IL MONDO NUOVO CHE VERRA’

Non finirà questo nostro mondo, è una trottola in movimento, non smetterà di girare nonostante la scandenza millenaria di tale minaccia. E su questa gigantesca giostra ci sarà chi salirà e chi scenderà per lasciare il posto ai nuovi arrivati, secondo una naturale sequenza bilogica e secondo il destino degli eventi. Ma il mondo apparentemente sempre uguale in fondo è sempre cambiato e continuerà a cambiare. Cambieranno usi e costumi, equilibri economici, politici, ecologici, religiosi… Cambierà, è già cambiato. Le grandi invenzioni spesso sono quelle che hanno dato una scossa al cambiamento. Ora stiamo vivendo in un’era in cui la crescita tecnologica è esponenziale e di contorno tutto si uniforma cambiando il modo di vivere e di pensare. Quando sarà il mio momento di scendere spero di farlo con la nostalgia di dover abbandonare qualcosa di buono. Il mondo che verrà lo voglio buono in tutte le accezioni di questo aggettivo. Utopia?, Chissà speriamo di no.

192 thoughts on “IL MONDO NUOVO CHE VERRA’

  1. l

    Notte d’inverno
    cielo spazzato dal vento
    occhi vividi
    di stelle vicine
    che sbirciano nel buio
    stelle contate
    stelle toccate
    colla punta d’un dito
    stelle raccolte
    in un mazzo
    di sussurri
    immaginazione
    d’uno spazio
    senza misura.
    ( Tosca Pagliari)

  2. BUONA NOTTE DI NATALE
    è
    Buona notte
    questa notte
    una lacrima una stella
    un sospiro una fiammella
    un ricordo un nastro d’oro
    un sogno un ristoro
    punto magico d’incontro
    un incastro
    di due mondi.
    Questa notte
    buona notte
    se ci speri
    che lo sia
    buona notte
    di Natale.

    ( Tosca Pagliari)

  3. AUGURI
    Un augurio di Natale
    a Tosca voglio mandare.
    Ti auguro un Nuovo Anno
    ed un sereno Natale
    pieni di gioia, di bene
    e che sia davvero originale.
    Che questo augurio
    sia come un abbraccio
    fatto da me senza alcun impaccio.
    Cara Tosca è con vera allegria
    lasciarti un bacio a te ed a tutta
    l’allegra compagnia.

    http://youtu.be/DBAlYeG1yz4

  4. PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO
    Non desiderare e non aspettare niente di buono, sono così non ci saranno disillusioni. Vivi e aspetta, prima o poi passerà anche l’anno nuovo e toccherà procurare un altro calendario.

  5. DUEMILATREDICIACROSTICO
    Davanti alla tv
    Un anno passa
    E non torna più.
    Momenti belli e brutti
    Inconfutabilmente
    Li viviamo tutti.
    Aspettiamo ansiosi e
    Trepidanti che il nuovo anno
    Riporti sulla Terra gioia, forza
    Ed energia senza affanno.
    Diamoci tutti quanti
    Insieme la mano e
    Con un bel bicchiere in mano
    Intanto al 2013 felici brindiamo.

    Approfitto per porgere i miei più cari auguri a Tosca e a tutti quelli che passano per questo blog… un augurio affettuoso anche al nostro guardiano del faro :Raffaele.

    http://youtu.be/RQD-FBmL2c0

  6. BUON GIORNO ANNO NUOVO

    è

    Buon giorno anno nuovo.
    Ma che hai poi di così nuovo?
    Sei solo un filamento ancora tenue di quello passato.Sei figlio appena nato della logica umana di volere plasmare una cosa amorfa come il tempo,sicchè non ci si potrebbe organizzare la vita senza date e senza orari.
    Buon giorno anno nuovo.
    La tua fotografia è un calendario non ancora sfogliato, fermo alla prima pagina, appeso a un muro, appoggiato a una scrivania, registrato in modo virtuale su un aggeggio moderno.
    Buon giorno anno nuovo.
    Domani non ti saluterà più nessuno, sarà ripresa la corsa, sarai solo un numero, un numero in più aggiunto a tutti quelli passati, inventati, esorcizzati sul nascere; perchè l’umanità chiede tempo e e clemenza di tempo.
    Buon giorno anno nuovo.
    Ora che sei nuovo vivranno in te mille promesse e t’accoglieranno come una divinità pronta a dispensare grazie e meraviglie, vedrai, quando sarai vecchio, ogni maldicenza ricadrà su di te, ogni colpa, ogni follia, ogni visione astrale ritenuta nefasta. Ma tu, imperturbabile anno, figlio della mente umana in connubio col tempo, tu, così come sei apparso, te ne andrai senza infamia e senza lode,te ne andrai ritenendoti innocente, solo gonfio degli eventi che gli altri, a tua insaputa, hanno messo in scena; ti scuserai dicendo di essere stato usato soltanto quale etichetta di riferimento per non confondere, o disperdere, tutto un frullare di situazioni non di certo da te organizzate.
    Buon giorno anno nuovo
    buongiorno a te, a me, a tutti noi, a tutti quelli che riusciranno a percorrerti per intero pieni d’illusioni e coraggio, il millenario coraggio d’attraversare il tempo.
    Buon giorno anno nuovo

  7. IL REGALO DELLA BEFANA

    Nella calza stamattina
    ho trovato una sorpresina:
    non dolci, carbone o sorprese scadute
    ma solamente tanta salute!
    Che bel regalo cara Befana
    sarò felice e non solo per questa settimana.
    Un po’ di felicità a Tosca voglio regalare
    per vedere un sorriso, sul suo volto, brillare
    tanta salute anche a Raffaele che
    con la sua poesia rende la vita più lieve!
    Che ne dici cara Befana,
    posso ben iniziare la mia settimana?
    Si ricomincia a lavorare
    e, speriamo che
    nessuno ci debba, come sempre,
    mai più stressare!!!

    http://youtu.be/yI5DPeiNP_c

  8. Ciao a tutti. Ciao a Daniela e a Raffaele.
    Che meraviglia trovare tutti questi splendidi post!
    Se sapeste che mi ha portato la Befana. A me, che non sono mai buona, avrebbe dovuto portarmi il carbone per punizione. Siccome oramai anche la Befana si è modernizzata per dispetto mi ha inviato una bella mail con qualche virus e già che c’era ha allargato il dispetto ai miei amici. Per fortuna il mio PC è risultato indenne e spero pure quello dei miei amici, magari ci voleva solo fare un brutto scherzo.
    .
    Il terremoto dei giorni scorsi non l’ho sentito, tempo di vacanza, dato l’orario, dormivo alla grande.
    Come farò a svegliarmi presto domattina non lo so. Confido nella forza delle ritrovate abitudini.

    A presto.

    Un abbraccio virtuale

  9. … 🙁 🙁 che tristezza arrivare in questo blog e non trovare nessuno 🙁 🙁

    Silenzio, il blog tace
    Ormai intorno solo pace
    Le urla, il frastuono ed i rumori
    Attendono, trepidanti, fuori.

    Silenzio, il blog dorme
    Ogni pensiero diventa enorme.
    La notte scende, invadente
    Entra nelle case… immantinente
    Tutto tace
    Tutto è pace
    Amici, sapete? tutto qusto silenzio a me non piace!!!!

    http://youtu.be/tfqwo73wjVU

  10. A DANIELA

    Solo talvolta tacendo
    Il pensiero contempla
    L’essenziale
    E meditando trova
    Nel pullular di parole
    Zone di senso.
    In un mondo rumoroso
    Occorre affinare l’ascolto.

