Animo animale

Chinnamanūr

http://intellivex.com/project-profiles/28-the-church-of-jesus-christ-of-latter-day-saints-assembly-hall.html

Sono convinta che non si tratti solo di “istinto”, ma che abbiano una loro intelligenza ed una sensibilità particolare, attraverso la quale ci mostrano il loro affetto che, a volte, è superiore al nostro.

Vi va di raccontare delle storielle vissute o lette riguardante i meravigliosi animali domestici che chi può ospita, o ha ospitato, nella propria casa?

100 thoughts on “Animo animale

  1. Inizio con un brano tratto dal mio libro.

    “…Vi fu, però, una gatta che si tenne a lungo in casa per via di una bizzarra serie di fatti.
    Era stata raccolta anch’essa striminzita, sudicia, spelacchiata e pulciosa. Poi la pelliccia le era diventata nivea, soffice e folta, ma era ancora una micina allorché divenne protagonista di una storia, a dir poco, incredibile. Si rivelò subito una ladra eccezionale, molto più ladra di quanto non lo siano abitualmente i gatti. Potevi rimpinzarla fino a farla scoppiare, ma se c’era del mangiare in giro, ancor prima che ci si fosse voltati, faceva in tempo a portarlo via. Dovette farla più grossa del solito la volta che lo zio Melo, in preda ad un impeto di rabbia, la fece volare dal balcone urlando a più non posso e facendo accorrere Ada inorridita del misfatto.
    – L’hai ammazzata! L’hai ammazzata! Ma vedrai: “ Cu ammazza cani e jatti sett’anni ci cumbatti!”[1]. –
    Fu forse per tale frase, o perché in cuor suo si era già pentito, che lo zio Melo corse giù per le scale per vedere che fine avesse fatto la malcapitata. La trovò tramortita, ma aveva sprecato appena una delle sue molteplici vite e si era rotta soltanto una zampetta anteriore. Zoppicò per diverso tempo e si pensò che ormai le fosse riservata questa sorte, invece, alla fine, trotterellò spedita su tutti e quattro gli arti. Eppure una vicissitudine così traumatica dovette far scattare qualche marchingegno nella sua straordinaria mente felina. Elaborò dunque uno stratagemma, che solo chi ebbe l’occasione di vederlo mettere in atto riuscì veramente a crederci. Andò nel seguente modo.
    Tutte le volte che lo zio Melo la scacciava infastidito o le negava un bocconcino dopo ripetuti miagolii, allora sollevava la zampetta risanata, quasi a mostrargliela, per suscitare in lui un senso di rimorso, e il suo verso si faceva oltremodo lamentoso. Fin qui il povero uomo non dette troppo peso alla cosa, forse non ci fece neanche caso che la sua gatta aveva imparato a recitare. Se non che, di lì a poco, incidentalmente, si ruppe una gamba. Non era mai successo in tutta la sua vita che andasse incontro alla benché minima frattura e la cosa lo preoccupò alquanto. Inoltre, a vederli, sembrava un paradosso: l’uomo infermo con la gamba ingessata appoggiata su di una sedia e la gatta a gironzolare intorno con la coda diritta per poi fermarsi improvvisamente, guardarlo e sollevare la sua famosa zampina con un languido “maramiao” . E non finì lì. Quando lo zio Melo, perfettamente guarito tornò a dedicarsi al suo preferito hobby della pesca, la sciagurata lo aspettava sulla porta per poi andargli dietro annusando il secchiello e, se non riceveva il suo bel pesciolino, iniziava la solita sceneggiata. Dopo quanto era accaduto, figuriamoci se si poteva scontentarla. Una gatta del genere fu sfamata fino all’inverosimile. Ebbe anche la faccia tosta ( o sarebbe meglio dire il “muso tosto”?) di lasciar salire in casa, attraverso un’abitazione adiacente ancora in costruzione, un bel gattone dal pelo tigrato. Ci fece dei figli esageratamente grassi. Tanto grassi che non riuscivano a camminare perché la pancia gli strofinava per terra. Si dovette escogitare un rimedio. Ada pensò di fasciar loro le pance, ma bisognava farlo con il massimo riguardo. Disse allo zio Melo che le occorrevano delle bende adatte, come quelle con cui la zia Vera avvolgeva la zona ombelicale ai neonati dopo aver fatto loro il bagnetto. Egli non badò a spese e venne acquistato tutto il necessario in farmacia. I gattini, con le pance così contenute, riuscirono a camminare. Appena svezzati si dettero via insieme al loro inopportuno padre. I piccoli non ci fu bisogno neanche di portarli in campagna perché erano talmente belli che chi li aveva visti aveva fatto a gara per accaparrarseli. La gatta invece fu lasciata stare per scaramanzia e, forse, anche perché, dopo tutto, era un vero spasso. Solo che un giorno, non si sa come, sparì. Lo zio Melo ci mise anche più impegno di Ada a cercarla nella zona, ma non fu mai ritrovata.
    Di quella gatta rimase solo la sua mitica storia raccontata, fino all’esasperazione, a gente che, per pura cortesia, non osava palesare alcun dubbio sulla veridicità dei fatti.
    Se ne fece persino una metafora. Quando qualcuno rinfacciava un male subito a scopo di ricatto si diceva che mostrasse la zampa come la gatta. Oppure si faceva semplicemente il gesto con l’avambraccio penzoloni e se ne imitava il pietoso miagolio.

    [1] “Chi ammazza cani e gatti sette anni ci combatte”, nel senso che avrà sette anni di guai seri.

  2. Ode al gatto

    Gli animali furono

    imperfetti lunghi

    di coda, plumbei

    di testa.

    Piano piano si misero

    In ordine

    Divennero paesaggio,

    acquistarono nèi, grazia, volo.

    Il gatto,

    soltanto il gatto

    apparve completo

    e orgoglioso:

    nacque completamente rifinito,

    cammina solo e sa quello che vuole.

    L’uomo vuol essere pesce e uccello,

    il serpente vorrebbe avere ali,

    il cane è un leone spaesato,

    l’ingegnere vuole essere poeta,

    la mosca studia per rondine,

    il poeta cerca d’imitare la mosca,

    ma il gatto

    vuole essere gatto

    ed ogni gatto

    dai baffi alla coda,

    dal fiuto al topo vivo

    dalla notte fino ai suoi occhi d’oro.

    Non c’è unità

    come la sua,

    non hanno

    la luna o il fiore

    una tale coesione:

    è una sola cosa

    come il sole o il topazio,

    e l’elastica linea del suo corpo,

    salda e sottile, è come

    la linea della prua di una nave.

    I suoi occhi gialli

    hanno lasciato una sola

    fessura

    per gettarvi le monete della notte.

    Oh piccolo

    imperatore senz’orbe,

    conquistatore senza patria,

    minima tigre da salotto, nuziale

    sultano del cielo

    delle tegole erotiche,

    il vento dell’amore

    all’aria aperta

    reclami

    quando passi

    e posi

    quattro piedi delicati

    sul suolo,

    fiutando,

    diffidando

    di ogni cosa terrestre,

    perché tutto

    è immondo

    per l’immacolato piede del gatto.

    Oh fiera indipendente

    della casa, arrogante

    vestigio della notte,

    neghittoso, ginnastico

    ed estraneo,

    profondissimo gatto,

    poliziotto segreto

    delle stanze,

    insegna

    di un

    irreperibile velluto,

    probabilmente non c’è

    enigma

    nel tuo contegno,

    forse non sei mistero,

    tutti sanno di te ed appartieni

    all’abitante meno misterioso,

    forse tutti si credono

    padroni,

    proprietari, parenti

    di gatti, compagni,

    colleghi,

    discepoli o amici

    del proprio gatto.

    Io no.

    Io non sono d’accordo.

    Io non conosco il gatto.

    So tutto, la vita e il suo arcipelago,

    il mare e la città incalcolabile,

    la botanica,

    il gineceo coi suoi peccati,

    il per e il meno della matematica,

    gli imbuti vulcanici del mondo,

    il guscio irreale del coccodrillo,

    la bontà ignorata del pompiere,

    l’atavismo azzurro del sacerdote,

    ma non riesco a decifrare un gatto.

    Sul suo distacco la ragione slitta,

    numeri d’oro stanno nei suoi occhi.

    Pablo Neruda, Poesie (1924-1964)

  3. Siamo Lulù ,Elsuccia e Niki
    ——————————————————————————–

    Ciao !
    Ci descriviamo con una nostra giornata tipo.
    Quando la vita si fa dura, schiacciacciamo un bel pisolo;
    Non dormiamo mai da soli ,sempre sopra,di fianco o sulla pancia dell’umano,magari sotto le coperte;
    Quando l’umano è seduto al computer ci accomodiamo sulle sue gambe e giochiamo alla lotta;
    Un giorno ignoriamo l’ umano e l’altro gli diamo fastidio;
    Lasciamo la nostra impronta nel mondo preferibilmente con spruzzi in ogni angolo;
    Facciamo la cacca appena fuori dalla lettiera per far capire all’umano che è ora di pulirla;
    La curiosità NON ammazza nessuno, solo la noia;
    Mettersi davanti al televisore mentre l’umano sta guardando facendo finta di essere invisibili.
    Mangiamo sempre e comunque;
    Andiamo a giocare a nascondino nel salone proibito facendoci cecare dall’umano;
    Mangiamo l’erba del vaso che è peggiore proverbialmente di quella del vicino e la rivomitiamo in casa dell’umano;
    Quando nel balcone non si puo’ andare,la casa diventa il giardino;
    Le porte chiuse le grattiamo;
    Accompagniamo l’umano in bagno e giochiamo coi pantaloni mentre è seduto al wc;
    La carta igienica la tiriamo fino a srotolarla;
    Non esistono punti o luoghi inacessibili.

