mi dicevano che era inutile scrivere letterine perchè era più bello un regalo a sorpresa, eppure ricevevo di continuo bamboline e mi sarebbe piaciuto, come a Troisi, anche una pistola per giocare a “Ringo” con i miei amichetti.
    Oggi parlerei alla befana come in questo video.

  114. … e in attesa della Befana …torniamo piccini anche noi, asoltando questa canzone e guardando il video!!!!
    Un grosso bacione alla mia nipotina Clara

  115. Buongiorno amici, in attesa della befana si ritorna a lavorare. dopo il rilassamento (si fa per dire) facciamo uno stachetto lavorativo. Sulla scrivania tutto il lavoro lasciato a fine anno, grida vendetta ma meglio che gridi vendetta ma che ci sia il lavoro. Io per adesso sono sotto una spada di Damocle speriamo non si rompa il filo o almeno si rompa il più tardi possibile. Ma niente negatività , l’anno deve almeno cominciare in modo positivo. Saluto “l’innevato” Raffaele, credo che dalle tue parti il bianco candor della neve, quest’anno non sia stato tanto candido, saluto Tosca, Daniela e dò il bentornate ad Irene ed alla piccola Clara un saluto al caro Natale ed a Luciano. Spero di non aver dimenticato alcuno.

  116. Ciao a tutti,
    ringrazio Giuseppe per il bentornato, a volte mi capita di assentarmi ma è sempre un gran piacere tornare. Faccio, poi, i miei complimenti a Daniela per la sua poesia, simpatica e bella come sempre. Come mi ero ripromessa ho visto con calma i video che mi ero persa e ho trovato e quanto mai attuali i video di Don Giorgio proposti Da Raffaele. Con amarezza ho constatato che ognuna delle parole da lui dette in quel video è la verità e non sarebbe una cattiva idea sospendere il Natale a tempo indeterminato. Tra due giorni è l’Epifania o meglio la Befana, oggi termine più appropriato, ma devo confessare che non mi dispiace poi tanto che queste festività finiscano. Forse questo mio pensiero è impopolare ma mi stancano abbastanza tutte le ipocrisie tipiche di questo periodo, compresa la Befana e meno male che “tutte le feste porta via”. Buona serata a tutti.

  117. Neanch’io, Irene, sono dispiaciuto per il concludersi delle festività. Credo che ci guadagneranno sia il fisico, sia lo spirito. Natale è diventato un Luna Park felliniano, un rumoroso, strabordante ed invadente fenomeno dissociativo, dove tentano di convivere, in amalgama caotica, nostalgia, ingordigia, materialismo, compulsione alla spesa, ritualità, indifferenza e scrupoli moralistici. A me piace pensare al Natale quando il Natale è finito. Quando ricompongo nella scatola di cartone il mio vecchio e piccolo presepe, e mi commuovo al pensiero di come il Bambino ritorni sempre fedelmente a nascere in questo mondo di adulti forse solo in senso anagrafico. Cari amici, auguriamoci un Buon Natale fuori dai calendari, fuori dagli schemi. Buon Natale dello spirito. Che questo miracolo si compia e ci illumini una stella cometa in ogni stagione della nostra vita. A Faenza sta nevicando da ieri e daccapo è tutto imbiancato. Il mondo si è fatto più silenzioso. Forse questo è un miracolo natalizio.

