Andar per blog

Questo mio blog ha più di tre anni. Ha avuto momenti di su e giù in fatto di presenze. C’è chi è rimasto fedele nel tempo, chi è passato per curiorosare, chi per lasciare una labile traccia, chi per un periodo si è dato da fare e poi ha cambiato rotta.

E’ la dimensione tecnologicamente evoluta dei quadernini passati agli amici, dei diari collettivi dove annotare e far leggere pensieri, delle assemblee studentesche, dei giornalini d’istituto, dei volantini propagandistici, delle prime radio private …

Comunque è’ il blog!

Questo mezzo nuovo per stare da soli in compagnia. Per tirar fuori quel che si ha dentro senza dover uscire allo scoperto.

E’ il blog: spazio amico, consolatorio, informativo, da condividere, virtuale eppure vero.

E’ il blog, è quel che non c’era, ma adesso c’è e non si riesce più a farne a meno.

Qui vi aspetto bloggers, siete sempre i benvenuti!

209 thoughts on “Andar per blog

  1. BLOG…ACROSTICO

    Bello trovarti sul web e
    Leggere con grande curiosità
    Ogni intervento di chi passa e poi va…ma
    Gira e rigira ci ritroviamo sempre qua!!

  2. CURIOSITA’

    Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero “diario in rete”. Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 in America; il 18 luglio 1997, è stato scelto come data di nascita simbolica del blog.

    (Anche questo mio blog è nato a luglio: coincidenze.)

    Mentre il primo blog è stato effettivamente pubblicato il 23 dicembre dello stesso anno, grazie a Jorn Barger, un commerciante americano appassionato di caccia, che decise di aprire una propria pagina personale per condividere i risultati delle sue ricerche sul web riguardo al suo hobby. Nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia.

  3. Se non altro stasera ho provato a divertirmi o come meglio rende il termine siciliano ” a sfantasiare”.
    Buona notte

    notte

    sperando d’aver fatto “sfantasiare” anche qualcun altro.

  4. CURIOSITA’

    Il 77% degli utenti di Internet legge i blog.
    Ci sono attualmente 133 milioni di blog quotati sui principali blog directory.
    Il 60% dei blogger sono di età compresa tra i 18-44.
    Un blogger su cinque aggiorna il proprio blog tutti i giorni.
    Due terzi dei blogger sono maschi.
    Corporate blogging rappresenta il 14% dei blog.
    Il 15% dei blogger trascorre 10 ore alla settimana sul blog.
    Più della metà di tutti i blogger sono sposati e / o genitori.
    Oltre il 50% dei blogger hanno più di un blog.
    I blogger usano in media cinque diversi siti web per aumentare il traffico sul loro blog.

  5. REGOLA AUREA

    Benvenuto sempre sia ogni ospite
    Lasciato libero di partecipare
    O di assentarsi se preferisce
    Guidato dalla sua ispirazione.

    (R.R., 15/03/2012)

  6. SULLE ROTTE DI INTERNET

    Brancolando nell’etere
    La navigazione sul web
    Offre isole e approdi virtuali:
    Glissare o gettar l’ancora?

    (R.R., 16/03/2012)

  7. MEDITAZIONE

    Bianca la pagina resta
    Lasciata senza scrittura.
    Ogni salotto negletto
    Geme nel suo sconforto.

    (R.R., 17/03/2012)

  8. I muri decisamente pericolanti vanno abbattuti, più che contemplati romanticamente o fatalisticamente nel loro disgregarsi.
    Se si possono restaurare – e solo se – occorre provvedere con tempestività e lungimiranza. Altrimenti è meglio starne alla larga.

    Suggerisco, a proposito di crolli, la lettura del racconto di Dino Buzzati “Il crollo della Baliverna”.

    “Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall’uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino.” (Seneca)

  9. Sagge considerazioni Raffaele. Al momento però la saggezza non mi consola nè mi allerta. Il muro troppo in piedi è rigido e fittizzio, preferisco che crolli o si mantenga, ma che tremi se deve tremare, anche i terremoti sono indice di assestamento o di distruzione, vada come vada.
    Stamattiva vado per muri.

  10. Seguendo lo spunto simbolico del muro (il muro è anche un limite) mi vien da farti notare la frase dell’intestazione :”Le nostre scelte sono proprio sempre le nostre?”, scritta in caratteri minuscoli, ma di grande, enorme peso se corrisponde al tuo pensiero. Sembra voler suggerire una Weltanschauung fondata sull’idea di eteronomia, come se Altro determinasse scelte, destini, costruzioni e…crolli. Forse più che una posizione ideologica, teoreticamente fondata e strutturata, magari è solo uno spunto meditativo, un’ipotesi. Forse è come se tu interpellassi il visitatore e gli chiedessi, tra le righe, en passant: “E tu che ne pensi?”. Io personalmente penso che l’eteronomia abbia, e abbia sempre avuto, una grande forza suggestiva e si alimenti sul credito che le viene offerto. Quando si pensa che ci sia qualcosa di superiore, di Altro, che governi nella vita i casi individuali e collettivi pare che di conseguenza l’Io si faccia piccino, minuscolo, limitato. Ma è solo un inconscio erompere dell’originario desiderio di onnipotenza che alberga al fondo di ogni animo umano. Vedi dove porta andar per muri? Come per Leopardi anche una siepe rivela il proprio inconscio desiderio d’infinito. Perché non potrebbe esserlo anche un muro, un vecchio muro sbrecciato che minaccia di crollare?

  11. Bella teoria, elegantemente e dottamente esposta. Bello soprattutto il saltare, apparentemente, di pensiero in pensiero per ritrovarsi poi sulla stessa via. Mi è piaciuto anche l’accostamento siepe-muro intesi come limiti sebbene abbia considerato il muro come una struttura che debba dare il senso di solidità. Lo stesso senso di solidità che danno certe persone considerate “forti” da chi le nota, mentre invece, in silenzio, si sgretolano dentro e hanno, in fondo, lo stesso rischio di fragilità di quei muri che crollano tutti d’un colpo, come quelle persone che si accasciano repentine di fronte alla commiserazione altrui.
    Poi ci sono anche i muri che imitano le siepi, sono quelli che si lasciano ricoprire interamente d’edera tanto da far dimenticare la loro natura d’essere “non vivente” per travestirsi in pianta “vivente”. Sono i muri ipocriti, quelli che si fingono teneri e dentro sono duri.
    Ma guarda un po’ ad “andar per muri” quello che fa venire in mente!

    muretto

  12. Continuando ad andar per muri

    pianto

    Il muro del pianto

    berlino

    Il muro di Berlino

    muraglia

    La muraglia cinese

    torto

    Il Muro Torto è un antico muro di sostruzione di Roma, che dà il nome al viale del Muro Torto, alle spalle del Pincio e al confine con villa Borghese.

    Si tratta di un resto databile alla fine dell’età repubblicana che sosteneva il pendìo sul lato dove insistevano le ville gentilizie quali quella degli Anicii, degli Acilii e dei Pinci (che diedero in nome alla collina). Oggi sul sito si trovano il parco del Pincio e villa Medici.

    Il muro venne poi inglobato nelle mura Aureliane. Nella Roma papalina al Muro Torto erano sepolti i suicidi, i ladri, i vagabondi e le prostitute.

  13. RISPECCHIAMENTO

    Molto alla pelle muliebre è somigliante
    Un blog: se disadorna essa – ahi lei – troppo
    Resta, presto s’agghinda e si riveste
    Opulenta. Finanche si tatua, quindi si mira.

    (R.R., 20/03/2012)

  14. IL LIMITE

    Mi ostacola e assai m’intriga
    Un baluardo che allo sguardo
    Rimane invalicabile. Ciò che sta
    Oltre è per la fantasia un invito.

    (R.R., 20/03/2012)

  15. LA NUOVA STAGIONE

    Passato, ormai
    Resta solo un ricordo,
    Inverno s’allontana
    Malinconicamente
    Agghindato di neve
    Verso l’abisso d’oblio
    E incede Primavera
    Radiosa consegnando
    Al mondo i primi fiori.