    N.B. Questi sono i discorsi dei miei tre miciotti che io adoro!!!

  4. Neruda è sempre sublime! Grazie Daniela d’aver inviato questa coinvolgete “Ode al gatto”. Il tuo computer si è ripreso dal malanno a quanto pare, meno male, sono contenta di riaverti qui.
    Il brano riguardante ” i discorsi dei tre miciotti” è di una simpatia unica.

  5. Se sei degno del suo amore , un gatto sara’ tuo amico mai il tuo schiavo .

    Le persone che non amano i gatti erano topi in una vita precedente .

    Un gatto incontra un altro gatto e gli domanda:

    “Che lavoro fa tuo figlio?”
    E l’altro gatto risponde: “Il pusher di erba gatta!!”

    Adamo e er gatto

    ——————————————————————————–

    Appena Adamo vidde er primo Gatto
    je propose un contratto.
    – Senti: – je disse – se m’ubbidirai
    in tutto quello che me pare e piace,
    te garantisco subbito una pace
    come nessuno l’ha goduta mai.
    Però bisognerà che fin d’adesso
    me tratti co’ li debbiti rispetti
    e rimani fedele e sottomesso…
    Accetti o nun accetti?

    – Grazie, ne faccio senza:
    la pace nun se compra, – disse er Micio –
    ma se guadagna co’ l’indipennenza
    a costo de qualunque sacrificio.
    A me nun m’ingarbuji come er Cane
    che, per un po’ de pane,
    s’accuccia e t’ubbidisce a la parola.
    Vojo la pace mia senza controllo,
    senza frustate, senza musarola,
    senza catene ar collo!
    Dar modo come parli ho già capito
    che in fonno ciai l’istinto d’un tedesco… –
    E ner dì questo er Gatto, insospettito,
    arzò la coda e lo guardò in cagnesco.

    Trilussa

    ——————————————————————————–

  6. Girovagando…notizie gattofile dal web:

    Manuale del Gatto Domestico

    NASCONDERE
    Ogni tanto, nasconditi in un posto dove gli umani non possano trovarti. In ogni caso, non uscire per tre o quattro ore. Questo causerà agli umani il panico (a loro piace molto) pensando che tu possa essere scappato o perso. Quando esci, gli umani ti ricopriranno di amore e baci e probabilmente otterrai qualche premio.

    DENTRO E FUORI
    Siediti fissando la maniglia della porta. Quando ti aprono la porta, prenditi tutto il tempo che vuoi. Dai uno sguardo intorno, girati indietro. Guarda la stanza. Non devi decidere velocemente. La maggior parte dei pazzi umani ti terranno la porta aperta finchè non prendi coscienza dell’andamento del terreno e della direzione in cui soffia il vento. Per un vero divertimento, dopo parecchi minuti, rientra nella stanza, quindi guardali come per dirgli “perché stai tenendo aperta la porta?”.

    NON SONO STATO IO!
    Guarda sempre con sguardo innocente quando hai fatto qualche disastro, e la mamma non penserà che sei stato tu.

    LETTIERA
    Mentre usi la lettiera, assicurati di buttare fuori più sabbietta possibile. Gli umani amano sentire la lettiera dei gatti fra i piedi. Rifiutati anche di usare la lettiera a meno che non sia assolutamente pulita. OK, uno o due pezzetti si possono tollerare, ma se è veramente sporca, protesta facendo un piccolo mucchietto proprio VICINO alla lettiera. Così impareranno!

    L’ORA DELLA PIPI’
    Anche se non hai bisogno di andarci, fissa la tua visita per le 3 di mattina. Arrampicati sul letto e sali sopra di loro. Fagli il solletico col tuo pelo finchè non si svegliano. Il tuo vecchio probabilmente doveva comunque fare pipì ma era troppo pigro per alzarsi. Fai una piccola pausa vicino al frigo. Ne vale la pena per vedere se ti dà un po’ di latte. Se lo fa, puoi sempre svegliarlo di nuovo alle 4.

    IL GIOCO
    E’ una parte importante della tua vita. Dormi a sufficienza durante il giorno così da essere abbastanza riposato per i tuoi giochi notturni. L’ora migliore per giocare è tra le 2 e le 4 di notte. Più sotto c’è l’elenco dei più bei giochi da gatti. E’ tuttavia importante mantenere sempre la tua “dignità”. Se hai un incidente durante il gioco, come per esempio cadere da una sedia, lava immediatamente una parte del tuo corpo come per dire “io VOLEVO che succedesse!”. Questa cosa li fa impazzire tutte le volte.
    – “Caccia al topo”. – Gli umani ti vogliono far credere che quei mucchietti sotto le coperte sono mani e piedi. Ti stanno mentendo. Sono invece i Topi del Letto, e si dice che siano i migliori del mondo, anche se nessun gatto è mai riuscito a prenderne uno. Si dice anche che solo un ferocissimo attacco può stordirli per abbastanza tempo da permetterti di andare sotto le coperte e prenderli. Chissà che TU non sia il primo gatto ad assaggiare il Topo del Letto!
    – “Re della collina”. – Questo gioco dev’essere giocato con almeno un altro gatto. Uno od entrambi degli umani che stanno dormendo diventerà la Collina 303 che dev’essere difesa a tutti i costi dall’altro (o gli altri gatti). Tutto è concesso. Questo gioco ti allena allo sviluppo di tattiche insolite in quanto bisogna tener conto del terreno instabile sul quale si gioca.
    Attenzione: Giocare ad uno o ad entrambi di questi giochi all’eccesso può comportare un’espulsione dal letto e forse dalla stanza. Se gli umani si innervosiscono, comincia subito a fare le fusa e accoccolati su di loro. Questo dovrebbe farti guadagnare un po’ di tempo, finchè non si addormentano di nuovo. Se ti capita di essere su un umano quando questo accade, il gatto vince il round di Re della Collina.
    – Ogni piccolo oggetto è un potenziale giocattolo. Se un umano cerca di portartelo via, significa che è un buon gioco. Corri via con esso e nasconditi sotto il letto. Dimostrati indignato quando ti prendono e te lo portano via. Guarda sempre dove lo rimettono per poterlo rubare più tardi.

    POSTI PER FARSI LE UNGHIE
    Affilati sempre le unghie sui mobili. Ignora quei posti per farti le unghie che ti preparano, non sono buoni per le tue unghie. Tende e braccioli delle poltrone sono posti grandiosi per farsi le unghie. Devi lasciare il tuo segno nel mondo, Questo attira sempre la loro attenzione

    UN ALTRO GATTO?
    Non c’è altro modo! Stabilisci il tuo territorio prima che puoi. Fai in modo che l’intruso ti rispetti. Ti darà un sacco di posto e ti camminerà intorno. Quando capisci che vuole mangiare, vai prima di lui e mangia tutto in modo che lui debba aspettare. Se ti piace il suo cibo, rubaglielo. Negagli ogni privilegio. Agitati se gli danno qualche attenzione. Oh e non dimenticarti la cosa più importante: “Bisogna soffiare a tutti i nuovi arrivati!”.

    RIGETTARE
    Se devi vomitare, vai velocemente su un letto. Rigetta nel mezzo della trapunta, preferibilmente una abbastanza spessa da non poter entrare nella lavatrice. Questo darà all’umano la possibilità di portarla in lavanderia e spendere un po’ di soldi. Aggiungi questa somma al totale di quello che già gli costi. Questo ti fa sentire caro e dispendioso. Se non riesci a raggiungere una trapunta, prova con una sedia o con un tappeto Orientale. Se non ci sono tappeti orientali, vanno bene dei panni pelosi. Quando vomiti sul tappeto, fai in modo di indietreggiare in modo che il vomito sia lungo quanto un piede umano nudo. Gira intorno più a lungo possibile in modo da lasciare impronte qui e là. Resta nei dintorni e goditi la gag della tua padrona e giura di non essere stato tu mentre lei tenta di pulire.

    CANI
    Mostrati sempre spaventato dai cani di fronte agli umani. Così loro si sentono dispiaciuti e ti prendono in braccio per confortarti. Metti in scena questo grande spettacolo e portalo avanti per tutta la vita.

