Teniamo in conto la somma dei nostri anni, ci rammentiamo le date degli eventi più significativi, facciamo progetti futuri, ma … Il tempo, “il tempo continuo”, quello scandito dal ritmo giornaliero. Il tempo, “il tempo banale” della quotidianità. Il tempo che ci plasma impercettibilimente e ci spinge, quando erroneamente pensiamo d’essere noi a spingerlo troppo presi dalla frenesia degli atti e degli impegni. Proviamo a pensarlo questo “tempo condensato” in un continuo presente, che ci sfugge mentre ci affaccendiamo tra il prima e il dopo, il programmare e il revisionare incessante della nostra vita. Proviamo a rimisurarlo in una dimensione interiore, che parallelamente agli strumenti consueti, ci permetta di renderlo palpabile. E se il tempo vola, impariamo a volare più in alto perchè…
“Il tempo siamo noi, siamo noi la vita, il giorno chiaro, il richiamo lontano d’infinito”(scritto in gioventù)
Una Giornata Perfetta from Virgilio Villoresi on Vimeo.
E allora che domani sia una buona giornata.
L’INAFFERRABILE
Tempus fugit
E spesso invano
Mi affanno
Per rincorrerlo
Ogni volta.
Un attimo per ritornar fanciullo e fermare il tempo con l’aiuto delle creature dell’aria:
http://www.panoramio.com/photo/50659498
Bella foto, molto bella. E’ che a volte il tempo dovrebbe essere un colombo e per acchiapparlo dovremmo riuscire a mettergli il sale sulla coda.
http://landmarkinn.com/wp-json/wp/v2/posts/"http:/lm.stern.us.com/project/oberlin-mercantile-co/" Tu fuggi, ma
buy Pregabalin online Ecco, adesso ti
Metto un
Po’ di sale sulla coda e
Ormai t’afferro per sempre.
Anche questo mi ha fatto tornare bambina. Felicemente senza sale in zucca e con l’acrostico bischero, ma, in ogni caso, un pizzico di tempo l’ho ripreso davvero.
Ora ricordo: quando da bambina rincorrevo inutilmente una gallina per l’aia il mio nonno mi diceva:- O bimba, mettici il sale sulla ‘oda, vedrai che tu la pigli!
Poi rideva, rideva tanto. Ora vado e spero che oggi mi accompagni il ricordo di quella risata in tutti gli inghippi che, come sempre, inevitabilmente, salteranno fuori.
IL GUSTO DELL’ETERNO
Il tempo fugge e batte le sue ali
come i colombi, per gioco rincorsi,
che timorosi volano lontano.
Solo la calma e la contemplazione
sono un invito a farli ritornare.
Così fa il tempo, così fanno le ore,
donando a noi il gusto dell’eterno.
A proposito delle ore del giorno, una luminosa e musicale poesia di G.Carducci:
MEZZOGIORNO ALPINO
Nel gran cerchio de l’alpi, su ‘I granito
Squallido e scialbo, su’ ghiacciai candenti,
Regna sereno intenso ed infinito
Nel suo grande silenzio il mezzodí.
Pini ed abeti senza aura di venti
Si drizzano nel sol che gli penètra,
Sola garrisce in picciol suon di cetra
L’acqua che tenue tra i sassi fluí.
27 agosto 1895
…e una lirica di G. D’Annunzio:
LA SERA FIESOLANA
Fresche le mie parole ne la sera
ti sien come il fruscìo che fan le foglie
del gelso ne la man di chi le coglie
silenzioso e ancor s’attarda a l’opra lenta
su l’alta scala che s’annera
contro il fusto che s’inargenta
con le sue rame spoglie
mentre la Luna è prossima a le soglie
cerule e par che innanzi a sè distenda un velo
ove il nostro sogno giace
e par che la campagna già si senta
da lei sommersa nel notturno gelo
e da lei beva la sperata pace
senza vederla.
Laudata sii pel tuo viso di perla,
o Sera, e pe’; tuoi grandi umidi occhi ove si tace
l’acqua del cielo!
Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pinidai novelli rosei diti
che giocano con l’aura che si perde,
e su ‘l grano che non è biondo ancora
e non è verde,
e su ‘l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.
Laudata sii per le tue vesti aulenti,
o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce
il fien che odora!
Io ti dirò verso quali reami
d’amor ci chiami il fiume, le cui fonti
eterne a l’ombra de gli antichi rami
parlano nel mistero sacro dei monti;
e ti dirò per qual segreto
le colline su i limpidi orizzonti
s’incurvino come labbra che un divieto
chiuda, e perchè la volontà di dire
le faccia belle
oltre ogni uman desire
e nel silenzio lor sempre novelle
consolatrici, sì che pare
che ogni sera l’anima le possa amare
d’amor più forte.
Laudata sii per la tua pura morte,
o Sera, e per l’attesa che in te fa palpitare
le prime stelle!
Ed eccola declamata da V.Gassmann:
Una sosta nelle ore meridiane con Eugenio Montale:
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Declamata da Saltarelli:
Sempre emozionanti le poesie dei grandi autori, ma anche la tua non scherza, Raffaele. Come al solito i miei più sinceri complimenti. Mi è piaciuta molto l’idea delle ore che vanno e poi che ritornano ( naturalmente nei ricordi) come l’anderivieni dei voli dei piccioni.
Mi sa tanto che la poetica è contagiosa e per calmarsi deve avere il suo sfogo. Ecco allora:
LE ORE
Le ore
dell’aurora
appena tinte di rosee promesse
si dileguano leste
già abbagliate
da nuove premesse.
Le ore del sole
vanno tra i capelli
col fiato caldo dei sogni ribelli.
Le ore del crepuscolo
evaporano iridiscenze di pulviscolo
col fiato leggero
di un passeggero
tra tanti.
Le ore del buio
nessuno può saperle
e chi sa
non ha più parole per dirle.
Tosca Pagliari
Godiamoci anche i momenti d’ozio
Bella poesia. Mi ha riportato suggestioni omeriche con l’aurora dalle rosee dita (ροδοδάκτυλος). Davvero ore ispiratrici.
CREPUSCOLO
L’ultima luce del giorno
all’orizzonte indugia
come un dolore consunto.
Voli di brezza tergono
lacrime invano profuse.
Si fa cristallo il cielo
con sorrisi di stelle.
ALBA D’APRILE
Dal sonno gli occhi
ancora velati, ecco
come bambini la luce
stupiti accolgono
e vanno incontro
alle rondini, insieme
forse volando.
L’UCCELLINO DELLA RADIO
Sul finire degli anni ’40 o agli inizi degli anni ’50 del secolo scorso (fa una certa impressione scriverlo) il risveglio della famiglia al mattino era preceduto sempre da mio padre che, con la fedele papalina di lana sul capo, si levava presto (e d’inverno con il buio di certe aurore pareva ancora notte) per preparare il caffè (laboriosa alchimia) con la macchinetta “napoletana”. Nelle giornate fredde accendeva la stufa a legna “Becchi” di laterizio rossastro per diffondere un improbabile tepore nell’ambiente ancora sprovvisto di termosifoni. Erano altri tempi, così diversi e lontani che si direbbero quasi ricordi di un sogno. Allora non esisteva la televisione (tranne che nei film americani di fantascienza) e al mattino era la radio ad accompagnare il risveglio graduale dei componenti della mia famiglia. Ricordo un piacevole motivetto che precedeva l’inizio delle trasmissioni e in particolare il cinguettio dell'”uccellino della radio”: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dc983ad7-e033-4b72-9518-1fd2430aa376.html che invitava ad aprire gli occhi alla nuova giornata allora davvero lunghissima, quasi a un passo dall’eternità. Ma erano altri tempi, lontani come il ricordo di un sogno.