    R.R., 12/01/2012)

  11. Buon giorno.Buona domenica.Il sole non manca, ma nel cielo azzurro viaggiano nuvoloni bianchi. Sono navi che solcano un mare a testa in giù. Sarà troppo breve questa domenica e troppo lunga la settimana che verrà. Ho bisogno di tempo mio. Tempo per far niente. Tempo per pensare. Ho bisogno di stare ferma a guardare le nuvole dimenticando impegni e orologio che gira. Ho bisogno anche di silenzio per non sentire altro che l’alito delle ultime foglie attaccate ai rami. Faccio poesia in questa prosaica domenica di gennaio dove mi tocca già mettere in moto il da fare del lunedì per non trovarmi poi con l’acqua alla gola. Neanche la domenica è tutta mia. Divertitevi vacanzieri che potete farlo. Il mio lusso mattutino è stare qui a digitare pensieri pensando già alla corsa verso tutto il resto. Ho bisogno d’un tempo mio, ma quando?

  12. Grazie Raffaele per la bellissima poesia che dice una grandissima verità. Io amo il silenzio, ma a volte questo silenzio mi sembra più assordante di un rumoroso frastuono.
    Sarà forse il mio attuale stato d’animo che ha bisogno di parlare, comunicare, che vuole compagnia, in questo mondo superficiale dove nessuno riesce ad ascoltare l’altro…
    Ti ringrazio ancora per avermi risposto, hai reso la mia domenica più gioiosa, io ti voglio dedicare questa canzone, ascolta il testo è molto bello ed intenso.
    Buona domenica e … buon ascolto!!!!

    http://youtu.be/hn5rs8_lwbk

  13. Grazie a te,Daniela. Non conoscevo questa bella canzone e mi è sembrata genuina.
    E’ vero: il silenzio può essere assordante,ma se è così credo sia una tappa necessaria in un percorso di evoluzione. Talvolta fuggirlo significa anche soffocarlo con una miriade di cose, azioni e parole che, alla lunga, lasciano il tempo che trovano. Se ti fa piacere, cliccando sul mio nome puoi giungere alla mia pagina di Panoramio e, oltre a vedere le mie foto, anche mandarmi un messaggio personale.
    Dato che la domenica è ormai al termine ti auguro un buon inizio di settimana.

  14. Anche qui l’asteroide killer per rappresentare l’angoscia di morte! Ogni epoca ha avuto il suo specifico spettro: invasione degli ufo, guerra nucleare, sovrappopolazione, crisi delle risorse energetiche e alimentari, e chi più ne ha più ne metta.
    Chi vivrà, vedrà…

  15. UN ANNO UN GIORNO E UN’ORA

    è

    Il passi del tempo
    senza rumore
    avanzano
    lievi.
    Ieri
    oggi
    poi
    sempre
    mai:
    parole.
    I passi del tempo
    senza posa
    avanzano
    ancora
    girano
    su una giostra
    che non può
    cambiar senso.
    I passi del tempo
    non si posano
    in un tempo
    senza tempo
    impalpabili vanno
    tra le nuvole e i sogni
    filando
    stralci
    d’eterno
    nell’inganno
    di giorni
    di mesi
    di anni
    nelle somme
    di ore
    minuti
    attimi incessanti.
    Buon riposo
    a te che hai rotto
    la trappola
    del tempo
    a te che hai lanterna
    d’altro tempo
    buon riposo.

    (Tosca Pagliari)

  16. TERREMOTACROSTICO

    Trema la terra in Garfagnana
    Ecco una forte scossa in Toscana.
    Restiamo tutti col fiato sospeso
    Ripensando all’evento inatteso.
    Esser vicino a chi questo momento ha vissuto
    Mando il mio abbraccio in assoluto.
    Occorre avere tanto coraggio
    Trema la terra in ampio raggio
    Ora speriamo che tutto scemi… e restiamo più sereni!!!

    … Raffaele tutto bene???….

    http://youtu.be/QOZzXya79dA

  17. E’ l’antico problema della dipendenza da tutto ciò che, bene o male, è altro-da-sé.
    Ne soffriva anche la coscienza di Dante: “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui”

  18. PENSIERI DI FEBBRAIO

    è

    Febbraio ha luce
    di primavera
    e luce d’inverno
    promesse future
    e passate rievocazioni,
    febbraio è strano
    è corto,
    ha la risata
    sguaiata del Carnevale
    e i toni affettati
    degli innamoratini
    su ordinazione,
    febbraio arriva
    e passa
    come tutto
    del resto.
    ( Tosca Pagliari)

  19. Febbraio

    Febbraio è corto ma intenso
    di avvenimenti allegri ,briosi
    che alla vita danno senso.
    La festa di Sant’Agata è solo l’inzio
    dei giorni che ci portano piano piano
    al primaverile equinozio!
    Subito dopo l’allegro carnevale
    che alle brutte cose
    di certo non fa pensare.
    A metà mese tutto è
    all’amore dedicato,
    a questo San Valentino
    ci ha pensato!
    Cuori, fiori e sentimenti
    avvolgono tutti gli
    esseri viventi.
    Tutto fuori è colorato
    di tenui tinte il prato
    è costellato.
    Profumo di viole,
    leggero e delicato
    il giallo, il verde,
    l’azzurro di un cielo
    terso e di nuvole spazzato.
    Sembra davvero tutto così bello
    peccato che, dentro al cuore
    di ognuno ,c’è sempre posto
    per un triste fardello.
    Queste bellezze, di certo
    non ci fa assaporare
    impedendoci anche di amare.
    Buttiamo via come coriandoli
    i brutti pensieri, abbracciamo
    la vita convinti che oggi
    sarà meglio di ieri!!!

    http://youtu.be/J-3qkaKB_Bg

  20. Complimenti vivissimi cara Daniela, è la più bella poesia su febbraio che abbia mai letto!
    E’ completa, piena di sensibilità e mostra uno spirito ottimistico. E’ di quelle da fare studiare a scuola. Ci hai pensato?

  21. THERE’S STILL TIME, BROTHER

    Il mondo nuovo che verrà
    con tappeti di crisantemi
    ricoprirà le roventi rovine
    di deliranti vagheggiamenti.

    Pinnacoli sbrecciati dall’orgoglio
    innalzeranno torvi stendardi,
    onta per gli sconfitti: invano
    sull’occidente risorgerà il sole.

    Il mondo nuovo che verrà
    come voce sommessa, o eco,
    già rimbalza sull’anima sorda
    dell’uomo dicendo “C’é tempo”.

    (R.R., 9/02/2013)

    ___________________________

    («There’s still time, Brother», dal film “L’ultima spiaggia”, 1959
    http://www.youtube.com/watch?v=EMzEWpKKOZs,
    http://reflectionsonfilmandtelevision.blogspot.it/2011/06/cult-movie-review-on-beach-1959.html)

  22. Adesso viviamo come esploratori in questo mondo nuovo, tentando di non perdere le coordinate della terra di mezzo, che fa da ponte tra il prima e il dopo, ma ci occorrono occhi nuovi per scorgere oltre.
    (Tosca Pagliari)
    d

  23. UNA SOLA ROSA
    P
    Ci sono rose
    che non appassiscono mai,
    sono rosse
    sono vellutate
    profumano
    d’incomparabile mistura.
    Ci sono rose
    che trovano
    acqua
    luce
    e aria
    nel pensiero
    e lì sbocciano
    eterne.
    Ci sono rose
    che nessuno
    potrà mai comprare
    mai coltivare
    mai raccogliere
    soltanto ricevere.
    Ci sono rose
    di petali palpitanti
    e di queste rose
    te ne basta
    una sola.
    Una sola
    per durare
    tutta la vita
    e oltre.

    ( Tosca Pagliari)

  24. LA MACCHINA DEL TEMPO

    j

    La macchina del tempo
    viaggia solo nella mia testa
    sa percorsi solo all’incontrario
    verso l’ignoto non sa dirigersi.