    Per concludere, gli umani hanno tre funzioni primarie: nutrirci, giocare con noi e darci attenzioni, e pulire la lettiera.
    E’ importante mantenere sempre la dignità quando sei vicino agli umani così che non dimenticheranno chi è il capo in casa. Gli umani devono conoscere alcune regole basilari e possono imparare se cominci presto e sei insistente.
    Avrai un domestico molto veloce.

  7. Risate … gattofile…dal web

    Per ridere un po’….

    Accompagna sempre i tuoi umani e i loro ospiti in bagno. Non è necessario che tu faccia qualcosa. Semplicemente siediti e guarda.
    SII DIGNITOSO
    E’ importante mantenere la dignità in qualsiasi situazione. Se hai un incidente giocando, come ad esempio cadere da una sedia, lavati immediatamente una parte del corpo come per dire “Io VOLEVO che succedesse!”. Questo fa impazzire gli umani ogni volta.
    TEMPO DI DORMIRE
    Dormi sempre sopra al tuo umano in modo che non possa girarsi.
    CANI
    Mostrati sempre spaventato dai cani di fronte agli umani. Così loro si sentono dispiaciuti e ti prendono in braccio per confortarti. Metti in scena questo grande spettacolo e portalo avanti per tutta la vita.
    OSTACOLARE
    Se uno dei tuoi umani è impegnato in qualche attività e l’altro è inattivo, resta con quello occupato. Questo si chiama “aiutare”, anche conosciuto come “ostacolare”. Seguono le regole per ostacolare:
    – Quando supervisioni mentre si cucina, siediti dietro il calcagno sinistro del cuoco. Non puoi essere visto e quindi c’è maggior possibilità di essere calpestato e quindi essere preso in braccio per essere confortato. E’ anche più divertente quando tentano di evitare di calpestarti e cadono su un piano di appoggio o su un tavolo.
    – Per i lettori di libri, avvicinati fin sotto al mento, tra gli occhi e il libro, oppure adagiati sul libro stesso.
    – Per i progetti di lavori a maglia, lavori da tavolo, o compiti di scuola, adagiati sul lavoro in modo da coprire la maggior parte del lavoro o almeno la parte più importante di esso. Pretendi di sonnecchiare, ma ogni tanto raggiungi e lecca la matita o i gomitoli di lana. Il lavoratore potrebbe tentare di distrarti; ignoralo. Ricorda, lo scopo è quello di ostacolare il lavoro. I progetti di ricamo e punto croce sono grandi amache a dispetto di quello che potrebbero dirti gli umani.
    – Per le persone che pagano bollette (attività mensile) o che stanno lavorando sulle tasse o le cartoline di Natale (attività annuale), tieni a mente lo scopo – ostacolare! Primo, siediti sul foglio sul quale si sta lavorando. Se vieni scacciato, guarda tristemente da un lato del tavolo. Se l’attività procede bene, rotolati intorno ai fogli, disseminandoli al massimo della tua abilità. Dopo essere stati rimossi per la seconda volta, spingi penne, matite e gomme giù dal tavolo, uno alla volta.
    – Quando un umano sta tenendo un foglio di fronte a lui/lei, assicurati di saltare sul retro del foglio –amano saltare! La reazione a questa azione, è uguale a quella che avrebbero se si fossero appena “sparati” 10 tazze di caffè.
    RE DEL CASTELLO
    Ricorda sempre che tu sei il proprietario della casa, quindi siediti ovunque tu ti senta comodo. Biancheria, piani di lavoro della cucina e vasche da bagno sono posti eccellenti per dormire.
    LETTIERA
    Mentre usi la lettiera, assicurati di buttare fuori più sabbietta possibile. Gli umani amano sentire la lettiera dei gatti fra i piedi. Rifiutati anche di usare la lettiera a meno che non sia assolutamente pulita. OK, uno o due pezzetti si possono tollerare, ma se è veramente sporca, protesta facendo un piccolo mucchietto proprio VICINO alla lettiera. Così impareranno!
    BELL’ASPETTO
    Se sei soprappeso, mettiti in pose attraenti.
    CAMMINARE
    La cosa migliore è camminare tra i piedi degli umani. E’ anche divertente spaventarli. Più spesso possibile, scatta velocemente e più vicino possibile di fronte all’umano, specialmente: sulle scale, quando hanno qualcosa in mano, al buio, e quando si sono appena alzati al mattino. Questo aumenterà la loro abilità nel coordinarsi.
    Per concludere, gli umani hanno tre funzioni primarie: nutrirci, giocare con noi e darci attenzioni, e pulire la lettiera.
    E’ importante mantenere sempre la dignità quando sei vicino agli umani così che non dimenticheranno chi è il capo in casa. Gli umani devono conoscere alcune regole basilari e possono imparare se cominci presto e sei insistente.
    Avrai un domestico molto veloce.

  8. “I gatti sono enigmatici solo per coloro che ignorano la potenza espressiva del silenzio.”

    Gattino Abbandonato di Luigi Calloni

    Come posso dir di no ad un gattino abbandonato?
    L’accolgo, lo riscaldo, lo nutro.
    Mi commuove il pianto accorato,
    è sempre l’amore che prevale e mi lega,
    dolce è la magia di questa creatura smarrita
    profonda è la pietà che mi pervade,
    resto commosso e felice e come d’incanto mi perdo.
    Piccola creatura
    Come visione appari agli occhi miei.
    Non hai più le tenere cure della mamma.
    Posso abbracciarti, asciugare il tuo pianto,
    posso nutrirti e consolarti,
    poi col tempo diventeremo amici
    in una perfetta affinità.
    Ora riposa, dormi, sogna beato.
    Sono vicino a te, non sei più solo.

  9. Lasciamo un’eredità ai nosti amici animali

    ——————————————————————————–

    Ho trovato questo pezzo su un quotidiano e volevo condividerlo con voi:

    “LE MIE NON ULTIME VOLONTA’
    Io, nella piena facoltà di intendere e di volere, dichiaro di aver capito oggi quanto siano stati importanti gli animali nella mia vita. Nei miei primi anni, mi hanno fatto divertire e ridere guardandomi dai cartoni animati e dalle fiabe che chi mi ha voluto bene mi ha fatto vedere e raccontato. Come peluche hanno protetto le mie notti e i miei sogni, facendosi abbracciare da me fin quasi a soffocare. E poi, finalmente, la sensazione indescrivibile della prima volta in cui ho accarezzato un cucciolo e l’ho sentito tremare di gioia mentre lo abbracciavo. Grazie a loro ho imparato che non è necessario parlare per capire e farsi capire. Che il peso e il calore di un animale che ti dorme in grembo, in silenzio, dicono più di molti libri pieni di parole inutili. Che è bello prendersi cura di chi non può provvedere da solo alle proprie necessità. Mi hanno fatto scoprire per primi che c’è una fine per tutto, anche per la vita; ma che a ogni fine segue un nuovo inizio e che le lacrime, perfine le più amare, con il tempo si possono trasformare in ricordi dolci. Quando, crescendo, pensavo che nessuno mi capisse più, loro rimanevano comunque al mio fianco. Anche da lontano. Come quel randagio, che un giorno si è fermato solo il tempo per farsi dare una pacca sul petto: sembrava sapere tutto di me, delle mie paure e delle mie incertezze. E’ andato via subito, ma per un po’ ha scodinzolato. Quando le mie braccia erano forti mi sembrava di poter fare tutto quello che facevano loro, solo guardandoli. Mi sembrava di poter essere lì, in alto, di poter volare con le rondini e perfino con quell’aquila vista un giorno in montagna. Potevo quasi sentire il vento tra le piume, e vedermi dall’alto. Mi hanno insegnato a nuotare e ci siamo guardati sott’acqua. Sotto il sole caldo, le mie gambe, durante la corsa, avevano dentro i muscoli d’acciaio di un cavallo. Ho imparato da loro a ringhiare, ad abbaiare, a fare le fusa, a cantare, a stare in silenzio. In pace con me e con gli altri. E ho capito che tanto di quello che poi ho insegnato a chi è arrivato dopo di me, a ben vedere, l’avevo imparato proprio da loro. Mi hanno dato tutto, sempre, senza mai chiedere nulla. Sì, ho capito quanto siano stati importanti per me. Ecco perchè mi piacerebbe potergli lasciare, nel mio testamento o nella mia polizza vita, qualcosa. Anche poco, con la consapevolezza che comunque, per tanti animali, vorrà dire moltissimo. Ecco perchè ho deciso di chiamare ENPA, per farmi spiegare come fare, al numero (0172) 433040”

    Ente Nazionale Protezione Animali

  10. per ridere un po’….

    dal sito cat run………per ridere n po’..

    Una vecchietta davanti al camino.Scopre di avere una vecchia lampada tra la cenere,la pulisce e…appare UN GENIO!
    -esprimi 3 desideri!
    -bhè..vorrei che questa vecchia casa tornasse bella come tanti anni fa!
    ..puff..la casa torna nuova!
    -..adesso vorrei tornare giovane e bella come a 20 anni !
    .. puff..la vecchia torna giovane e bellissima!..
    -..e ora vorrei che il gatto si trasformasse in un uomo bello come Brad Pitt..
    …puff..il gatto è diventato un ragazzo stupendo! A questo punto il bel ragazzo le si avvicina ,la abbraccia e….
    -Ah adesso ti dispiace di avermi fatto CASTRARE è…. vecchia stxxxxx!!!!