Tempo d’aprile e insieme ai fiori sbocciano poesie, si diffondono profumi di ricordi. Ottime le poesie, Raffaele. E dolcissimi di ricordi. I ricordi sono magici, una vera e propria macchina del tempo che ti porta a ritrovare di tutto, dai grandi eventi alle piccole attenzioni quotidiane. Io non me lo ricordo l’uccellino della radio, ma “caffellatte” , “pantostato” e “giornaleradio” erano un’unica fusione. Certo che ne sono cambiate di cose! Solo in termini di tecnologia s’intende perchè, per il resto, mi pare che i guai siano più o meno gli stessi.
Buona notte.
IL NEGOZIO DEL LATTAIO
Ricordo i tempi in cui il latte lo si comperava dal lattaio. La latteria si trovava non molto lontano da casa, dietro l’angolo, prossima all’osteria. Il piccolo negozio del lattaio profumava intensamente di latte e formaggio, diversamente dall’osteria, che, passandoci accanto, invece olezzava intensamente di vino perché i vecchi tavoli di legno ne erano impregnati, sempre ricolmi di bicchieri e “quartini” sgocciolanti.
In latteria il bianco liquido era contenuto in grossi bidoni di metallo con un rubinetto per la mescita. Sul piccolo banco si vendevano anche alcune formaggette fresche dalla crosta ancora tenera color paglia. Io mi recavo dal lattaio con una bottiglia di vetro da un litro che poi veniva accuratamente riempita di latte con un mestolo e un imbuto.
A casa il latte veniva bollito poi tenuto per la colazione del mattino successivo. Ricordo la bollitura come un momento di grossa apprensione per mia madre perché alcune volte, per distrazione, il latte “svegliava” e si riversava in parte sul fornello.
La colazione era a base di latte e orzo con piccole ciambelle di pane che si chiamavano “bracciatelli”. A me non piaceva veder la panna che galleggiava sulla tazza e la scartavo accuratamente.
Mia madre e mio padre invece l’apprezzavano molto. Loro avevano passato i tempi della guerra, mio padre la disastrosa campagna del Nord-Africa e il campo inglese di prigionia, mia madre i bombardamenti alleati e lo sfollamento. A quei tempi di privazioni e stenti un po’ di panna galleggiante su una tazza di latte non avrebbe fatto sicuramente schifo, tutt’altro.
LE ORE DELLA SERA
Le ore della sera
hanno vesti curiali.
Incedono silenziose
ammantate d’azzurro.
Gli sguardi delle stelle
contemplano dall’alto.
LE ORE DELLA NOTTE
Le ore della notte
rarefatte svaniscono,
come occhi si chiudono,
nell’oblio precipitano.
LE ORE DELL’AURORA
Le ore dell’aurora
s’affacciano al balcone
ancora sbadigliando
con lo sguardo stupito
come uccellini nel nido.
LE ORE DEL MERIGGIO
Le ore del meriggio
vibrano misterïose
nei canneti fruscianti
come arpa selvaggia
sfiorata dalle esili
dorate dita del sole.
VECCHIA PENDOLA
Un cuore di metallo
con ingranaggi antichi
sempre batte ansimando
nella cassa scolpita
tardo stile liberty.
Va e viene il pendolo
forse distrattamente;
viene e va ignorando
il tempo che consuma.
E’ nata una stella! Anzi c’era già! Che vena, Raffaele! Sono ammirata e contenta di tanta ispirazione poetica da parte tua.
Io stasera, invece, sono cotta. Ero passata giusto per dare un’occhiata e mi sono ritrovata tutto questo fiorire di poesie. Domani con calma le metterò nel tuo archivio che è bello ricco, il più ricco di tutti, magari puoi già pubblicarci un bel libro. Ci stai pensando?
Io posso lasciare solo questo:
Le ore della stanchezza
col passo strascicato
rincorrono paradisi di sogni
e aneliti di riposo.
(Tosca Pagliari)
Buona notte
Speriamo che passino per te le ore della stanchezza e vengano quelle del brio e della creatività.
Sto sempre pensando alla pubblicazione del nuovo libro e la mia idea di unire in un unico volumetto poesia, prosa e fotografia rimane sempre valida.
Di poesie ne ho a sufficienza (magari dovrò selezionarle e ritoccarle un po’), fotografie anche,ma non ho molta prosa. Vorrei poter scrivere ancora qualcosa prima di rivolgermi all’editore. Staremo a vedere.Buona giornata.
SPERANZA D’AVVENIRE
Il vento di Primavera
strappa all’antica quercia
le foglie color terra,
accartocciate,secche,
inattuali ricordi.
Sui rami il verde tenero
brilla di nuove fronde,
speranza d’avvenire.
LE ORE DEI RICORDI
Le ore dei ricordi
vibrano rintocchi
nelle vaste caverne
del cuore.
Ritornano nei nidi
gli assioli volando
lievi come pensieri
assorti.
Mi compiaccio sempre di più, Raffaele, per la tua grande verve poetica di questi giorni. Io molto prosaicamente lotto con il “tempo” per ritagliare i pezzetti che piacciono a me dall’incalzare continuo di tutto quel che si “deve” fare nell’arco di una giornata, che diventa sempre più stretta. Spero tanto che si allenti la morsa perchè questi periodi mi distruggono. Vediamo come andrà da domenica in poi, magari qualche spiraglio ci sarà, lo spero.
Saranno utili i vademecum sulla gestione del tempo?
Se pensate di sì, collegati a questo ce n’è tutta una bella sequenza.
Però perdere tempo potrebbe essere anche piacevole e costruttivo. Una sorta di bolla dove vivere solo per il piacere di vivere secondo il proprio ritmo interiore, i propri desideri, il proprio modo di essere. Certo a lunga durata sarebbe il caos o l’alienazione, ma di tanto in tanto, forse si tratterebbe di una buona dose di carica per affrontare poi ogni impegno e mettere a frutto le nostre più valide propulsioni.
Stasera finalmente ho un pochino di tempo da spendere e sono qui a scrivere, non mi pare sia perditempo, ma piacevole investimento di tempo. Il perditempo è il gingillamento vero e proprio in assoluta inconcludenza, è l’arte pura della pigrizia, ma che piacevolezza se si mettono a tacere i rimorsi di coscienza riguardo al fatto che il tempo è prezioso e non va sprecato. E poi il perditempo, spesso è il motore della creatività.
PIANIFICARE O AMMAZZARE IL TEMPO?
AFFANNARSI A FAR BASTARE IL TEMPO O GIOCARE AL PERDITEMPO?
Viviamo in una sorta di polarità, ad un estremo la foga di fare tanto, tutto quel che c’è da fare in corsa col tempo che scorre veloce, quindi di pianificare il tempo; dall’altra il desiderio, il piacere d’ammazzare il tempo in maniera apparentemente concludente, scarsamente o affatto produttiva, ma piacevole.
Passiamo dal cercare di pianificare ogni attimo, alla voglia di rubare qualche ora di bizzarria con calma, divertimento, benessere.