    La macchina del tempo
    fa il pieno con i ricordi
    ma non si mette in moto.

    La macchina del tempo
    la spinge il desiderio
    di ritrovare quel che s’è perso
    ma non si muove.

    La macchina del tempo
    l’ha progettata la disperazione
    la collauda la rassegnazione.

    (Tosca Pagliari)

  25. IL RESPIRO DELLA VITA

    Non è una macchina il tempo,
    una sfera armillare manipolabile,
    una clessidra dove la sabbia
    possa miracolosamente risalire.

    Non è un manufatto,un prodigio
    della tecnologia,una realtà virtuale,
    un videogioco con cui trastullarsi.

    Il tempo è il respiro della vita stessa,
    il respiro dell’individuo, del cosmo,
    della stessa natura, nelle stagioni
    dove, senza forzature, tutto si rinnova.

    (R.R., 17/02/2013)

  26. IL FESTIVAL DI SANREMO

    Anche quest’anno il Festival è andato
    e dietro di sè le solite polemiche ha portato.
    Ma devo proprio dire che tanto l’ho apprezzato
    Fabio e Lucianina son stati grandi davvero
    mostrando intelligenza, ironia, sensibilità
    ma soprattutto grande simpatia.
    Belle le canzoni, con i giovani artisti
    che hanno cantato senza aver fischi,
    anche gli ospiti, con gran fermento
    ci han regalato, ancora una volta,
    il loro immenso talento.
    Di certo qualche contestazione
    non è mancata… ma la polemica
    va sempre accettata per essere
    degnamente superata.
    Due “bellone” il palco han solcato
    ma il carisma della Littizzetto
    non han di certo sfiorato.
    Lei è piccolina di statura
    ma è di gran levatura,
    di certo non le manda a dire
    e tutti l’ha stanno a sentire.
    Quella di Mengoni è una scelta reale
    ha vinto con la canzone “L’essenziale”,
    al secondo posto Elio sta
    ed al terzo i bravissimi Modà.
    I giovani poi son da menzionare
    ha vinto Antonio Maggio
    con “Mi servirebbe sapere”.
    Son davvero contenta di averlo guardato
    in barba a chi lo ha voluto snobbare!!!

    http://youtu.be/8-KrJxrQGQg

  27. SORPRESA

    Il mondo nuovo è imprevedibile.
    Spiazza, stupisce e talvolta diverte.
    Rompe gli schemi e la prosopopea
    denuda nel suo pietoso rachitismo.
    Impone dilemmi amletici là dove
    il vecchio mondo biascicava certezze.

    (R.R., 18/02/2013)

  28. IL VOTO

    Domani è un giorno da non scordare
    ogni italiano deve andare a votare.
    E’ un diritto ma anche un dovere
    se l’Italia si vuol salvare.
    Ma io sapete,non mi sento certo briosa
    son più confusa che persuasa
    non so proprio per chi votare
    per me son tutti da evitare!!!
    Chi promette il rimborso delle tasse
    e chi,facendo il comico riempie le piazze….
    mi sembra davvero la torre di Babele
    dove tutti tutti parlano ma nessuno
    fa il proprio dovere.
    Alla Cancelliera non dobbiam certo sottostare
    evviva l’Italia e chi la vuol davvero salvare!!!!

    http://youtu.be/5MMzG-an6uI

  29. Qui rischiamo sepoltura da cenere vulcanica. Lo spettacolo è stupendo: zampilli rossi nel cielo nero, ma poi color nero è anche la nube che va a scaricarsi da quale parte e si sta a guardarne la direzione col cuore in gola. Tuttavia penso che godere di un simile spettacolo e pagarne il prezzo delle conseguenze sia più equo che guardare certi spettacoli televisivi e poi doverne pagare il canone.

  30. Il mondo nuovo che verrà per alcuni …pensatori equivale a un caotico brodo primordiale su cui miracolosamente dovrà spuntare il sol dell’avvenir. Meglio incrociare le dita…

  31. Farsi largo a forza d’insulti e demagogia istrionica: ecco lo “stile” sulla cresta dell’onda. La voce pacata, umana espressione del pensiero prudente e meditativo, viene stravolta in un urlo sguaiato che trascina in ipnosi la mente e agita le viscere mentre zittisce la ragione.

  32. Nel mondo nuovo si è evoluta un’altra razza umana: è isterica, esaurita, prepotente, frustrata, stressata, totalmente “rincoglionita”. Volevo trovare un sinonimo più elegante a quest’ultimo aggettivo, ma, perdonatemi, non ci sono riuscita, comunque accetto suggerimenti.

  33. Qui non ci facciamo mancare niente. La montagna sputa fuoco. Il vento trascina la polvere vulcanica e la sparge copiosa ora da una parte ora dall’altra. Per domani è prevista un’allerta meteo con pretese di bibbliche alluvioni. C’è tutto: fuoco, aria, terra, acqua. Che si può desiderare di più?

  34. Se vogliamo allinearci alle cineserie oggi tanto di moda (l’erba del vicino è sempre più verde) potrei proporre il metallo e il legno. Per i cinesi gli elementi infatti sono cinque: metallo, legno, terra, acqua, fuoco. Potremmo fare qualche cambio come un tempo si faceva con le figurine dei calciatori. Non mi meraviglia il fatto che a loro… manchi l’aria: hanno ricoperto le megalopoli dell’ex Celeste Impero con micidiali cappe di smog!

  35. Già a loro manca l’aria come elemento, che poi è il primo essenziale elemento che ci serve subito al momento della nascita. Strano. Forse col fatto che l’aria sia impalpabile non la classificano come elemento, ma come qualcos’altro. Bisognerebbe saperne di più. Conoscete qualche cinese illuminato sulla faccenda?

  36. MEDITAZIONE

    Il nuovo mondo che verrà
    avanza in una fitta nebbia
    dove fantasmi minacciosi
    sembrano minare la speranza.

    Come nella nebbia il passo
    deve procedere con cautela
    per evitare il baratro e mai
    illudersi con ingenui sogni.

    (R.R., 10/03/2013)

  37. j

    “Accendo la TV. Il solito abbaiare dei politici: quelli di destra ululano ‘La manovra ci salverà dalla bancarotta e risanerà la nostra economia!’, quelli di sinistra ‘È una manovra ingiusta, non ci salverà dalla bancarotta e faremo la fine della Grecia!’. Poi compare il papa che dal fresco di Castel Gandolfo legge in un italiano incerto un foglietto a un gruppo di suore cinesi e di turisti turchi: ‘Besogna che voi fate qualkosa per Corno d’Africa, ma fate fretta perché lì muoiono de fame! Farei io, ma sono troppo occupato'”.
    L’autore di Fantozzi, inserito nella lista dei Grandi Libri dell’Italia unita e da Alessandro Baricco nel pantheon degli scrittori insieme a Fenoglio, Dickens e Cartesio, è senza dubbio uno dei grandi vecchi del nostro paese: lucido come i migliori misantropi, saggio perché carogna.
    Proprio la voce di cui c’è bisogno in questi tempi di crisi. In questo libro mostruosamente caustico e irriverente, Villaggio dispensa i suoi migliori pensieri di saggezza sulla politica e la società italiana: dall’ipocrisia dei benpensanti “sinistresi” all’inarrestabile declino dell’Occidente, dal linguaggio oscuro che impera nei talk show (“il politichese ricorda vagamente la scrittura cuneiforme dei Sumeri”) alla borghesia notoriamente sedentaria (“davanti ai bar o alle panetterie ormai si parcheggia in terza fila…”). Pillole amare, illuminanti, catastroficamente ironiche, sempre divertenti, “per spazzare via capitalismo, consumismo, comunismo e catechismo”.