    (R.R., 21/03/2012)

  16. Molto piacevoli, come sempre, i tuoi acrostici. Ma a essere sincera, quello intitolato RISPECCHIMENTO l’ho trovato un po’ ermetico, forse sarà che al momento sono tarda di comprendonio, non ci fare caso.

  17. “Chi desidera capire il poema
    Deve recarsi nella terra della poesia,
    Chi desidera capire il poeta
    Deve andare nella terra del poeta.”

    (Wolfgang Goethe)

  18. Manco da un po’ di tempo dal blog e mi ritrovo davanti ad un Muro… che strana sensazione, a me piace stare tre le mie quattro mura odio però il muro di omertà oppure essere messa con le spalle al muro ed a questo proposito vi offro una bella canzone del grande Renato Zero: “Spalle al muro”

  19. Questo invece è il mio pensiero della sera:

    IL GRANDE DONO DELL’IDIOZIA
    Grande dono è l’intelligenza, ma ancor più grande lo è l’idiozia, la quale ti mette al riparo dal comprendere quelle cose storte, che comunque non puoi raddrizzare perchè “vuolsi colà dove si puote”.
    Tosca Pagliari

    IDIOZIA

  20. “Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.”
    (Elogio alla follia, Erasmo da Rotterdam)

    “La presunzione favorisce la conversazione più dell’intelligenza.”
    (François de La Rochefoucauld)

    “L’unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo.”
    (Salvador Dalì)

  21. MIMETISMO

    Inutilmente cela l’orgoglio
    Di sé l’altissima opinione
    In abiti dimessi e l’umiltà
    Ostenta quale virtù sublime.
    Zitto non sta, anzi pontificando
    In ogni modo ex cathedra si leva
    A predicar sicuro il sommo bene.

    (R.R., 23/03/2012)

  22. PRIMAVERA

    “Se non ci fosse l’inverno, la primavera non sarebbe così piacevole:
    se non provassimo l’avversità, il successo non sarebbe tanto apprezzato.”

    (Anne Bradstreet, Meditations Devine and Moral, 1664-72)

  23. … e con la primavera …. all’attacco le allergie… evviva 🙁

    Arrivi,oh primavera, tra lo sbocciar dei fiori
    Lieve il profumo è fuori…ma
    L’allergia in agguato sta
    Esce piano e non ti fa più respirar!
    Rivoli di lacrime si riversano sulle tue
    Guance e le
    Inondano mentre la tua faccia piange!!!
    Al tuo arrivo siam tutti lieti ed anche con l’allergia siam sempre poeti!

  24. UN SAPORE D’ANTICO…

    Primavera di
    Angelo Silvio Novaro

    Primavera vien danzando
    vien danzando alla tua porta.
    Sai tu dirmi che ti porta?
    Ghirlandette di farfalle,
    campanelle di vilucchi,
    quali azzurre, quali gialle;
    e poi rose, a fasci e a mucchi.

    E l’estate vien cantando,
    vien cantando alla tua porta:
    Sai tu dirmi che ti porta?
    Un cestel di bionde pesche
    vellutate, appena tocche,
    e ciliegie lustre e fresche,
    ben divise a mazzi e a ciocche.

    Vien l’autunno sospirando,
    sospirando alla tua porta.
    Sai tu dirmi che ti porta?
    Qualche bacca porporina,
    nidi vuoti, rame spoglie,
    e tre gocciole di brina,
    e un pugnel di foglie morte.

    E l’inverno vien tremando,
    vien tremando alla tua porta.
    Sai tu dirmi che ti porta?
    Un fastell d’aridi ciocchi,
    un fringuello irrigidito;
    e poi neve neve a fiocchi
    e ghiacciuoli grossi un dito.

    La tua mamma vien ridendo,
    vien ridendo alla tua porta.
    Sai tu dirmi che ti porta?
    Il suo vivo e rosso cuore,
    e lo colloca ai tuoi piedi,
    con in mezzo ritto un fiore:
    Ma tu dormi e non lo vedi!

  25. Vi voglio regalare questa splendida poesia della poetessa siciliana Giuseppina Macaluso:

    STIDDI A PRIMAVERA
    Quant’è beddu ’stu celu a primavera
    chinu di stiddi ca parunu diamanti
    misi dà apposta pi li amanti
    ca nescinu furtivi quann’è sera
    Chini di luci splendenti ‘ncantaturi
    nun vi stancati mai d’affacciari
    e nun sulu pirchì aviti a rischiarari
    curiusi sintinelli di l’amuri
    Vui siti li guardiani di la luna
    di ogni notti bellissima regina
    vigliati finu a quannu fa matina
    poi v’astutati adasciu a una a una
    Siti tanti milli e milli occhi d’argentu
    viditi tuttu e nun putiti fari nenti
    ranni vergogni di miseri genti
    ca distrugginu tuttu in un mumentu
    Spuntati luciti sempri stiddi cari
    signati la via giusta o naviganti
    a tutti chiddi c’annu i cori affranti
    i stiddi di primavera nun sunu avari
    Stiddi magari di li notti d’estati
    quannu caditi dicimu un desideriu
    ma pirchì n’illuditi si nun è veru
    macari vui ogni tantu ni babbiati
    Mentri v’ammiru vi sentu cantari
    serena e duci ‘na lenta ninnananna
    forsi è lu Criaturi ca ‘na manna
    pi placari li nostri armi tristi e amari
    Sentu ‘n’arpa ca sona un flautu un pianu
    ogni stidda s’accorda u so strumentu
    c’è l’universu ‘n festa dà luntanu
    pi casu u scuprivu e pi un momentu
    Di tannu c’è ogni sira appuntamentu
    Concertu di stiddi ‘n firmamentu.

  26. LA PRIMAVERA NELLA POESIA DI FABRIZIO DE ANDRE’ (“UN CHIMICO”)

    Primavera non bussa lei entra sicura
    come il fumo lei penetra in ogni fessura
    ha le labbra di carne i capelli di grano
    che paura, che voglia che ti prenda per mano.
    Che paura, che voglia che ti porti lontano..

  27. “Primavera vien danzando
    vien danzando alla tua porta
    tu sai dirmi che ti porta? …”

    Primavera vien poetando
    vien poetando al mio blog
    e so dirvi cosa porta:
    i fantastici post
    e le fantastiche produzione
    di Raffaele e Daniela!

  28. Visto che fra poco sarà Pasqua, il nostro caro Governo, ci ha preventivamente regalato una “bella sorpresa” nella busta-paga di marzo… sono davvero felice 🙁 🙁 🙁

    Mi sembrava improbabile la notizia
    Invece vedo che è vera,con grande mestizia.
    Non c’è più nulla da fare perchè
    Isieme dobbiam soffrire
    Siam tutti in mezzo ad una strada con
    Tante trattenute nella busta paga.
    Ancora non finisce il salasso
    Nei prossimi mesi saremo al collasso
    Gia l’imu ci aspetta e dobbiamo pagare
    Aiuto, che botta, niente da poter fare…
    Tra tasse,bollette e prelievi fiscali
    A noi restan solo i…domiciliari!!!

  29. Era passato Raffaele con le sue belle violette di primavera.
    Era poi passata io con un video inosservato.
    Era dunque passata Daniela con la sua purtroppo “bella sorpresa”, simpaticamente resa schietta e cruda accompagnata da altrettanto significativo video.
    Era infine arrivata la mia tremenda influenza, regalo anch’esso primaverile dato che l’inverno, avendo portato problemi più seri allo spirito, il corpo l’aveva risparmiato. Ora so che d’influenza si può morire, perchè non mi pare vero di stare migliorando, e so d’averla scampata brutta.
    E ora che anche la mia influenza è passata, passo di qua e scopro che non è più passato nessuno. Spero comunque che ve la stiate passando bene.
    Buona giornata e buon fine settimana.