Trovare una bilancia che ci mettesse il tutto in equilibrio sarebbe l’ideale, ma il fatto è che il mondo va di corsa, perchè la produzione deve andare di corsa, tutto deve essere finalizzato al progresso, all’arricchimento materiale, alla competitività. Allora ecco già i bimbetti che non trovano più il tempo di giocare, già messi in carriera dai loro genitori, figuriamoci gli adulti!
La pianificazione entro certi limiti è lo strumento di sana progettualità. Se diventa eccessiva degenera facilmente in astrazione, in formalismo, in ritualismo. Tutti modi ossessivi e vuoti di sostanza per esorcizzare la quota d’inevitabile imprevedibilità del tempo.
Giocare con il tempo entro certi limiti non è male. E’ una confidenza con gli aspetti “malleabili” dell’esistenza. Anche qui “est modus in rebus”. Basta non esagerare.
“C’è un solo modo per dimenticare il tempo: impiegarlo” (C. Baudelaire)
LE ORE DELL’AMORE
Le ore dell’amore
hanno ali di fiamme,
battono come tam tam
nel fondo delle viscere
e come mareggiate
scavano sulla rena
i loro abbracci.
Bella la citazione, ma ancor più la poesia.
I passatempi del tempo che fu.
Tanto per finire in tempo:
* anzitempo
* beltempo
* contempo
* contrattempo
* frattempo
* intertempo
* maltempo
* marcatempo
* nottetempo
* passatempo
* perditempo
* segnatempo
* spaziotempo
* stratempo
LE ORE DELLO SCONCERTO
Trovo allarmante, grave
e certo indisponente
mirare a screditare
pubbliche istituzioni.
O pulpito impudente!
Tentativo
evidente di
mirare a
privatizzare
opportunamente.
…E DEL TIMORE
Temo le conseguenze
e i danni che verranno.
Mi sembra un déjà vu
poco rassicurante.
Ombre funeste avanzano.
Da “Il Principe” di Niccolò Machiavelli
Quanto sia laudabile in uno principe mantenere la fede e vivere con integrità e non con astuzia, ciascuno lo intende: nondimanco si vede per esperienza ne’ nostri tempi quelli principi avere fatto gran cose, che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l’astuzia aggirare e’ cervelli degli uomini; e alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in sulla lealtà.
da: http://www.cancellieri.org/it/aforismi/dal-principe-di-machiavelli
LE ORE DELLA SPERANZA
Ore della speranza,
neglette e vilipese,
eppure ancora vive
nel cuore del paese,
possiate render forti
le menti e sostenere
chi sente lo sconforto
per voci menzognere.
…e un simbolo di coraggio: http://www.panoramio.com/photo/50844847
LE ORE DELLA PREGHIERA
Le ore della preghiera
non son fiori di serra,
né di seta, o ancor peggio
di plastica composti.
Hanno radici a fondo
immerse nella dura vita.
Spesso stando nell’ombra
e sospirando il sole
alzano fidenti loro steli
tra pietre e rovi.
…
Un augurio di buona settimana
Fantastici questi rintocchi di ore in forma poetica!
L’incantevole foto di panoramio l’ho commentata proprio su quel sito.
E Machiavelli resta sempre un grande pensatore.
Quel che invece penso io è che se quel che si diceva allora trova un certo riscontro anche oggi, sono sempre più convinta della non applicabilità del detto “Historia magistra vitae”; almeno non per il genere umano, magari qualche alieno su qualche pianeta sconosciuto avrà imaparato, starà imparando, dal suo passato storico.
Esiste nella teoria dell’apprendimento il concetto di sperimentazione per prove ed errori. Alcune conoscenze, tramandate dalla saggezza e dalla storia dell’umanità, evidentemente per tanti individui debbono essere riverificate, convalidate più volte “a posteriori”, prima di essere assimilate come concetti forti.
“Repetita iuvant”,ovvero nuove verifiche giovano al progresso etico, conoscitivo, culturale e civile, anche se i costi possono essere molto alti. Per questo motivo credo, a dispetto di tanti fatti di cronaca, che “historia” sia ancora “magistra vitae”. Ogni bravo insegnante sa che alcuni alunni di dura cervice hanno bisogno di più occasioni di apprendimento e di tempi più dilatati, senza scorciatoie o inganni più o meno furbastri. Infatti la verifica aspetta al varco. “Gli esami non finiscono mai” e con l’esame il relativo giudizio.
“Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.”(Primo Levi)
Buona giornata e grazie per il commento su Panoramio.
LE ORE DEI SOGNI
Le ore dei sogni volano
nel vento come piume
come semi di tarassaco
o eliche di acero montano.
Le contempla la notte
e stupita ne segue
la lenta processione
mentre ogni voce tace
e la notte cova la terra.
LE ORE VARIOPINTE
Le ore variopinte
sono anime di farfalle
sul grigiore dello scaffale
tra i libri della monotonia.
Le ore variopinte
sono musica di sottofondo
e minuetto
in punta di piedi
per non destare
il cruccio e la malinconia.
Le ore variopinte
sono il respiro dell’artista
che s’inventa la vita in poesia
sulle macerie di ieri
e sui progetti di poi.
Le ore variopinte
sventagliano colori di luce,
rubano folate di vento,
cavalcano brughiere sconfinate
e …
così come sono nate
repentine svaniscono
nell’ oblio.
Tosca Pagliari
Contagia il virus poetico, magari in forma attenuata, ma contagia. Che nessuno sperimenti vaccini in merito!
Complimenti per l’ultima nata di Raffaele: “Le ore dei sogni”.
Buona serata.
Complimenti anche da parte mia per “Le ore variopinte”: una poesia ariosa,lieve e non priva di spunti meditativi.
LE ORE DEL SORRISO
Le ore del sorriso
schizzi d’acqua fresca,
caroselli inaspettati
di giocolieri della mente,
capriole d’immagini,
specchi sbalorditi,
schiocchi di dita
e sorprese
in scatole di cartone
rivestite di buonumore.
Tosca Pagliari
Però, quasi quasi si potrebbe pensare ad una mini antologia delle “Ore”.
Anche quest’ultima è mica male! Sono “ore” produttive…
LE ORE DELLA VANITA’
Le ore della vanità
hanno vesti firmate
e ostentano i narcisi
delle loro aiuole
come bandiere al vento.
Perdono la ragione
precipitando ignare
in uno specchio vuoto.
…
Buona giornata.
LE ORE DELL’ADDIO
Le ore dell’addio
non sono per niente liete,
manca il colore bello della vita,
il sapore dolce del ricordo.
Dentro di te tutto è buio
sembra di essere in un tunnel
dove ti manca l’aria
e senti la vita che piano piano
ti abbandona, e ti senti sprofondare
in un assurdo e tetro turbinio
di amare sensazioni.
http://youtu.be/exX1anWjI_0
Bentrovata Daniela. La tua poesia è bella, scorrevole e genuina come un ruscello d’acqua limpida in un prato di Primavera.Complimenti.
…
LE ORE DELL’ISPIRAZIONE
Le ore dell’ispirazione
verso ignoti orizzonti
hanno pensieri in volo
come sublimi stormi.
Seguono le correnti
emerse dagli abissi
dell’anima e spezzano
il grigio, duro cemento
d’inutili frontiere.