    PRIMO CAPITO ebook http://www.librimondadori.it/content/download/29481/1728571/version/1/file/Villaggio_Merda.pdf

  38. Unicuique suum. Ogni comico riflette e asseconda una porzione di umanità, una filosofia, una visione del mondo, forse anche una morale sociale. Si tratta di vedere se quel tipo di rispecchiamento giova come stimolo a reagire, o culla un amaro fatalismo.
    Villaggio, attore peraltro degnissimo (penso alla sua mirabile interpretazione nella “Voce della luna” di Fellini) in fondo porta sulla scena popolare due personaggi perdenti e disadattati: Fracchia e Fantozzi, vittime di un sistema che stritola senza speranza il mondo piccolo borghese.Maschere che fanno ridere di un riso amaro, rinunciatario e sottilmente autolesionista. D’altra parte è difficile trovare comici che sappiano elevarsi sulla facile banalità, risparmiandoci déjà vu di bassa goliardia o freddure pseudo intellettuali. Il comico dovrebbe essere un signore,(penso ad esempio, fra i tanti, a Carlo Dapporto) non un guitto, e saper trattare la stessa merda con superiore raffinatezza, e con disdegnato distacco. Virtù assai rara e difficile da coltivare con i tempi che corrono.

  39. HABEMUS PAPAM

    Stasera alle 19.06, fumata bianca ed elezione del nuovo Papa. E’ il 266 Papa di Roma, argentino ma figlio di emigrati piemontesi,si chiama Jorge Mario Bergoglio, ma ha scelto come nome “Francesco”.
    Nella sua presentazione mi è molto piaciuto, si è mostrato umile e mi ha molto commosso. Mi piace davvero molto questo Papa Francesco. Sono davvero felice!!!

    http://youtu.be/RsmrMPc3PYw

  40. “DALLA FINE DEL MONDO”

    Anch’io sono molto felice per questa elezione di un Papa che viene, come ha detto, “dalla fine del mondo” e ha scelto un nome, quello di S.Francesco, dove santità, umanità. umiltà e amore per la vita si coniugano con la poesia. In un momento in cui, su scala planetaria, sono drammatiche le dinamiche di divisione in nome della religione, dell’etnia, della classe sociale e della cultura, questo sembra un segno di speranza e un messaggio che mi piace pensare venga dal Cielo. Un Papa che viene “dalla fine del mondo” poi mi evoca, al di là dell’esplicito riferimento al paese d’origine, una metafora potente, direi apocalittica, una sapienza profonda sulle cose di questo mondo, di ciò che veramente vale e di ciò che nella sua inconsistenza illusoria è destinato a fallire. Benvenuto Papa Francesco!

  41. Habemus Papam. Un Papa che arriva dalla fine del mondo saprà certo parlare a questo nuovo mondo. Mi ha fatto una buona impressione e la cosa mi consola perchè io vado ad impressioni e difficilmente le percepisco sbagliate.
    Ho fatto il conto che da quando sono al mondo questo è il sesto Papa. Ogni Papa è come un’era, segna un periodo storico nel quale le storie personali di ognuno di noi si ambientano. Mi appresto a vivere l’era di Papa Francesco.
    Ho sempre creduto che la Chiesa dovesse essere così come l’intendeva San Francesco e questo nome preso dal Papa mi sembra di buon auspicio. Benvenuto Papa Francesco.

  42. Raffaele, che ti devo dire, la religiosità è un conto, la religione un altro. La religione è intrallazzo umano, la religiosità è percezione del divino. La storia dei papi non fa onore, in linea di massima, alla religiosità, tranne qualche sporadico caso. La Chiesa si regge da oltre duemila anni e sappiamo che a volte si è poggiata su pilastri discutibili, ma si sa sempre tutto dopo, il durante è ovattato, edulcorato, addirittura occultato. Se è per questo del Papa precedente si vociferava che … http://www.dailymotion.com/video/x40v9f_papa-ratzinger-e-il-nazismo_news#.UUNtJqPGDCo
    Ma di tutto si dice e di tutto si pensa, le prove non le avremo, la chiarezza sarà sempre figlia dell’ombra. Non ci resta che sperare in qualcosa di buono, qualcosa di positivo che prenda consistenza anche attraverso oscuri percorsi. Dalla rosa nasce la spina e dalla spina nasce la rosa.

  43. Valuteremo, lasciando tempo al tempo, con obiettività, senza pregiudizi, senza animosità, ma anche con la dovuta informazione e la migliore religiosità possibile.

  44. Guardare oltre le apparenze, significa guardare al futuro. Oltre il fenomeno visibile c’è sempre l’orizzonte su cui mira lo sguardo del desiderio e la dimensione del possibile. Accontentarsi del qui e ora è la discutibile saggezza della senilità.

  45. Già! Ma perchè si diventa saggi da vecchi quando oramai si è scelto quel che si doveva scegliere, s’è fatto quel che si doveva fare e il tempo per qualcos’altro è sempre meno? Si dovrebbe nascere all’incontrario:subito saggi, subito pronti. Oppure vivere una vita per imparare e l’altra per mettere in opera. Ma a quest’ora sono stanca, ho sonno e dico fesserie. Buona notte.

  46. Infatti.
    Il luogo comune della saggezza databile nell’età anziana, come sopra dicevo, è assai discutibile, talvolta patetico. Potrebbe essere un’idealizzazione, un modo per negare quelle che sono spesso le conseguenze dell’invecchiamento: deterioramento delle risorse mentali, regressione comportamentale, disadattamento alle trasformazioni dell’ambiente di vita.
    Specialmente in questi tempi essere anziani è una iattura.
    Circa l’inversione del ciclo di vita, come ipotesi immaginaria, c’è da dire che porterebbe, insieme a indiscutibili vantaggi, indiscutibili e inquietanti problemi.
    Cfr.http://it.wikipedia.org/wiki/Il_curioso_caso_di_Benjamin_Button_(film)

  47. Ciao blog, ciao bloggers stabili e di passaggio. Buona domenica. Good Palm Sunday! Corrono i giorni, le stagioni, i mesi, le festività. Recita l’adagio: “Chi campa un anno vede tutte le feste”. Allora ad ogni festa si può dire: “Anche quest’anno, nel bene e nel male, fin qui ci sono arrivato/a. Alla prossima allora, alla festa di Pasqua.

    • Sembra che il “nuovo mondo” debba venire alla luce in un travaglio di apprensioni e dolorose crisi politico-economiche, con futuro inquietante che s’affaccia all’orizzonte. Penso alla Pasqua come ad una simbologia primaverile di rinascita e di speranza. Con questo spirito, forse ingenuo, forse dettato dall’istinto di sopravvivenza, mi auguro e vi auguro la migliore, più felice e più serena Pasqua possibile.
      http://www.panoramio.com/photo/87782441

  48. Raffaele, sono bellissimi i non-ti-scordar-di-me. Li devo piantare anch’io. Ultimamente ho la fissazione delle piante e dei fiori, ho scoperto che la chiamano “garden therapy” e di certo è che in qualche modo funziona.
    Ho dipinto le uova quest’anno era da decine e decine di anni che non lo facevo.
    Credo anch’io che il quadro storico-politico-economico-sociale non sia dei migliori, anzi a guardarlo bene fa paura. Siamo tutti molto angosciati e tetri, ma riscoprire i piccoli piaceri d’un tempo, una quotidianità fatta di cose semplice, di rituali di vita al passo con le feste e le stagioni forse questo una spintarella di ottimismo ce la può anche dare. Del resto chi ci ha preceduto ha vissuto guerre e miserie eppure gli spazi per le semplici delizie è sempre riuscito a ricavarseli. Impariamo pure noi.