  11. colf filippina….(in livornese)
    una signora fissata, colla ‘asa piena di gatti di tutte le razze, piglia ‘na nova ‘ameriera che viene dalle filippine….
    Sicchè ni fa vedè tutto ‘uello che c’è da fà eppoi ni chiede:
    -ma…i gatti ti piaciano?-
    e lei:
    -si signora! io mangio di tutto!-

  12. Il giornale dei gatti

    I gatti hanno un giornale con tutte le novità e sull’ultima pagina a “Piccola Pubblicità”.

    “Cercasi casa comoda con poltrone fuori moda: non si accettano bambini perchè tirano la coda”.

    “Cerco vecchia signora a scopo compagnia. Precisare referenze e conto in macelleria”.

    “Premiato cacciatore cerca impiego in granaio.” Vegetariano, scapolo, cerca ricco lattaio”.

    I gatti senza casa la domenica dopo pranzo leggono questi avvisi più belli di un romanzo:

    per un’oretta o due sognano ad occhi aperti, poi vanno a prepararsi per i loro concerti.

    Gianni Rodari

  13. Il gatto è mistero e come il mistero non viene mai svelato

    Il Gatto di Maometto

    Leggendo un po’ della storia dei nostri a-mici nelle varie epoche mi sono imbattuto in questo anedotto che ho trovato molto bello e ve lo voglio riproporre.
    Si narra che Maometto, mentre leggeva con un braccio allungato sul tavolo, fu avvicinato dal suo gatto, che gli si sdraiò sulla manica a dormire. Giunta l’ora della preghiera, Maometto guardò il gatto, in dubbio se svegliarlo e liberare il braccio; ma l’animale aveva una tale aria estatica che il profeta, certo che in quel momento il gatto stesse comunicando con Allah, preferì tagliarsi la manica della preziosa veste, per poter pregare, piuttosto che disturbarlo.
    Al ritorno dalla preghiera il gatto, riconoscente, gli fece grandi fusa per ringraziarlo e Maometto, commosso, gli riservò un posto in Paradiso. Ma non solo: gli impose per tre volte le mani sulla schiena, dandogli la meravigliosa capacità di cadere sempre sulle quattro zampe senza farsi male.

  14. Impegni Quotidiani

    ——————————————————————————–

    00,00-07,00 dormire sul letto
    07,00-7,10 colazione
    07,10-12,00 dormire sulla sedia
    12,00-12,10 pranzo
    12,10-15,00 dormire sopra il frigorifero
    15,00-15,01 esercizio (facoltativo)
    15,01-18,00 dormire sotto il calorifero
    18,00-18,15 cena
    18,15-00,00 dormire nel cassetto.

  15. ecco come tradurre

    ——————————————————————————–

    le parole che vi dicono i vostri mici……

    MAO:Ciao, buon giorno!
    MAU:Ho dormito poco
    MIAOammi qualcosa da mangiare
    MIAU:Sono rimasto chiuso nell’armadio
    MAOOOOO:Sono iperteso
    MHO:Boh, non capisco
    MAH:Forse… può darsi
    MUAO:Sto facendo la doccia!
    MAO MAO:Non ho voglia di far niente!
    MIAAAAO:Sto tipo mi sta antipatico
    MAMO:Ti amo, mi piaci
    MARAMEO:Tanto non mi trovi
    MIAHIO: Che dolore!!!

  16. ed alla fine cantiamocela tutti insieme:

    La Gatta

    C’era una volta una gatta
    che aveva una macchia nera sul muso
    e una vecchia soffitta vicino al mare
    con una finestra a un passo dal cielo blu

    Se la chitarra suonavo
    la gatta faceva le fusa
    ed una stellina scendeva vicina
    poi mi sorrideva e se ne tornava su.

    Ora non abito più là
    tutto è cambiato, non abito più là
    ho una casa bellissima
    bellissima come vuoi tu.

    Ma ho ripensato a una gatta
    che aveva una macchia nera sul muso
    a una vecchia soffitta vicino al mare
    con una stellina che ora non vedo più

    44 gatti

    Nella cantina di un palazzone
    tutti i gattini senza padrone
    organizzarono una riunione
    per precisare la situazione.

    Quarantaquattro gatti,
    in fila per sei col resto di due,
    si unirono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le code attorcigliate,
    in fila per sei col resto di due.

    Sei per sette quarantadue,
    più due quarantaquattro!

    Loro chiedevano a tutti i bambini,
    che sono amici di tutti i gattini,
    un pasto al giorno e all’occasione,
    poter dormire sulle poltrone!

    Quarantaquattro gatti,
    in fila per sei col resto di due,
    si unirono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le code attorcigliate,
    in fila per sei col resto di due.

    Sei per sette quarantadue,
    più due quarantaquattro!

    Quarantaquattro gatti,
    in fila per sei col resto di due,
    si unirono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le code attorcigliate,
    in fila per sei col resto di due.

    Sei per sette quarantadue,
    più due quarantaquattro!

    Quando alla fine della riunione
    fu definita la situazione
    andò in giardino tutto il plotone
    di quei gattini senza padrone.

    Quarantaquattro gatti,
    in fila per sei col resto di due,
    marciarono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le code dritte dritte,
    in fila per sei col resto di due.

    Quarantaquattro gatti,
    in fila per sei col resto di due,
    marciarono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le code attrorcigliate,
    in fila per sei col resto di due,
    col resto di due.

    Il Gatto E La Volpe

    Quanta fretta ma dove
    corri dove vai
    se ci ascolti per un
    momento capirai
    lui è il gatto
    ed io la volpe
    stiamo in società
    di noi ti puoi fidar.
    Puoi parlarci dei tuoi
    problemi, dei tuoi
    guai i migliori in
    questo campo siamo noi
    è una ditta specializzata
    fai un contratto e vedrai
    che non ti pentirai.
    Noi scopriamo talenti
    e non sbagliamo mai
    noi sapremo sfruttare
    le tue qualità
    dacci solo quattro
    monete e ti iscriviamo
    al concorso,
    per la celebrità !.
    Non vedi che e’ un vero
    affare, non perdere
    l’occasione
    se no poi te ne pentirai,
    non capita tutti i
    giorni di avere due
    consulenti e due impresari
    che si fanno in quattro
    per te.
    Avanti non perder tempo
    firma qua è un normale
    contratto è una
    formalità
    tu ci cedi tutti i diritti
    e noi faremo di te
    un divo da hitparade.
    Non vedi che e’ un vero
    affare, non perdere
    l’occasione
    se no poi te ne pentirai,
    non capita tutti i
    giorni di avere due
    consulenti, due impresari
    che si fanno in quattro
    per te.
    Quanta fretta, ma dove
    corri dove vai
    se ci ascolti per un momento
    capirai
    lui è il gatto
    ed io la volpe
    stiamo in società
    di noi ti puoi fidar
    di noi ti puoi fidar

  17. Come ho già avuto modo di esternare in varie occasioni i gatti sono animali, direi esseri, verso i quali sento molta simpatia e sintonia. Anni fa avevo una gatta che poi mi è morta e ha accompagnato la vita della mia famiglia per tre lustri. Forse le parole non sono sufficienti per descrivere quel che è stata la Ciccia, quello che mi ha dato, quello che ci ha dato. Il gatto è un presenza importante nell’ambiente domestico. Potrei dire che è come uno spiritello positivo, un depuratore della quota d’inevitabile pesantezza che la vita, insieme agli aspetti lieti e gratificanti, non omette di elargire. Il gatto insegna quanto è importante il sentire e il sentirsi “a pelle”: in questo forse è l’animale più capace di educare la nostra spesso grossolana percezione. Con il gatto è possibile comprendere gli aspetti più epidermici del rispetto per un altro essere, concetto che tanto spesso viene razionalizzato, riempito di parole e di proclami, mentre primariamente dovrebbe essere “sentito”. Il gatto è un valido insegnante di prossemica e modula meravigliosamente la vicinanza più affettuosa, con la distanza più libera e innocente nel suo malcompreso “egoismo”. Il gatto è l’essere che per primo al mattino, a passi felpati, ti viene a dare il buongiorno e con un’indimenticabile carezza ti strappa un sorriso e ti muove il cuore verso la bellezza del vivere,nei giorni lieti e meno lieti.

  18. Ciao Raffaele, hai ragione, un gatto è proprio una presenza che ti può rendere la vita più leggera. Una volta ho letto,da qualche parte, che il solo accarezzare il pelo di un gatto scarica lo stress accumolato. Un gatto è magico! Buonanotte a tutti i gattofili.

  19. Ciao Raffaele
    Hai colto nel segno, infatti quando mi alzo la mattina(alle 5,10)è la mia gattina che mi apre la giornata.
    Notte a tutti gli Isolani.
    Domani sera, mangiata di pane condito in spiaggia, con relativo bagno notturno.Naturalmente ci sarà anche il mio grande amico Giuseppe.