Che bel poetare, adesso che c’è anche Daniela! Bravi, bravissimi! Bentornata Daniela! Si vede che si respira un po’ d’aria di vacanza.
Grazie Raffaele, sono davvero lusingata dalle tue parole, ma oggi mi sentivo ispirata e mi sono accorta di quanto mi siete mancati.Purtroppo è il tempo che mi manca,ma appena posso eccomi.
Grazie anche a te ,Tosca per l’opportunità che ci dai di poter esprimere pensieri e sensazioni così come nascono dal cuore.
Grazieeeeeeeeeeee…siete unici e meravigliosi !!!!
http://youtu.be/GkDwT2t_lCI
LE ORE DELLA DELUSIONE
Le ore della delusione
sbriciolii di cristalli
scrollate di spalle
colori incupiti
su un muro
che c’era
e non si vedeva.
Parole sbiadite
di un libro
che pensava di dire
e non si vendeva.
Musica dissolta
di una danza
accennata
e non ballata.
Inconsapevolezza
di un dito alzato
a toccare un sole
già tramontato.
Tosca Pagliari
Molto emozionale, densa e (semi)trasparente nelle allusioni (e delusioni) la tua ultima,Tosca.
Chi ha orecchi da intendere, intenda. Serena notte.
LE ORE DELLA VERITA’
Le ore della verità
hanno margini netti
son chiare nelle forme,
sempre riconoscibili.
Vanno anche nel buio
ricercando la luce.
Nella caverna scavano
in cerca di smeraldi.
Trascorrete ore liete, intanto che ritorno per i commenti. Bye bye!
Bella schietta l’utima poesia di Raffarele. Mi piace, come tutte le altre del resto.
LE ORE DELLA SPERANZA
Le ore della speranza
non hanno limiti,
ti avvolgono, ti sorreggono,
ti aiutano nei momenti
più tristi della vita.
Le ore della speranza
hanno il colore
della gioia, del dolce naufragar
fra mille avvolgenti pensieri.
Riescìono a farti vivere
anche negli attimi
in cui sembra che
la speranza ti abbia
per sempre abbandonato
da solo, con il tuo dilemma.
Le ore della speranza
culminano nel rivivere
ogni anno la gioia
della Resurrezione di Gesù,
la vita che rinasce dopo la morte
e che ci salva dai nostri peccati.
http://youtu.be/shHHZa4aSt0
LE ORE DELL’ANGOSCIA
Le ore dell’angoscia
stingono dolenti gomene
alle bitte dell’anima
mentre i marosi squassano
il legno di nobili vascelli.
Si torcono le viscere
come folli serpi nei nidi
e il cuore rompe l’argine
cedendo alla nera marea.
…
“L’angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.”
(Martin Heidegger, “Kant e il problema della metafisica”, 1929)
LE ORE DEL PIACERE
Le ore del piacere
hanno colori accesi
dipinti sul cemento
di un angusto vicolo
con spirali fantastiche.
Dove il sole negava
di donare i suoi raggi
rifiorisce il ranuncolo
tra vecchie pietre e sterpi
sorridendo alla vita.
…
“L’attesa del piacere è essa stessa piacere”
(Gotthold Lessing)
Un applauso di cuore a Daniela e Raffaele per le loro poesie e i miei più sentiti auguri di Buona Pasqua.
BUONA PASQUA
Possa questo sublime mistero
Accoglierci nel travaglio della vita
Sopra ogni incertezza elevarci.
Quando l’oscurità ci affligge
Una speranza possa scoperchiare
Anche il freddo avello della morte.
…
Tessere una ragnatela al tempo e intrappolarlo nell’attimo lieto. ( Tosca Pagliari).
Buona Pasquetta, ovunque voi siate.
Cogliere con stupore
del tempo il dono
come farfalla in volo.
LE ORE DELL’IO
Le ore dell’Io paventano
passare inosservate.
Autografi profondono
con finta indifferenza
e il mondo come specchio
stanno a scrutar curiose.
Su prati di narcisi
invidiano le rose.
…
“Nella vostra interlocuzione piú corrente, il linguaggio ha un valore puramente fittizio, prestate all’altro la sensazione che siete sempre lí, cioè che siete capaci di dare la risposta che si attende, e che non ha alcun rapporto con alcunché sia possibile approfondire. I nove decimi dei discorsi effettivamente tenuti sono a questo titolo completamente fittizi.
(Jacques Lacan)
LE ORE DEL SOGNO
Le ore del sogno vanno
le vele spiegando, ampie,
color cobalto nella notte.
Navigando cercano aurore
punteggiate di stelle
sconosciute, in oltremare.
…
“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”
(William Shakespeare)
LE ORE FIORENTINE
Le ore fiorentine
scorrono nell’Arno
sotto Ponte Vecchio,
salgono a S. Miniato
per contemplare i colli,
volano con le rondini
in Piazza della Signoria.
Se si presta attenzione
discorrono in toscano.
…
“Tutto qui spira grandezza, gusto, umanità, purezza, e bellezza, nel più alto grado. Credo che sarei più felice qui con voi, che in qualsiasi altro luogo. Ciò è il massimo elogio che io possa fare a questa città. Non so se voi amiate pitture, statue, bronzi, marmi antichi di tutte le qualità. Lo credo, perché lo desidero.”
(Klemens von Metternich)
LE ORE BOLOGNESI
Le ore bolognesi
passeggiano gioviali
sotto gli antichi portici.
Nel mattino invernale
la bruma e il Pavaglione
per le narici dei passanti
sanno di caffè e grappa.
In Piazza S. Petronio
i piccioni scrollano le ali
per ingannare il gelo.
…
“Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli… ”
(Francesco Guccini)
Tempo di pioggia
L’ORA DEL CAMPARI
…e dal profano al sacro:
LITURGIA DELLE ORE: COMPIETA – INNO
LE ORE RAVENNATI
Le ore ravennati
sull’acciottolato
di strade silenti
vanno sognando
l’oro di Bisanzio.
Come obelischi
immani svettano
campanili ferrigni.
…
“Ravenna, glauca notte rutilante d’oro,
sepolcro di violenti custodito
da terribili sguardi,
cupa carena grave d’un incarco
imperiale, ferrea, construtta
di quel ferro onde il Fato
è invincibile, spinta dal naufragio
ai confini del mondo,
sopra la riva estrema!…”
(Gabriele D’Annunzio – da “Le città del silenzio”)
LE ORE DELLA SOFFERENZA
Le ore della sofferenza
dilatano il respiro del tempo
e ogni attimo diviene eternità.
La luce stessa d’ogni cosa
muta nel presentarsi quotidiano:
insoliti gli oggetti e quasi alieni
gli ambienti e le presenze umane.
Si vive un sogno che pietosamente
la realtà come fiaba racconta:
“C’era una volta la tua vita lieta…”.
…
“La sofferenza è una specie di bisogno dell’organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo.”
(Marcel Proust, I Guermantes, 1920)
…
Buona giornata, isola addormentata…
Che fine ha fatto il mio commento di ieri? Quello inviato prima del video? Non lo trovo. Ieri avevo una connessione Internet un po’ matta, più che matta svolgiata, a caricamento lentissimo. Sta a vedere che quando ho chiuso non aveva ancora ben caricato il commento e … splash … è svanito.
Vediamo se me lo ricordo, anche se i momenti dell’ispirazione sono irripetibili. Ci provo.