  30. Non è detto che “non commentato” sia sinonimo di “inosservato”, come non è detto che un commento derivi automaticamente da vera attenzione. E’ interessante osservare come si sia sempre selettivi, consapevolmente o meno. Quando si trae la rete dal mare si raccolgono sempre i pesci che interessano: molti ancora vivi vengono restituiti alle onde e alcuni finiscono chissà dove. Alcuni input sono colti, altri no. A volte si colgono aspetti marginali, a volte si “capta” il nucleo significante. A volte un curioso (ma non tanto) scotoma impedisce di vedere un aspetto centrale nelle questioni che vengono affrontate.
    Dopo queste considerazioni per quanto mi riguarda devo dire che la settimana che sta finendo è stata pienissima di impegni di vario genere e decisamente interessante. Marzo qui da noi si congeda con una temperatura incredibilmente estiva e con un’esplosione di verde e di fiori. Vedremo che scherzi ci farà Aprile. Il meteo pare che preannunci calo delle temperature e pioggia. Buon fine settimana anche da parte mia.

  31. ANAGRAMMA (ovvero: UNO SCIENZIATO GHIOTTONE)

    Finisce Marzo,
    firmo scienza,
    cena mi sforzi!

    (R.R. 31/03/2012)

  32. Cara Tosca, mi dispiace per la tua influenza che spero adesso ti abbia lasciato, io sono passata a leggere ma non ho scritto perchè questo è davvero un periodo poco piacevole, carico di amare e funeste sorprese che giorno dopo giorno mi tolgono la voglia e l’ispirazione di scrivere qualcosa. Comunque anche io ci sono, anche se no sempre manifesto palesemente la mia presenza.

    D’improvviso arriva, come un’onda
    E il suo coltello dentro di noi affonda.
    Lacrime, sconforto e amarezza…
    Una profonda e incontrollabile incertezza.
    Senza però fare grandi melodrammi
    Insieme potremo anche sperare che
    Ogni delusione porti anche 1000 emozioni!
    Niente è perduto….nemmeno un
    Essenziale minuto.

  33. Niente è perduto….nemmeno un
    Essenziale minuto.

    Scusate ma avevo scordato le ultime due lettere dell’acrostico. I’m crazyyyyy!!!!! 🙂

  34. Mi scuso anch’io e chiedo la correzione del titolo dell’ANAGRAMMA in : UNO SCIENZIATO GHIOTTONE.
    C’era un LO di troppo.
    Mi associo agli auguri di Daniela a Tosca per una buona ripresa dall’influenza.
    E per far rima con influenza: ora e sempre resistenza!

  35. BENVENUTO APRILE

    Avanza Primavera
    Portando ovunque fiori.
    Rinnova la stagione
    In verde il suo colore.
    Lascia il mantello cupo
    E libera l’azzurro.

    (R.R.,1/04/2012)

  36. Ed è così arrivato anche il mese d’aprile, ed io vi voglio regalare questa bellissima canzone di Carmen Consoli che descrive dei momenti e dei luoghi a me cari.

  37. Ho sistemato i vostri anagrammi. Sistemandoli li ho riletti e li ho trovati ancor più interessanti. Grazi per gli auguri, ma quest’influenza pare sia bella tosta.Mi sono rimessa forzatamente in moto, ma ancora mi sento bell’acciaccata. Passerà! Se non passerà me ne accorgerò.
    Daniela immagino di capire i tuoi tormenti che per certi versi ho anch’io. E’ tutto un buco nero. Non c’è più certezza di nulla. Non resta che tirare a campare un giorno alla volta e scrollare spesso le spalle per alleggerire il carico.
    Che sia una settimana “buona” per tutti.

  38. SIMILITUDINE

    Incalzando
    Nefasto
    Forza
    Le difese
    Uno stress
    Estenuante.
    Naviga quasi
    Zattera
    Alla deriva.

    (R.R., 3/04/2012)
    ___________________

    Un “in bocca al lupo” per Tosca e buona giornata a tutti

  39. NAVIGAZIONE…FLUVIALE (Anagramma)

    Andar per blog:
    bar del gran Po.

    (R.R., 3/03/2012)
    _______________________

    Buona notte

  40. Vi anticipo gli auguri di Pasqua. Da domani non so se mi affaccerò su questo blog per circa una settimana, ma fatevi buona compagnia e spero di trovare un bel po’ dei vostri commenti.

  41. L’isola è deserta. Ne approfitto per una sosta meditativa e per augurare Buona Pasqua a tutti coloro che qui approderanno anche solo per un attimo.

  42. RICORDI

    Pecorelle al pascolo,
    Agnellini belanti, cieli
    Sempre di rigore azzurri:
    Questa è l’icona antica,
    Un poco ingenua forse,
    A noi donata dall’infanzia.

    (R.R., 8/04/2012)

  43. GITA FUORI PORTA

    Pasquetta,, come ogni anno
    Arrivi
    Senza aver fretta.
    Quasi tutti si
    Uniscono in gita
    Errano, girano senza
    Trovare una meta.
    Tra mari , monti o laghi
    Arriviamo a sera stanchi ma paghi.

  44. ANAGRAMMA (La pasquetta di un boss, vanitoso, volgare e dai traffici illeciti)

    Gita fuori porta,
    autografi porti,
    grafia poi rutto,
    porto rifugiata.

    ______________________

    Buona Pasquetta,Daniela!

  45. ANAGRAMMA (Anche le festività pasquali sono giunte al termine)

    Finiscono le feste,
    celeste inno soffi.

    ____________________

    Buona serata!

  46. DEDICATA A…

    Dimostra sempre
    Animo gentile,
    Niente mai può
    Indispettirla, anzi
    Esprime dolcezza
    Là dove altri versano
    Acide rimostranze.

  47. Che bellissima sorpresa mi hai fatto, Raffaele. La tua Dedica è davvero bella e tanto gradita, ne avevo davvero bisogno!!!
    Io ti rispondo dedicandoti questa poesia trovata su you tube:

  48. Ma che meraviglia tornare in questa “casa” e trovarla visitata, arricchita, abbellita dai vostri interventi.
    Ho trascorso gradevoli vacanze romane. Quest’anno mi è toccata una Pasqua “diversa”, inimmaginabilmente diversa. Ma tutte le Pasque ormai dovrò aspettarle diverse da quel che sono state.
    In omaggio a luoghi e a malinconie mi va di postare questo video

  49. “Vacanze romane” risale all’inizio degli anni’80, quindi ad una trentina di anni fa. Il mondo e l’atmosfera di allora, tra il clima nobile e decadente (mirabilmente descritto qui dai Matia Bazar) e il gaudente e caotico nonsense (tipo “cacao meravigliao”), non esistono più. Ora sono tempi duri, dove molte presunzioni, sicurezze e miti sono crollati. Ora c’è poco da ridere, e tanto da meditare. Facciamoci coraggio. Le vacanze, in tutti i sensi, sono davvero finite.

  50. LE SMANIE DELL’ETNA

    Ha emesso boati a più non posso, sembrava arrabbiata col mondo intero, poi ha fatto piovere di tutto e c’è stato da spazzare fino all’imbrunire. Certo che quando ci si mette è bella tosta!

  51. ETNACROSTICO

    Focu e cinniri
    Ogni cosa
    Cummogghia
    Umbrellu

    Di fumu si
    Isa nal=

    L’aria
    Esaggiri sempri fai
    Tantu scrusciu
    Nenti ti ferma fai tuttu
    Abbampari!

  52. CHE PROFONDA TRISTEZZA…

    Questa sera appena ho acceso la TV ho sentito questa notizia che mi ha davvero riempito di dolore e tristezza:

    Serie B – La triste storia di Piermario Morosini
    Si è chiusa a 26 anni una vita sofferta tra lutti familiari: aveva perso entrambi i genitori minorenne e subito dopo anche il fratello. Un ragazzo capace di lottare con grande dignità attraverso mille traversie.