    Buona Pasqua per domani e per ogni altro giorno

    k

  49. CIOCCOLAPPACIFICHIAMOCI.

    Dopo una colossale scorpacciata di cioccolato mi sento in pace col mondo intero.
    E mi è chiaro perchè la Storia narra chi i popoli precolombiani non conoscessero l’uso delle armi: sono stati i primi dententori di questo prodigioso cibo ed anche loro erano in pace col mondo intero.
    E guarda caso che il cioccolato è un cibo tipico di una festa che auspica la pace.
    Troppe coincidenze tra il cioccolato e la pace?
    Dite che ho fatto indigestione e ho le idee confuse?
    Certo è che un mondo di cioccolato sarebbe troppo buono.

    Se poi anche questo fosse vero sarebbe la perfezione assoluta:http://www.ilgiornale.it/news/cronache/basta-sensi-colpa-pi-mangi-cioccolato-e-pi-diventi-magro.html

    ò

  50. Che i popoli precolombiani fossero così pacifici ho qualche dubbio.

    “Vennero suonati il cupo tamburo di Huichilobos e molte altre buccine e corni e strumenti come trombe, e il frastuono era terrificante. Tutti noi guardammo in direzione della grande Piramide, da dove giungeva il suono e vedemmo che i nostri compagni catturati quando era stato sconfitto Cortés, venivano portati a forza su per i gradini per essere sacrificati. Quando li ebbero portati sulla piccola piazza, davanti al santuario dove sono custoditi i loro maledetti idoli, vedemmo che ponevano piume sulle teste di molti di loro, e ventagli nelle loro mani; e li costrinsero a danzare davanti a Hiuchilobos, e dopo che ebbero danzato, immediatamente li stesero riversi su pietre piuttosto strette preparate per il sacrificio, e con coltelli di pietra squarciarono loro il petto ed estrassero i cuori palpitanti e li offrirono agli idoli che stavano là. Quindi a calci gettarono i corpi giù per la gradinata e i macellai indios che li attendevano là sotto tagliarono le braccia e i piedi e scuoiarono la pelle dei volti e quindi la prepararono come fosse pelle da guanti, con le barbe, e la conservarono per le loro feste.Allo stesso modo sacrificarono tutti gli altri e mangiarono le gambe e le braccia e offrirono agli idoli i cuori e il sangue” a riportare inorridito la vicenda è Bernal Diaz del Castillo, uno dei conquistadores del Messico, che durante l’assedio di Tenochtitlan fu costretto ad assistere impotente alla morte dei compagni. Ma se è vero che i corpi delle vittime venivano mangiate, non si trattava tuttavia di puro cannibalismo. Anche in questo caso, infatti, la natura della cerimonia era rituale, “era un pasto rituale” – osserva il Katz – “una sanguinosa comunione con gli dei”.

    Tratto da: http://www.parodos.it/curiositatorture.htm

    In ogni caso condivido il parere di Tosca estimatrice del cioccolato che, tra l’altro, sembra sia un antidepressivo naturale: cfr. http://www.my-personaltrainer.it/integratori/cacao-cioccolato1.html

  51. Quando le pulsioni più primitive e sadiche trovano un pretesto, anche religioso, per scatenarsi l’essere umano si manifesta più feroce di qualsiasi belva.

  52. E’ un signora molto amata e molto detestata, dipende da chi può stare a guardarla e da chi è costretto a rimediare alle sue maldestre “uscite”.

    l

    O così

    m

    o così.

  53. PROTESTA DEL TELEUTENTE
    (Anagramma da “il treno lungo e solitario”)

    Ingioiellate nostro urlo:
    no risoluto telegiornali!

    (Dedicato a Daniela)

  54. Però quanti bei vagoni ha questo treno!
    Aggiungetene ancora se potete, siete fantastici!
    Io non riesco a trovare la stazione, se dura così dovrò tirare qualche freno d’emergenza.
    Buona notte
    e domani è già lunedì,
    ma la domenica chi l’ha vista?

  55. … ancora treni…

    L’ultimo treno per tutti
    Arriva e piano piano
    Se ne va in tutta
    Tranquillità.

    Tutti lo aspettano
    Restano fermi, lo guardano
    Arrivare con la sua
    Infinita grandezza
    Niente è pari alla sua fierezza.

    Te lo trovi davanti… sembra quasi
    Ossequiante

    Lo vorresti
    Osservare ma
    Non te lo lascia fare.
    Davanti a te nessuno
    Osa nemmeno respirare
    Nulla ti può arrestare.

    http://youtu.be/gWzxUzRHUcE

  56. Domani domenica! Ci saranno molte cose da fare, il riposo è un’utopia, ma non a ritmi frenetici. Non suonerà la sveglia e ogni cosà avrà il tempo che le si vorrà dare. Grande conquista riconquistare quel che forse un tempo era la normalità.
    Buona notte.
    Domani è domenica, speriamo che non sia l’inganno leopardiano.
    Buona notte ancora.

  57. Buona domenica anche a te. Le tue fotografie sono sempre molto suggestive.
    Qui oggi c’è un venticello noiosetto, se passa sarà una gradevole giornata di primavera anche qui, se non passa dovrò farmi passare, in qualche modo, il fastidio che mi dà.

  58. e

    LA PARTE E IL TUTTO

    Dove andremo?
    Dove andremo
    dopo questo paradiso e questo inferno,
    dopo queste gioie e dopo questi dolori,
    dopo aver attraversato il tempo
    liberato i pensieri
    amato e odiato,
    fatto e disfatto
    il dritto e il rovescio,
    dopo aver sognato
    realizzato,
    finito,
    dove andremo?
    Il nulla non attende nulla
    non andremo nel nulla.
    Se i nostri sensi
    smetteranno d’ingannarci
    travalicheremo l’universo.
    Non possiamo aspettarci
    altri paradisi ed altri inferni
    non possiamo andare
    verso la ripetizione.
    Magari
    ci ingloberemo di nuovo
    in quel tutto
    da cui ci siamo staccati
    per imparare a riconoscere
    la parte dal tutto.
    (Tosca Pagliari)

  59. Una poesia, scritta con sentimento e profondamente filosofica, evocatrice del mito dell’eterno ritorno. Da meditare.

    P.S. La Signora Etna è una fumatrice di gran classe, all’altezza di Marlene Dietrich o Greta Garbo: un’artista spettacolare. E’ la prima volta che vedo un prodigio del genere!

  60. Buona notte blog
    buona notte bloggers
    buona notte notte
    sii una buona notte
    compensa il tran tran del giorno passato
    prepara il vigore per il giorno futuro
    regala sogni sereni
    quei sogni discreti
    che non ti facciano gioire per il risveglio
    ma neanche patire per il risveglio
    quei sogni benevoli
    che facciano da giusto contrappeso
    alla realtà su cui domani ci affacceremo.

    è

  61. AMMAZZARE LA SOLITUDINE
    Per ammazzare la solitudine:
    sette colpi di luce
    da sette finestre aperte,
    sette spennellate di colore
    in sette grandi stanze,
    sette profumi di fiori
    in sette metri
    di balcone,
    sette ceri
    su sette altari,
    sette fiati
    per sette sospiri
    sette silenzi
    vestiti di sette zitte parole
    sette salti
    su sette fossi
    d’acqua scura di paura,
    sette dita
    su sette tasti di una tastiera
    e la solitudine
    ancora non muore
    sta lì
    e resiste
    convinta
    d’esserti amica.
    ( Tosca Pagliari)

  62. Grazie Raffaele, ma toglimi una curiosità: la virgola tra com e plesso è un errore di battitura o un fatto voluto? Nel caso fosse la seconda ipotesi mi delucidi per favore che non riesco a cogliere nulla d’intrinseco.