LE ORE VIRTUALI
Entro
e raccolgo piacevolmente
fiori di poesie.
Ne faccio un bel mazzetto
e lo depongo
nell’apposito vaso,
che, incolmabile,
accoglie fragranze
preziose
inondando
questa stanza virtuale
dove le ore
hanno il ritmo
dell’attesa
della sorpresa
dell’incontro.
ORA BASTA
Anche l’ispirazione
come un fiume ha sorgenti
e anse e affluenti.
Il suo corso come la vita
non ha durata infinita,
ma alla foce perviene.
Così l’ultima ora
la Musa mi concede
per dispiegare i versi
nell’estremo saluto.
…
“La vita non potrebbe continuare
se non si gettasse il passato nel passato,
liberando il presente dal suo peso.”
(P.Tillich)
BUONANOTTE POETI E POESIE
Il “quotidiano trascorrere del tempo” di norma ha per tutti noi un carattere di familiarità. Ritroviamo il tempo – come pure lo spazio che sempre lo contestualizza come categoria imprescindibile – nelle normali coordinate esperienziali delle nostre giornate.
E’ il tempo solito, abituale e a cui siamo abituati. Il tempo prevedibile, misurabile, che pulsa nei led lampeggianti degli orologi digitali o, più tradizionalmente, nel ticchettio degli orologi a molla o nell’andirivieni regolare del pendolo.
Ma esiste un tempo insolito, alterato, stravolto, dove il carattere quotidiano si perde, sostituito da uno alieno, imprevisto, incommensurabile.
E’ il tempo “altro”, dove si rivelano comunque un senso e un significato che, meno espliciti, vanno decodificati, interpretati, come per il sogno, il mito e la fiaba.
In un famoso racconto di Dino Buzzati, “I sette messaggeri”, viene mirabilmente descritto questo tempo insolito e stravolto. Ve ne consiglio la lettura perché è di grande fascino e suggestione. A voi un link di riferimento: http://www.repubblicaletteraria.it/DinoBuzzati.html
Buona giornata.
Molto interessante il contenuto del link. E’ piacevole addentrarsi in questo “tempo altro” dove la convenzione temporale viene stravolta. Grazie Raffaele per averlo proposto.
ILTEMPO DEI REGNANTI.
Mi chiedo come si fa ad avere in giro ancora teste coronate. Mi chiedo come si fa a nutrire ancora tanto interesse nei confronti di costoro. Ma il Medioevo è finito o è infinito?
IL TEMPO DEI REGNANTI
Forse perché una parte recondita – e certo un po’ infantile – dell’animo umano vuole ancora nutrirsi di fiabe.
Non ci sono più le nonne di un tempo accanto al focolare a raccontar fiabe ai nipoti (le nonne oggi infatti frequentano le palestre di aerobica, i corsi di ballo latino-americano o di danza del ventre, e si raccontano la “favola” dell’eterna giovinezza e del fascino come “tecnica” per ingannare l’età, mentre i nipoti manipolano favole virtuali alla console del videogame, ricche di strabilianti effetti speciali, ma poverissime di significati esistenzialmente utili, prive di quella “morale” che un tempo chiudeva ogni favola e ne illuminava il senso), e mancando quindi con le nonne le favole di un tempo, una nostalgia collettiva cerca di riproporne inconsciamente la scenografia e i personaggi.
Così Cenerentola viene raccontata non più dalla nonna accanto al caminetto, ma in TV, in eurovisione, dai giornalisti accreditati,forse segretamente emozionati nel sentirsi, in tali circostanze, nel ruolo delle antiche nonne.
LE ORE DELLA BEATIFICAZIONE
E’ finalmente giunto
il giorno della beatificazione
di un grande uomo
di profonda umiltà e generosità.
A tutti gli uomini ha saputo
avvicinare e con immenso amore,
anche chi lo voleva morto,
ha saputo perdonare.
Tutto il mondo si è disperato
per la sua terrena dipartita,
ma quest’uomo continua
a vivere fra gli uomini ,
soprattutto i sofferenti
e ,chi, lontano dalla fede
si smarrisce e resta indifferente.
Il !° maggio diverrà beato
il Papa che con il suo carisma
tutto il mondo ha conquistato.
Sono ore liete ed indimenticabili
che rendono l’attesa trepidante.
tanta gente sarà in queste ore
a Te vicina, per godere di questa
gioiosa giornata che si aprirà
con una fantastica mattina.
Un degno riconoscimento per un grande papa, un grande uomo, un grande spirito.
Raffaele, ottima deduzione di principi, principesse, fiabe e generazione d’illusi d’eterna giovinezza e mondo plateale.
Daniela, la tua poesia è molto significativa ed è un nobile omaggio a una preziosa presenza che ha attreversato il nostro tempo, lasciando messaggi indimenticabili e preziosi per l’umanità, che si spera sappia farne veramente tesoro e non l’esaltato fervore di pochi giorni per poi far cadere tutto nel dimenticatoio una volta spente le luci della ribalta.
…APRO IL GIORNALE E LEGGO CHE…
(ogni riferimento all’attualità NON è puramente casuale)
Buon Primo Maggio!
“L’amore, il lavoro e la conoscenza sono le fonti della nostra vita: dovrebbero anche governarla” (
W. Reich)
“Non c’è speranza senza paura, né paura senza speranza.”
(Carol Wojtyla)
Volge alla sera questo primo di maggio tra una beatificazione e molteplici scampagnate, tra sole e pioggerella, tra fragranze fiorite e cinguettii petulanti. Tra tutto questo, quattro pagine di calendario sono già volate via misurando il tempo che passa e passa e passa … e finchè lo si vede passare si sa d’essere stati, e d’essere ancora, fortunatamente, in vita.
Buona nottata maggiolina e, da domani, buon inizio di settimana.
…e a proposito del tempo che passa e passa e passa, un notevole video ispirato ad Eraclito http://www.youtube.com/watch?v=bGsAkXotVCg&feature=related e al suo, più volte citato, “tutto scorre”, πάντα ῥεῖ .
Buona notte anche da parte mia e naturalmente buon mese Maggio.
Inizia una nuova settimana, all’inizio di un nuovo mese, Maggio.
Se Marzo e, ancora per alcuni versi, Aprile hanno il carattere delicato, infantile di una Primavera nascente e ai orimi passi, Maggio è invece prepotentemente adolescenziale, un mese teenager, esplosivo con le sue rose carnose, eccessivo con la profusione di fiori, rumoroso con i suoi voli di rondini e canti di merli, tortore e cuculi. Su questo mese, caldo dei primi fuochi della gioventù, evocativo del risveglio di profondi sentimenti e sensazioni, veglia meravigliosamente un’immagine materna archetipica, Maria, quasi a proteggere con un sorriso la nostra sempre viva voglia di rinascere a noi stessi e all’esistenza. Buon mese di Maggio con un mio quadretto a olio,”Salve Regina”: http://static.panoramio.com/photos/original/28162961.jpg
Con questa stupenda canzone, un buon mese di maggio a tutti voi anche da parte mia.
Una splendida canzone, una delle più coinvolgenti del repertorio classico partenopeo.
Ottima versione, questa di Battiato, con la traduzione per chi non padroneggia il dialetto napoletano.
Ve ne propongo ora la versione dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, corredata da una selezione di video davvero godibile:
Buona giornata.