  118. Mi sono appena affacciata alla tua finestra, Raffaele. Hai un panorama da sogno, anch’io lavorando per molti anni al Nord ho avuto spesso di questi panorami. Il guaio era dover mettersi in marcia per andare al lavoro. Se si potesse stare a guardarlo solo dalla finestra lo desidererei, fuori il mondo ovattato e incatato del bianco abbagliante e dentro il rosso scoppiettante del caminetto.
    Qui si è da poco levato un vento, che chiamarlo vento è quasi uno sproposito, c’è qualcosa che soffia e soffia e soffia così forte da voler imitare un uragano. Saranno mica tutte le Befane pronte con le turboscope a far tanta aria? A me questo vento così dà tanto sui nervi da farmi diventare una Befana isterica. Detesto il rumore del vento, gli spifferi che invadono la casa, le imposte che sbatacchiano, l’acciottolio che arriva dalla strada e la voce del mare, più infuriato di me, che manda al diavolo il vento con un cavernoso brontolio. Sarebbe stata meglio la neve? Mah! Le giornate stupende di questi ultimi giorni dovevano proprio finire? Pare di sì, ogni cosa ha il suo ciclo. Peccato che io non sia un uccello migratore, avrei potuto fare i miei giochi ai cambi delle stagioni, mi devo acconterare d’essere il bipede stanziale che sono per forza maggiore dell’impellenze della vita.
    Simpaticissimi i tuoi video Daniela, quattro risate con l’ultima canzone me le sono fatte davvero e per stasera, se posso, evito gli specchi non sia mai dovessi incontrare una Befana, pensa che shock alla mia età!
    Tanti saluti anche a te Giuseppe che grazie alla Befana troverai un altro po’ di tregua lavorativa, prendilo come un regalo in un’enorme calza del tempo.
    E infine un saluto ad Irene con la quale tiro un sospiro di sollievo per le festività finite, in fondo sono solo un carosello d’impegni fasulli, di “spanzate” e di convenevoli, il Natale più bello è davvero quello del cuore e condivido i pensieri di Raffaele. Peccato che il finire delle festività concida con la ripartita di carissimi affetti, solo questo mi fa dispiacere, tanto dispiacere.
    Buona Befana a tutti quanti!

  119. Prepariamoci al congedo dagli “affetti carissimi”, come ricorda Tosca. Questi congedi, accompagnati dal sincero dispiacere, sono tuttavia la testimonianza di legami che tempo e distanza non possono dissolvere, ma solo cementare, confermare. Per cui celebriamo l’arrivo dell’Epifania e la fine delle festività con questo inno: http://www.youtube.com/watch?v=Yxp7lrmlJyI . E avanti! Mentre si spengono le luci delle feste la luce del cuore è più luminosa.

  120. Qui come Tosca diceva, spira forte il vento ed ad esso simbolicamente affidiamo le nostre speranze. L’eco delle feste piano si spegne e ricorderemo i singoli episodi, quando fra qualche tempo sfoglieremo le foto delle varie rimpatriate e dei vari “raduni”. Intanto riprendiamo la vita di ogni giorno con le sue gioie ed i suoi dolori e parafrasando Raffaele speriamo che ” la luce del cuore” splenda sempre più luminosa. Ciao amici buona notte.

  121. Ciao a tutti,
    è da stamattina che soffia un forte vento, e ciò è molto fastidioso. Anche a me è piaciuto molto il bellissimo panorama che Raffaele vede dalla sua casa. Purtroppo nelle mie zone non nevica più ormai da tanti anni. Da un lato si evitano molti disagi ma dall’altro devo dire che mi dispiace, credo che debba essere davvero affascinante affacciarsi e vedere tutto coperto da un candido manto. In compenso, in questo periodo quando guardo fuori vedo l’Etna tutta imbiancata dalla neve. Concordo pienamente con il tuo pensiero Raffaele e vedo che anche Tosca la pensa allo stesso modo. Il Natale deve essere quello del cuore e dell’essere “buoni” ogni giorno dell’anno e non perché questa festa lo impone. Buona notte a tutti voi.

  122. Buona notte a tutti. Non sentite i passi felpati della Befana? Forse già qualche sogno si sta avverando e qualche calza si sta già riempiendo di doni. E poco importa se la calza è di un tessuto impalpabile e i doni non sono necessariamente materiali. Un saluto dal guardiano del faro..

  123. A Faenza nella notte della Vigilia dell’Epifania, detta “Nott de bisò” (il bisò è il vino Sangiovese aromatizzato con chiodi di garofano, cannella e bollito che viene distribuito a tutti i presenti) si brucia in Piazza del Popolo un grande fantoccio detto “Niballo” (ovvero Annibale, rappresentato come un moro col turbante. La memoria storica delle scorrerie dei Saraceni sulle coste della Romagna è qui riecheggiata). Quest’anno “La nott de bisò” è stata rinviata al 9 gennaio a causa dell’abbondante nevicata di ieri. Cfr.: http://www.youtube.com/watch?v=eMWAWK7nS-0

  124. Davvero interessante la Nott de bisò. Non conoscevo quest’usanza, grazie Raffaele per averla presentata. Poi ci farai vedere anche il filmato di quest’anno, neve permettendo.
    Oggi è apparso un bel sole e la neve sulla montagna si è quasi tutta sciolta, ci sono delle striature qua e là.
    Oggi è la vigilia del ritorno alla normalità e mi sento come “color che stan sospesi” , le mie emozioni sono narcotizzate, domani si vedrà.
    Buona Befana!