  63. Ho fatto il conto di tutti i “miei” presidenti italiani. Sto aspettando il decimo! Le cariche dei primi non sono durate proprio sette anni se no sarei proprio là là, sicchè mi sento giovincella contando gli anni giusti e tenendo conto che il primo dei “miei” presidenti l’ho trovato a carica iniziata. Ora li metto tutti in fila così trarrete, più o meno, la somma dei miei anni.
    Giovanni Gronchi, Antonio Segni,Giuseppe Saragat, Giovanni Leone, Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano.

  64. Un errore di battitura. Quindi può essere corretto.

    Circa i presidenti io avevo un anno con E.De Nicola,ma ovviamente ero troppo piccolo per ricordarmelo. I miei ricordi invece iniziano da G.Gronchi.
    Volendo aggiungere un altro riferimento storico, il primo papa della mia storia è stato Pio XII e me lo ricordo molto bene.

    Buona giornata.

  65. – It’s raining. It’s raning a lot!
    – Is it rainig cats and dogs?
    – No, it’ s raining only “kazz…of…”
    – Of stones?
    – No.
    – Sassi?
    – No, only “petre!” “petre da nostra muntagna incazzata di brutto”

    Scherzi a parte, fuori c’è un ticchettio poco confortante e la Signora Etna s’è messa un cappello ad imitazione del fungo della bomba atomica. Speriamo che sbollisca alla svelta. Si prospetta un fine settimana con la ramazza in mano a riempire sacchi.

  66. Vedo …. nero.

    Mi guardo intorno, tutto è nero
    strade, tetti, piazze…non sembra vero.
    Questo, dell’Etna è l’ultimo dono
    niente si salva da questa nera pioggia
    neanche se si chiede alla natura, perdono.
    L’Etna ruggisce, sembra indemoniata
    tremano i vetri, la luce è oscurata
    e subito cade una nera pioggia
    di pietre nere,piccole, grandi
    che rovinano tutto, terreni e piante.
    Adesso è ora di terminare,
    i tuoi boati metti a tacere…
    abbiam bisogno di respirare
    un’aria pura che non fa tossire.
    Vogliam le strade, le case e i tetti
    senza più quei brutti pezzetti
    di pietra lavica che ovunque s’attacca
    lasciandoci tutti a batter la fiacca!!!

    http://youtu.be/QlB5Xnbsft8

  67. La descrittiva testimonianza poetica di Daniela mi conferma che questa “vicina di casa” è un tantino…ingombrante! Credo sia anche molto interessante sul piano psicologico questa vicinanza. Un vulcano rappresenta, nel suo eruttare “materiali profondi”, l’espressione di quanto alberga nelle “viscere” della mente, non sempre perfettamente conosciuto e prevedibile, in alcune occasioni “agìto”, con conseguenze “vistose” e non sempre gradevoli. D’altra parte l’Etna, a parte qualche storico eccesso, credo sia un vulcano con il quale si possa convivere abbastanza tranquillamente. Diversa è la situazione del Vesuvio e della zona Flegrea, dove la latenza del mostro potrebbe interrompersi in un modo apocalittico. Mia nonna napoletana diceva spesso”Quando si sceterà ‘o Vesuvio” (Quando si sveglierà il Vesuvio) lasciando intendere un evento disastroso oltre che grandioso, collocabile in un futuro imprevedibile,ma certo.
    Una buona giornata “vulcanica”, nel senso migliore.

  68. A

    CON LA CENERE VULCANICA SI STA A BOCCA CHIUSA.
    L’aria è irrespirabile, il paesaggio è deprimente, la circolazione stradale difficoltosa e anche andare a piedi è un pericolo. E che si fa? Si aspetta la “manna dal cielo”? Ma dal cielo ci è arrivata solo la cenere vulcanica ripetutamente. Non esiste lo stato di calamità sull’isola del profondo Sud? La protezione civile? L’esercito? Volenteriosa gioventù che si organizza e spala il proprio quartiere? ( Ma poi, in questo caso, si dovrebbe sapere dove andarla a depositare). Si sono riempiti tanti sacchi e creato grottesche trincee agli angoli delle strade con la cenere scacciata da terrazze, balconi e cortili. C’è chi spazza pazientemente il quadrato di marciapiede di rimpetto casa, ma serve solo a levare la cenere di qua e tirararla più in là, il panorama non cambia di molto. Intanto tutti zitti e buoni ad aspettare che magari la montagna se la risucchi intanto che noi ci risucchiamo ogni eventuale protesta. La montagna s’è mugugnata e poi è esplosa, noi siamo più resistenti ci mugugnamo e basta. E se cominciassimo uno dopo l’altro a reclamare qualcosa senza pensare : – Ma devo essere io per primo? Ma mi devo andare a fare “murmuriare dalla gente”? Pensare invece: ” Dove sono finiti i miei diritti civili ?” E poi gridare forte per riaverli. Troppo difficile in Sicilia. Intanto qualche “pensata” giusta proviamo comunque a farla.
    Buona serata e speriamo che domani non tiri vento che già è difficile andare in giro così.

  69. Scocciatura? La scocciatura è una noia da poco. Questa è emergenza bella e buona o ci ammaleremo come minimo. Questa polvere piuttosto dura e ruvida danneggia gli occhi e i polmoni e altri danni collaterali che non sto qui a raccontare se no mi accusano pesino di allarmismo che è più comodo di tutto il resto accusare di allarmismo.

  70. Intanto che qui si soffre per la cenere vulcanica guardate che si fa altrove: si progetta e si realizza di tutto di più. Nel mondo nuovo che verrà qualcosa d’avveniristico già c’è. Giardini botanici come una città di elfi a Singapore

    ” alt=”è” />
    http://life.wired.it/foto/2011/12/24/giardini-botanici-singapore-15884.html

    “Alberi giganti che tagliano il cielo di Singapore. Un bosco artificiale a energia solare alto come i grattacieli della metropoli, progettato da un team internazionale di architetti, ingegneri e paesaggisti della Wilkinson Eyre e della Grant Associates, che aprirà i battenti a giugno. Un luogo incantato dove tecnologie rinnovabili e botanica s’incastrano per dar vita a una sostenibilità architettonica mai vista prima. Una distesa verde e verticale che si snoderà lunga la South Marina bay con una superficie totale di quasi 17 mila metri quadrati, composta da piante colossali di cemento ma anche da giardini botanici e dalle due serre climatizzate carbon neutral più grandi del pianeta. Costellata da sistemi di produzione energetica….. ( continua a leggere: http://www.corriere.it/ambiente/12_aprile_12/singapore-bosco-artificiale-clerici_5e1bb11c-83e8-11e1-8bd9-25a08dbe0046.shtml )

  71. Rettifico: un’allarmante scocciatura, con inquietanti conseguenze per la salute. A quanto pare non è solo colpa della signora Etna, ma anche di chi amministra un territorio così esposto alle conseguenze dell’attività vulcanica.
    Mi verrebbe un pensiero manzoniano: “Così andavano le cose nel secolo XVII” (in Brianza e dintorni); “così vanno le cose nel secolo XXI” (nel territorio etneo),
    Auguri.

  72. Anche questo sabato ci risiamo! Pare le sia presa la “febbre del sabato sera”! Balla e fa ballare, che se ne stia composta a casa sua non se ne parla neanche. E io guardo il nuvolone nero con fantozziano scoramento. “Che la cenere non cada qui, che non cada qui, che non cada qui …

    l

  73. Buon 1° Maggio con l’Inno dei lavoratori (testo di Filippo Turati, musica di Amintore Galli)

    http://www.youtube.com/watch?v=yUNo8g7v8rc

    Su fratelli, su compagne,
    su, venite in fitta schiera:
    sulla libera bandiera
    splende il sol dell’avvenir.

    Nelle pene e nell’insulto
    ci stringemmo in mutuo patto,
    la gran causa del riscatto
    niun di noi vorrà tradir.