    Pochi istanti, ma sufficienti per capire cosa stava succedendo. Allo stadio “Adriatico” è calato il gelo quando, al 31′ del primo tempo, col Livorno avanti 2-0 sul Pescara, Piermario Morosini si è accasciato. Il cuore del 25enne centrocampista amaranto si ferma, i medici accorrono sul campo per prestare i primi soccorsi, massaggio cardiaco e poi la corsa all’ospedale Santo Spirito della città abruzzese, dove gli è stato applicato un pacemaker provvisorio.Morosini era uno che non si arrendeva mai, che di difficoltà nella vita ne aveva superate parecchie, da quando, nemmeno maggiorenne, si era ritrovato senza papà Aldo e mamma Camilla. “Sono cose che ti segnano e ti cambiano la vita, ma che allo stesso tempo ti mettono in corpo tanta rabbia e ti aiutano a dare sempre tutto per realizzare quello che era un sogno anche dei miei genitori”.
    Qualche tempo dopo venne a mancare anche il fratello disabile, e Piermario si era ritrovato a lottare per sé e per la sorella maggiore e malata. Una vita dura, difficile che Morosini ha sempre affrontato a testa alta, dignitosamente. Un’esistenza finita troppo presto.

  53. Il post di Daniela mi ha recato una grande tristezza. Non tutte le vite sono uguali, ma alcune sono terribilmente segnate. Mi direte che nell’arco di ogni vita passano momenti di difficoltà, momenti di mestizia e anche di tragedia, ma ci sono vite che le tragedie ce le hanno sempre pronte. C’è gente che qualunque contrasto capiti lo schiva con facilità riprendendo un appagante tenore di vita. Un detto siciliano dice a proposito di malcapitati, ma in ogni modo fortunati: “Magari cu ietti a mari, acchiana cu culo chieno di calamaricchi” ( Anche se lo getti in mare, risale con tutti i calamari attaccati al sedere), nel senso che non solo si salva, ma trae anche ulteriore fortuna dalla sciagura. Perchè questa diparità di trattamento da parte del “puparo” ( come definiva Pirandello l’entità suprema che regola le cose del mondo) ? E non mi venite a dire che dipende da noi, dal nostro modo di affrontare la vita, dalla forza interiore di combattere e vincere, perchè un grande e tenace lottatore d’umani conflitti mi è spirato tra le braccia inerme come un neonato. Non me lo venite a dire, i dettagli, le inezie, le cose più elementari dipendono da noi, tutto il resto non possiamo maneggiarlo. Sono molto arrabbiata col mondo e più sento notizie come quelle inviate da Daniela più mi arrabbio! Mi direte che non ci risolvo nulla, lo so, ma almeno l’arrabbiarmi posso deciderlo da me, ecco è tutto qua il libero arbitrio che resta!?

    Tenerissimo il passerotto di primavera fotografato da Raffaele, segno d’una primavera che ritorna, d’una natura che si ripropone. In un altro momento anch’io avrei avuto un tenero sorriso, ma stamattina devo avere la luna storta per conto mio, forse per questo ho enfatizzato il post di Daniela. Mi stanno antipatiche le domeniche, mi stanno antipatiche le stagioni che si rinnovano, mi stanno antipatici i differenti trattamenti esistenziali del puparo, mi sto antipatica pure io leggendo quel che scrivo. Chiedo venia ai cari amici che visitano questo mio blog e inviano i loro commenti e che in questo momento rappresentano quella piccola fetta d’esistenza che ancora mi fa simpatia.
    Grazie e buona domenica, che almeno per tutti voi sia buona davvero.

  54. Da parte mia penso sia giusto non far commenti al commento di Tosca. Naturalmente non è segno d’indifferenza,ma di rispettoso ascolto.

  55. Bel video e bella canzone, a parte il titolo che poteva risparmiarsi l’imbrattamento del muro. Ma ormai i writers si ritengono artisti, pensatori e pure generosi dispensatori di “doni” alle loro città. So che c’è chi addirittura li difende e li apprezza. Io verifico molto banalmente che il degrado civile e civico di una città è direttamente proporzionale alla quantità di muri (e non solo) imbrattati da questi insonni estimatori della bomboletta.
    Buona notte.

  56. Eccomi qui. Continuo a combattere con la burocrazia, sempre di più, interminabile burocrazia. Non passa giorno che non ci sia qualche pratica da sbrigare o per il lavoro o per le questioni domestiche. Poi c’è un tempo in cui le cose si assommano e incalzano, questo è uno di quei tempi.

    Basta
    Una volta per tutte!
    Ripensiamo
    Ora
    Come
    Riorganizzarci
    Al meglio per evitare di continuare a
    Zigozagare
    Invano
    Attorno

    A scartoffie anche se
    Digitali, sempre
    Dannati
    Inghippi burocratici
    Onnipresenti.

    Mah! E’ uno strambo-acrostico. Speriamo che renda il concetto

    Buona notte

  57. Ciò che definiamo burocrazia di solito si riferisce ad un modo disorganizzato, dispersivo e disfunzionale di svolgere quel positivo lavoro d’ufficio che invece sarebbe necessario in ogni istituzione finalizzata al benessere e allo sviluppo individuale e sociale.

    Aggiungo due citazioni d’autore:

    “L’ufficio non è un’istituzione stupida; si direbbe che appartenga più al campo del fantastico che a quello dello stupido.”
    (Franz Kafka)

    “Ciò che la gente rifiuta non è la burocrazia come tale, quanto piuttosto l’intrusione di essa in tutte le sfere della vita e delle attività umane.”
    (Ludwig von Mises, Burocrazia, 1944)

  58. La burocrazia in Inghilterra non stressa i cittadini
    L`inghilterra e` un paese con la quasi totale mancanza di burocrazia:non c’è la carta di identità e non c’è neppure l’obbligo di portare con se’ la patente quando si guida. Per aprire un conto in banca basta comunicare i propri dati e vi verrà recapitata una lettera all’indirizzo indicato.Se siete disoccupato o indigente avrete i benefits comunali, ma faranno delle verifiche accurate sulla verità delle vostre dichiarazioni.Anche la multa viene fatta con educazione. Ma se non paghi le multe dell’auto, è facile che te la ritrovi sequestrata finchè non saldi.Non si trova mai la Guardia di Finanza che vi chiede lo scontrino che lì non è obbligatorio… che ne dite se ce ne andiamo in Inghilterra?

  59. ANAGRAMMA (voglia di emigrare, idealizzazione della meta e – sgrammaticato – messaggio ai posteri)

    Andiamo in Inghilterra!
    Gli ho inni: tramanderai!

    _______________

    Buon inizio di settimana!

  60. E’ APRILE

    di Diego Valeri –

    Ho visto, sotto i culmini dei monti
    bianchi di neve, disserrarsi i fonti,
    scender chiare fiumane alla pianura,
    e risalir le greggi alla pastura…
    E, al piano, ho visto i campi di
    frumento
    mareggiar verdi nel soave vento…
    E, volando su mare di zaffiro,
    ho sentito cantare il suo respiro,
    e ho visto aprirsi vele di speranza,
    ali di fiamma, sopra ogni paranza…
    Genti, è aprile! La nuvola che va
    spande sul mondo la felicità.

  61. “Parlo della bellezza.
    Non ci si mette a discutere su un vento d’aprile.
    Quando lo si incontra ci si sente rianimati.
    Ci si sente rianimati quando si incontra in Platone un pensiero che corre veloce,
    o un bel profilo di una statua”

    (Ezra Pound)

  62. Raffaele, voglio postare anche io una poesia sul mese di Aprile:

    Aprile pittore – Renzo Pezzani

    Così aprile in un giorno
    m’ha dipinto il giardino:
    di bianco calce tutto il muro intorno,
    e tutto il cielo del più bel turchino.
    Di verde non ha fatto economia.
    Or tutto è verde in questa terricciuola
    che sembra l’orto della Poesia.
    Che chiasso di colori in ogni aiuola,
    e quanti fiori, quanta fantasiadi blu,
    di rossi, di celesti e viola!
    C’è un fior per tutti in questo mio giardino!

