DI TUTTO DI NULLA

Parlerei di chissà che, parlerei di tutto, invece parlerò di nulla. Impossibile? No. E neanche originale come idea. La maggior parte delle volte si parla di nulla travestito di tutto. E il silenzio non parla, il silenzio ascolta,il silenzio percepisce.

C’è un termine che forse indica bene il concetto: “blaterare”. Quel bla bla ritmato di cui non si coglie alcun senso e che concilia il sonno, fa da sfondo ad altri pensieri per conto proprio.

Ho l’influenza e i pensieri influenzati, forse delirio, forse sono molto saggia. Certo è che i malanni spostano l’ottica del pensiero e del percepire la vita.

Ho già usato circa cento parole e non ho detto nulla.O forse ho detto tutto?

Di tutto di nulla, raffreddore e aspira con effetto pensieri allucinogeni.

Buona giornata.

15 thoughts on “DI TUTTO DI NULLA

  1. TERAPIA

    Una buona tazza di latte caldo con miele,
    da sorseggiare lentamente,
    con dilatata attenzione meditativa,
    mettendo tra parentesi le parole
    che affollano la mente come moscerini
    in un’umida, calda sera d’estate.

    (R.R. 10/11/2014)

  2. Grazie Raffaele. Nel frattempo sono quasi guarita, mi rimane un leggero strascico, ma tanto per compagnia. Però molto bella questa tua ricetta. Forse sei il primo in assoluto a scrivere una riecetta in poesia, o almeno il primo in assoluto che conosco io. Tu conosci qualcun altro che scrive “poetoricette”?

  3. DI TUTTO DI NULLA

    Si proviene – forse – dal Nulla
    e nel Nulla – forse – si ritorna.
    Questo – forse – è il Tutto della vita:
    una breve scia di meteora
    che accende per un attimo
    lo sguardo sull’infinito mistero?

    (R.R., 23/11/2014)

  4. Chissà: forse il Tutto e il Nulla si equivalgono o, come opposti, finiscono per toccarsi. Tuttavia penso che tra queste due astrazioni si collochi la vita concreta e tangibile che viviamo. E, come al solito, “In medio stat virtus”.

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