  20. Beati voi! Se vedete nella notte caliente l’apparizione di un barbuto, brizzolato e un po’ corpulento signore con gli occhiali che sguazza nelle onde come un delfino, potrebbe essere un fenomeno di bilocazione del sottoscritto! Magari tenete un po’ di pane condito anche per me! Ogni gattofilo che si rispetti è certamente provvisto di una carica di magia. Che ne pensi,Tosca?

  21. Già,Raffaele, se sono magici i gatti, perchè non dovrebbero esserlo anche i gattofili? Nel caso che il meccanismo della bilocazione, per qualche motivo, s’inceppasse, allora, il mare non può arrivare da te, ma il pane condito sì : http://www.mangiarebene.com/ricette/spuntini/sandwich/pane-cunzatu_IDa_3720.htm
    A proposito di pane condito mi viene in mente una cosa buffa realmente accaduta. Quando uno dei miei figli ha imparato a leggere, come tutte le creature di questo mondo che s’appropriano di questo stupendo dono, ha cominciato a leggere qualunque cosa. In particolar modo cartelli e insegne varie.
    Mentre aspettavamo mio marito sulla macchina di fronte a un panificio il bambino esclama: – Il mio papà è in pericolo là dentro, fanno i panini con i pezzi delle persone. Siccome io lo guardavo stralunata lui ha tenuto a precisare:- Lo vedi? Leggi là! pa-ne-con-di-to!
    Vi assicuro che non è una barzelletta, però spesso ci ripenso e rido tutte le volte che sento parlare di pane condito.

  22. E’ squisita sì e poi vengono certi “rotoloni Regina di quelli che non finiscono mai”, ma chi se ne frega! Tanto essere non si può più d’una volta (per fortuna).
    Oggi sono elettrica, non sopporto il vento. C’è un vento che sbatacchia, impolvera, strappa, rumoreggia, è davvero impossibile, non si riesce a fare nulla nè lavorare nè divertirsi. Se non smette urlerò peggio di lui, magari mi sente. Ecco sono già ammattita, spero si plachi presto.

  23. Il vento ogni tanto ci vuole, per pulire l’aria, per muovere la bonaccia. Ma quando è continuo, insistente e rumoroso allora rompe, genera un’ inquietudine che non trova pace. Quando poi ha la cattiva idea di sfogare a lungo il suo spirito insofferente nelle ore notturne, ululando tra le imposte e fischiando nelle fessure più nascoste come uno spettro, guastando così il sonno della gente, facilmente è oggetto di fioriti “complimenti” e “auguri” spesso nel vernacolo delle zone visitate.

  24. Ciao a tutti gli Isolani
    Nonostante il vento la nostra missione è andata in porto lo stesso, certo con un pò di fastidio ma abbiamo vinto noi.
    Buona Domenica a tutti gli Isolani

  25. Il clima è migliorato. Sole, cielo azzurro e temperatura gradevole. Assenza di vento. Al massimo una leggera brezza. Buona domenica a tutti.

  26. Grazie della Buona domenica, Raffaele. Buona per l’energia. Sono partita stamattina alle cinque e mi sono fermata da circa 20 minuti. Partita per dove? Per le scope, le palette, gli strofinacci… Quel che non ha combinato il vento di ieri! Ma se torna mi trincero in casa, sigillo tutto a costo di scoppiare. Perchè così non si può!
    Natale, alla faccia del vento, avete mangiato pane condito in spiaggia, bravi! Io invece per non pensare troppo al macello che mi stava combinando ho finito di leggere un libro di 300 pagine e passa. Tanto ieri non si poteva fare nulla, oggi invece c’era solo da morire. Il libro che ho letto s’intitola ” Il sogno infinito” è il seguito di “Il muro invisibile” di Harry Bernstein.
    Qualcuno di voi conosce questo scrittore? Ha cominciato a scrivere il primo di questi libri a novant’anni, adesso sta scrivendo il terzo. Nell’epilogo del secondo scrive così: “Adesso che ho superato la novantina – un nonuagenario, così si dice – sono in grado di guardarmi indietro, ripensare alla mia vita e vederla distesa davanti a me come in una grande foto panoramica, una carellata di eventi, di persone, di luoghi e di cose che mi sono accadute. Sono molto fortunato: si dice che la memoria si offuschi con l’età, ma la mia al contrario si è fatta più nitida e adesso vedo i fatti con maggiore chiarezza rispetto a quando li vivevo.”
    E’ un libro stupendo, in pratica ieri quando l’ho preso in mano ero a metà lettura e ho divorato tutto il resto. Che mondo sarebbe senza dei bei libri?

  27. Ho trovato degli aforismi, sugli animali, che mi sono piaciuti. Ve li passo. Buona serata.

    L’oca è l’animale ritenuto simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.
    – Anonimo –

    Le atrocità non sono meno atrocità quando avvengono nei laboratori e sono chiamate ricerca medica
    – G.B.Shaw –

    L’uomo è l’unico animale che arrossisce, ma è anche l’unico che ne ha bisogno
    – Mark Twain –

    Gli animali possiedono bellezza senza vanità, forza senza insolenza, coraggio senza ferocia e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi.
    ( A. Schopenauer )

    Se fosse possibile incrociare l’uomo con il gatto, la cosa migliorerebbe l’uomo, ma di certo peggiorerebbe il gatto.
    (Mark Twain)

    Due cose mi hanno sempre sorpreso: l’intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini .
    ( Tristan Bernard )

  28. Questa sui gatti, Tosca, mi pare davvero sublime:

    “Un gatto ha un’assoluta onestà emotiva: gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, possono celare i loro sentimenti, un gatto no.
    Se fosse possibile dotare i gatti di ali, essi non si accontenterebbero di essere uccelli; sarebbero angeli” (Dick Shawn)

    Un buon inizio di settimana a te e a tutta la classe di vacanzieri, chi di fatto, chi in fantasia…

  29. Me lo ricordo sì. Credo anche di averlo già scritto qui. E chi può dimenticare una cosa del genere?

  30. Rivedere queste immagini fa una strana impressione. 40 anni sono passati,come dire una vita. A 40 anni molti di noi sono già abbastanza “brizzolati”; figurarsi se si aggiungono oltre due decenni! Eppure vedere la Luna e rivederla in foto e sequenze filmiche recenti, nel suo candore che sembra senza tempo, in un’immacolata infanzia siderale, ci si sente davvero liberi dagli schemi di riferimento temporale, figli dell’eternità, figli delle stelle. E’ sempre bello, naturale e consolante guardare in alto,verso l’universo. Credo che questi siano stati i sentimenti di Kubrick nel concepire e realizzare il suo fantastico “2001”.

  31. Ricordo che ero morto di sonno e aspettavo l’evento insieme ai miei nonni in casa della ” signora Nardina ” unica in possesso in Via Mongibello, di un televisore ero emozionatissimo. Mio nonno invece era convinto che fosse solo un bluff ed è morto con questa convinzione. Ho ancora impressa nella mente la voce di Tito Stagno che commentava e l’eccitazione di noi tutti: molto bello. Fu allora come se di colpo il mondo si proiettasse in un futuro che fino a poche ore prima sembrava irraggiungibile, inimmaginabile.Quel cielo misterioso, lontano, era ora alla portata dell’uomo.

  32. Ciao Giuseppe, non so quando sia morto tuo nonno, ma se avesse visto questi filmati la sua teoria del bluff si sarebbe senz’altro rinforzata.

    Io voglio tenermi l’emozione di quel giorno, quindi mi piace credere che allora si accaduto veramente.

  33. Ciao Tosca
    Anch’io voglio tenermi l’emozione, anche se sono di quelli che non credono .
    Buona Giornata a tutti

  34. Ciao Daniela
    Tanti auguri per il tuo compleanno.Sicuramente oggi per te sarà un giorno speciale da condividere con le persone a te più vicine.Il mio regalo è virtuale, ma penso sia gradito lo stesso. Auguri!!!!!
    I miei esami sono andati benissimo!

  35. Buon compleanno, Daniela! Ti auguro una giornata stupenda con le persone più care. Un bacione!
    Congratulazioni, Natale per i tuoi splendidi esami. Adesso penso che ti sentirai un po’ più risollevato, goditi le vacanze.

  36. Solo oggi ho saputo che un paio di giorni fa è morto lo scrittore Frank McCourt , in una clinica di New York, all’età di 78 anni. I suoi racconti autobiografici hanno avuto un notevole e meritato successo.
    Divenuto famoso per “Le ceneri di Angela ” (titolo originale “Angela’s Ashes”, pubblicato in Italia da Adelphi nel 1997, in cui lo scrittore racconta la sua infanzia Irlandese fino al suo arrivo in America) seguono altri due racconti: “Che Paese l’America”(titolo originale ” ‘Tis ” pubblicato in Italia da Adelphi nel 2003, in cui lo scrittore racconta il suo arrivo in America all’età di 19 anni e le sue vicende nel nuovo Paese), segue ‘Ehi, prof!’( titolo originale:Teacher Man, pubblicato in Italia nella collana Fabula di Adelphi nel 2006), dove narra le difficoltà di un giovane e inesperto insegnante il cui compito è quello di trasmettere il proprio sapere.
    Ultima pubblicazione nel 2007 “Angela e Gesù Bambino” dove racconta un episodio di cui fu protagonista sua madre.