  125. Ti auguro,Tosca, che la fine delle vacanze natalizie e il ritorno alla “normalità” siano come assaporare un bicchiere di vino prestigioso e, deposto il bicchiere, gustare quelle sfumature di sapore e profumo che solo qualche attimo dopo possono essere adeguatamente apprezzate. Permettimi di brindare con te e con il resto della classe con questo spirito. E per chiudere con una risata: http://www.youtube.com/watch?v=ktshRtn668U

  126. Amici buon pomeriggio, Dal buono, buono del “Sangiovese” della notte del Bisò di Raffaele ( ma non c’era qualcosa legata ad un Palio a Faenza in quest’occasione? O forse confondo….) passo al buono del “nerello mascalese” che ho bevuto in occasione di un raduno la notte della befana. Oggi si sono riaperte le scuole e dopo una ventina di giorni di calma, il mio piccolo paese è ripiombato nel caos, purtroppo qui a Riposto l’ entrata e l’uscita delle scuole è un dramma, il traffico va in tilt e la confusione regna sovrana.Io ho la sfortuna di vivere in una casa che è equidistante fra due scuole a circa 50 mt. l’una dall’altra. Borbotto un poco la mattina, poi mi faccio una risata e vado avanti; diventa complicato però quando piove. Bene dopo la mia lamentela giornaliera, condivido porgendovi il mio umile saluto, le gioie di questo blog che ci unisce in sincera stima e cordialità.

  127. Tra brindisi e buon vino lo “spirito” dovrebbe tenere alto anche lo “spirito”. Tra giochi di parole vi dico che sono astemia e che se dovessi bere alcolci forse diventerei uno “spirito”. Tutta questa ironia, che non mi fa proprio ridere, dovrebbe servirmi a scacciare la malinconia. Invece no, qui le stanze sembrano ingrandite, svuotate di presenze,di valige,di addobbi natalizi e di oggetti personali gettati alla rinfusa, adesso riassettate e sgombre sembra che persino i muri fatichino a tenere il soffitto, che si è fatto opprimente. Fortuna che stamattina c’è stato il rientro al lavoro, fortuna che la giornata era così assolata, da tarda primavera, che si stava tanto bene sul balcone a trafficare col vestiario da dimenticare lo squallore dell’interno. Non mi piace questo stato di cose, il raziocinio non è una mia virtù quindi non mi consola.
    Vedi Giuseppe, anch’io ho postato la mia lamentela quotidiana su questo blog. Avanti il prossimo. No, speriamo di no. Avanti uno allegro, anzi tutti allegri, tutti ottimisti perchè vi auguro ogni bene.
    Buon resto di serata. Non so se più tardi tornerò ad affacciarmi, il mio umore mi mantiene scontrosa, sopportatemi, tanto qualcuno di voi già lo sa che aspetto solo il miracolo del “principio d’Archimede”.
    Buone cose a tutti quanti.

  128. Buongiorno amici. grazie Raffaele per il palio del Niballo allora ricordavo bene , da quel che ho visto in video è molto bello e caratteristico. Qui da noi abbiamo un pò sonnecchiato sulle tradizioni non si fa più ad esempio lo “sbarco dei saraceni” che era la rappresentazione di una storia legata a Riposto il mio paese, la quale narrava di un assalto piratesco da parte dei Saraceni guidati da un principe che poi incontrò sulla spiaggia la bella Sara, se ne innamorò e si convertì al cristianesimo e da quel giorno i Saraceni non vennero più come pirati ma come amici con i quali si commerciava. Si è recuperato negli ultimi anni però ” Il palio delle botti” che legata al vicerè di Sicilia Eustachio il quale aveva a Riposto una residenza circondata da torrioni bastionati (che l’abominevole mano dell’uomo negli anni 60 abbattè per costruire un palazzo). Il Palio delle botti è la disfida dei cinque quartieri o contrade di Riposto a spingere lungo il tracciato botti di 200 lt piene d’acqua; vince naturalmente chi arriva primo sotto l’ex “castello ” del vicerè. Bene dopo un pezzettino di storia e tradizione, vi lascio salutandovi affettuosamente.