    Il riscatto del lavoro
    dei suoi figli opra sarà:
    o vivremo del lavoro
    o pugnando si morrà.

    o vivremo del lavoro
    o pugnando si morrà.
    o vivremo del lavoro
    o pugnando si morrà.

    La risaia e la miniera
    ci han fiaccati ad ogni stento
    come i bruti d’un armento
    siam sfruttati dai signor.

    I signor per cui pugnammo
    ci han rubato il nostro pane,
    ci han promessa una dimane:
    la dima si aspetta ancor.

    Il riscatto del lavoro…

    L’esecrato capitale
    nelle macchine ci schiaccia,
    l’altrui solco queste braccia
    son dannate a fecondar.

    Lo strumento del lavoro
    nelle mani dei redenti
    spenga gli odii e fra le genti
    chiami il dritto a trionfar.

    Il riscatto del lavoro…

    Se divisi siam canaglia,
    stretti in fascio siam potenti;
    sono il nerbo delle genti
    quei che han braccio e che han cor.

    Ogni cosa è sudor nostro,
    noi disfar, rifar possiamo;
    la consegna sia: sorgiamo
    troppo lungo fu il dolor.

    Il riscatto del lavoro…

    Maledetto chi gavazza
    nell’ebbrezza dei festini,
    fin che i giorni un uom trascini
    senza pane e senza amor.

    Maledetto chi non geme
    dello scempio dei fratelli,
    chi di pace ne favelli
    sotto il pie dell’oppressor.

    Il riscatto del lavoro…

    I confini scellerati
    cancelliam dagli emisferi;
    i nemici, gli stranieri
    non son lungi ma son qui.

    Guerra al regno della Guerra,
    morte al regno della morte;
    contro il dritto del del più forte,
    forza amici, è giunto il dì.

    Il riscatto del lavoro…

    O sorelle di fatica
    o consorti negli affanni
    che ai negrieri, che ai tiranni
    deste il sangue e la beltà.

    Agli imbelli, ai proni al giogo
    mai non splenda il vostro riso:
    un esercito diviso
    la vittoria non corrà.

    Il riscatto del lavoro…

    Se eguaglianza non è frode,
    fratellanza un’ironia,
    se pugnar non fu follia
    per la santa libertà;

    Su fratelli, su compagne,
    tutti i poveri son servi:
    cogli ignavi e coi protervi
    il transigere è viltà.

    Il riscatto del lavoro…

  74. Buon primo maggio, navigando in questo mare.

    IL MARE DEL WEB
    a

    Il mare del web
    è un mare solitario.
    Navighi
    insieme ai solitari
    che cavalcano
    onde di richiamo
    per condividere
    una solitudine
    o per proporre
    una parte di sé.

    Il mare del web
    è un mare di pesci guizzanti
    che s’incontrano veloci
    e veloci si disperdono
    così uguali
    così diversi
    che si confondono.

    Il mare del web
    è un mare artificiale
    racchiuso da dighe eteree
    per non disperdere i flutti
    dei molteplici pensieri
    che circolano
    si scambiano
    si alimentano
    qualche volta si affrontano
    qualche volta si confrontano.

    Nel mare del web
    ti ci tuffi
    e ci resti a nuotare
    sino allo sfinimento
    in attesa di tutto e di nulla.
    Infine
    ne esci inzuppato
    ma non corri ad asciugarti
    lasci evaporare
    adagio
    adagio
    adagio
    in attesa di un’altra tentazione
    di un altro tuffo
    di un altro schizzo
    nel gorgo di migliaia di altri schizzi
    spruzzati su ali di speranza
    a pelo d’acqua.
    ( Tosca Pagliari)

    • Assomiglia molto alla “gallinella di mare” o “mazzola””, di carne in verità squisita. Sono d’accordo anch’io che mangiarlo sarebbe una barbarie. Meglio mangiarselo… con gli occhi e lascialo campare in pace.

  75. La poesia “Il mare del web” mi ha fatto pensare a quanto questa metafora sia appropriata. In effetti su questo mare virtuale “navigano” alcuni per motivi di lavoro, un po’ come i marinai sui pescherecci, altri lo frequentano per svago conformistico e per evasione come i “tipi da spiaggia” (mi vengono in mente alcuni film degli anni ’60 o canzonette tipo “Con le pinne,il fucile e gli occhiali”), Vi sono infatti quelli che amano accalcarsi su “spiagge web” tutte uguali,tra file di ombrelloni tutti uguali, per fare cose banali e tutte uguali (chiacchiere, abbronzature, cocco, gelato, scherzi in acqua,ecc) vedi le chat, alcuni blog e quelli che cercano una caletta semideserta per godere la natura incontaminata e la compagnia motivata di pochi intimi (vedi altri “ambienti” virtuali, di diverso spessore). Ci sono quelli che vanno “al mare del web di notte”, come anime inquiete in cerca di avventure trasgressive e piccanti e quelli che lo percorrono in navigazione solitaria, come esploratori dell’etere, guidati dalla passione dell’Ulisse dantesco. Ci sono infine quelli che hanno il controllo del tempo e della navigazione (studiando le stelle, la bussola, le mappe o l’orologio) e altri – forse troppi – che s’avventurano senza controllo e senza strumenti in questo mare virtuale facendovi… naufragare il cervello.
    Buona serata.

  76. Caldo….prematuro!

    Purtroppo sei già arrivato,
    caldo insopportabile e
    ancora inaspettato!!!!
    Già si comincia a sudare
    ed a me viene da urlare:
    – Non ti sopporto, caldo maledetto…
    potevi ancora stare chiuso in un cassetto!!!
    Volevo solo un primaverile tepore
    e non un caldo ruggente
    da far tremare il cuore.
    Ma se siamo ancora in Maggio
    e già non si può stare
    a luglio ed agosto
    dove ci andremo a rifugiare?
    Dove son finite le mezze stagioni?
    me lo chiedo da tempo.
    ma non ho alcuna soluzione!!!

    http://youtu.be/0lROvMw0hEA

  77. E brava Daniela! La tua simpaticissima protesta contro il caldo ha fatto sì che il tempo s’inquietasse e per un po’ ha piovuto. Ha piovuto ed ha placato la polvere della cenere vulcanica almeno per un po’. Scrivi, scrivi ancora, scrivi così bene che se funziona siamo salvi.
    Oggi ho letto questa notizia con un giorno di ritardo:
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-03/unesco-monte-etna-sara-172142.shtml?uuid=Ab6JPnsH
    Sicchè la bella signora Etna alla fine ha ottenuto il suo bel titolo. A giugno sarà patrimonio dell’UNESCO. Ed io per dirla alla lucchese “un esco” più di casa se non mi vengono a togliere lo schifo che c’è intorno di sacchi di cenere e strade sporche. Saranno anche belle le glorie, ma i fatti?

  78. Vedi cara Etna diventerai magari patrimonio dell’UNESCO, ma non è che stiano tutti ad esultare, non ti commentano neanche. Ma che ci vuoi fare, succede ben altro al mondo, la gente ha ben altro da fare. E poi di te si è già parlato fin troppo su questo blog e quando è troppo è troppo. Giriamo pagina.

  79. Exultemus igitur!
    Che l’Etna non s’offenda per insufficiente ossequio e lesa maestà. Al massimo borbotterà un po’ tra sé e sé, eruttando qualche accidente e polvere lavica per chi non s’inchina abbastanza al suo splendore.

  80. “L’ispirazione non si cattura. Quando la si vuole catturare, è andata via.”
    (Agnès Varda)

    Allora, dico io, è preferibile lasciarsi catturare dall’ispirazione, assecondarla e accettarne tempi e modalità di suggestione.
    Buona serata.