    In un’intervista gli era stato chiesto se, per completare il ciclo dei suoi romanzi, ne stesse scrivendo uno riguardante la sua vecchiaia. Aveva risposto che si era stufato di parlare di se stesso e che stava scrivendo un romanzo di pura fantasia ispirato agli Irlandesi immigrati in Usa.
    Spero che abbia fatto in tempo, mi piacerebbe tanto sapere di una eventuale pubblicazione.

    “Le Ceneri di Angela” mi ha particolarmente affascinato, l’ho letto diverse volte, così come ho rivisto volentieri più volte anche il film.

    Un omaggio a questo grande scrittore.

    Frank McCourt

  37. GRAZIE A TUTTI VOI, mi ha fatto davvero un immenso piacere leggere i messaggi augurali che avete voluto regalarmi. Essere pensata dagli amici è il più bel regalo che si possa ricevere!!
    Davvero grazie di cuore a Raffaele, Natale (congratulazioni per i tuoi esami…sei un grande!!), e dulcis in fundo a te Tosca che hai creato questa bella isola dove ci si vuole bene veramente con sincerità, affetto, stima e semplicità!!!
    Daniela

  38. Buona Notte a tutti gli Isolani.
    Tosca, Isole c’è ne sono tante, ma penso che la nostra sia veramente come dice …Daniela.

  39. Non sapevo della morte di Frank McCourt è un autore che dovrei approfondire meglio. A ” Le ceneri di Angela ” sono arrivato dopo aver visto la versione cinematografica diretta da Alan Parker fra l’altro molto bella, ma niente a che vedere con il romanzo. Dovrei rileggere ” Le ceneri di Angela” perchè allora l’ebbi in prestito e per ridarlo indietro il più presto possibile al proprietario, feci una lettura di corsa mentre credo che certi passi devono essere letti accuratamente, con calma, per capirne proprio lo stato d’animo dei personaggi. Una lettura superficiale del romanzo può indicarlo come il racconto delle disgrazie e della sfortuna ma il racconto è quasi reale sono tangibili le difficoltà , le miserie ma si raccoglie un grande messaggio: la speranza come riscatto di tutto: è quello che ti resta impresso alla fine della lettura. E’ bello Tosca che tu abbia ricordato ed omaggiato un grande autore come McCourt.

  40. Ho visto i video di sopra , li aveva già visti a Voyager. Hai ragione tu Tosca se mio nonno fosse ancora vivo, sarebbe stato ancora più convinto delle sue teorie. Certo qualche dubbio magari ci potrebbe stare ma come dice Natale teniamoci l’emozione ed i ricordi legati ad essa. Ciao amici dell’ Isola, Daniela chiedo venia per il ritardo, non ero a conoscenza del tuo compleanno AUGURI!!!

  41. Carissimo Giuseppe, ti ringrazio degli auguri sono sempre graditi perchè so che sono auguri sinceri ed affettuosi.
    Daniela

  42. Oggi la cittadina di Acireale ha dato l’addio al piccolo sbranato dai cani martedì scorso. Questa notizia messa proprio qui in un articolo intilolato “animo animale” potrebbe sembrare stonata. Invece no, perchè la colpa è sempre dell’essere umano. L’essere umano che alleva gli animali con la stessa superficialità d’avere a che fare con un peluche, non tenendo conto delle loro necessità e delle caratteristiche di ogni specifica razza. Sempre dell’essere umano che poi si disfa dei peluche lasciandoli sulla strada, dove ritrovano, nella migliore delle ipotesi, il loro spirito selvaggio aggregandosi in branco. Ancor più dell’essere umano quando non si creano le strutture per riparare a queste emergenze di randagismo e, peggio ancora, quando i fondi per le strutture sono magari stanziati e non si usano per il verso giusto.
    L’animo animale ha la sua dimensione, i suoi istinti, i suoi bisogni.
    Una fine tremenda per un bambino così piccolo, ancor più tremenda se si considerano tutti i retroscena, fino alla presunta circostanza d’allevare i cani per i combattimenti. Magari tutti i responsabili la passeranno liscia. Forse non tutti la faranno franca con la propria coscienza. Me lo auguro.

    Ciao a tutti amici isolani, dell’isola vera e di quella virtuale, spero che, anche se tra un da fare e l’altro, stiate trascorrendo delle giornate serene.

  43. Io a volte mi chiedo se l’essere umano non superi in istinto bestiale l’animale stesso. Anche nel rapporto con gli animale l’uomo mortifica la natura, fregandosene del rispetto e della responsabilità che verso essa deve volgere. Gli animali vivono in funzione all’ habitat dove vengono allevati ed educati esattamente come l’uomo e come l’uomo l’animale ha diritto di vita perchè parte integrante della natura stessa. Hai detto bene Tosca a volte l’uomo alleva l’animale con la stessa convinzione di aver a che fare con un pupazzo o peggio con la presunzione e l’egoismo di chi, crede di possedere un oggetto a proprio uso e consumo. L’universalità dell’amore invece, è rivolto a tutto e tutti compresi uomini, animali e piante. E’ triste l’episodio accaduto ad Acireale ancor più triste se si pensa che quel povero bambino andava dai cani per giocare, così normalmente come si gioca fra bambini ma il ragazzino di Acireale non sapeva che chi lo avrebbe portato alla morte, era anch’esso una vittima della cattiveria umana.

  44. Questi episodi rivelano la deviata, lucida bestialità dell’uomo, unico essere in natura capace di pervertire l’istinto in sadismo pianificato. Una sola parola: orrore.

  45. Ciao a tutti.
    E’ calda questa notte e mi piace. C’è tutto spalancato, la casa si è aperta verso il cielo stellato, è come abitare in un’altra dimensione. E’ magica l’estate.
    Buonanotte.

  46. Ciao a Tosca e a tutti gli altri,
    manco da un pò di tempo. In quest’ultimo periodo mi è stato impossibile collegarmi, e questo mi è mancato. Tra le altre cose ieri è nata la mia nipotina, adesso sono zia per la seconda volta! Mi impegnerò a non assentarmi per cosi tanto tempo.
    Buona notte a tutti

  47. “Conoscete la notte ucraina? Ah, voi non conoscete la note ucraina! Miratela: in mezzo al cielo occhieggia la luna. La sconfinata volta celeste si slarga, si dilata, a divenire ancora piu’ immensa. Arde e respira. La terra tutta e’ avvolta d’argentea luce….” (Gogol)

  48. Tantissimi auguri alla zia Irene!!! La nascita di un bambino è la cosa più bella che possa esistere, la vita che si rinnova, un evento colmo di fascino e mistero. Anche io sono zia di due nipotini che voglio bene più di ogni altra cosa al mondo, e sono davvero molto felice di esserlo.
    Auguri ancora e tanti bacioni virtuali alla nipotina che si chiama…..????
    Daniela

  49. Congratulazioni a zia Irene anche da parte mia!
    Se la notte è dolce e magica con i suoi 26-27° (almeno qui), il giorno è torrido, il sole è caliente e l’afa è prepotente (la rima ci voleva proprio,per sottolineare il concetto)
    Dalla mia sauna pomeridiana un saluto a tutti i fortunati vacanzieri dell’isola.

  50. Ciao a tutti. Continua a fare caldo. A quest’ora la gente sonnecchia per combattere l’afa. Io che di afa respiro, mi godo la quiete dell’ora tra le piante del balcone.

    A Irene è nata una nipotina, sono certa che sarà meravigliosa e crescerà sana, saggia, simpatica, super fortunata. Mi sono venuti tutti questi aggettivi con la “S” è forse l’iniziale del suo nome? Auguroni carissima Irene, immagino quanto dovrai sentirti contenta.

    Raffaele, bellissimi i versi di Gogol che hai inviato. Mi pare di capire che il caldo non sia molto clemente con te, o meglio che tu non vada molto d’accordo col caldo. Passerà, vedrai. Il clima in Italia ha questo di buono non fa favori a nessuno, si alterna per chi ama il caldo, il freddo e il tiepido.

    Vi annuncio che se tutto va bene il 30 di questo mese, cioè fra cinque giorni, sarò a Lucca per la presentazione del mio libro. Non avrò con me il computer e penso che per un po’ mi assenterò, mio malgrado, da questo blog, ma nel frattempo spero di trovare tante piacevoli discussioni tra di voi.
    La presentazione si terrà, per l’esattezza, presso “La Casa Torre sul Fiume” a San Quirico.
    Sono certa che virtualmente sarete tutti con me.
    Ci vuole ancora un po’ di tempo e in queste calde giornate ci scambieremo qualche chiacchierata prima della mia partenza.
    Buon pomeriggio, magari con un maxi gelato?