  129. Anche a Faenza il “Palio del Niballo” è la disfida tra cinque “rioni”: rosso, verde, nero, giallo e bianco.
    Sono molto dispiaciuto che il palazzo del Vicerè Eustachio sia stato abbattuto. Negli anni ’60 c’era una frenesia antistoricista, effetto del boom economico, che ha prodotto con questo altri disastri nel nostro patrimonio naturalistico e artistico.

  130. Cari amici,fra un compito ed un altro eccomi qua a scrivere due parole su questo blog.Saluto Tosca e Giuseppe e vorrei dire che la Befana mi ha accontentata,ho ricevuto la bambola che volevo e sono felice di poterci giocare alla faccia di chi è invidioso della mia età.
    Adesso scappo e vado a finire i compiti.
    Ciaoooooooooo a tutti!!!!!!!!!!

    CLARA

  131. ACROSTICO

    Ti sembra della vita
    ogni stagione
    svelare puntuale
    come il tempo
    abbia fame di ricordi.

    Una buona notte a tutti. Ho aggiunto un po’ di legna al fuoco. Ho meditato qualche attimo sul faro ascoltando le voci ed i silenzi.

  132. ACROSTICO

    Raffinato
    Amico e
    Fantastico
    Fautore di
    Auguste ed
    Eleganti
    Liriche davvero
    Eccellenti.

    Caro Raffaele, io non sono certo brava come te, però mi piace provare e cimentarmi anch’io. Certo, tu sei il mio sommo poeta, e a te mi inchino dedicandoti il mio acrostico. Mi piacerebbe ne scrivessi uno anche con il mio nome… ti chiedo troppo???
    Baci dalla ventosissima Sicilia
    Daniela

  133. Provvedo subito,cara Daniela.Grazie per la tua gradita composizione.

    ACROSTICO

    Domande,
    aspirazioni:
    niente
    invano
    espone
    l’anima
    alla speranza.

  134. Buongiorno
    Raffaele e Daniela
    Amici
    Veri
    In blog !
    Mi diverto un pò pure io comunque siete veramente bravi. Saluti a tutto il resto della compagnia.

  135. ACROSTICO

    Grandi
    Interessanti e
    Uniche
    Sono le tue
    Esperienze di vita
    Poetica ma anche
    Pratiche ed
    Esaltanti.

    Caro Giuseppe un acrostico anche per te!!!

  136. IL MIO ACROSTICO PER TOSCA

    Tosca
    Ogni
    Secondo passato qui
    Con te è davvero
    Appassionante.

    Tosca ma dove sei finita???
    Baci Daniela

  137. Eccomi qua! Non potevo non tornare perchè sapevo che mi stavate aspettando, perchè, alla fine, mi mancavate. Il richiamo del blog ha funzionato, incosciamente i bellissimi acrostici che ho trovato, alcuni dedicati anche a me, sono stati come un canto di sirene che, di nascosto, hanno dato la famosa spinta d’Archimede. Grazie amici per tutto quello che avete inviato. Questo thread dedicato al “dono” voglio chiuderlo così con i vostri meravigliosi doni, i più rari e più cari.
    Ho posizionato il PC, da un po’ di tempo a questa parte, in modo da poter scrivere con lo sguardo rivolto al mare. Oggi è blu cobalto cosparso di creste bianche che vagano veloci verso Nord. Nei momenti in cui il traffico stradale concede un po’ di tregua, giunge, attutito dalla distanza, il suo sordo fragore. Guardare il mare mi dà respiro ed energia. Voglio aprire un nuovo thread dedicato al mare per navigarci insieme a tutti voi.
    Suvvìa! Si gira pagina!

Leave a Reply