  63. Una vera tavolozza di colori, Daniela, questa poesia del buon Renzo Pezzani, di sapore antico,ma sincero.
    Ne propongo un’altra:

    SETTE PROVERBI

    “Non cercare la gioia
    nelle cose lontane.

    Se vuoi cogliere un fiore
    non temere lo spino.

    Non v’è cibo di re
    più gustoso del pane.

    Non è cosa che scaldi
    più del nostro camino.

    Non ti tocca fortuna
    se non sei mattiniero.

    Macchia più dell’inchiostro
    un cattivo pensiero.

    Non c’è acqua che lavi
    più del pianto sincero.”
    __________________________

    A voi i miei colori d’Aprile:
    http://www.panoramio.com/photo/70599233

  64. Racconto di Dino Buzzati – 25 Aprile

    Ecco, la guerra è finita.
    Si è fatto silenzio sull’Europa.
    E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi.
    Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle.
    Come siamo felici.
    A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia, nessuno era più capace di andare avanti a parlare.
    Che da stasera la gente ricominci a essere buona?
    Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio, tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano, i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
    Felicità su tutto il mondo è pace!
    Infatti quante cose orribili passate per sempre.
    Non udremo più misteriosi schianti nella notte che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori le case non saranno mai più così immobili e nere.
    Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali,
    Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni.
    Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell’aria, notte e dì capricciose tiranne.
    Non più, non più, ecco tutto;
    Dio come siamo felici.

    …per non dimenticare questa data così importante.

  65. Molto suggestivo questo brano di Dino Buzzati. Davvero efficace e sempre secondo lo stile quasi onirico dell’autore. E a proposito di sogni, qui viene descritta la gioia per un incubo terminato, in un risveglio che è insieme della vita e della coscienza.
    Ma io temo che il risveglio sia ormai un’esperienza lontana, rimossa da decenni di rinnovati conflitti e obnubilata dall’incapacità di trarre lezioni dalla storia.
    Il mostro è ancora in agguato e con pelle camaleontica sa ben mimetizzarsi prima di uscire allo scoperto con il suo vero aspetto mortifero per rinnovare i suoi assalti.
    Sì, non dimentichiamo questa data. Cerchiamo di farla vivere nella coscienza di ogni giorno, mantenendo vigile lo sguardo sui segni dei tempi.
    Buon 25 Aprile!

  66. Manco da un po’, ma, rientrando, scopro con letizia molti commenti, che ho letto e apprezzato, ma, al momento non mi sento ispirata nel rispondere.
    Spero stiate trascorrendo un buon 25 aprile. Oggi pensavo, chissà, magari potrebbe essere l’ultimo segnato di rosso sul calendario, far sparire anche le feste potrebbe essere una mossa improvvisa ed inappellabile, non mi stupirei. Forse le domeniche ce le lasceranno, speriamo. Il periodo storico non è dei migliori, il mio periodo personale neanche eppure fa notte e poi giorno, il tempo gira e si va avanti. Si va avanti a spinte e rotoloni traducendo l’adagio siciliano ” a muttuni e ruzzuluni”, ma intanto si va avanti.

    Buona serata

  67. Manco da un po’, ma, rientrando, scopro con letizia molti commenti, che ho letto e apprezzato, ma, al momento non mi sento ispirata nel rispondere.
    Spero stiate trascorrendo un buon 25 aprile. Oggi pensavo, chissà, magari potrebbe essere l’ultimo segnato di rosso sul calendario, far sparire anche le feste potrebbe essere una mossa improvvisa ed inappellabile, non mi stupirei. Forse le domeniche ce le lasceranno, speriamo. Il periodo storico non è dei migliori, il mio periodo personale neanche eppure fa notte e poi giorno, il tempo gira e si va avanti. Si va avanti a spinte e rotoloni traducendo l’adagio siciliano ” a muttuni e ruzzuluni”, ma intanto si va avanti. Da che mondo e mondo si va sempre avanti nonostante tutto, è ineluttabile, me lo ribadisco spesso.

  68. “Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita.”
    (Robert Louis Stevenson)

    Buona giornata.

  69. SFOGACROSTICO

    Nessun cambiamento al lavoro
    Ogni giorno manca il decoro di
    Non venire nella propria classe

    Nè con la collega scusarsi per
    Essere causa di disagi e contrasti.

    Più passa il tempo e più
    Ogni momento
    Sembra essere eterno.
    Sono davvero tanto stanca
    Ormai aspetto l’estate che avanza.

    Per potermi rilassare e
    In silenzio poter
    Un giorno restare.

  70. SFOGACROSTICO DI RIMANDO

    Non
    Oso
    Neanche

    Nominare
    Elencare la

    Pesante
    Oppressione che
    Sento
    Salire dentro di me
    Ogni qualvolta

    Passo giornate
    Infinite a cercare
    U‘n modo per migliorare le cose.

    Niente riesce a
    Eliminare
    Attriti
    Noie e
    Contrasti vari.
    Ho cercato di
    Essere al di sopra di tutto.

    Invece niente da fare, ma
    Ostinatamente continuo a provarci.

  71. STRESS…ACROSTICO

    Siamo sempre più esaurite
    Tutto il giorno più ammattite!!!
    Riunioni, progetti e lezioni non
    Esiste momento senza …intimidazioni!!!!
    Stiamo passando un periodo stressante
    Siam candidate a diventar…sante!!!

  72. BURNOUT

    Subire, patire,
    Tollerare a lungo
    Rendono fragili
    E logorano persino
    Straordinarie risorse,
    Supposte inattaccabili.

    (R.R., 28/04/2012)
    ______________________

    “Chi si difende, si salva”
    (Vecchio adagio nella pubblicità anni ’60)

  73. Ci voleva proprio un dei per interrompere la catena degli stress-acrostici! Speriamo che maggio ci porti un po’ di serenità, anche se la vedo difficile, ma chissà, speriamoci almeno.

  74. …visto che è arrivato questo bellissimo mese voglio dedicarvi questa bellissima canzone: Fabio Concato e la sua “Fiore di Maggio”…buon ascolto!!!

  75. Quest’altra canzone mi ricorda un periodo molto bello della mia vita e della mia gioventù: ero a Milano per lavorare, avevo un bel po’ di anni in meno e la consapevolezza di essere nel momento più particolare della mia vita. I giorni in cui tutto mi sembrava possibile, l’infatuazione per un ragazzo del luogo che mi portò a fare un bellissimo giro con la sua splendida auto…anzi ritornai davvero molto tardi….mi sentivo grande, bella, libera di vivere al meglio la mia vita ed avevo come sottofondo proprio questa bella song della Mannoia:”Le notti di Maggio” che periodo fantastico…quanti ricordi…

  76. Belle canzoni “Fiore di Maggio” e “Le notti di Maggio”.
    Certo che spesso i ricordi sono associati a particolari canzoni le cui note sono capaci di far vibrare emozioni anche a distanza di tempo.

  77. Questo richiamo, riproposto da Daniela, ai lontani ricordi riattivati da una canzone mi ha fatto venire il mente il racconto di Dino Buzzati “Le precauzioni inutili – Contro l’amore” che ho potuto trovare anche in versione You Tube:

  78. Eccomi qui, con piacere vi ritrovo. Ho il PC un po’ sfasato in questo periodo, speriamo bene.
    Raffaele, il brabi da te proposto mi ha messo addosso un’enorme tristezza o forse ha fatto leva su quella preesistente. Non si scappa da sè stessi, non c’è modo, qualunque strategia si cerchi di mettere in atto, è una terribile verità. E quel che è dentro è dentro e quel che è fuori è fuori, non c’è modo di confondere il proprio io ubriacandolo di costruite apparenze.
    Daniela, le canzoni che hai indicato tu sono molto intense e portano ad un tempo che è stato con la consapevolezza di tutto quello che non c’è più.
    Io ho scovato questa di Franco Battiato

    Buona notte e un buon risveglio domenicale.