  51. Giuseppe, riguardo al tuo ultimo commento, sull’uomo e il suo rapporto con gli animali , trovo molto giusto quello che affermi. Vorrei solo aggiungere che quando l’uomo decide d’interagire con un animale deve, ma sempre nel rispetto della natura di quest’ultimo, preoccuparsi anche di educarlo. La maggior parte delle persone si mette un animale in casa per puro egoismo, poi se gli sta scomodo lo scarica, anche per la strada se è necessario. Chi più civilmente continua a tenerli,a volte, non si preoccupa d’addestrarli nel verso giusto, sembra che tutto si risolva nel dar loro da mangiare e da bere. Specialmente i cani, sono degli animali particolari che possono diventare un ottimo aiuto per l’uomo o delle belve feroci. Spesso l’arbitrio di ciò è sempre a carico dell’uomo. Certo che oltre all’amore occorre infinita pazienza e dedizione. Allenare un cane a comportamenti corretti da tenere in presenza del genere umano non è una cosa che s’improvvisa, ma va fatta gradualmente, con dolcezza e determinazione. Il fatto è che molti ormai non hanno nè voglia nè tempo d’educare i figli, figuriamoci gli animali, mettono tutti lì a crescere come piante sul davanzale, poi viene quel che deve venire.

  52. Ciao Daniela, condivido pienamente: “la nascita di un bambino è la cosa più bella che possa esistere”. Complimenti anche per la tua “ziaggine”. Buona giornata.

  53. Grazie per gli auguri,
    la mia nipotina si chiama Giorgia. Come per Daniela anche io, da due giorni, sono zia di due nipotini. E’ una sensazione bellissima. La nipotina è nata proprio nei giorni di grandissimo caldo. Anche stasera c’è una forte calura e speriamo che si possa almeno dormire.
    Sono mancata per un pò e non ho avuto modo di seguire tutti gli interventi su questo argomento. A me piacciono gli animali, ma tra gatti e cani io preferisco i cani. Tanti in bocca al lupo per la tua presentazione a Lucca. Ci mancherai in quei giorni. Buona serata.

  54. In bocca al lupo anche da parte mia,Tosca. Intuisco che sarà un’occasione molto significativa per te. Ti auguro una full immersion nello spirito che ha animato il tuo libro e che certamente, come il mare, tocca la sponda dell’anima di tanti, oltre che la tua. Mi piacerebbe essere fisicamente presente, ma potrò esserci solo virtualmente. Nel frattempo ci sarà modo di accompagnarti attraverso il blog, con tutta la classe..

  55. Grazie Raffaele. Chissà, magari verrà il giorno che potrai esserci veramente ad una mia presentazione. Intanto è gradevole anche la presenza virtuale. Nessuno, quel giorno, vedrà quel che vedrò io:una magnifica classe intrufolata tra i presenti.

  56. Qualcosa mi dice che un giorno ci sarò ad una tua presentazione. Nel frattempo la lettura del tuo libro procede (tra tanti libri che sto leggendo e studiando) e posso renderti questa allegoria: il calice della clessidra è ormai agli ultimi granelli. Ho in mente di destinare una pagina del mio sito per presentare libri meritevoli: credo che inizierò con “Le foto salvate”. Buona domenica

  57. Ciao amici ieri avevo lasciato un saluto per gli amici dell’isola e un ” in bocca al lupo per Tosca ” evidentemente c’è stato qualche problema con l’e-mail perchè oggi non trovo il commento rinnovo il tutto oggi.

  58. Ciao Giuseppe, non so che fine abbia fatto il tuo commento. Non l’ho trovato nè in spam nè in attesa di moderazione. Sparito.
    Grazie per “In bocca al lupo” e “Crepi il lupo”.
    Mi mancherete tutti quanti in questi giorni, partirò domani e non tornerò prima dell’inizio d’agosto. Non so se avrò modo di poter accedere al blog per tutto questo tempo.
    Via auguro di trascorrere delle piacevoli giornate. Tra poco inizio la sequela di preparativi che sono sempre la parte più noiosa di un viaggio. Io poi mi porterei volentieri la casa dietro, pare che mi debba servire sempre di tutto e non mi sbrigo mai a completare le varie operazioni perchè sono sempre indecisa tra questo e quello.
    Un bacione a tutti quanti!

  59. Ciao,Tosca. Sia felice, arricchente e stimolante per nuove ispirazioni questo viaggio nello spazio familiare e nel tempo della memoria. Sarà una splendida esperienza per te e,indirettamente, per tutti noi. Attendo notizie, appena ti sarà possibile.

  60. Salve gente, sono in luogo. Carissimi amici mi hanno fatto accedere dal loro computer. Spero di trovare tempo e modo anche nei prossimi giorni.
    Un abbraccio a tutti quanti.

  61. Ciao amici buona giornata, per me è un periodo nero oggi me ne capita un’altra: si è bruciato l’hard disk del mio pc meno male che avevo fatto dei backup. Cosa da poco passerà anche questo ……

  62. Certo che i computer sono come il Pelide Achille! Divini e formidabili nelle loro prestazioni,ma con un tallone sempre esposto a rischi!

  63. Sai Raffaele il bello è che malgrado io lavori ( per adesso… ) in un’ azienda d’informatica, per recuperare il mio pc ci vorrà un pò di tempo poichè hanno dovuto ritirare i pezzi da fuori almeno così mi dicono. In alternativa però ho il mio vecchio portatile Acer che ha fatto la guerra d’Africa del resto meno male. In questi giorni sono immerso nella lettura ” della Teoria delle stringhe”, della meccanica quantistica e delle tesi di Grabriele Veneziano: affascinante…. ma c’è da perderci la testa.

  64. Cara Tosca, col pensiero ti sono vicina e come al solito, sono certissima, sarà un successone ben meritato direi, perchè sei una gran bella persona dal grande cuore e dotata di una mente aperta, viva, creativa, curiosa che ti permette di fra venir fuori il meglio del meglio che c’è in te.
    Tutto ciò a vantaggio di chi così può godere appieno delle tue creazioni che nutrono la mente di chi ti legge profondamente.
    Bacioni e come si dice “cross the fingers”!!!
    Daniela

  65. “Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano.” (George Bernard Shaw)
    Questa è una gran giornata,Tosca. E’ la tua giornata: vivila!

  66. Ciao Tosca vivi questo giorno con la serenità e l’ umiltà che ti sono propri. Vedrai sarà un “grande giorno” la tua tenacia e la tua bravura ti porteranno lontano e in mezzo quel pubblico caloroso, prova ad immaginare presenti anche noi isolani.

  67. Grazie amici miei, sono proprio felice di trovarvi qui tutti quanti. Tra qualche ora sarà il momento, mi sento un po’ emozionata, ma anche molto incuriosita e contenta. Vi sento già molto vicini e lo sarete anche durante la presentazione.
    Ieri ho passeggiato per le vie di Lucca e ogni pietra aveva un respiro, molte porte e finistre erano una poesia, le chiese e le mura erano dei capolavori, che bastava posarci lo sguardo perchè ti raccontassero, direttamente al cuore, storie antiche mai lette su alcun libro.
    I paesaggi, i colori, i sapori, le parlate di qui sono qualcosa che accarezza fin dentro l’animo. Ci sto così bene! Eppure ho tanta voglia di tornare a casa. Incongruenze degli esseri umani.
    Ciao Daniela, Raffaele, Giuseppe, Natale, Irene e a chiunque si affacciasse su questo blog. E poi grazie di tutto il vostro calore.
    Spero di potervi raccontare al più presto tante cose piacevoli su questo evento. Buona giornata.

  68. Attendo notizie, con grande interesse e vero coinvolgimento.
    Questo ponte, questa connessione che si crea, grazie alla tua opera, tra lontane radici recuperate e salvate nella memoria e negli affetti è per me una fantastica testimonianza. Parla d’integrazione vissuta, di recupero di valori, di differenze arricchenti, di conquista e rivendicazione di senso.
    Mi sento un po’ a spasso per Lucca anch’io ad ammirare il colore della città, delle sue mura, delle sue chiese e, inscritto per qualche attimo nella sua antica,nobile geometria, a respirarne l’aria e visitarla, libero da vincoli spazio-temporali.
    “I fatti preesistono. Noi li scopriamo, vivendoli.”(Umberto Saba)
    Tu hai decifrato con cura e passione antichi e più recenti archivi, hai salvato l’integrità dell’immagine multiforme della vita (“le foto”) e hai donato al lettore un punto di vista, un osservatorio davvero “panoramico” per apprezzare e meditare il senso dell’essere e dell’esserci.

  69. Sono di nuovo a casa. Vi racconterò con calma, appena possibile, i dettagli dell’evento. A presto.
    Grazie Raffaele per il tuo sincero coinvolgimento. L’ultima frase di quest’ultimo tuo commento la metterò al più presto in qualche posto particolare e ben visibile del blog perchè contiene tutto ciò che di meraviglioso può dirsi di un libro. Mi sento davvero onorata.