  81. L’ispirazione
    o arriva per caso,per distrazione
    o per profonda attenzione
    o per immaginazione
    o per disperazione
    o per esaltazione
    ma non arriva mai
    per raccomandazione.
    L’ispirazione
    è un pensiero indipendente
    che vola più in alto di ogni precedente.
    L’ispirazione è il regalo d’un momento
    o l’acchiappi o ti vola via nel vento.
    L’ispirazione è l’attimo sublime
    ma a questa tiritera metto fine
    perchè d’ispirazione ha poco
    e molto invece di parole in gioco.

    Buona serata
    e coraggiosa ripresa della settimana.

  82. ANCORA SULL’ISPIRAZIONE

    Un’ispirazione forzata è come preparare frettolosamente e con poca convinzione un’insalata mista, il cui risultato è zero gusto e zero colore.

    ANAGRAMMA

    Ispirazione letteraria
    insalatiera ripeti? Zero!

    Buona giornata e buone insalate, con colore, sapore e vitamine!

  83. /

    Oggi sono contenta come una bimbetta accontentata. Ho piantato un limone in un vaso, è il mio limone. Da tanto tempo ci pensavo, ma sono quelle cose spicciole che poi non realizzi mai chissà perchè. Oggi l’ho fatto. E’ pieno di zagare profumate, ha l’abbozzo di qualche minuscolo frutto. Mi piace stare a guardarlo e odorarlo.
    C’è un modo di dire siciliano che per passare il dispiacere bisogna mangiare un limone.
    “Mangiti na lumia ca ti passa a bile”.
    Io mi accorgo che qualche elisir ce l’ha veramente dato che avere accanto tutta la pianta reca piacere.

  84. Da quei fiori
    sciolti
    dalla luce della luna,
    da quell’odore d’amore
    esasperato,
    immerso nella fragranza,
    sorse
    dall’albero del limone il giallo,
    dal suo planetario
    discesero i limoni sulla terra.

    Tenera merce!
    Si riempirono le costiere, i mercati,
    di luce, di oro silvestre,
    e aprimmo due metà
    di miracolo,
    acido congelato
    che scorreva
    dagli emisferi
    di una stella,
    e il liquore più intenso
    della natura, intrasferibile,

    vivo, irriducibile,
    nacque dalla freschezza
    del limone,
    della sua casa fragrante,
    dalla sua acida, segreta simmetria.

    Nel limone i coltelli
    han tagliato
    una piccola cattedrale
    l’abside nascosto
    aprì alla luce le acide vetrate
    e in gocce
    scivolarono i topazi,
    gli altari,
    la fresca architettura.

    Così, quando la tua mano
    impugna l’emisfero
    del tagliato
    limone sul tuo piatto,
    un universo d’oro spargi,
    una coppa gialla
    con miracoli,
    uno dei capezzoli profumati
    del petto della terra,
    il raggio della luce ch’è diventato frutta,
    il fuoco minuto di un pianeta.

    Pablo Neruda

  85. OMAGGIO AL LIMONE

    Lascia al contatto un profumo
    Incantevole.Come una brezza
    Marina avvolge seducente
    Olfatto e fantasia traendoli
    Nelle mitiche terre dove sempre
    Estate regna benedetta dal sole.

    (R.R., 17/05/2013)

  86. A proposito di Sicilia: quanto sarebbe bella senza i siciliani. Un certo tipo di siciliani, quelli che siciliani lo sono di “atavica testa”. Quelli indolenti, qualunquisti, individualisti, omertosi e chi più ne ha più ne metta, ma questi sono tanti. E quegli altri, quelli svegli, volitivi, combattivi e con tutte le virtù di questo mondo, ma che sono sempre troppo pochi in confronto a quell’altri. Spero tanto che le nuove genererazioni producano una crescita esponenziale di siciliani positivi, anche se lo si spera dai tempi del famoso “Gattopardo”, la speranza fu sempre l’ultima a morire.

  87. Oggi è fiorita la prima rosa del mio primo vaso di rose piantato da me. Mi ha dato un tocco d’emozione. E penso che se anche quel tocco d’emozione avessi avuto modo di di trapiantarlo, di espanderlo in estesa produzione, allora avrei coltivato qualcosa di grande.

    d

    Continua la garden theray.

    Buona notte

  88. Un’emozione che capisco e condivido. Le piante sono creature viventi che rispondono alle cure che ricevono. Buon fine settimana e buona garden therapy.

  89. IL CUSTODE DEI RICORDI

    Occorre un custode
    per i ricordi.
    C’è da custodire
    i ricordi.
    Ogni cuore
    ogni mente
    ha memorie
    da tutelare
    o
    si resta
    crisalide
    vuota
    di gioia
    e di pianto.
    Crisalide
    inutile
    di tempo
    vissuto
    d’aria.
    E la voce
    ci vuole la voce
    ai ricordi.
    La voce
    con qualunque mezzo
    perché i ricordi
    non si spezzino
    nel tempo
    ma
    rimangano
    catena infinita
    del nesso degli eventi.

    Tosca Pagliari ( maggio 2013).

  90. Ciao blog, sono qui, ma ci sono anche quando non ci sono. E anche voi ci siete quando non ci siete. Accade tutto ciò in una zona invisibile. Accade nell’etere, nel virtuale, ma accade. Oltre la dimensione della stretta di mano, della pacca sulla spalla, del sorriso, dello sguardo, del tono e del timbro della parola, oltre tutto questo accade di esserci. E accade di esserci anche oltre le letterine dell’alfabeto che appaiono ad ogni pressione sui tasti come una magia, come le note d’un piano, si formano parole che diventano noi. Non so se stasera sto riuscendo veramente a dire quel che voglio dire, l’importante è che riuscirete in qualche modo a capirlo. Buona serata a tutti quanti.

  91. à

    Mi piace quando suono sui tasti le parole.
    Mi piace la musica del dire
    con le dita che giocano
    tra lettere e segni
    solleticando
    l’animo stupito
    con la punta
    dei polpastrelli.
    (Tosca Pagliari)

  92. è

    Ci vorrebbe un’invenzione
    una cosmetica creazione
    un sapone
    una lozione
    che abbia la funzione,
    sul fare della sera
    dopo una giornata di bufera,
    di lavare pelle
    e spirito insieme.
    Ci vorrebbe
    un principio attivo strepitoso
    che con bollicine schiumose
    ci faccia pensare
    che la vita è tutta rose e fiori
    fiori e rose.
    ( Tosca Pagliari)

  93. Alle prime luci dell’alba sto ancora messa così.

    a

    Se non morirò di burocrazia camperò cent’anni e bacerò una nuova era che avrà debellato la piaga delle scartoffie, si spera.

  94. ,

    Buona notte e che porti un buon giorno.
    Giorno e notte
    notte e giorno
    in eterno inseguimento
    per battere le ore.
    Giorno e notte
    notte giorno
    ticchetta la vita
    sull’orologio degli eventi.
    Giorno e notte
    notte e giorno
    ti svegli bambino
    t’addormenti gia anziano
    il tempo di mezzo
    è stato tutto uno scherzo.
    Buona notte e che porti un buon giorno.

    Tosca Pagliari

  95. Toh, che riesco a scrivere!
    Consegnate le scartoffie finalmente posso ripensare al mio caro blog, ma…
    arrivo e trovo due alieni da neutralizzare e ci vuole un pochino di tempo. Neutralizzo gli alieni e impazzisce Internet: connessione intermittente! Ora pare, dico pare e mi spavento pure a dirlo, pare si sia stabilizzata. Ecco invio e vediamo un po’.

  96. Macchè! Continua a fare pazzie, mi sa che non è serata. Certo che queste inefficienze fanno preoccupare. Con tutto il mondo che gira nell’orbita telematica se s’inceppa per benino non resta che tornare nelle caverne.

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