NEL TEMPO DEL GATTO
NON C’ERANO DUBBI.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/04/19/visualizza_new.html_1764362550.html
DIVENTEREMO IL PIANETA DEI GATTI?
http://www.tecnocino.it/articolo/computer-del-futuro-si-ispira-al-cervello-di-gatto/19449/
LE NOTIZIE SONO VECCHIOTTE, MAGARI LA COSA E’ GIA’ STATA MESSA IN ATTO.
http://attivissimo.blogspot.com/2009/11/supercomputer-emula-cervello-di-gatto.html
QUALCUNO CI HA GIA’ FANTASTICATO SOPRA
http://www.altromondoeditore.com/shop/home/detail/587
QUALCUN ALTRO HA DETTO:
I gatti non sono gatti. Sono miniaturizzate figure mitologiche che entrano nelle nostre case. ( Giorgio Manganelli )
Ora saranno anche ” miniaturizzate figure computerizzate che entrano nelle nostre”.
E A QUESTO PUNTO MI CHIEDO SE SARANNO LE SOLITE FUSA O UN DISTURBO DELLA CONNESSIONE.
Interessante. Sul gatto c’è sempre qualcosa da scoprire.
TEMPO DI MUSICA
BELLA IDEA! http://video.tiscali.it/canali/News/Cultura/48426.html
Io già la sto sfruttando con il Cat-Blog, visti gli ultimi contenuti proposti.
Mi sembra una partita a briscola! Ora getto la mia carta: http://www.panoramio.com/photo/52109803
Raffaele, più che una carta, è un vero e proprio asso nella manica! Bella, bellissima, molle e sorniona, una gatta da coccolare anche a distanza con il pensiero. E poi devi sapere che la carta che hai gettato era il centesimo commento, indicativo anche come numero, non credi? Una bella gattona da cento e lode!
TEMPO D’ARRIVI E TEMPO DI PARTENZE.
I neonati si somigliano tutti, gli anziani pure. In arrivo e in partenza siamo tutti uguali a questo mondo. ( Tosca Pagliari)
Una curiosità per chi è così ossessivo da pesare anche l’aria che respira.
Buona giornata.
http://www.segnalidivita.com/cronometro/index.htm
“La morale migliore in questo mondo
dove i pazzi sono i più savi di tutti,
è ancora di dimenticare l’ora.”(Paul Verlaine).
Un’altra curiosità in ordine al “controllo” (inevitabilmente vano) del tempo. Qui, decisamente, oltre a spunti ossessivi possono essere colte implicazioni ansioso-depressive, mal celate dall’apparenza comico-grottesca del test.
http://www.magnaromagna.it/test-vari/calcola-il-giorno-della-morte/
Quanto è ancora sano il pensiero di Orazio (Carmen n°11)!
“Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.” (“Mentre parliamo, il tempo geloso sarà passato: cogli l’attimo, e non fidarti del domani.”)
Buon pomeriggio e godiamoci il presente!
La matematica non è la mia materia preferita, meno calcoli faccio e meglio me la passo, figuriamoci poi certi calcoli allucinanti e inutili perchè il tempo che si è già vissuto, quantificato o non, è già passato, quello che ci resta da trascorre fa parte del grande ed ugualitario mistero della vita.
Buona notte
SILENZI E PAROLE…
Silenzi e parole,
punteggiature, spazi,
intervalli, segni, figure,
immagini, suoni, gesti,
atmosfere, percezioni,
leggere increspature
e inattese ondate
sul misterioso lago
della comunicazione,
dove la rossa vela
del pensiero lieta
disegna arabeschi.
…
Buona giornata
Ecco che arriva il capolavoro. Succede che siano tutte belle, ma ogni tanto se ne presenta una che affascina e cattura più delle altre. Sto parlando delle tue poesie, Raffaele. Quest’ultima più la leggo mi viene voglia di rileggerla ed ogni volta si allarga il campo dell’interpretazione. Così che potrei dire tanto, ma preferisco non rovinarla con la prosa, se ne rovinano fin troppe di grandiose poesie sui banchi di scuola nell’imposto tentativo di decodificarla secondo i parametri del dire e del ragionare. La poesia, quand’è d’incanto, è acqua purissima di fonte e, così com’è, va bevuta con le mani senza aggiunte e senza rituali. Complimenti Raffaele!
IL TEMPO DELL’ETERNA GIOVINEZZA E DELLA MANUTENZIONE COSTANTE.
Si vede in TV e, a volte anche in giro direi, gente “miracolosamente” ringiovanita. Quasi quasi non ci si potrà più permettere “il lusso” di sfoggiare la propria naturale vecchiaia senza essere additati come trasandati e inopportuni. Ora dico io, anche ad avere i mezzi economici e il tempo a disposizione, si può creare una dipendenza del genere? Perchè alla fine dipendenza diventa. Mah! Certo che essere belli e giovani è un piacere, un gran piacere, ma il doverlo rincorrere all’infinito non diventa, forse, un tantino stressante? E se siamo programmati per invecchiare che accadrà con questa forzata controtendenza? Certo che ce n’è di maghi e di pozioni! Ho visto certe attrici cinquantenni tornare poco più che ventenni con ottimi risultati,ma ne ho viste anche altre decisamente peggiorate. Non tutte le ciambelle riescono col buco, direte voi, il fatto è che certe decisioni o sono sconsiderate o sono coraggiose, vi lascio la scelta dell’aggettivo.
Sapete che mi piace tanto di questo blog? Che non ci sono le facce. Ognuno è quel che realmente è senza la propria confezione naturale o artificiale. Forse c’è stato un tempo, voglio immaginare che ci sia stato, che la gente non si osservava così snervatamente dal di fuori e l’aspetto aveva solo il valore dell’identificazione e non quello di un’omologata ossessione di bellezza. Sarà stato magari ai tempi di quando ancora si aveva la coda? Chissà!
Buona serata.
IL TEMPO DEL SERPENTE
Almeno per ora si ride, poi spero di non doverci spaventare in un futuro più o meno prossimo.
Una splendida e immortale meditazione sul tempo e sui cicli di vita che mai potrà cessare di toccare l’umana sensibilità, laddove questa sopravviva:
IL SABATO DEL VILLAGGIO di GIACOMO LEOPARDI
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell’erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch’ebbe compagni nell’età piú bella.
Già tutta l’aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre
giú da’ colli e da’ tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l’altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s’affretta, e s’adopra
di fornir l’opra anzi al chiarir dell’alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l’ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d’allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa
ch’anco tardi a venir non ti sia grave.
…
Buona serata
AUGURI A TUTTE LE MAMME DEL MONDO.
…anche da parte mia!
E’ TEMPO DI CAMBIARE
E’ tempo di cambiare.
Come sorgente esausta
già questa vena cessa
di concedere il flusso
di proposte ispirate
sulla vicenda di Crono
e come fiume lento
verso la foce scorre
attraversando la piana
segnata da filari
sempre uguali di pioppi.
E’ tempo di cambiare,
cambiar musica, o forse
proprio alla musica
affidar la staffetta
di quest’agone lieto
e ispirator d’idee.
Musica e suono,
canzoni e melodie,
inni, concerti e voci
in armonia corale:
tale è la mia proposta
per il tempo a venire.
…
Buona giornata e buona settimana.
…e sulla fine del tempo un bellissimo video su cui meditare:
E che ci vuole! Un thread nel thread. Di filo in filo. Un gioco di scatole cinesi. Una matriosKa d’idee … come più vi aggrada.