  70. Cara Tosca,
    sono davvero impaziente di sapere com’è andata. Desidero un dettagliato resoconto… chiedo troppo???
    Baci e a leggerti presto
    Daniela

  71. Ecco sono qui, scusate il ritardo, ma andare e tornare comporta sempre un po’ di trambusto. Inoltre in questi giorni la mia famiglia è finalmente di nuovo a pieno carico, quindi aumentano i lavori, le attenzioni, il tempo da dedicare felicemente a tutti loro.
    Adesso vi racconto.
    Questo evento è stato per me davvero straordinario. Si è svolto in una suggestiva casa-torre del Settecento, si tratta di una di quelle case piuttosto alte, a tre piani, e strette proprio da sembrare torri. Risalgono ai tempi di Matilde di Canossa che le volle proprio così per spaziare con lo sguardo su paesaggi stupendi ed eventuali invasori, forse anche per evitare i disagi degli straripamenti del Serchio. Il fiume era proprio lì a due passi, sovrastato da un ponte ad arcate e popolato da una varia fauna e flora acquatica. Il rumore dello scorrere incessante delle sue acque e le leggere cascate faceva da sottofondo alle nostre conversazioni. L’interno della casa aveva le tipiche antiche travi a vista e il pavimento tinteggiato di rosso secondo l’uso dei Lucchesi. Sto parlando del “Caffè di Daniela” (Daniela Bartolini, naturalmente) e della sua associazione culturale dove i “Saperi” sono elegantemente accostati ai “Sapori” dell’arte culinaria del luogo. E’ stato un piacevole chiacchierare seduti in un salotto dove all’antico s’accostava il moderno degli irrinunciabili accessori tecnologici. Si è parlato senza toni solenni con spontaneità e coinvolgimento. Sembrava che tutti ci conoscessimo da sempre. Il libro è stato molto apprezzato ed ho venduto tutte le copie a disposizione, ma la soddisfazione più grande è stata l’attenzione delle persone che s’apprestavano a conoscercelo e l’esposizione di chi lo aveva già letto. E’ stato posto l’accento su diverse tematiche e molti sono intervenuti con la spontaneità delle persone amiche, le quali amano interloquire. Ad un certo punto si è passati alle gustose degustazioni della tradizione lucchese fino al calare della notte, quando alla luce di un candelabro, tutti riuniti all’aperto attorno ad un tavolo, tra l’aroma del caffè, si sono ripresi discorsi precedenti, se ne sono aperti di nuovi, sembrava una festa tra amici ritrovati. Ho conosciuto persone stupende che spero di poter rivedere prima o poi, ma che in ogni caso sono entrate nella mia vita e negli incontri della vita non ci sono porte in uscita perchè l’animo rinserra per sempre ciò che gli è stato caro anche se per poco.
    Mi sento molto arricchita da questa esperienza, adesso spero solo che il mio libro sia per tutti loro piacevole tanto quanto il nostro incontro. Se ci sarà un eco pubblicitario che ben venga, ma io mi sento già molto appagata anche così per le meraviglie che i miei sensi e il mio animo hanno percepito. Non sto qui a fare un elenco di nomi e di ruoli sociali dei partecipanti, mi piace solo pensare al grande valore di ogni essere umano, della sensibilità, del garbo e del calore che mi hanno rivelato tutti coloro che erano presenti a questo incontro. Naturalmente anche voi eravate lì invisibili, ma, ditemi un po’, vi siete accorti di quant’era buona la torta alle erbette?

  72. Bellissima esperienza e davvero in linea con il tuo stile,la tua personalità e con le tue aspettative. Potremmo rappresentarla con un quadro d’autore, in una pinacoteca, illuminato da sapienti e gradevoli giochi di luce. Un quadro d’autore, caldo, vivo e sapido, a firma Tosca Pagliari. Complimenti sinceri e felice partecipazione!

  73. Ciao Tosca
    …eravamo invisibili, ma con quest’ultima descrizione anche noi eravamo seduti a quel tavolo…
    Complimenti e goditi la tua famiglia a pieno carico
    Da genitori sappiamo che a pieno carico pesa di meno(anche se sembra il contrario)
    Una bellissima domenica a te e a tutta l’isola

  74. Cara Tosca,
    le tue parole mi hanno fatto vedere questo luogo magico ed anche io mi sono ritrovata seduta accanto a te a gustare “saperi” e “sapori” di questa terra meravigliosa che è la Toscana e che credo , appena mi sarà possibile, andrò a visitare. La sera in cui tu eri a Lucca, in tv hanno dato un film che si intitolava “Una settimana in Toscana” e me lo sono visto con molta attenzione e nel frattempo pensavo te che eri immersa in quel fantastico mondo. Sono veramente felice nel sentirti così appagata e mi sento orgogliosa di far parte anch’io del tuo bellissimo mondo, ricco di tutte quelle meraviglie che solo il tuo animo sa percepire!!!
    Una fantastica domenica a te, al tuo simpatico maritino ed ai tuoi figli, degni discendenti di una superfantastica mamma e di un grande e operoso papà!… e naturalmente la buona domenica va a Raffaele, Natale, Giuseppe, Irene and so on!
    Daniela

  75. Questa è la cosa che volevo fare.

    cat on bus

    Ho sentito oggi al telegiornale la straordinaria notizia di un gatto che prende l’autobus. Chi se la sarebbe mai aspettata un prodezza del genere da parte di un micio! Magari anche la loro specie evolve al passo della teconologia. Il prode felino si chiama Casper come il simpatico fantasmino. Che il nome stesso lo abbia reso un po’ fuori dall’ordinario? Da quattro anni se ne va in giro senza pagare il biglietto, non è che arriverà prima o poi una bella sorpresa alla sua padrona?

    Certo che è bellissimo, un siberiano bianco e nero col musetto intelligente. Ci voleva proprio un tipo così su questo mio mio thread dedicato agli animali.

  76. Sì. l’ho visto oggi anch’io in TV. E’ proprio un bel gatto e indubbiamente molto intelligente. Questo conferma quel che ogni gattofilo sa già: i gatti sono creature speciali.

  77. Ciao Tosca ben tornata.Sono contento che tutto sia andato per il meglio e che tu sia stata felice dell’esperienza vissuta , Oggi fa un gran caldo ma c’è un bellissimo mare e stamattina ne ho approfittato per fare una bella nuotata. Oggi mi sto lasciando andare ad una maliconica, ma in fondo piacevole tristezza; un pò come il “fado” portoghese. Sarà la calura o forse semplicente questo fa parte del mio essere. A domani…

  78. Ciao Raffaele , non ho mai avuto la fortuna di assistere ad un concerto dal vivo dei Madredeus però conosco buona parte della loro discografia, pezzi come Oxala, Adeus ed O Pastor sono ormai dei cult e tanti artisti internazionali li hanno proposti addirittura in chiave pop rock : a mio avviso hanno compiuto uno scempio perchè il fado è”Fado” proprio per le sue caratteristiche e non si presta facilmente ad adattature di altro genere. Ascolto pure a parte la Rodriquez, Mariza e Mario Pacheco.

  79. Ciao a tutti.

    Raffaele e Giuseppe, mi piace sapere che abbiate trovato degli interessi in comune e che scambiate delle belle chiacchierate.
    Io mi sto godendo un po’ di mare e la mia lieta baraonda domestica.
    Con l’augurio di una buona nottata, un felice risveglio e un meraviglioso giorno a venire, al momento vi lascio.

  80. Ciao a tutti e Bentornata Tosca,
    ho letto con vero piacere il racconto dei tuoi giorni passati a Lucca. Grazie alle tue bellissime parole mi è sembrato quasi di vederlo, quel posto. Ti faccio anche i miei migliori complienti per la ben riuscita presentazione, te la meriti proprio. Adesso ti lascio a goderti la tua ” lieta baraonda domestica”. Buona notte a tutti.

  81. Ciao Irene, grazie e saluti anche a tutta l’altra gente. Sono in sosta sul balcone. C’è una luna bella tonda che ruba la scena alle stelle e un profumino di pesce arrostito con il salmeriglio. E’ vero il detto che “se il vicino sta bene qualche profumo te ne viene”. Un’arietta tiepida scuote le piante dal fusto più alto, si sta proprio bene. Spero lo sia altrettanto per tutti voi. Immaginando che abbiate trascorso una serena giornata vi auguro un’altrettanta nottata. Felice estate a tutti quanti!

  82. Interessante il sito “buffogatto” e anche il tuo inserto,Tosca. Guarda te quante ne inventano! Ho dato una prima occhiata,ma mi riprometto di farci una capatina ancora.

  83. Sono contenta che tu abbia intenzione di tornare a visionare il sito di buffogatto. Siccome so che tu sei un gattofilo ed anche un bravissimo scrittore, mi piacerebbe tanto tornarci anch’io e leggere una tua bellissima storiella. Che ne dici, Raffaele?

  84. Una storiella sui gatti? Un poema ci vorrebbe! Perchè no? Magari nel prossimo libro. Un piccolo omaggio in versi ad un essere la cui poesia è ben nota a chi sa coglierla.

Leave a Reply