  79. “Era de Maggio” è una delle più belle canzoni napoletane. L’interpretazione di Battiato è all’altezza del brano, il video invece senza infamia e senza lode, con un disdicevole errore proprio nel titolo. A volte c’è più fretta di pubblicare che di controllare e ricontrollare l’opera. Evidentemente l’attenzione tutta manzoniana nella revisione del proprio lavoro è ritenuta da tanti di scarsa importanza.
    Buona domenica

  80. Tutto tace,
    ovunque c’è il silenzio…
    che pace!
    Ma appena esci da questa paradisiaca isola tutto è rumore, caos, confusione e stress… sopravviveremo a tutti gli eventi funesti di questo 2012 che non ha per niente disatteso il proverbio che lo caratterizza: “ANNO BISESTO; ANNO FUNESTO”!
    Ma adesso chiudete gli occhi ascoltate ed immaginate….

  81. Desideriacrostico

    Immergersi totalmente fra le
    Schiumose e fresche
    Onde di un mare
    Limpido e chiaro.
    Avere il desiderio di
    Riemergere e
    Sconfiggere con decisione ogni
    Intima depressione.

    *Scusatemi, sono a scuola e cerco di ingannare il tempo che sembra essersi fermato 🙁

  82. Si potrebbe scegliere di lasciarsi andare alla depressione. Si potrebbe scegliere l’inerzia, l’abbandono, l’indolenza. Si potrebbe scegliere di chiudersi in un bozzolo di sconfinata apatia e lasciare che la pena stronchi adagio adagio come un acido a lenta corrosione.
    Si potrebbe scegliere di lanciarsi in un turbine di mille e mille pensieri, lavori, responsabilità, indaffaramenti vari, uno dopo l’altro incessantemente come uno stordimento di schiaffi per restare svegli.
    Ecco ho scelto la seconda strada, per ora, ho scelto la droga dell’affaccendamento col rischio d’andare in cortocircuito, ma qualcosa dovevo pur fare. Tra il piegarsi e il fronteggiare ho scelto il secondo tentativo per sopravvivere.

  83. Comprendo e condivido. Ritengo superfluo e a rischio di ridondanza ogni mio ulteriore commento.
    Buona giornata.

  84. Bellissime le rose, simbolo assoluto del mese di maggio. Qui il loro profumo è nell’aria mescolato ad altre fragranze. E’ il profumo di sempre. La natura devotamente compie il suo ciclo. Mi accorgo che stranamente tutto è come sempre anche se nulla sarà più come prima.
    Buona notte.

  85. Mi è piaciuto l’avverbio “devotamente”, evocativo di contemplazione quasi religiosa, perché in effetti la natura sembra avere qualcosa di “liturgico” con i cicli che si ripetono, con i loro colori e i loro simbolismi. Ma certamente, nonostante il desiderio o l’illusione di una pura costanza, la vita, la natura stessa ci insegnano a comprendere e ad accettare l’intreccio di stabilità e cambiamento, di prevedibilità e imprevedibilità. Le stagioni sembrano ritornare sempre uguali, ma non è così. Tutto si rinnova e a questo adeguarsi al cambiamento siamo invitati dall’esistenza. Buona domenica.

  86. Πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός

    Sembra che si ripetano
    Tutte ciclicamente uguali,
    Anno dopo anno, puntualmente.
    Giova di certo l’aspettativa
    In questa umana credenza
    O forse l’autoconvincimento
    Nella stabilità del cosmo.
    Invece come fiume tutto scorre.

    (R.R., 13/05/2012)

  87. Raffaele, questo poetico acrostico ti è riuscito troppo bene. Te lo metto subito in archivio prima che me lo dimentichi. A proposito dimmi se ne manca qualcuno, credo di non essere stata molto ordinata in tal senso ultimamente.

    Oggi è la festa delle mamme. Auguri a tutte le mamme e coraggio a tutte le mamme, sono tempi in cui ce ne vuole una buona dose.

  88. Ho fatto un controllo,Tosca, ed è vero: una parte della produzione non è stata riportata in “Poeticamente approdati”. Direi, a prima vista, relativamente ai mesi di Marzo, Aprile e Maggio. Vedi tu, se hai tempo.
    Buon inizio di settimana.

  89. UFFACROSTICO

    Un’altra settimana di stress è iniziata,
    Farei volentieri a meno di urlare all’impazzata!
    Finirà questa insana demenza ?
    Ai posteri l’ardua sentenza!!!

  90. Raffaele non è che tu magari in questo momento hai molta più calma di me e mi metti tutti i tuoi scritti arretrati in un bel file da allegare ad una mail e poi io te li pubblico su “Poeticamente approdati”? Scusami l’ardire, ma mi piace tenere il tuo profilo aggiornato eppure mi sento troppo con la testa per aria per andare a ricercare in una archivio sparso qua e là di tre mesi.

    Simpaticissimo il tuo Uffacrostico, Daniela e anche la canzone proposta dà l’idea dell’esplosione interna provocata da stress.

  91. PENSIERO

    Leggere e scrivere, nutrirsi e vivere. La lettura è l’alimento della scrittura come il cibo lo è del corpo. Leggere gli altri produce idee, evolve idee dormienti allo stato embrionale del nostro io, conferma idee tenute in bilico tra l’accettazione e il rifiuto. Non si può scrivere senza aver a lungo letto, anche se qualcuno, con bel po’ d’arroganza, ha asserito di leggere poco e niente per non ibridare il proprio stile. Sarà vero?

  92. PENSIERO

    Oggi sono andata a passo lento, bisognava lenire la stanchezza del corpo, ma l’animo non aspettava altro per mordere, dopo giorni e giorni che era rimasto imbavagliato dalla frenesia.

  93. Ho appreso del grave attentato di Brindisi. Non ho parole. O meglio ce l’ho, ma al momento sono così tanti così ansanti di dire che rimangono imbottigliate nell’animo. In un altro momento forse riuscirò ad esprimermi, anche se magari l’assoluto silenzio è già di per sè eloquente.

  94. Sono davvero sgomenta… con addosso un dolore che inizia in sordina fino ad esplodere con tutta la sua veemenza… anch’io sono sena parole e del resto cosa ci resta da dire???? Un abbraccio a tutte le famiglie di quei ragazzi feriti che lottano tra la vita e la morte, e soprattutto un pensiero alla famiglia della dolcissima Melissa, un fiore reciso drammaticamente alla vita. Mi sento davvero impotente e penso con grande apprensione alla mia unica nipote che ha qualche anno in meno e l’ansia e il dolore si acuiscono incontrollabilmente. 🙁 🙁

  95. Le brutte notizie continuano ad arrivare, ora il terremoto in Emilia Romagna…. Raffaele tutto a posto? Oggi ho pensato a te, speriamo tu stia bene e che non ti sia successo nulla.

  96. Qui per fortuna abbiamo solo avuto uno scossone notturno senza conseguenze,ma non è una bella prospettiva tornare a letto questa notte, con tutto quello che sta succedendo a relativamente poca distanza!

  97. Raffaele, anch’io ho pensato subito a Faenza, quando ho saputo del terremoto, ma poi, per fortuna, nessuna sciagura riguardava quella zona. Certo che lo spavento te lo sarai preso. Una mia amica di Reggio Emilia, già abituata agli scossoni che ci regala l’Etna, mi ha riferito che è stato tremendo, nulla di simile mai provato prima. Speriamo che questo sia l’ultimo guaio per un lungo periodo di tempo perchè ormai ogni giorno c’è qualcosa che inquieta. Buona notte e che sia davvero una notte buona per tutti.