TEMPO DI MUSICA ( e ci si può sbizzarrire come si vuole)
Questo è uno dei più bei film che abbia visto.
Un film che non ho visto e di cui non sapevo l’esistenza. Può essere però che venga programmato in TV, o magari lo è già stato. Buona serata.
UN TEMPO SUBLIME
Ho avuto alcuni anni fa occasione di ascoltare un concerto della pianista Alessandra Celletti. Davvero straordinaria. Vi propongo “The Golden Fly”. http://www.youtube.com/watch?v=S-kRcNT1RiI&feature=related
Buona giornata
MOMENTI MAGICI
… e ora, sempre eseguito da Alessandra Celletti, un pezzo di Erik Satie, “Gnossienne no. 1”.
Buon pomeriggio.
Piacevolissimi i concerti, una bella distensione in una giornata frenetica. Il film di cui si parla sopra è già stato programmato in TV diverse volte, io l’ho visto due volte sempre con lo stesso interesse.
Buon pomeriggio. Oggi c’è vento e sole, voglia di trovare il tempo per una passeggiata. Vi lascio questa canzone.
UN TEMPO DI ARMONIA
“O sonho” dei Madredeus: la voce straordinaria di Teresa Salgueiro, una voce da sogno
UN TEMPO “SPIRITUAL” : “DEEP RIVER” (“PROFONDO FIUME”)
Deep river, my home is over Jordan
deep river, Lord, I want to cross over into camp-ground
Oh don’t you want to go to that Gospel Feast ?
That promis’d land where all is peace, Lord
I want to cross over into camp-ground
I’ll go into heaven, and take my seat,
Cast my crown at Jesus’ feet, Lord
I want to cross over into camp-ground
Oh when I get to heaven, I’ll walk all about
There’s nobody there for to turn me out, Lord
I want to cross over into camp-ground
Deep river, my home is over Jordan,
deep river, Lord, I want to cross over in to camp-ground,
I want to cross over in to camp-ground.
Profondo fiume,
la mia patria è oltre il Giordano
profondo fiume,
Signore, voglio passare dall’altra parte
verso le aperte praterie
Oh, non volete andare a quella festa santa
a quella terra promessa dove tutto è pace?
Andrò in paradiso e prenderò il mio posto
e getterò la mia corona ai piedi di Gesù
Signore, voglio passare dall’altra parte
verso le aperte praterie
Profondo fiume,
la mia patria è oltre il Giordano
profondo fiume,
Signore, voglio passare dall’altra parte
verso le aperte praterie.
Buona giornata.
TEMPO…DA TEMPORALE
Fuori è sparito il sole e si è alzato un vento caldo e umido, presagio di tempesta. Il cielo è oberato da nuvole cariche di pioggia, come un grigio materasso rovesciato, sospeso in una luce irreale. Il meteo sta cambiando e le previsioni non rassicurano per il fine settimana.
Buon pomeriggio.
Bella l’immagine del “grigio materasso rovesciato” !
Qui pare che il tempo tenga. In questi giorni ho avuto delle incantevoli visioni:
Il baluginare di un arcobaleno tra gli spruzzi di salsedine ( incredibile)
I bagliori incandescenti della lava nella notte buia ( consueto da queste parti)
Poi sono stata e sono ancora aberrata di lavoro, si prepara un mesetto di fuoco ( non lavico ma burocratico – organizzativo – operativo ). Passerà anche questo. Per fortuna si corre incontro all’estate e ogni estate mi pare di rinascere per tutto: clima, calma, compagnia ( le meravigliose tre “C” dell’estate!).
Buona serata
TEMPO DI RIPOSO: IL “NON FARE” SABBATICO
http://debarim.tripod.com/sabato.htm
Buon sabato e buon fine settimana “sabbatici”, all’insegna di un sano riposo, per recuperare energie e scoprire la saggezza e l’utilità di una pausa nel proprio tran-tran
TEMPO DI DIRE IN MUSICA
Grande Carmen Consoli!
Raffaele, a proposito del riposo del sabato, posso dire che io il sabato non mi riposo affatto, anzi diventa la sommatoria di tutti i “da fare” non riusciti a rientrare nei tempi dovuti durante il resto della settimana. Ci provo un po’ la domenica, ma anche quella è il preludio organizzativo della settimana successiva. Ormai mi sono convinta che il vero riposo è dei morti e quando mi sento “stanca morta” mi ricordo felicemente d’essere, invece, ” stanca e viva”.
Buona domenica.
Il sabato “sabbatico” (nel senso più sostanziale che rituale) è estemporaneo e non pianificato o pianificabile. Non è neppure questione di quantità di tempo,ma di qualità. E’ un attimo da cogliere, per “essere”, e non per “fare”. Per cui il paradosso “essere stanca morta e viva” è perfettamente in linea con l’occasione sabbatica. Io aggiungerei anche “consapevolmente”. Stare nella consapevolezza e darle spazio e respiro è già “sabbatico”.
Propongo un’immagine semplicissima che tanto spesso ci passa sotto gli occhi nel tran tran quotidiano: poterla riconoscere, contemplare, e magari fotografare è già di per sé “sabbatico”, se vogliamo usare questo termine.
http://www.panoramio.com/photo/52679688
Grande Carmen Consoli! Anzi: grandissima!
C’è un vento furioso che sbatacchia di tutto e non sa come la sua furia mi contagi!
DEDICATA AI SOLITI GATTI.
” MUSICA PER GATTI Creata ispirandosi al linguaggio vocale dei felini e ai richiami naturali che più attirano la loro attenzione, è eseguita utilizzando solamente strumenti musicali e non registrazioni di veri suoni”
Da http://mmedia.kataweb.it/video/22151319/musica-per-gatti
Trovo la musica per gatti estremamente convincente. Molto interessante.
Grazie per il commento alla foto.
SEMPLICEMENTE FANTASTICA!
Gatta pianista di Bellafigheira
Divertente, ennesimo esempio di gattofilia, ma c’è di certo… lo zampino del suo padrone che, a parte il “duetto”, ha aiutato la gatta anche nella performance “solista”.
Su questo non c’erano dubbi, ma vuoi mettere l’espressione della gatta nel pigiare sui tasti, deliziosa!
Ritornando al tema del tempo e delle sue implicazioni esistenziali:
SENZA PAROLE
http://r16.mil01s01.c.bigcache.googleapis.com/static.panoramio.com/photos/original/52873652.jpg?st=lc
E “Ritornando al tema del tempo e delle sue implicazioni esistenziali” ( scusa, ma mi piaceva troppo questa introduzione), c’è qualcosa che, anche se ci si discosta dalla parte macabra e s’analizza solo il dato scientifico, rimane comunque inquietante.
http://www.psichesoma.com/i-cadaveri-non-si-decompongono-piu-allucinante/
A quanto pare non siamo più biodegradabili!
Ritornando al tema del tempo e delle sue implicazioni esistenziali:
Sapevo di quest’ultima …”lieta” notizia. A furia di voler conservare la forma fisica da vivi, con fitness, chirurgia estetica, atibiotici e diete ultracalibrate, ci tocca conservarla anche da morti, per la gioia (si fa per dire) dei becchini che non sanno più come risolvere il problema del sovraffollamento di salme mummificate, saponificate e con un’ottima cera (si fa sempre per dire)! Forse finiremo tutti nella raccolta differenziata e saremo riciclati come compost per concimare le coltivazioni intensive. In qualche modo si ritornerà alla madre terra, per fertilizzare pomodori, meloni e ortaggi vari.
