L’aria
che sa di nulla
solleva,
vortica
sposta
trascina
disperde
si perde
nel vuoto.
Siamo noi
aria che sa di nulla
soffiata a caso
risucchiata a caso
nell’intermezzo
di tutti casi della vita.
Tosca Pagliari (febbraio 2014)
L’aria
che sa di nulla
solleva,
vortica
sposta
trascina
disperde
si perde
nel vuoto.
Siamo noi
aria che sa di nulla
soffiata a caso
risucchiata a caso
nell’intermezzo
di tutti casi della vita.
Tosca Pagliari (febbraio 2014)
Chissà. Forse in quest’aria che sa di nulla, soffiata e risucchiata a caso, è presente un senso impalpabile, ma vivo come il mistero della vita.
Forse anche il nostro pensiero deve farsi leggero come l’aria e lasciarsi condurre dal “… vento che soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito.” (Gv. 3,8)
Chissà…
Già…chissà!
VIAGGIO MISTICO
Come l’aria attraverso le fessure
di vecchie imposte entra nelle stanze
del casolare antico in cima al colle
e le percorre in cerca di spiragli
per riprendere il volo nella valle,
così va il mio pensiero e dei ricordi
le sale, i ripostigli, i corridoi ritrova
quasi di un santuario, dove l’altare
s’apre al mistero come sacro varco
aperto ai verdi prati di una vita piena.
(R.R., 3/04/2014)
http://www.panoramio.com/photo/105111116
Ma che bella! C’è una grande anima in questa poesia!