  98. Sì. Nulla di simile mai provato prima. Un disastro biblico in un’area opulenta e felice, considerata da tanti esemplare per spirito civico, benessere materiale e spessore culturale. Come se fosse passata ancora la guerra e i suoi bombardamenti a tappeto, senza misericordia. E’ una grande tristezza, a poca distanza da dove abito e in luoghi che conosco bene.

  99. Questi eventi sono causa di lutti, sia nel senso di scomparsa di esseri umani, sia di beni materiali, culturali, storici, economici. L’esperienza della perdita colpisce duramente l’anima dell’uomo, la stordisce, la disorienta, la getta nello sconforto. Talvolta quel che resta è come la vertigine del naufrago: sentirsi in balia di sterminati flutti, aggrappato ad un frammento di relitto. Chi non ha provato in alcuna forma un’esperienza simile, o analoga, ben si può ritenere fortunato e graziato dalla vita, ma chi l’ha provata ha potuto cogliere, non solo concettualmente, che vita e morte sono lati della stessa medaglia e il grande fiume dell’esistere comunque continua a fluire, misterioso e travolgente.
    Buona giornata.

  100. TERREMOTACROSTICO

    Tutto trema,
    Energia forte, estrema.
    Rade al suolo ogni cosa
    Rumore e polvere a iosa!
    Molti gli sfollati nelle tende
    Ore di dolore per chi non ha più niente.
    Tutto crolla, tutto trema
    Ogni cosa persa una gran pena!!!

  101. Eccomi qui. L’ora è tarda, la stanchezza è tanta, ma di cose oggi ne sono state fatte un bel po’ e una volta che si sono lasciate dietro ripaga la fatica. Ho trovato due vostre splendide produzioni. Una evoca immagini ed emozioni di sciagura l’altra invece è la vita che si rinnova ad ogni stagione. Due sensazioni opposte che segnano i chiaroscuri della forza della natura. Un bell’accostamento, quasi una risposta di ottimismo la seconda. La fotografia poi mi spalanca sipari passati, molto passati, mi riporta le corse tra le spighe tenere con le mani protese in avanti ad aprire la via, una nuotata strana, un solletichio, una scia di carezze sulla pelle appena scoperta per i primi soli. E nella mente ora mi canticchia una canzone “Che ne sai tu di un campo di grano …”
    Buona notte

  102. Meno male per gli alieni liquidati!
    Purtroppo invece qui un altro micidiale scossone tellurico alle 9 del mattino e altri disastri nelle province già martoriate di Modena,Ferrara e dintorni.
    Pensate che nel pomeriggio avrei avuto un corso di aggiornamento a Modena,ma è stato rinviato appunto per il terremoto.
    E’ una grande tristezza.

  103. E’ sconfortante, molto sconfortante quello che accade. Si vive con una cappa addosso di perenni sciagure. O è sempre stato così e solo ora che la senilità avanza si percepisce di più il catastrofico? Non lo so, so solo che dove mi giro giro non c’è più di che stare quieti.
    Vado a dormire.
    Domani sarà un altro giorno?

  104. Forse si acquisisce consapevolezza della precarietà nella vita (cose, persone, ambiente, certezze ecc.) con il trascorrere del tempo, l’esperienza e i disincanti che necessariamente la conoscenza della realtà ci impone, talvolta a sorpresa, talvolta brutalmente.
    Non mi trovo d’accordo sul considerarla un dono della “senilità”, anche perché questo termine ha, nell’uso comune e nella cultura, sfumature e significanze di deterioramento che non si conciliano invece con la lucida e realistica capacità di rielaborare la vicenda esistenziale.
    Preferisco il termine “saggezza” che, tra l’altro, mi sembra più appropriato perché può valere sì per l’anziano, ma anche per l’adulto e il giovane, e tanto spesso anche per i bambini dai quali non si finisce mai d’imparare.
    Buona giornata.

  105. Mi viene in mente Qoèlet e il suo “C’è un tempo per ogni cosa”.
    Forse il vissuto di un “tempo senza senza senso, travestito di normalità”
    è uno dei tanti modi di calarsi nella dimensione temporale, ma “pro tempore”,
    senza quella definitività che implicitamente il “non senso” vorrebbe imporre
    al tempo con argomenti apodittici, misconoscendone il carattere episodico,
    relativo e contingente. Il “non senso” per definizione non sente ragioni.

    Buona serata e buoni pensieri.

  106. IL MISTERO DEL TEMPO

    Il tempo va,
    scorre come fiume,
    talvolta indugia in anse,
    lunghe, snervanti, eterne.
    Talvolta s’impaluda,
    ma altrove rompe gli argini.
    Precipita dall’alto delle cime
    e in mille rivoli gioioso
    scende tra prati in fiore.
    Il tempo, misteriosamente,
    come fiume evapora e si perde
    nell’oceano immenso della vita.

    (31/05/2012)
    ______________________________

    Buon pomeriggio.

  107. “La vita si può capire solo all’indietro, ma si vive in avanti”
    (Sören Kierkegaard)

    __________________

    Buona notte

  108. Da una fonte analitica che periodicamente mi viene presentata riguardo questo blog, risulta che, nel mese di maggio, siamo visitati da gente che risiede nei seguenti Paesi: Italia, Francia, Svizzera, Grecia, Stati Uniti, Brasile, Tanzania.
    Però! Mica male.

  109. E’ normale. Le statistiche riportano ogni passaggio su blog o sito, anche fugace, guidato da ricerca umana o da un software, ma nulla di più, se non soddisfare la curiosità e il desiderio di sognare del “fanciullino” che è in noi.
    Buona domenica.

  110. LE ALI DEL DESIDERIO

    Sempre non mancano
    Occasioni al desiderio
    Già pronto a volare
    Nei cieli della fantasia
    Ogni volta instancabile.

    (R.R., 5/06/2012)
    ______________________

    Buona giornata.

  111. AMAREZZA, DELUSIONE E DEMOTIVAZIONE… sono arrivata così alla fine di un anno scolastico molto faticoso sopra tutti i fronti.

  112. DELUSIONE, DEMOTIVAZIONE, AMAREZZA (Anagramma alquanto sibillino)

    Delineo su
    emendato vizio:
    era mazza!

    ___________________

    Provando a tradurlo:

    Si cerca qui di illustrare
    un problema (1) da risolvere
    che è duro come una mazzata.

    __________________

    (1) La situazione scolastica

    Dedicato a Daniela con l’intento di farla (un po’) sorridere.

  113. E’ un periodo di stress, uno stress che ammazza di pensieri e al tempo stesso fa da ammazzapensieri. Pare un gioco di parole invece è un gioco di sopravvivenza, una battaglia tra virus e anticorpi fatti della stessa sostanza.

  114. …diceva una canzone di renzo arbore:”…che stress, che stress di giorno ma la notte no….” ma, mi sa che anche la notte incomincia lo stress per il caldo che non ci fa riposare!!! Molti sono felici per l’arrivo dell’estate, ma a me ,se da un lato mi fa piacere perchè si chiudono le scuole(e mi disintossico non vedendo più la faccia ipocrita di qualche collega) dall’altro per me c’è l’icubo di un caldo così caldo che non riesco a sopportare…E’ vero che nella vita non si è mai contenti di ciò che si ha!!!!

  115. STRESSANALISI

    Sempre qualche sciagura ci affligge:
    Terremoti, spread, folli bombaroli,
    Risse allo stadio, mode assai sciocche
    E programmi televisivi senza spessore:
    Stupidaggini elargite a profusione,
    Scuola, lavoro e sanità in estinzione.

    (R.R., 10/06/2012)
    ______________________________________

    Facciamoci coraggio e…buona domenica!

  116. Raffaele, correzione effettuata all’acrostico che è un “bel” quadretto all’italiana.
    Daniela, hai mai pensato di andare a passare le vacanze da qualche parte dove faccia un po’ di frescolino? Magari solo per qualche settimana, tanto per godere davvero aria di vacanza?

    montagna

    Che ne dici?