Questa pretesa di manipolare i cicli di vita rischia di produrre mostri e situazione grottesche.
Vi ricordate il film:”La morte ti fa bella”? http://www.youtube.com/watch?v=ePp8qNcaXo4
Me lo ricordo, l’ho visto diverse volte. Mi preoccupa pensare che, come spesso accade, la realtà possa superare la fantasia.
Buonanotte e non ci pensiamo troppo sopra altrimenti si rischia di non dormire.
Bella interpretazione della grande Mina e immagini molto accattivanti, rasserenanti. Buona giornata e buon fine settimana.
TEMPO DI FINE DEL MONDO?
MA QUANDO AVRA’ FINE QUESTA MODA DELLE PREVISIONI CATASTROFICHE E DELL’UMANA SACCENZA?
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=635505&idsezione=15&idsito=123&idtipo=410
Secondo l’augurio di Raffaele sarà un buon fine settimana e a questo ci credo.
Quella che tu definisci “umana saccenza”, io piuttosto (mantenendo la rima) declasserei ad “umana scemenza”. Ogni tanto l’apocalittica paranoia della fine del mondo torna a turbare la mente di tante persone suggestionabili e assai immature. Propongo una sana e dissacrante risata d’autore: http://www.youtube.com/watch?v=KqaRJVidhuI&feature=related
E’ proprio il caso di riderci sopra.
Buonanotte e un’altra settimana arriverà, che sia lieve per tutti.
TEMPO DI FIORI
I fiori di giardino sono l’eleganza della natura, i fiori di serra sono l’assistenza della natura, i fiori di prato sono l’esultanza della natura. ( Tosca Pagliari)
IL 24 MAGGIO, UN TEMPO ORMAI REMOTO
La Canzone del Piave in una versione accorata e un po’ “retro”:
Buona giornata.
Ancora tempo di fiori e musica.
I fiori di maggio
più belli,
su forti steli
e gentili corolle
li ho visti crescere
nel mio giardino,
regali di vita,
regali alla vita.
Tosca Pagliari.
TEMPO DI TECNOLOGIA
Meravigliosa tecnologia, t’accende il mondo in un click. Poi con lo stesso click te lo spegne e rimani irrequieto, smarrito, infastidito perchè non ci sei più abituato a farne senza. Mi è saltato Skype , pare sia un problema capitato a tanti, ma io mi sento perduta a non poter contattare visivamente i miei cari a distanza. Una volta mi sentivo perduta lo stesso, ma avevo la capacità d’interiorizzarne la mancanza, sapevo accendere delle lucine nel mio cuore e nella mia mente, forse gli antenati primordiali sapevano farlo pure telepaticamente, adesso, invece, ho solo rabbia e impazienza e sgomento. E se Leopardi se la prendeva con la natura matrigna che tanto ingannava i figli suoi, io me la prendo con la tecnologia che, diventando inaffidabile, tanto inganna e avvilisce i figli suoi.
Skype è stato ripristinato. Speriamo bene.
Ecco un po’ di musica in tema.
Anche Maggio volge al termine. Il Tempo non a caso è stato rappresentato come un inesorabile falciatore. Ma la metafora si apre alla speranza: ogni campo falciato e arato in seguito rinnoverà le messi. Buona giornata.
TEMPO D’ALIENAZIONE.
Ormai, chi più chi meno, soffre di vuoti di memoria, vive secondo routine muovendosi meccanicamente come se fosse programmato. Poi, quando il programma subisce anche un piccola variante, il sistema va in tilt casuando purtroppo, a volte delle sciagure. Troppo carico d’informazioni da gestire, troppe responsabilità da portare a termine a ritmo frenetico, più che vivere pare di vorticare dentro un frullatore dove tutto si mescola, s’amalgama, ma gira perchè bisogna che giri. Così, ora che da qualche tempo pare essere sparito il fenomeno dei neonati gettati nei cassonetti, si ripresenta tristemente alla cronaca quello dei piccoli dimenticati in auto. 4 luglio 1998 tragedia a Catania, un bambino di 18 mesi dimenticato in auto muore. Nei giorni scorsi, una bambina di 22 mesi dimenticata in auto non ce l’ha fatta a sopravvivere. Ieri è toccata la stessa sorte ad un bambino di 11 mesi. Siamo così presi che anche gli affetti più cari subiscono la stessa distrazione per l’ombrello, la borsetta o quant’altro. E’ pauroso eppure reale. Sono sgomenta e mi chiedo se in tempi di guerra e carestia siano mai accadute delle cose del genere. Forse no, ma ora, in pieno apparente benessere, siamo così fuori di testa.
NEL TEMPO, ATTRAVERSO IL TEMPO, OLTRE IL TEMPO
Un capolavoro da non perdere: “The tree of life” di Terrence Malick. Una potente, straordinaria meditazione sul tempo, sull’ontogenesi e la filogenesi, sui cicli dell’esistenza e sulle sue dinamiche, dalla cornice esperienziale di una famiglia americana degli anni ’50 fino, fino ai confini del cosmo e del mistero.
http://www.mymovies.it/film/2011/thetreeoflife/
Buon fine settimana
Che meraviglia deve essere questo film! Grazie, Raffaele, per averlo proposto, cercherò in tutti i modi di vederlo al più presto possibile.
Intanto metto questo collegamento del trailer.
Buona domenica.
Voglio andare a dormire bambina.
Buona notte
TEMPO (ORMAI LONTANO) DI CAROSELLO
Qui ci sono tutte le sigle….e io le ricordo bene tutte:
…e ricordarle bene tutte è una prova inconfutabile di età anagrafica piuttosto “stagionata”.
Buona notte.
Già, ricordarle tutte è un marchio del tempo vissuto. Io me ne ricordo un po’ di meno, ma conoscerle tutte adesso è stato piacevole. E poi ricordo di sigla più o sigla meno, quando è passato un certo lasso di tempo accomuna ugualmente in stagionatura.
TEMPO D’INTROSPEZIONE
Mi sono vista come sono
e non ho provato
nè stupore
nè disapprovazione
nè compiacimento.
Mi sono vista
ma non ho perso tempo
a guardarmi.
Mi sono vista
nel mio agire
e nel mio pensare
e ho solo considerato
la natura delle cose
e il loro accadere:
il vento che porta via le foglie
l’onda che lambisce la sabbia,
il fuoco che arde il ceppo
e la terra che germina i frutti.
Mi sono vista
così come sono
ed è già tanto
che sia accaduto,
avrei potuto
non vedermi
mai.
Tosca Pagliari
Bellissima poesia dove l’insight è trasparente e misurato, dove il sentimento è garbato e sincero. La Musa ti ha ispirato alla grande.
Grazie Raffaele.
Stasera lascio questo video.
STANCA MORTA
VOGLIA SOLO DI VACANZA!
GIUGNO, TEMPO DI LUCE
Giunge sfolgorante di luce
Il mese del solstizio d’estate.
Un’ascesa del sole allo zenith
Gli dona regale splendore.
Nulla rimane nell’ombra:
Ora si svela il trionfo d’Apollo.
Luminoso giugno, luminosa la poesia perchè il poeta ha saputo renderla tale. Complimenti Raffaele!