  117. Cara Tosca, non saprei da che parte andare… non so perchè ma, mi sento tanto angosciata per tutto quello che sta capitando che la parola “vacanza” ha perso il suo valore e significato. Non sono nello stato d’animo di pensare al divertimento, ogni piccola cosa è motivo di pianto e tristezza… sono brutti sintomi? Sai, io sono pessimista di natura, e nel mio animo sento che deve accadere qualcosa che mi fa stare male…ho paura di tutto e per tutti…
    Non so davvero che fare!!! Una sensazione bruttissima!!!

  118. Non ti meravigliare,Daniela. E’ una sensazione di precarietà che oggi abbiamo in tanti. Forse manca solo alle menti ottuse e ai cuori di pietra.

  119. Io invece Daniela ti dico di non fasciarti la testa prima di rompertela, tanto più se hai la sensazione che stia per succedere qualcosa di brutto, goditi il presente, trova il modo di farlo. Te lo dico col cuore. Te lo dico perchè anch’io ho avuto brutti presentimenti e poi è accaduto il dramma. Per fortuna ho fatto in tempo a cogliere le ultime occasioni di gioia e sono quelle che non mi consolano, ma cercano in qualche modo di darmi un senso, un appiglio per non naufragare. Magari a te non accadrà nulla, è solo un brutto momento storico che porta ad un disagio esistenziale più o meno collettivo, però tirati fuori dalla disperazione presunta che già è tanto poi dover sopportare quelle accertate. Trovati i tuoi spazi di piacere e tira avanti quando qualcuno cerca di compromettere la tua serenità. Io stasera mi sento raso terra, ma non ho modo di poter rimediare, a tutto il resto invece c’è possibilità, fallo. Ti aguro una buona notte, una di quelle che si porti via tutte le ubbie e ti faccia svegliare col sole.

  120. Vedi, Daniela, a volte l’esperienza dolorosa della precarietà del vivere, delle delusioni e delle perdite, se ci toglie una quota di felicità, ci depura anche da una euforia ingiustificata e dalla presunzione di essere inossidabili, oltre che ridimensionare la facile tentazione di aver imparato tutto quel che l’esistenza può insegnarci nel tempo che ci viene concesso. Spero che tu stia un po’ meglio. Ciao, cordialmente.

  121. Grazie per le vostre parole, che mi sono state di grande conforto ed aiuto,e mi hanno fatto riflettere su quanto sia bello avere un dialogo aperto e sincero con veri amici.

  122. “… La zia Vera la prese in braccio e la cullò come sapeva fare con i neonati. Ada non si ricordava neanche più d’aver provato una sensazione simile. Allora si addormentò sull’ampio seno tra l’odore dolciastro di un profumo di gran marca… ”

    (Tratto da “Le foto salvate” di Tosca Pagliari)

  123. Se per i “visitor” s’intende il mio commento estemporaneo, aggiungo che non tutto si può capire e non tutto si vuole far capire e là tutto può apparire folle c’è qualcosa di molto profondo.
    Buona notte e scusate l’ermetismo.

  124. Un elogio decisamente vibrante, appassionato e molto interessante dell’ermetismo al quale forse è sfuggito che i “visitors” non erano una mia ermetica metafora, ma una comparsa reale di un commento “alieno”, scritto in inglese, su questo blog . Cfr.: “unsecured loan singapore” su “Nivek, il segreto dell’erba tagliata”. (Controllare “Commenti recenti”)
    Tanto dovevo.
    Buona giornata

  125. Beccata dalla pungente ironia del “guardiano del faro”, medagliato guardiano del faro perchè più accorto di lui non c’è nessuno. Mi rendo conto che neanche il sistema del mio sito se ne era accorto. Sappiate che tutto mi arriva via e-mail senza bisogno che mi colleghi direttamente al sito così non controllo mai su “commenti recenti”. Le scorse volte gli alieni li avevo avvistati già sulla posta elettronica, ma ora mi hanno fregato entrando di soppiatto, così ho frainteso il commento di Raffaele. Chiedo venia e faccio i miei complimenti all’attento vigilante di questa dimora virtuale, intanto vado anche a controllare di che alieni si trattino. Buona notte e tante grazie, davvero, con simpatia.

  126. Ci stiamo approssimando al solstizio d’estate. Le giornate sono sempre più lunghe e i raggi del sole giungono da angolature insolite e di rara suggestione, illuminando il teatro della nostra quotidianità con atmosfere calde e evocative di misteri infiniti.
    Buon fine settimana.

  127. Ci risiamo daccapo. Altri “visitors”, con intenzioni non proprio chiare. Ho provato a studiarne le caratteristiche,ma credo che la cosa migliore sia defenestrarli. Buona domenica

  128. Odio l’estate. il suo caldo afoso che mi opprime e deprime…. non mi piace quando si suda e non si può dormire…vorrei solo un po’ di fresco e tranquillità… odio quest’umidità che acuisce in me mille dolori e continua a farmi star male…..

  129. Se sei fotovoltaica e ben carica potresti “fulminare” i “visitors” (cfr. reale, irreale, “reality”)

  130. …aspettando l'”Azzorriano”

    Aspettando l’anticlone Azzorriano
    dobbiamo soffocare sotto “Scipione”
    il famigerato anticiclone africano.
    Dappertutto si boccheggia,
    si vorrebbe andar via
    rapidi come una scheggia,
    in cerca della tanto sospirata frescura
    che ci porti via da questa insana calura!!!
    E non mi dite che questo caldo è bello…
    un’afa così è solo un brutto fardello.
    Speriamo arrivi un po’ di refrigerio
    che ci faccia stare meglio sul serio!!!

  131. Dipende dai gusti, cara Daniela! Anch’io boccheggio,ma c’è chi, come Tosca, che gradisce questa sauna.
    Cerco di consolarmi ricordando le terribili nevicate dello scorso inverno e il freddo siberiano. A quanto pare non ci sono mezze misure!
    Buona notte.

  132. VI COMUNICO CHE

    La nuova stagione fringe di Spoleto

    SPOLETO CITTÀ CREATIVA

    ha inserito nel programma della MaMa di Spoleto il seguente evento:

    BIBLIOTECA COMUNALE
    Sabato 7 luglio, ore 18:00

    “LE FOTO SALVATE”
    Di Tosca Pagliari
    A&B

    Vi aspetto numerosi, cominciate ad organizzarvi, ci conto.

  133. Che bello Tosca!!! Sono felice per te ma credo sia un po’ difficile venire fino a Spoleto.
    Congratulations!

  134. Ho anche visto il programma dell’evento in PDF. Molto interessante. Mi pare una bella occasione per riproporre al pubblico “La foto salvate”. Anch’io come Daniela ho difficoltà a venire a Spoleto, per impegni già in calendario, anche se mi sarebbe piaciuto essere presente. Sarà per la prossima occasione.

  135. Grazie ugualmente, ci sarete con il pensiero.

    Qui la situazione si è fatta seria, sento caldo pure io!

    La casa è sottosopra, oggetti e mobili viaggiano da una stanza all’altra nel trambusto del rinnovamento spazi e regna il caos assoluto.

    Il pc va lentissimo e scrivere diventa snervante.

    Tira vento, ma non piove, non piove da non so quanto. Mi bastava un bell’acquazzone per togliere un po’ di polvere, specialmente dall’auto. Mi sa che devo andare ad ingegnarmi da sola, senza nessun aiuto atmosferico o, se no, continuo a girare con una bella carrozzeria “leopardata”, dipende da come me la penso da qui a più tardi.

    Magari lascio stare l’auto e m’ingegno in una bella “beauty farm” domestica, oppure faccio prima la lavagista e poi l’estetista così mi metto l’animo in pace.

    Vi pare che stia farneticando? Non vi sbagliate di troppo, del resto il caldo è caldo alla fine anche per me, chi l’avrebbe mai detto.

    Buona domenica, con progetti meno strambi dei miei s’intende.

    Ciao ciao

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